Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: pokepony10    31/12/2017    0 recensioni
Alex è un ragazzo calmo è totalmente nella norma, bravo a scuola e circondato spesso dal suo ristretto gruppo di amici. Molte volte però viene perseguitato da una strana ragazza conosciuta da tutti col nome di Morte Bianca. Molti eventi coinvolgono i due in un mistero che ha le sue radici a molti secoli fa. Riusciranno a scoprire il segreto di questo mistero o moriranno provandoci?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV Doppia P
E così è stato, dopo la separazione dalla mia metà di anima ho vagato per la terra per trovarla e distruggere per sempre il collare che la opprimeva. Notai un giorno per le strade di una città una ragazzina con un collare, feci allora tutto ciò che avevo fatto fin dalla mia fuga dall'olimpo. Presi le sembianze di una bambina della sua età e mi avvicinai a lei. Parlammo per un po e io scoprì che frequentava le elementari ad una scuola vicina al mio appartamento. Decisi allora di seguirla e di scoprire se lei era la metà che cercavo. Chiacchierando con lei scoprì che ea lei la persona che cercavo. Dopo quel primo anno di elementari me ne andai dalla sua vita e studiai per gli anni a venire un modo per distruggere il collare, ma dentro di me sapevo che se volevo liberarla dalla maledizione, allora sarebbe dovuta morire. Ogni giorno osservai le sue giornate e dentro di me nutrivo un grande odio, lei che era maledetta era piena di amici, mentre io che ero perfetta, la metà che aveva il potere della collana, ero esclusa dal mondo. Quando passò alle medie decisi di mettere in campo il piano, con tutta la rabbia e l'odio che nutrivo per lei, non mi sarei limitata ad ucciderla. Entrai nelle medie nei panni di sasha, perseguitai in quei tre anni morte bianca e il giorno in cui ci fu quello scontro in palestra doveva essere quello decisivo. La mia intenzione in quei giorno era di ucciderla, sapevo che se io ero nelle vicinanze e lei sarebbe morta la metà dell'anima sarebbe finalmente libera dalla maledizione. Non avevo nemmeno provato ad immaginare la forza che si poteva nascondere sotto i panni della mia vittima di bullismo, non mi sarei mai aspettata che si sarebbe ribellata, ma dopotutto cosa mi sarei dovuta aspettare. Ammetto che era anche comprensibile la sua autodifesa, ma l'affronto nei miei confronti doveva risparmiarselo. Quella notte rimasi all'ospedale, non che non fossi capace di guarire da sola, ma vedere una persona che si rigenera come se nulla fosse avrebbe fatto saltare la mia copertura. Negli anni delle medie avevo anche rubato i suoi quaderni nei quali appuntava alcune storie che scriveva. Le scrissi a mio nome e le pubblicai. Attraverso quelle storie conobbi alex, uno scrittore anche lui e nella ma mente l'odio per morte bianca divenne un sentimento profondo per alex. Dopo gli esami la mia metà era fuggita e io avevo perso le sue tracce. Per i 3 anni successivi non pensai a morte bianca, la compagnia e l'amore che provavo per alex colmavano quel vuoto che l'altra parte dell'anima aveva lasciato. Mi innamorai di alex fin da subito, amavo il suo modo di parlare e il suo splendido carattere, una sola volta non lo avevo sopportato, quando non mi parlo per un bel po. Gli chiesi cosa fosse successo e lui mi disse che doveva risolvere una questione con una bulla, io furiosa gli chiesi chi fosse e scoprì finalmente dove si era cacciata morte bianca. Non sopportavo l'idea che qualcuno potesse are del male all'unico motivo per cui sorridevo. Passai quell'anno a chiedere ad alex sempre più informazioni di morte bianca fino a poi avvicinarla a me attraverso una chat. Parlammo per un po e riuscì ad avere la sua fiducia, dentro di me nutrivo solo rancore e sete di vendetta, conoscevo alex e sapevo che non si sarebbe vendicato, scelsi quindi di farlo io. Mi trasferì nella città in cui vivevano e mi iscrissi al quinto anno della loro scuola. Morte bianca mi accolse con molto calore ed alex, lui… lui divenne il mio ragazzo e lo divenne proprio il giorno del mio compleanno. Fui felicissima, soprattutto per il regalo che mi fece, la collana che tanto cercavo in quei secoli. Scoprì quindi che lui era stato il prescelto di cui parlava la leggenda, ma non sapendo nulla mi diede il potente ciondolo. senza accorgermene attivai il potere della collana, desideravo che lui mi amasse per sempre e la collana aveva usato il suo potere per esaudire questo mio desiderio. La notte del mio compleanno ci fu un forte temporale e una persona fu vittima di un fulmine. Aspettai che alex tornasse a casa mentre io andai a controllare come stava la persona carbonizzata. Riconobbi il corpo