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Autore: SofiSachiko    11/01/2018    0 recensioni
[2jae]
«Davanti a loro c'erano decine di foglietti spiegazzati e accartocciati. Youngjae continuava a seguire le istruzioni con la punta della lingua di fuori, come se la cosa lo potesse aiutare a concentrarsi. Mark invece si era quasi arreso ed aveva iniziato a piegare il proprio foglietto azzurro seguendo l'istinto.
Jaebeom entrò nella sala ed incuriosito dall'attività dei ragazzi si diresse verso il tavolino attorno a cui erano seduti.
"Jaebeom-hyung! Guarda! Il mio Origami inizia ad assomigliare ad un dinosauro!" esclamò Youngjae pieno di gioia.
"Wow. Quella sembra più la prova del fatto che i dinosauri si sono estinti..."»
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Youngjae, JB / Im Jaebum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Origami ~

 

Youngjae e Mark erano seduti intorno ad un tavolino. Entrambi in assoluto silenzio concentrati su ciò che avevano davanti. Bambam aveva portato ai ragazzi dalla Tailandia un kit per fare Origami ed ora i due si stavano divertendo a piegare foglietti colorati nell'attesa di salire sul palco per il concerto.

 

"Solo per voi i famosi Origami Tailandesi!" aveva esclamato Bambam mostrando tutto compiaciuto la scatolina agli altri. L'aria di entusiasmo era durata ben poco nella stanza del dormitorio perché dopo qualche secondo di silenzio Jinyoung aveva commentato "Ushh... Gli Origami sono Giapponesi, Bambam."
Jackson e Youngjae erano scoppiati in una fragorosa risata e Yugyeom aveva iniziato a prendere in giro il piccolo Bam-ie per un'intera settimana.

 

Davanti a loro c'erano decine di foglietti spiegazzati e accartocciati. Youngjae continuava a seguire le istruzioni con la punta della lingua di fuori, come se la cosa lo potesse aiutare a concentrarsi. Mark invece si era quasi arreso ed aveva iniziato a piegare il proprio foglietto azzurro seguendo l'istinto.

 

Jaebeom entrò nella sala ed incuriosito dall'attività dei ragazzi si diresse verso il tavolino attorno a cui erano seduti.
"Jaebeom-hyung! Guarda! Il mio Origami inizia ad assomigliare ad un dinosauro!" esclamò Youngjae pieno di gioia.
"Wow. Quella sembra più la prova del fatto che i dinosauri si sono estinti..."
"Mmh, cambierai idea quando vedrai l'opera conclusa" disse Youngjae con tono offeso.

 

"Scusa se ho tardato Noona!"
"Nessun problema, Jaebeom" disse la ragazza accennando un sorriso.
Jaebeom si sedette sulla poltroncina davanti allo specchio dove doveva truccarsi e sul lato sinistro notò un piccolo origami rosa a forma di cigno.
"Questo sì che è un Origami! Lo hai fatto tu Mark?" Esclamò con gli occhi di un bambino.
"No è stata Noona, ci ha mostrato come fare il più semplice di tutti ma ancora non capisco come abbia fatto a... " si interruppe Mark completamente assorto nel piegare il proprio foglietto.
Jaebeom si girò e notò che la ragazza lo stava fissando.
"Ti piace? Puoi tenerlo se vuoi" disse lei.
Jaebeom notò che la ragazza aveva le gote leggermente rosa e non riusciva a capire se fosse il trucco o no.

 

Erano ormai molti mesi che era stata assunta come truccatrice e si era abituata all'ambiente e all'atmosfera che portavano con sé i Got7, ma ancora non era riuscita ad abituarsi a Jaebeom. Era pressoché impossibile capire cosa gli passasse per la testa, e l'area tetra e seria che emanava non la aiutavano a sentirsi a suo agio con lui. Ogni volta che lo vedeva e lo truccava calibrava le proprie parole come fosse in presenza di un membro della famiglia reale.
Poteva guardarlo da molto vicino e sapeva che ciò era già molto più di quello che avrebbe potuto chiedere alla propria vita da ventottenne, ma non poteva trattenersi dall'essere affascinata, intimorita e incredibilmente incuriosita dal ragazzo.

 

"È bellissimo" Jaebeom continuava a roteare l'Origami mentre la ragazza premeva delicatamente la spugnetta sulla gota del giovane. "Dove hai imparato?"
Lei trattenne un sorriso più largo del dovuto e rispose: "Mia nonna è sempre stata un'amante degli Origami. Sua madre era giapponese e con lei ha coltivato la propria passione per il paese del Sol Levante. Purtroppo da piccola ero troppo agitata e iperattiva per farmi insegnare da mia nonna questa splendida arte, ma evidentemente devo aver recepito qualcosa passivamente perché prima leggendo le istruz- oh beh insomma ho solo avuto fortuna" si interruppe lei ridacchiando, divertita dalla propria parlantina.

