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Autore: hikari_kudo    26/06/2009    8 recensioni
Bella swan, adolescende con una particolare nota d'istintiva : è una cacciatrice. Infatti, lei ammazza i mostri e le creature della notte per soldi.
Edward Cullen, bel vampiro anch'esso cacciatore che si vede costretto a collaborare con la ragazza.
Ma purtroppo, per nessuno dei due la "collaborazione" sarà così semplice come appare. "Non è vero.
Mi suggerì una vocina. Al diavolo! Io non lo sopporto quello! È arrogante e presuntuoso, e crede di sapere tutto! In più è un lurido succhiasangue.
Però ti attrae…
stai zitta stupida vocina! Tornatene da dove sei venuta"
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 : Forks

Partii per Forks quella sera stessa.

C’era più di un motivo per cui odiavo lavorare insieme ad Edward ed uno di quelli era la piccola cittadina.

Vi mentirei dicendo che non lo conoscevo prima di diventare una cacciatrice. Forks è una città piccola, e inevitabilmente quelle poche persone che ci abitano si conoscono fra loro.

Forks, la cittadina dipinta di rosso.

Carino come spot puplicitario! Potrebbe attirare molti turisti!

Eppure, veder stampato quel titolo a caratteri cubitali su tutti i giornali non ha fatto quest’effetto.

L’abitacolo dell’aereo rimaneva in penombra, e per quanto mi sforzassi di dormire, non ci riuscivo, forse era per via dell’altitudine o forse semplicemente non avevo sonno, ma di certo il rumore assordante del motore non aiutava.

Avevo comprato i biglietti per la classe economica, come sempre. Come fanno tutti i comuni mortali con un stipendio normale.

Tutti i comuni mortali, ho detto…

Infatti, dopo aver mostrato i biglietti ad Edward, ha fatto una faccia mezzo schifata e poi ha mormorato qualcosa di impercettibile per finire con “la prossima volta faccio io i biglietti” in quel momento, avevo sperato che non ci fosse una prossima volta.

Certo, anche se affianco avevo Edward, era come se non ci fosse.

Era fantastico a sembrare umano, ma quando voleva sapeva ritornare benissimo a fare il vampiro. Ammetto che quando lo faceva metteva paura. Soprattutto se stava immobile senza respirare, senza muovere neanche un ciglio affianco a te. Inquietante.

<< Smettila >> sussurrai << Per piacere, cerca di comportarti da umano >>

<< non dovresti dormire? >> chiese

<< sai benissimo che non ne ho bisogno >> risposi seccata, dandoli una mezza verità.

<< vedi, tu quando rispondi sei sempre acida o seccata, ma ti reagisci sempre così quando ti si dice la verità? >>

Colpita e affondata? << no, rispondo così solo a te >>

<< che onore! >> esclamò << ma dovresti comunque dormire un po’. Puoi stare giorni insonne, ma se dormi sei più efficiente e non ti devo fare da baia >>

Come se fosse lui a dover fare da baia a me.

Non volevo dormire, non potevo. Soprattutto sapendo dove andavo, dritta dritta verso i miei incubi. Ma non li avevo superati?

Non sono molto brava a fare i conti con me stessa, e di certo sono anche troppo orgogliosa per ammettere certe cose.

Certo, come se potessi mai dimenticarmi la notte in cui ho ucciso il mio primo vampiro.

È stato solo un errore, un tentativo di rimanere in vita, ma è stato quel che ha deciso il mio futuro. Ed era forse questa la vita che volevo? Forse non era quella che immaginavo, ma non saprei mai dare risposta a questa domanda.  Ma! Probabilmente ci sono troppe domande e poche risposte . E forse questa “gita” a Forks servirà a chiarirmi, a togliermi finalmente il demone del passato. Di qualcosa che probabilmente non ho mai superato.

<< ci pensi ancora? >> stavolta fù Edward a parlare, sempre con tono tenue e basso

<< si >> mugugnai

Non potevo darli torto.

Nessuno dei due fiatò fino all’arrivo all’aeroporto di Port Angeles, dove trovammo un’entusiasta alice assieme ad un sempre pacato Jasper ad accoglierci allo sbarco passeggeri. Oltre a noi c’erano solo altre due persone su quell’aereo , forse perché erano quasi le due di notte.

<< Bella! Eddy! >> trillò Alice

<< Alice! >> risposi salutandola con la borsa in spalla.

Edward si limitò a sorriderle, e questo non fece che allungare l’entusiasmo della sorella.

I Cullen hanno qualcosa di diverso dagli altri vampiri, qualcosa di strano che ti rende impossibile odiarli davvero.

Io odio totalmente e incondizionatamente tutti i vampiri, senza eccezione , fatta appunto per i membri della famiglia Cullen.

Edward…bè, non l’odiavo. Ma non era decisamente mio amico. Lo schermivo sempre e le liti erano d’abitudine. Forse eravamo amici, ma non l’avrei mai definito con quel termine. Forse perché portava con se troppi ricordi, come i suoi famigliari. O forse perché mi ricordava Forks.

Caricammo i bagagli in macchina e mi presi posto nei sedili posteriori affianco a Edward.

<< Bella, vieni a stare da noi? >> scossi la testa, l’ultima cosa che volevo era trovarmi in una casa piena di vampiri

<< penso andrò a stare a casa mia…quella dove abitavo prima >> dissi mostrandole le chiavi.

Edward sgrano per un secondo gli occhi << e dormi che domani ci aspetta il lavoro >>

Io anuii silenziosamente, sicura che comunque non avrei dormito per niente .

Il viaggio durò anche troppo poco, e quando mi portarono davanti a casa fui un tantino titubante, anche se mai l’avrei mostrato.

