Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Robin2700    08/01/2018    0 recensioni
Stony.
Dal testo ------> ''Gli incubi, si ripeteva, non lo avrebbero raggiunto se era con i suoi papà''.
Lo ammetto, per quanto mi risulti facile scrivere angst, il fluff è una vera e propria sfida. Quindi, si, oggi mi andava di sfidare me stessa ed è nato tutto ciò, una specie di riflessione di un piccolo Peter di 5 anni sui suoi genitori e su cosa rappresentano.
Non sono propriamente sicura di questa fanfiction ma mi butto.
Vi auguro una buona lettura!
Robin.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Peter Parker/Spider-Man, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tony, si era detto, apparteneva alle stelle. Steve, concluse, apparteneva al mare.
Eterni opposti, distanti, pezzi non combacianti dell'immenso puzzle che è il mondo. Ma se si è in grado di vedere bene oltre le cose, se si è in grado di scrutare fino nel profondo dell'infinità, ci stupiremmo nello scoprire che mare e stelle in realtà possono toccarsi. La sera, quando il sole si rifugia nell'oscurità, il mare e il cielo si colorano dello stesso colore. Le stelle vengono accarezzate dalle onde, mentre la corrente cullerà quel cupo paradiso sopra di lei. Non ci sono differenze, c'è soltanto libertà, libertà di amare ed essere amati a propria volta, perdersi nell'altro e affondare nei propri sentimenti.
Peter lo sa, Peter lo sa perchè lui può nuotare nel cielo e inginocchiarsi e toccare una stella, Peter che è una nuvola che riposa dolcemente, protetta da cielo e mare. Pensò questo, una notte, quando dopo un incubo i suoi genitori lo fecero dormire con loro, nel lettone dove si sentiva tanto al sicuro. Gli incubi, si ripeteva, non lo avrebbero raggiunto se fosse rimasto con i suoi papà. Si accoccolava nel centro, con il capo adagiato sul cuscino, calmato dai respiri caldi e tranquilli dei suoi genitori. Così sorrideva, perchè la paura era passata ed era felice. La felicità dei bambini è pura, esplode in mille fuochi d'artificio e Peter non poteva far altro che sentirsi inebriato dalla gioia.
Guardò entrambi riposare serenamente, li guardò a fondo, studiò le loro espressioni, i loro lineamenti, persino la posizioni di ogni ciuffo di capelli. Gli occhi di papà Steve, rifletté, sono chiari come il mare, sono calmi ma possono diventare agitati, a volte giurerebbe di vedere onde impazzite dentro di loro, ma subito si rammenta che quella non è agitazione, quella è vita. Gli occhi di papà Tony, invece, sono scuri come il cielo di notte, puoi perdertici dentro e non uscirne più, ma Peter dentro vede anche le stelle, quella luce che li illumina ogni volta che si intersecano con gli occhi di papà Steve. I suoi due papà si donano vita a vicenda. Si appartengono l'uno all'altro, così come la loro vita e la loro morte. Allora Peter pensò che non fosse stato un caso se il suo papà Steve si fosse abbandonato al mare per sacrificarsi negli anni '40, e non era certo un caso che il suo papà Tony si fosse abbandonato al cielo a New York dominata dai chitauri. Da quel momento, infatti, tutto era iniziato.
Sorrise ancora, desiderando di addormentarsi in fretta, non vedendo l'ora di svegliarsi la mattina dopo e viversi i suoi due eroi, gongolandosi della sua fortuna.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Robin2700