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Autore: _SlytherinPrincess_    05/01/2018    1 recensioni
”Tutto di lei esprimeva felicità, eppure non gli sembrava reale. C'era qualcosa nei suoi movimenti che gli appariva troppo freddo, troppo meccanico, oppure se lo stava solo immaginando. Il suo sorriso era reale.”
One-Shot ispirata dalle note della canzone Happier, scritta e interpretata da Ed Sheeran.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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“Walking down 29th and park.

I saw you in another's arms."

 

 

Scorpius Malfoy camminava lentamente per la via affollata, con le buste colorate che gli solleticavano le gambe e il naso arrossato per il freddo.

Entrò nel piccolo café e si mise a sedere, sfinito. Mancavano pochi giorni a Natale e il tempo per i regali era ormai agli sgoccioli, ma lui c'era abituato. Gli piaceva passeggiare in mezzo a tutta quella gente piena di gioia e frenesia, il Natale le ricordava lei.

Sospirò al pensiero e lo represse con fatica, ma subito si chiese se dovesse prendere anche a lei un regalo. Magari uno di quei CD che le piacevano tanto,dopotutto sarebbe stato ospite a casa sua.

Al solo pensiero maledisse Albus. Perché lo aveva trascinato in quel casino che era la sua famiglia durante le feste? Per Merlino, lui adorava stare con i Weasley ma aveva sperato di non rivederla almeno per un po'.

Non appena quest'ultimo pensiero sorse nella sua mente scosse la testa come per scacciarlo, si volse verso l'esterno e la vide.

I capelli rossi e ricci le ricadevano leggeri sulle spalle, ravvivando il candore del paesaggio, le labbra erano tirate in un sorriso e i suoi caldi occhi marroni non erano concentrati su di lui. Si teneva stretta al petto di un ragazzo, ma quel ragazzo non era lui. Non aveva i suoi capelli biondi o il suo sorriso sprezzante, ma lei sembrava felice.

 

 

"Only a month we've been apart.

You look happier.

Saw you walk inside a bar

He said something to make you laugh"

 

 

Li vide entrare nel bar, mano nella mano, e prendere le loro ordinazioni per poi sedersi lontani da lui. Lei non lo aveva nemmeno notato.

Tutto di lei esprimeva felicità, eppure non gli sembrava reale. C'era qualcosa nei suoi movimenti che gli appariva troppo freddo, troppo meccanico, oppure se lo stava solo immaginando. Il suo sorriso era reale.

Scostò per un secondo lo sguardo mentre il ragazzo le diceva qualcosa all'orecchio e un lieve dolore misto a sollievo gli attraversò il cuore quando udì la sua vivace risata risuonare nel locale, sopra tutti gli altri rumori. Voleva che lei fosse felice ma avrebbe preferito essere lui stesso a farla ridere, nonostante quello che le aveva fatto.

Lui la amava, nonostante tutte le volte in cui l'aveva fatta soffrire.

 

 

"I saw that both your smiles were 

Twice as wide as ours

Yeah you look happier, you do.

Ain't nobody hurt you 

like I hurt you.

But ain't nobody love you 

like I do."

 

 

Stranamente non era arrabbiato con lei per essersi messa con qualcun altro. Vederla felice lo confortava.

I suoi amici spesso gli dicevano che prima o poi anche lui si sarebbe innamorato di un'altra persona ma lui sapeva che non ci sarebbe mai riuscito. Sapeva che nessuna sarebbe mai riuscita a rimpiazzarla. Così semplicemente annuiva e nascondeva la verità nei meandri della sua anima, dietro a un sorriso falso, perché era veramente felice solo quando stava con lei.

Stufo di tutti quei pensieri invadenti, si alzò bruscamente dalla sedia, attirando l'attenzione di alcuni clienti. Sentì immediatamente il suo sguardo color cioccolato posarsi sulla sua pelle e non poté fare a meno di voltarsi verso di lei.

Rose Weasley lo stava osservando attentamente, con uno sguardo addolorato e gli occhi leggermente lucidi. 

“Hyperion” sussurrò tra le sue labbra rosee, talmente piano che nemmeno il suo compagno riuscì a sentirla. Ma a Scorpius non serviva sentire il tono della sua voce per sapere quello che voleva dirgli, così si lascio andare ad un sorriso dolce e uscì finalmente da quel café.

 

 

"Promise that I will not 

Take it personal, baby

If you're moving on with someone new.

Cause baby you look happier, 

you do

My friends told me one day 

I'll fell it too.