 

Mentre parlava aveva iniziato a stendere sulla sua palpebra un leggero ombretto marrone, ma al sentirla interrompersi Jaebeom aprì un occhio e guardandola disse "Continua pure a parlare Noona, sembra una faccenda interessante".
Il suo tono di voce era incredibile calmo, forse leggermente assonnato.
Mark e Youngjae stavano ancora piegando i propri foglietti, stavolta di colori diversi, a qualche metro di distanza, ma erano totalmente immersi nel proprio mondo e parlavano talmente a bassa voce che le parole non erano distinguibili tra i rumori della stanza.

 

"Beh, se vuoi, comunque, quel cigno è tuo! Sicuramente oggi non mi sarà utile" disse lei orgogliosa della propria creazione senza mostrarlo troppo al ragazzo.
"Wow grazie!" Jaebeom sorrise mostrando i denti, prima di aggiungere "L'ultima volta che ho provato a farne uno probabilmente giocavo ancora a Gonggi*".
La ragazza notò che Jaebeom aveva ancora gli occhi chiusi e sorrise senza trattenersi. Si sentiva in qualche modo ripagata di tutti quei mesi in cui lei e Jaebeom si erano scambiati solo frasi di circostanza.
Jaebeom continuò a farle qualche domanda sulla passione di sua nonna e il discorso passò in modo naturale su altre piccole cose: la scaletta del Concerto, l'indimenticabile scena successa al dormitorio la settimana prima al ritorno di BamBam dalla Tailandia e le altre cose che aveva portato loro.
Erano passati sì e no dieci minuti ma la ragazza si era divertita come fosse stata un'ora intera.

 

"Tadaaa! Oggi ho proprio dato il meglio di me."
"Uh, Noona, il trucco è incredibilmente scintillante" commentò leggermente sorpreso, e poi aggiunse sorridendo "Non avevo idea fossi così espansiva e simpatica! Ti credevo incredibilmente timida."
La ragazza si atteggiò in modo teatrale per poi ringraziarlo con un leggero inchino.

 

Jaebeom, ancora seduto, si stiracchiò le gambe prima di dare un'occhiata al tavolino degli Origami. Mentre si stava alzando la ragazza gli ricordò "Il tuo Origami!" e lui, sorridendo cordialmente, lo toccò con delicatezza quasi volesse accarezzarlo aggiungendo "Certo! Dopo lo prendo, grazie mille Noona".

 

Arrivò al tavolino dove Youngjae era al suo secondo o terzo Origami. Evidentemente il primo tentativo era stato un fallimento come aveva previsto. Ancora intento ad osservare il ragazzo, si sedette sul bracciolo del divanetto in silenzio finché Mark si alzò scocciato borbottando "Basta non ne posso più di questi affarini svolazzanti. È la prova definitiva che se non è un gioco con cui serve il joystick non fa proprio per me. Te li lascio Jaebeom, sono tutti tuoi."

 

A quel punto Youngjae guardò Mark uscire dalla stanza e si voltò verso Jaebeom.
"Uuh! Jaebeom-hyung, guarda la mia piccola bestiolina!" disse mostrando orgogliosamente quello che doveva essere un dinosauro un po' troppo stropicciato.
"Woh, magnifico" commentò Jaebeom con tono sarcastico.
Youngjae afferrò un pennarello nero e scribacchiò qualcosa sul dorso dell'animale.
"Te lo regalo, hyung."

 

Jaebeom lesse il messaggio:
Per Bum-ie dalla tua persona preferita al mondo, giusto? ㅋㅋㅋYoungjae ㅋㅋㅋ

 

"Awww, quindi vuoi così bene al tuo hyung tanto da regalargli un adorabile dinosauro spiegazzato?" ridacchiò Jaebeom.
Youngjae rise e colpì Jaebeom più volte come suo solito. Jaebeom sospirò sebbene avesse un enorme sorriso stampato in faccia e gli prese la mano per bloccarlo.
"Argh, che mi tocca fare per farmi rispettare come si deve."
Immobilizzò la mano del ragazzo e lo spinse facendolo cadere sdraiato sul divanetto, poi si alzò e iniziò a fargli il solletico ridacchiando senza trattenersi finché la risata incredibilmente acuta di Youngjae non fece girare le tre persone ancora nella stanza.

 

Sentendosi osservato Jaebeom si ricompose e aiutò Youngjae a tirarsi su, ancora con gli occhi lucidi per le risate.
"Se proprio non lo vuoi lo regalo al manager appena finisce il concerto. Sai che ci vuole a cancellare il tuo nome..."
Gli disse facendo una linguaccia ed avviandosi verso il retro del palco.

 

Jaebeom lo guardò sorridendo andare via e poi ritornò a posare lo sguardo sull'Origami.
La ragazza del trucco, che fino ad ora era rimasta nella stanza indaffarata a scrivere sulla propria agenda qualche idea sui trucchi del nuovo concept, alzò lo sguardo e dal riflesso dello specchio si accorse che Jaebeom era rimasto solo e fissava il pavimento con sguardo pensoso.

