Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Immortal_Black    02/01/2018    3 recensioni
Near ha assistito alla morte di L, dove questi gli dichiara di averlo scelto come suo successore. Come reagirà il caro Mello?
Storia partecipante alla "Challenge capricciosa" indetta da MissChiara
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La stanza era completamente buia, le pareti ricoperte di nero inchiostro. Il bianco dei gigli catturava la fioca luce emessa dalle candele, rendendo l'ambiente ancora più scuro.
Il campanile suona le sette. Quei rintocchi rimbombano nella sua testa. Spalanca gli occhi azzurri come il ghiaccio e si perde a ispezionare la stanza. Mello, per quanto impulsivo e irruento, è molto ordinato e detesta che qualcosa nella sua camera sia fuori posto. Nota istantaneamente che in quella stanza manca qualcosa di fondamentale.
Si precipita giù dal letto e spalanca la porta:
-Maaatt!
Candele e fiori erano disposte in cerchio, così da creare un'aureola di luce bianca intorno al corpo di un ragazzo moro adagiato nel centro. Il viso del ragazzo era segnato da profonde occhiaie che risaltavano sulla pelle eccessivamente pallida.
-MATT!
Mello fa due rampe di scale correndo e urlando il nome del suo migliore amico. Sbuca in un lungo corridoio con tre porte su ogni lato. Inizia ad aprirne una dopo l'altra urlando quel nome come se fosse una preghiera.
La mano del ragazzo moro era stretta da due mani più piccole, altrettanto pallide, che cercavano di sentire ancora il calore di quella pelle gelida. Un ragazzino vestito con un pigiama bianco era inginocchiato accanto al defunto. Gli occhioni grigi ricolmi di tristezza e rimpianto.
Finalmente arrivato in fondo al corridoio Mello apre la porta ed entra in una stanza completamente buia, con solo qualche candela come illuminazione.
-Matt?
La prima cosa che nota è il suo amico seduto all'interno di un cerchio di candele e fiori, gli occhi smeraldini contornati da occhiaie fin troppo marcate, vestito in modo insolito: una maglietta bianca sformata e dei jeans di almeno tre taglie più grandi. In mano una specie di tappetino nero, i suoi amati googles arancioni stranamente non erano appoggiati sulla sua chioma rossa.
Subito dopo si accorge della presenza di una terza persona. Near è rannicchiato nella sua solita posizione sul pavimento accanto a Matt, una mano che si tormentava una ciocca candida, attorcigliandola al suo pallido dito.
-Buongiorno Mello, cosa sei venuto a fare qui?- L'albino non si degna nemmeno di guardarlo in faccia mentre gli rivolge la parola.
Mello era sufficientemente perplesso dalla strana scena che si trovava davanti, ma decise di non curarsene troppo, infondo lui era venuto fin lì con un obbiettivo ben preciso.
-E voi cosa ci fate in questa stanza? Un rito satanico? Comunque non me ne frega niente, sono venuto solo per lui- detto questo si volta verso il rosso e gli lancia una delle sue famose occhiatacce- Matt… Dov'è il mio portatile?
Matt si alza, lasciando cadere quella che  Mello ha identificato  come una parrucca, scavalca le candele, e si avvia verso un angolo della stanza.
-Be’ direi che ormai il nostro piccolo scherzetto è stato smascherato- detto questo accende la luce, rivelando una specie di set cinematografico: una telecamera sistemata su un treppiedi, un paio di microfoni e un green screen abbandonato su una parete. Sul computer, che Matt aveva appena collegato alla telecamera con un cavetto, campeggiava un’immagine che ormai conosceva a memoria: una barretta di cioccolato scartata per metà e con un angolo morsicato.
 -Ma cosa cacchio…
-Lascia che ti spieghi cosa è successo, visto che Matt ha ormai compromesso tutto quanto. Era sera quando L mi ha contattato. Mi ha chiesto di inscenare la sua morte, filmarla e di farti vedere il video in seguito, registrando le tue reazioni. Mi diede una sola restrizione: dovevo fargli dichiarare che aveva scelto me come suo erede. Matt ha semplicemente interpretato la parte di L. Purtroppo devo aver fatto qualche errore di calcolo e tu sei venuto a conoscenza di questo teatrino prima che potessi finire la registrazione.
A quel lungo discorso segue un altrettanto lungo silenzio, in cui Near osserva attentamente la parete di fronte a lui; Matt armeggia con il computer e la telecamera, cercando di salvare il video sul portatile e di spedirselo via mail e Mello osserva prima l'uno e poi l’altro con più odio di quanto un normale essere umano potrebbe sopportare.
~3 anni dopo~
Roger aveva convocato entrambi nel suo ufficio con una certa urgenza. Near si era portato quel suo insensato puzzle completamente bianco, mentre Mello aveva dimenticato la sua adorata cioccolata fondente in camera. L'anziano signore intreccia le mani, fa un respiro profondo e sussurra:
-L è morto.
-Cos'hai detto Roger? Ripetilo un'altra volta.- Mello non credeva a quello che le sue orecchie avevano sentito, L non poteva essere morto, lui è il più grande detective del mondo, non deve morire.
Questa volta Roger alza il volume della voce, scandendo bene quelle tre parole.
-L è morto.
-Morto? Ma come, come?! Vuoi dire che è stato ucciso da Kira?
Mello sta per scagliarsi contro il direttore dell’orfanotrofio, quando Near fa cadere il suo amato puzzle, ormai completo, mandandolo in mille pezzi e facendo un baccano infernale.
-Se non riesci finire la partita, a portare a termine il puzzle, sei solo un perdent- il bel discorso di Near viene interrotto da Mello che inizia a ridere sguaiatamente, reggendosi la pancia con le mani.
-Complimenti, una recita veramente impeccabile, avrei anche potuto cascarci, ma non sono il tipo da mettere nel sacco così facilmente.
Roger guarda Mello con fare perplesso, è ormai chiaro che tutta quella pressione psicologica abbia fuso qualcuna delle rotelline del biondo.
-L non ha fatto in tempo a scegliere un successore, potreste collaborare.
-Volete continuare questa farsa? Non avete capito che ormai vi ho scoperto?
-Mello ma di cosa stai parlando?
-Hai così poca fiducia nelle mie capacità? Bene, allora potrai benissimo fare a meno di me, io mi tiro fuori da questa gabbia di matti. Ormai ho quasi quindici anni, vivrò secondo le mie regole- detto questo esce dall'ufficio sbattendo la porta.
Roger, se possibile, era ancora più confuso.
-Near tu l’hai capito?
L’albino ricomincia con calma a ricomporre il suo puzzle.
-Secondo me pensava che la morte di L fosse solo una messa in scena.
-E perché mai dovrebbe credere una cosa simile?
-Probabilmente a causa di un piccolo scherzetto che io e Matt gli abbiamo fatto in passato…






-Immagine da cui ho preso spunto-
16iiop5.jpg
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Immortal_Black