Uno, due, tre…

In un parco, una bimba ed un bambino
per la prima volta giocarono a nascondino.
Le mani sugli occhi, l’una contava. 
L’altro correva e lei lo stanava.

Passaron le estati e così pur gli inverni.
Nel cortile della scuola ridevano felici.
Arduo era per gli altri alunni
pensar che fossero soltanto amici.

Quattro, cinque, sei…

Gli anni scorsero come acqua piovana
e dovettero ammetter che qualcosa cambiava.
Crebbe in loro un’emozione strana:
era l’amicizia che in amor si tramutava.

Poco dopo i due si sposarono,
e per sempre ad amarsi seguitarono.

Quando lo abbracciò la malattia,
lei restò con lui, non fuggì via.

Sette, otto, nove…

Un giorno si sporge dal ponte, i capelli nel vento,
lacrime calde le bagnano il mento.
Lui se n’è andato, lei è pronta a saltare,

Conta fino a dieci e non barare.