 

Per quanto poco lo conosceva poteva provare ad immaginarsi cosa stesse passando per la sua testa. Forse era stanco dall'intervista della mattina, o magari stava pensando a quando sarebbe salito sul palco, tra giusto un paio di decine di minuti.

 

Jaebeom rimase in silenzio per qualche minuto, distese indietro il collo e lo appoggiò al basso schienale del divanetto. Guardò il soffitto con un sorriso accennato per qualche secondo, poi si tirò su, diede una rapida occhiata alle persone nella stanza ed afferrò l'Origami il più velocemente possibile. Lo teneva nella propria mano destra a forma di piccola conca, come se fosse qualcosa di incredibilmente delicato. Con fare esitante lo prese con la mano sinistra e se lo avvicinò alle labbra. Lo guardò ancora un istante prima di socchiudere gli occhi e avvicinarlo ancora più alle labbra.
Qualcosa sembrò risvegliarlo perché lo posò di nuovo sul tavolino e si distese sul divano, un po' raggomitolato, chiudendo gli occhi.

 

Dei passi si avvicinarono al tavolino ma Jaebeom rimase con gli occhi chiusi. Riconobbe poi la voce dell'anziana signora delle pulizie che borbottava scherzosamente con le altre tre ragazze nella stanza: "Ma guarda che macello hanno fatto questi bei giovani!"

 

Jaebeom allora si accorse che stava raccogliendo i foglietti sul tavolino e si mise a sedere di scatto. "Non si preoccupi ci penso io."
"Ma si figuri, signor Im, sono qui apposta."

 

Gli occhi di Jaebeom scrutarono velocemente il tavolino, poi immerse le mani nel chaos di carta e con un solo rapido movimento radunò i foglietti in una montagnetta dall'ampia base.
La ragazza si distrasse un attimo e il momento successivo in cui rifocalizzò l'attenzione su Jaebeom egli era in piedi davanti all'anziana signora con un dolce ma composto sorriso sul volto.

 

"Beh, allora grazie infinite. Dirò a Mark e Youngjae di scusarsi con lei per il casino che hanno lasciato" disse in modo sicuro ed educato. La voce era ancora bassa ed assonnata per il breve sonnellino.
"Ma che giovane educato che abbiamo qui! Allora dica pure a Mark e Youngjae che è tutto apposto e va bene così. Ora non le faccio perdere altro tempo, vada pure a prepararsi, se deve". Jaebeom si inchinò leggermente, poggiò una mano sulla spalla della signora ed uscì dalla stanza con l'altra mano in tasca.

 

La ragazza finì di scrivere un appunto, inserì penna e agenda in borsa e si diresse verso la porta per uscire. Poco prima di oltrepassare la porta si voltò indietro per salutare l' anziana signora delle pulizie e si accorse che il proprio Origami era ancora davanti allo specchio. A quanto pare Jaebeom non si era ricordato di prenderlo. Poi guardò il tavolino per qualche secondo e quasi assorta in un mondo tutto suo chiese "Che forma avevano gli Origami sul tavolo?".
Il suo sguardo era ancora puntato sul tavolo e quasi sembrava parlasse tra sé e sé.

 

La signora diede un'occhiata veloce al tavolino e poi al volto della giovane prima di rispondere evidentemente confusa.
"Intende le statuine di carta? Ce n'era senz'altro una a forma di aeroplano, un fiore davvero adorabile ed una che doveva essere una sorta di rana, immagino" ridacchiò prima di continuare "il resto erano pezzi accartocciati o spiegazzati che ho dovuto buttare via. Ma non si preoccupi per le statuine, può dire ai ragazzi che le ho rimesse nella scatola".

 

La ragazza la ringraziò sorridendo e si inchinò leggermente prima di uscire.

 

Quando salì sul treno non si aspettava di vedere un posto libero e invece ne trovò uno giusto accanto all'entrata. Appoggiò la borsa tra le gambe e posò la testa al vetro del finestrino. Chiuse gli occhi e lasciò che tutta la stanchezza della giornata si facesse sentire. Ripensò al proprio lavoro, al misterioso Jaebeom e mille altri pensieri le affollarono la mente.

 

"Un aeroplano, un fiore ed una sorta di rana".
Aprí improvvisamente gli occhi come se avesse finalmente trovato quel qualcosa che stava cercando ad occhi chiusi e soffocò una risata. Non c'era nessun dinosauro spiegazzato sul tavolino. Qualcuno doveva essersene impossessato gelosamente temendo che andasse perduto.

 

Ora per qualche motivo si sentiva diversa e incredibilmente sciocca per tutti i pensieri che aveva avuto fin da quando era stata assunta a lavorare lì. Prese un profondo respiro e con un enorme sorriso in volto richiuse gli occhi.

 

"Youngjae" pensò.
Aveva finalmente capito cosa passava per la testa di Jaebeom. Non stava pensando a quanto fosse stanco, né al concerto.
Pensava ad una semplice cosa. O meglio, ad una persona. Pensava a Youngjae.

 

Fu solo allora che il sonno la raggiunse.

  
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