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Autore: Albus Silente 92    05/01/2018    1 recensioni
Cosa accadeva ai personaggi di HP mentre l'Oscuro Signore era caduto per mano del Ragazzo che è Sopravvissuto?
Spinto da questa sete di sapere e dalla consapevolezza che alcuni personaggi hanno delle storie ben definite come le azioni che compiono, ho deciso di immaginare cosa facessero Malocchio Moody, Tonks, Minerva McGranitt e altri poco prima che Lord Voldemort venisse ucciso.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor Moody, Albus Silente, Bellatrix Lestrange, Igor Karkaroff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Il Paiolo Magico era un noto affittacamere che si trova su Charing Cross Road a Londra. Era un pub frequentato sia da maghi che babbani e rappresentava la linea di confine che divideva il mondo magico da quello babbano.
Alastor Moody, noto Auror e Membro dell’Ordine della Fenice, camminava in Charing Cross alla presenza degli ignari babbani che come ogni giorno affollavano la via piena di negozi e altri pub simili al Paiolo. Il suo incantesimo di disillusione funzionava a meraviglia, pensava tra sé Alastor quando entrò all’interno del tetro pub e chiese a Tom, proprietario e barista del locale,un idromele accompagnato da un whisky incendiario. Alastor si sedette in una delle panche libere presenti nel pub e si mise a rimuginare su ciò che Albus Silente, noto Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, gli aveva raccomandato pochi minuti prima della sua materializzazione a Londra.
“Alastor, tutto il mondo magico dipende dalla riuscita di questa operazione. Bisogna che catturi Karkaroff nel massimo della segretezza, tramite lui dobbiamo riuscire a scoprire i piani dell’Oscuro Signore di cui lui è sicuramente a conoscenza. Dobbiamo anche assicurarci che nessuno dei mangiamorte sappia della sua cattura e agire di sorpresa. Sono certo che Igor opporrà resistenza, conosco molto bene il ragazzo”, disse il Preside mostrando un taglietto che lo stesso Karkaroff aveva fatto a Silente nel giorno in cui il Preside lo scoprì complice insieme ad altri mangiamorte dell’omicidio di un nato babbano. “So che opporrà resistenza ma confido nelle tue doti e nel fatto che nessuno ti sia sfuggito prima”.
Moody stava per sottrarsi all’incarico, ma presto capì che Silente aveva proprio ragione. Nessuno meglio di lui avrebbe potuto portare a termine questa operazione, ciò che c’era in gioco era la vita di un bambino, la vita di James e di Lily Potter.
Senza porgere altre domande i Silente, i due si salutarono in un abbraccio affettuoso e presero due strade diverse prima di smaterializzarsi, Moody verso Londra e Silente verso Hogwarts.
Mentre Alastor sorseggiava il Whisky incendiario, le domande che gli si posero nella mente furono tante. Egli non sapeva cosa pensare e soprattutto come facesse Silente a sapere tutte queste cose sull’Oscuro Signore, come faceva a sapere che il bambino di cui parlava la profezia era il figlio di Lily e James Potter? Come faceva a sapere della profezia stessa? Perché teneva delle informazioni così tanto preziose per se e non le condivideva con altri?
Finito il suo whisky e l’idromele, decise di affittarsi una stanza al Paiolo. Sicuramente Karkaroff sarebbe passato da li, tutti i maghi della Gran Bretagna passavano da quel posto e figuriamoci poi un mangiamorte che pensava di non essere ancora stato individuato dal Ministero.
Chiese a Tom di avere una stanza, il barista gliela concesse e lo accompagnò su, al primo piano, in una delle ultime camere rimaste libere nel pub. Alastor, rimasto solo, decise di farsi una doccia, schiarirsi le idee e sperare che il sospettato si facesse vivo il prima possibile. L’occasione non tardò a presentarsi, Moody che era eccellente negli incanti di disillusione, decise di imporsene un altro e di iniziare a girare per il Paiolo sperando che qualcuno si facesse scappare qualche parola di troppo.
Mentre ascoltava una conversazione tra maghi che disquisivano sul comportamento delle loro mogli, Karkaroff entrò accompagnato da un’altra figura nascosta in un mantello. Si sedettero uno di fronte all’altro e mandarono un occhiata torva verso Tom che si stava avvicinando per chiedere ai due nuovi visitatori se gradissero qualcosa da bere. Il barista, vedendo l’occhiata dei due, decise che forse era meglio non avvicinarsi e sperava che prima o poi qualcuno dei due si sarebbe avvicinando al bancone per ordinare qualcosa.
La curiosità di Moody iniziava a crescere, non solo per quello che Karkaroff avrebbe detto alla persona incappucciata ma soprattutto per la persona stessa. A pelle, l’auror avvertì che non si trattava sicuramente di una persona buona, ma bensì di qualche mangiamorte o criminale che non voleva farsi riconoscere all’interno del pub. Moody si avvicinò ai due con fare circospetto, sapendo che se qualcuno dei due avesse voluto la sua copertura sarebbe saltata. Più si avvicinava più riusciva a sentire la conversazione tra i due. Era la figura incappucciata che parlava, Igor non distoglieva gli occhi dalla persona e soprattutto mostrava sempre più interesse verso quello che la creatura stava dicendo: “L’Oscuro Signore è riuscito a corrompere un funzionario del Ministero, dopo la morte del bambino sarà la sua prossima mossa, chissà che sensazione poter utilizzare qualsiasi maledizione senza perdono senza il rischio di essere intercettati” disse la donna con voce eccitata e con una risata tanto contenuta quanto sguaiata e che faceva raggelare qualsiasi persona la sentisse; “Una volta fatto fuori Albus Silente, Hogwarts diventerà la fucina più importante dei mangiamorte. I ragazzi verranno istruiti dai nostri e una volta maggiorenni ci aiutaranno nel dominio del mondo. Maghi che se ne infischiano dello Statuto di Segretezza e che vivranno alla luce del sole, sottomettendo i babbani con ogni mezzo.” Udite queste parole, Moody non ebbe più dubbi, ma non ne aveva già dalla voce. Era Bellatrix Lestrange quella che parlava, la donna imparentata con Sirius Black, anche lui membro dell’Ordine della Fenice e amico di Moody quanto dei Potter. Con James e Lily aveva trascorso gli anni ad Hogwarts, con James insieme a Remus e Peter erano come fratelli.
