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Autore: Moriko_    01/01/2018    4 recensioni
"Sistemando le sfere presenti nella stanza nella quale ogni giorno osservava tutti i pianeti e le galassie, il Kaiōshin volle assicurarsi che ogni angolo del suo Universo ricevesse il suo messaggio per l'inizio dell'anno nuovo... quando sarebbe scoccata la "mezzanotte" in ciascun luogo che lui e i suoi antenati avevano creato.
Da Est ad Ovest, da Nord a Sud, tutti dovevano ricevere e ascoltare le sue parole.
«Salve a tutti, qui è il sommo Kaiōshin che vi parla.
Alcuni di voi già mi conoscono; altri invece no. Sono qui per rivolgervi gli auguri per l'anno che sta per arrivare.»
E iniziò così, con un gran sorriso che si delineò tra le sue labbra."

[Saga di "Mirai" Trunks e Torneo del Potere] [What if?]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gowasu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Ehilà! Tanti, cari auguri di buon anno… e, per iniziare il 2018, cosa c’è di meglio di scrivere una fanfiction sui vostri personaggi preferiti?
Esattamente. Io l’ho fatto e, come al solito, anche questa storia non era affatto in programma. Ormai si va avanti così... XD
Avvertimenti: per tutti coloro che stanno seguendo solo l’edizione italiana di Super, nella seguente storia sono presenti spoiler riguardo la saga di "Mirai" Trunks e - soprattutto - quella del Torneo del Potere, per la presenza di un intero Universo di cui ancora non siete a conoscenza.
Detto ciò… ieri pomeriggio, all’improvviso mi è balzata alla mente l’immagine di un Gowasu alle prese con il classico "discorso a reti unificate per la fine dell’anno" (cit. stellaskia)
Il testo che state per leggere è un piccolo “What if” per un semplice motivo: probabilmente il Torneo del Potere non si è svolto all’avvento dell’anno nuovo - anno 780 in Dragon Ball - ma qualche mese dopo l’inizio dello stesso. Per cui, il fatto che Gowasu faccia questo bel discorso di fine anno a tutti subito dopo aver saputo del Torneo del Potere forse non è così fattibile come possa sembrare… XP
Al di là di questo, in quel poco tempo che ho avuto a disposizione per scrivere, ho provato a mettermi nei panni dell'anziano Kaiōshin, chiedendomi cosa avrebbe detto una divinità come lui ai suoi mortali, reduce da una delle esperienze più difficili della sua esistenza (leggasi Zamasu/Black *coffcoff*) e di fronte alla possibilità di un futuro incerto per il suo Universo.
Troverete la risposta a questo quesito nella breve fanfiction che seguirà. In realtà il risultato non mi soddisfa molto (ammetto che potevo scrivere di meglio), però molte delle parole che il Gowasu della mia storia ha detto sono le stesse che voglio rivolgervi a voi, come augurio per un nuovo anno foriero di gioia e di serenità.
Buona lettura a tutti.




To my beloved Universe.



«Ok, Decimo Universo.
Siamo pronti per festeggiare l'arrivo del nuovo anno.»

Sistemando le sfere presenti nella stanza nella quale ogni giorno osservava tutti i pianeti e le galassie, il Kaiōshin volle assicurarsi che ogni angolo del suo Universo ricevesse il suo messaggio per l'inizio dell'anno nuovo... quando sarebbe scoccata la "mezzanotte" in ciascun luogo che lui e i suoi antenati avevano creato.
Da Est ad Ovest, da Nord a Sud, tutti dovevano ricevere e ascoltare le sue parole.

«Salve a tutti, qui è il sommo Kaiōshin che vi parla.
Alcuni di voi già mi conoscono; altri invece no. Sono qui per rivolgervi gli auguri per l'anno che sta per arrivare.»
E iniziò così, con un gran sorriso che si delineò tra le sue labbra.

«L'anno al quale stiamo per dare addio è stato molto particolare per ciascuno di noi. Abbiamo vissuto tra tante gioie e dolori, e non vi nascondo che anche per noi divinità sono stati mesi molto difficili.
Però... non arrendiamoci, mai.
Non lasciamoci abbattere dallo sconforto, qualunque cosa accada. Cerchiamo di avere sempre la forza di sorridere, anche se sembra che il mondo ci stia crollando addosso. Cerchiamo di essere protagonisti delle nostre storie, e non permettiamo che qualcuno possa strapparci i sorrisi dai nostri volti.
Cerchiamo di essere portatori di pace e di gioia per tutti, in modo particolare per i vostri cari.
E ricordate che gli Dei... noi divinità veglieremo sempre su di voi e sulle vostre famiglie, e vi guideremo verso la via della rettitudine.
Vi auguriamo con tutto il cuore che questo sia un anno migliore per tutti.»