And until then I smile to hide the truth

But I know I was happier with you."

 

 

Se ne stava seduto nell'angolo della stanza con una bottiglia vuota in mano e si convinceva che lei era veramente più felice senza lui ad incasinarle la vita. Provava a convincersi che anche lui l'avrebbe dimenticata ma puntualmente ogni cosa riportava i suoi pensieri a quella splendida creatura che era entrata nella sua vita. Dalle orchidee che crescevano nel suo giardino ai film in bianco e nero che lei adorava.

Dalle canzoni lente alla copia consunta di 'Orgoglio e Pregiudizio' che teneva perfettamente riposta sul suo comodino.

Il fatto che la sua roba fosse ancora tutta lì non lo aiutava di certo ad andare avanti.

 

 

"Sat in the corner of the room

Everything's reminding me of you.

Nursing an empty bottle and 

Telling myself you're happier.

Aren't you?

 

 

Eppure quante volte l'aveva costretta a rinchiudersi in camera per dar sfogo alle sue lacrime? E quante, invece, l'aveva delusa con il suo comportamento sconsiderato?

Non la meritava ma non poteva fare a meno di lei. Ne aveva bisogno.

Nonostante tutto anche Rose sapeva che lui la amava e l'avrebbe amata più di chiunque altro al mondo, perché lui era più felice con lei.

 

 

"Ain't nobody hurt you like I hurt you

But ain't nobody need you like I do

I know that there's others

That deserve you

But my darling I'm still in love with you."

 

 

Il giorno di Natale si ritrovò a suonare al campanello di casa Weasley con una ventina di buste in mano e un sorriso tirato che non raggiungeva nemmeno minimamente i suoi occhi grigi.

Albus lo accolse in casa e subito dopo Will, il nuovo ragazzo di Rose, si affrettò a presentarsi, seguito dal sorriso della ragazza che non riuscì a guardare negli occhi. 

Scorpius non poté far altro se non sorridere cordialmente e tenersi a distanza dai due. Evitando gli sguardi che Rosie gli lanciava di sottecchi e partecipando alle conversazioni di famiglia.

 

 

"But I guess you look happier, you do.

My friends told me one day 

I'll fell it too.

I could try to smile to hide the truth.

But I know I was happier with you."

 

 

Scorpius, Rose e Albus erano stati forzati da nonna Molly a guardare l'album di famiglia per quella che era la millionesima volta, con l'incoraggiamento di quell'impiccione di Will. 

 

"Aw, vi ricordate di questa? Il vostro quarto anno. Mi sembra ieri che eravate ancora tra i banchi  di Hogwarts." diceva Molly Weasley, intenerita dai ricordi.

Scorpius non poté fare a meno di sbuffare una risata alla risposta scocciata di Rose e Albus.

 

"Andiamo, nonna. Abbiamo preso i M.A.G.O. ormai quattro anni fa." proruppe Dominique, cercando di farle posare quelle benedette foto, ed era quasi sul punto di cedere quando Albus si soffermò volutamente su una delle ultime.

 

"E questa? Ce l'hai scattata il giorno del diploma. Non sapevo che ci fosse." disse il moro, lanciando un'occhiata furba al suo migliore amico e indicando il pezzo di carta.

Il suo cuore perse un battito.

La foto ritraeva Dominique, Al, Rose e Scorpius stesso, vestiti con la toga per la consegna dei diplomi.

La bionda se ne stava esultante in braccio ad Albus, che sorrideva e la teneva a mo' di sposa, mentre la rossa era saltata sulla schiena di Scorp e gli rivolgeva uno sguardo carico d'amore. Lui sorrideva raggiante mentre la teneva saldamente.

 

 

"Baby you look happier, you do.

I knew one day you'd fall for 

someonenew.

But if he breaks your heart 

Like lovers do.

Just know that I'll be

Waiting here for you."

 

 

La sua mano sfiorava quella della ragazza accanto a lui, che non si ritrasse.

Scorpius sollevò lo sguardo per incontrare le iridi castane di Rose e le sorrise premuroso, scorgendo il rimpianto negli occhi di lei. Nessun altro li stava guardando, troppo concentrati sul vecchio ricordo immortalato. Così Rose prese coraggio e, puntando le pupille nella tempesta di lui, gli sussurrò quello che non aveva potuto dirgli all'interno del café.

Anche se in realtà avrebbe voluto gridarlo ai quattro venti.

"Ti amo, sempre."

Perché sembrava più felice, ma in realtà non lo era mai stata meno.

   
 
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