Moody perse di vista per qualche secondo il suo primo obbiettivo, studiò Bellatrix cercando di capire se quello che diceva la donna potesse corrispondere a verità. La donna era sicuramente una delle confidenti più strette dell’Oscuro Signore e quindi sapeva tutto dei suoi piani, ma andarli a sbandierare ad un novellino come Karkaroff sembrava all’auror qualcosa di esagerato. L’altra cosa che gli balenò in testa era che Karkaroff era un mangiamorte da molto più tempo di quanto si credesse.
I due si salutarono, Bellatrix, ancora incappucciata, si allontanò uscendo dal pub in direzione di Charring Croos, Karkaroff rimase ancora all’interno del pub e ordinò una burrobirra. Pensando a qual era il suo compito e a come svolgerlo al meglio, decise di non tornare a casa ma di rimanere ancora a Londra. L’indomani avrebbe avuto un incontro con Sinister all’interno del suo negozio e doveva recarsi in Diagon Alley nel modo più discreto possibile, nessuno doveva rendersi conto di dove lui stesse andando e nessuno doveva capire che era un mangiamorte. Finita la burrobirra chiese a Tom una stanza, il barista se la fece pagare in anticipo, lo accompagnò al primo piano e gli diede una stanza accanto a quella che prima che era stata data a Moody.
In tutto questo l’auror aveva seguito Tom e Karkaroff e cercava solo il momento più propizio per agire. Nel momento stesso in cui Karkaroff rimase da solo, Moody lo attaccò alle spalle, ancora protetto dall’incantesimo di disillusione, puntò la bacchetta contro il mangiamorte e disse: “Petrificus Totalus” con un ghigno sulle labbra. Karkaroff rimase pietrificato dall’incantesimo di Moody e i suoi occhi andavano da una parte all’altra della stanza cercando di capire chi avesse scagliato l’incantesimo. La stanza era completamente vuota finchè di fronte ai suoi occhi non comparì Alastor Moody. “Bravo ragazzo, così ti sei unito alla sequela dei mangiamorte e servi l’Oscuro Signore con devozione da quanto? Vedremo ora la tua utilità quando Albus Silente penserà bene di leggerti nella mente per vedere se sai più di quello che Bellatrix ti ha appena detto di sotto.” Sentendo il nome di Bellatrix, Igor assunse uno sguardo come se fosse impaurito, il pensiero della bacchetta della donna sul suo corpo lo poteva fare rabbrividire se solo avesse potuto.
Moody lo legò saldamente con una corda dopo averlo privato della bacchetta e perquisito per bene in modo che non avesse nessun appiglio per scappare qualora ci fosse riuscito. L’auror pensò tra se di aver fatto un bel lavoro, ma esigeva delle risposte che Albus doveva dargli una volta per tutte. Decise di smaterializzarsi dall’interno della stanza di Karkaroff, non doveva e poteva correre il rischio che qualcuno li vedesse o che lo stesso mangiamorte potesse cercare aiuto dai presenti al pub in quel momento. Alastor si disse che avrebbe poi sistemato tutto lui con Tom, il saldo della sua camera e l’improvvisa sparizione di Karkaroff. Si smaterializzò e arrivo alla sede dell’Ordine.  Disse la parola d’ordine che fece comparire la porta del palazzo, vi entro e gettò il corpo reso inerme di Karkaroff su una sedia in cucina. Moody aspettava il momento in cui Silente si sarebbe fatto vivo, mentre pensava a tutte le domande da porgli un patronus, una fenice per l’esattezza, aleggiò nella stanza. Moody sperava che il patronus potesse annunciare l’arrivo del preside dopo che da due ore sorvegliava il mangiamorte senza potersi allontanare dalla stanza mentre invece la fenice spalancò il becco e la sua voce era identica a quella di Albus Silente che diceva:
Lily e James Potter sono morti, il bambino è sopravvissuto. Il Signore Oscuro per il momento è sconfitto. Arriverò il prima possibile.
La fenice si dissolse e un urlo di gioia investì la stanza. L’incantesimo petrificus imposto su Karkaroff si dissolse ed egli non si preoccupò di liberarsi dalla corda incantata con cui Moody l’aveva immobilizzato. Gli occhi del mangiamorte iniziarono a lacrimare, l’Oscuro Signore era caduto ed egli sperava di potersi salvare rivelando il nome di tanti mangiamorte che come lui erano silenti agli occhi degli altri maghi. Finiti questi pensieri, la testa gli iniziò a girare, cadde in un sonno profondo mentre Moody apriva una bottiglia di Whisky incendiario, aspettando l’arrivo degli altri membri dell’Ordine. L’auror era dispiaciuto per la morte dei Potter, ma almeno il bambino si era salvato e, chiedendosi come tutto questo fosse possibile, aveva sconfitto l’Oscuro Signore. Dove nessuno era riuscito, quel bambino aveva potuto e questa era adesso la domanda che assillava Alastor. Com’era possibile?
   
 
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