L’anziano sospirò dopo aver pronunciato quell'ultima frase.
Quello che stava per arrivare sarebbe stato davvero un anno migliore del precedente? Oppure disgrazie, tragedie ed eventi luttuosi avrebbero fatto in modo che quei successivi dodici mesi sarebbero stati i peggiori che l'intero Universo 10 avrebbe affrontato?
Lui stesso di recente aveva vissuto dei momenti molto bui che lo avevano portato sull'orlo della disperazione. La ribellione del suo fedele discepolo, l'annuncio di un Torneo del Potere nel quale era in gioco l'esistenza degli stessi Universi... tutto ciò aveva provocato angoscia e tristezza nel cuore del vegliardo.

Ma non solo, per fortuna.
Negli ultimi giorni il legame con il suo Hakaishin e il suo Angelo si era rafforzato ulteriormente, rendendoli ancora di più ai suoi occhi dei membri di una vera e propria famiglia. Nel frattempo, proprio grazie a loro, lo stesso Kaiōshin aveva conosciuto alcune persone che, con il loro modo di agire, avevano fatto in modo che qualcosa nella mente dell'anziano cambiasse. Con tutti loro, non a caso, Gowasu aveva finalmente trovato il materiale per il suo primo video su KamiTube: un simpatico ballo con il potere di far divertire chiunque l'avrebbe visto.
La dolce Lilibeu gli aveva mostrato le fotografie degli abitanti del suo villaggio, raccontandogli di storie di forte amicizia e lealtà tra i suoi compagni. Il possente Murichim gli aveva presentato i video delle sue lezioni sul come aumentare la propria massa muscolare, riuscendo a strappare una leggera risata dalla bocca del vegliardo - dato che egli non era abituato a sottoporsi ad un rigido allenamento: lo aveva trovato quasi buffo.
Napapa gli aveva raccontato dei suoi allievi, facendogli vedere qualche posa di combattimento nella disciplina in cui lui è stato campione. Con Jilcol era addirittura arrivato a partecipare ad una sessione di yoga, durante la quale aveva scoperto che il rilassamento del corpo e della mente poteva risultare una carta vincente in battaglia.
E così via per tutti gli altri, fino ad arrivare all'ultimo... Obuni.
A differenza degli altri, quest'ultimo non aveva fatto nulla di speciale per attirare l'attenzione di Gowasu: si era seduto accanto a lui, facendogli compagnia nel bere il tè, e aveva iniziato a raccontargli qualcosa della sua vita. Il Kaiōshin si era subito reso conto di avere di fronte a sé una persona semplice, di buon cuore, che amava la sua famiglia e il suo lavoro.
Nel corso della loro conversazione, il guerriero aveva preso dalla propria giacca un ciondolo, e poi lo aveva aperto mostrandogli una fotografia dei suoi cari.
«Sa, mia moglie è una donna fantastica. È molto gentile ed educata, ma non guardi le apparenze: è una donna molto forte e severa nei confronti di mio figlio. Per non parlare del mio piccolo: ha meno di un anno, eppure è già una vera e propria forza della natura!
Li adoro, e non riesco ad immaginarmi una vita senza di loro...»
Quando aveva visto quell'immagine, Gowasu aveva sorriso. In quelle poche parole che aveva ascoltato, il Kaiōshin aveva compreso che quel guerriero era uno dei perfetti esempi di generosità e lealtà presenti nel suo Universo.
Se Zamasu avesse avuto la possibilità di incontrare nel suo cammino qualcuno come Obuni... Chissà... - aveva pensato.

Di fronte a quei ricordi, Gowasu si schiarì la voce e volle riprendere il discorso che poco prima sembrava essersi concluso: difatti l'anziano Kaiōshin non aveva ancora spento il collegamento con tutti i pianeti.
Strinse i pugni e, andando contro le formalità, urlò a pieni polmoni queste parole di incoraggiamento per ognuno dei mortali e non presenti in tutto il suo amato Universo:

«Forza e coraggio, Decimo Universo! Ce la faremo, insieme



A/N [Ovvero: angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]
Riguardo l'ultima parte, ammetto che mi ha influenzata molto la scena dell'Episodio 97 dove Lilibeu inizia a fare il tifo per i suoi compagni dagli spalti, esortata da Gowasu; allo stesso modo, nella mia storia ho immaginato quest'ultimo incoraggiare il suo Universo più o meno allo stesso modo. Un po' OOC - considerato il pacato carattere del Kaiōshin, perciò la presenza di quell'"andando contro le formalità". (^^")
Detto ciò... sapete che da domani riprendono le puntate in Italiano della saga di Black, vero? E, a proposito di Gowasu, da domani finalmente vedremo anche lui “in azione”! Per i suoi fan - e per quelli del suo Universo… ammesso che esistano XD - non poteva esserci un modo più bello per iniziare il nuovo anno. <3
Ringrazio ancora tutti coloro che ormai mi seguono da quasi un anno (e continuano ancora a farlo con piacere), alla prossima!
--- Moriko
   
 
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