di morte bianca, ma scelsi di usare il potere della collana per riportarla in vita, se volevo che ci riunivamo, doveva morire per mano mia. Portata in vita me ne andai. Il giorno dopo ci fu un litigio tra morte bianca ed alex, fui quindi costretta a usare il potere della collana sul ragazzo. Potenziai quella dello smeraldo innescata al nostro primo bacio. Sapevo cosa passava nella mente di morte bianca dopo che vidi ciò che accadde quella sera. La ragazza si auto invitò a casa di alex e io, dal cuore generoso che ho, ho aiutato a preparare la casa per l'ospite da me non troppo gradito. Rimasi a fissare la serata da un tetto non troppo distante e quando mi resi conto che stava per spezzare il mio incantesimo mi infuriai così tanto che uno dei poteri della collana mi pervase e intorno a me si scatenò una grande tempesta. Quando vidi il loro bacio caddi in lacrime e la tempesta si placo con me. I quel momento sentivo ancora le gocce sfiorarmi la pelle, sapevo finalmente come si era sentita morte bianca la notte del suo, anzi, nostro compleanno. Infastidita da quel ricordo che era oramai nella mente di alex decisi allora di riutilizzare la collana, ma questa volta un altro potere, volevo cancellare quel ricordo dalla sua mente. Durante le lezioni lanciai il mio incantesimo, ma alla fine morte bianca riuscì comunque a spezzarlo. Detestavo che alex sapesse che io usavo dei poteri, allora scelsi di assecondare la furia di morte bianca. Spezzato il secondo incantesimo lei mi veni a cercare e io non feci troppa opposizione per essere buttata a terra. Lei mi minacciò con un vetro, ma sapevo che non ne era capace, io ero il suo incubo peggiore. Alex intervenne in mia difesa e quando fui a casa sua usufruì dell'occasione per mettere in cattiva luce morte bianca, non doveva scoprire chi ero io e cosa cercavo di fare. Usai quindi il terzo incantesimo su alex e dopo un piccolo scontro sotto il palazzo del ragazzo usai un altro incantesimo, ma questa volta su morte bianca. Sapevo che non poteva aiutare alex se prima era nei guai lei. Quando io me ne andai dalla casa di alex morte bianca invece decise di andarci, dopo qualche minuto di osservazione capì cosa cercava, voleva il suo libro. Odiavo quel libro, se quell'ammasso di scartoffie non esisteva io potevo lavorare in pace, ma sapevo che il grande libro non poteva essere distrutto. Dopo essere stata a spiare morte bianca e alex decisi di prendermi una pausa dalla mia stressante sete di vendetta, ma neanche al parco riuscì ad avere tregua. Venni a contatto con dei serpenti e nella mia mente apparve una strana immagine, quella di una ragazza con gli arti coperti da serpenti e una lancia spezzata che la trafiggeva. Spaventata dalla visione e disgustata da quei esseri me li scrollai di dosso. Sapevo che se avevo avuto quella visione e c'erano quei serpenti era opera di una sola persona, la stessa che aveva scritto il libro che possedeva morte bianca. Il suo nome era medusa, una creatura mitologica che aveva un potere terrificante, mutare in pietra chiunque incrociasse il suo sguardo. Lei era destinata ad essere la prima dea donna, ma gli umani spaventati dal suo aspetto metà donna e metà serpente la esiliarono negli angoli più reconditi della terra. In quegli angoli lei si dedicò allora al suo grande talento, l'arte.
Con il suo sguardo che lasciava letteralmente di sasso trasformò ogni creatura che incontrava in pietra per creare la sua collezione personale. L'esilio però non fermo i suoi serpenti che si dispersero per la terra comunicando poi alla loro padrona ogni informazione riguardante gli dei e gli uomini. Le giunse notizia della mia creazione e decise di scrivere ogni dettaglio su un grande libro che poi venne perduto dalla creatura quando tentò per la prima volta la fuga. Divenni preoccupata a sapere che tutte le mie informazioni erano nelle mani del nemico, presi quindi una grande decisione. Aspettai che si facesse mattina e andai ad incontrare alex, usai i poteri per rafforzare l'incantesimo che gli avevo fatto, così almeno avrei potuto tenerlo dalla mia parte per qualsiasi evenienza. Credevo di riuscire a completare il potenziamento ma morte bianca si mise tra i piedi. Io allora decisi di potenziare anche il suo incantesimo ma non so con quale coraggio e forza riuscì invece a spezzarlo. Decisi allora che avrei ascoltato il messaggio di medusa, prima di uccidere alex col mio veleno, dovevo attaccare. Diedi appuntamento a morte bianca alle 6, sul tetto della scuola, ero stufa di dover fingere di essere ciò che non ero, volevo tornare ad essere l'unica dea sulla faccia della terra.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: pokepony10