Scesi con un “a domani” e venni lasciata li, da sola.

Dopo qualche minuto, infilai la chiave e la feci ruotare. La porta si aprì col Click della serratura. Era rimasto tutto così da tre anni, tutto immutato da quando m’e n’ero andata. Tutto a posto, come se niente non fosse mai successo.

Salii li scalini scricchiolanti, fino ad arrivare in camera mia.

Non accesi neanche le luci, non ne avevo bisogno. Non volevo una visione più nitida.

Dopo aver posato il borsone, mi lasciai cadere sul letto, proprio come quella notte.

Aprii la finestra, mossa molto incosciente, ma avevo bisogno di aria.

Forse dovevo andare dai Cullen.

Avevo diciassette anni quando i miei genitori morirono.

E pensare che era una serata in famiglia come tante. Stavamo cenando, quando alla portà bussò un uomo.

Mio padre si alzò, ed andò ad aprire. Udii un lieve urlo, soffocato da un gemito, e poco dopo dinanzi a me e mia madre si presentò un uomo, dalla corporatura robusta, e gli occhi ambrati. Il viso pallido, era incorniciato dal sangue.

Rosso vermiglio che li colava dalla bocca.

Un vampiro.

Urlai e scappai nell’altra stanza con mia madre.

Che mossa inutile, mi avrebbe fatto fuori comunque. Era più veloce e più forte .

In breve tempo ci raggiunse e dopo aver banchettato con mia madre, passo a me.

Posò i suoi gelidi canini sul mio collo, all’altezza della carotide.

Un morso fatale. Sentii il cuore affievolire il battito, mentre la vista si faceva sfocata e il veleno agiva sul mio corpo.

Poggiata a terra, scorsi la pistola di mio padre. Lui la caricava sempre con proiettili d’argento per pura prudenza.

Allungai la mano, senza neanche rendermi conto di quello che facevo. Volevo solo sopravvivere.  Con uno spasmo riuscii a sporgermi abbastanza da afferrare l’arma e con una fatica immonda gliela puntai al petto. Sparai : una, due, tre….parecchie volte, fino a svuotare il caricatore.

Fino all’ultimo i suoi canini non si staccarono dal mio collo. Ancora oggi non mi capacito di come io sia sopravvissuta…da umana.

Mi sono salvata perché i Cullen mi hanno soccorso.

Mi sono salvata perché il veleno ha agito.

Mi sono salvata… ma non so cosa sono. Non sono esattamente un’umana , ma dire vampira è un azzardo. Non invecchio, ma mangio e dormo, odio il sangue, ma ammetto con me stessa che ha un buon odore.

Per cui ora ho come obbiettivo di uccidere tutti i mostri che osano assassinare qualcuno.

C’è chi mi chiama strega e chi assassina, ma quello che faccio non è riassumibile in due parole.

Ho paura perché in questo periodo sta succedendo qualcosa di strano. Ho paura di diventare il mostro che io stessa caccio. Non ho paura di morire, perché alla fine sarà la mia resa dei conti.

E le lacrime mi rigarono il volto in un inconsapevole pianto soffocato.

Non mi piaceva piangere, perché ammetteva le mie debolezze. Mi faceva sentire indifesa, e non andava bene.

<< L’avevo detto che dovevi venire da noi …. >> borbottò Edward appena mi accorsi della sua presenza. Aveva sempre avuto la brutta abitudine di entrare dalla finestra

<< come no… >> risposi ironica per quanto potessi

<< non sono abituato a vederti piangere >>

<< non abituartici >>

<< lo so >> rispose << questo pianto è … uno strappo alla regola? >>

Io anuii. Non volevo che proprio lui mi vedesse così. Lui, quello con chi gioco a “chi è il più forte” da tanto tempo . Ma sapevo che non mi avrebbe mai fatto pesare questo mio momento di debolezza.

Non sapevo ancora definire Edward Cullen, ma finchè lo conoscerò non mi potrei mai dire esattamente sola, non so perché ma sentivo che era così.

Il nostro rapporto era strano, e indefinibile. Forse non gli avrei mai affidato la mia vita, ma sicuramente la mia morte. Ed era una cosa che non potevo dire di molti.

E continuai a piangere tutte le mie lacrime, forse anche di più di quelle che credevo di possedere, forse anche quelle che non avevo pianto tempo addietro.

Piansi, una semplice dolorosa parola.

E lui mi consolò silenziosamente , offrendomi semplicemente una spalla su cui piangere, senza fare troppe domande, aspettando fino a quando non mi addormentai.

 

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Hikari : salveeee! oggi fa più caldo per caso?

comunque , eccomi col nuovo cappy! all'inizio non l'avevo pensato così, ma spero comunque che sia uscito decente.

come sempre ringrazio chiunque legga questa fanfict, chi l'ha inserita tra i preferiti e chi tra le seguite.

 

Toru85 : grazie dei complimenti! spero che la tua curiosità sia stata tipagata in questo cappy che spiega tutto e niente! xDxD heheh!

LaBabi : ma no, non ti preuccupare, non ti ho preso per pazza! io sono messa peggio, fidati! allora, ho cercato di aggiornare il più infetta possibile ( impegni permettendo ) *non è vero, è che sei pigra.....hey! zitta vocina  ma in questo capitolo non mi hai fatto apparire e mi vendico!  ^.^"" *

IsAry : allora...ecco il nuovo cappy! *e mille! ndtuti* comunque, sto ancora decidendo che far diventare bella, per ora è un'essere indefinito che sente vocine!

KikyCullen : ho cercato di fare il più in fretta possibile XD!

 _zafry_ : come vedi ho esattamente chiarito alcune cose in questo capitolo , non tutto ma il sufficiente per capirci qualcosa! hehe!

 

  
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