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Autore: Persefone26998    11/01/2018    1 recensioni
"- Dio degli inganni, l’insolenza non ti sarà d’aiuto-
Sorridi a quel nome: è solo questo che sei per loro. Un mistificatore, un mago infimo, un bugiardo...un mostruoso gigante dei ghiacci...
Volti lo sguardo verso l’unica persona che ti sei rifiutato di guardare fino a questo momento: ecco il tuo forte e aitante fratello..."
E' la mia prima storia, quindi chiedo venia per eventuali errori
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E' la prima storia che pubblico, quindi sarei felice se commentaste, anche se negativamente (farò tesoro dei vostri consigli). L'ispirazione per la storia mi è venuta guardando un immagine, che purtroppo non riesco più a trovare per postarvi il link.
Mi farebbe piacere se leggesse le note a fine storia, sono importatnti per capire un paio di mie decisioni e/o termini che forse qualcuno non conosce. 
PICCOLO DISCLAIMER: i personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà della Marvel Comics (in realtà sarebbero proprietà della mitologia nordica, ma in questo contesto no).



Lì, in ginocchio  sul pavimento freddo e duro, aspetti che arrivi la tua sentenza. Non hai paura, solo la pressante sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato in tutto quello che sta accadendo. Tu non dovresti essere là sul pavimento, ma seduto su quel trono che consideri tuo, quel trono per cui hai commesso anche cose terribili...lo stesso trono per cui hai tradito quella che è stata la tua “famiglia”.
- Loki-
La voce del padre degli dei ti riscuote dal tuo torpore, trascinandoti fuori dal gorgo dei pensieri in cui eri caduto. Guardi quell’uomo vecchio e così diverso da te che ti chiedi come tu abbia potuto credere per così tanto tempo che fosse il tuo vero padre: non c’è nulla di lui in te. Frigga si, in un’altra vita forse avrebbe potuto essere tua madre, forse lei ti ama ancora.
- Sei consapevole della gravità dei tuoi crimini? Sei consapevole di meritare una punizione?-
Non rispondi, freddo e ostinato nel tuo orgoglio. Senti una guardia strattonarti, offeso dalla tua mancanza di rispetto
- Si!-
Rispondi a denti stretti e con occhi ardenti. Non sei mai stato un tipo facile da sottomettere, riesci a covare rancore come pochi. Ed è tanto il rancore che provi verso quel padre che ti ha sempre fatto sentire al secondo posto, quel padre che ti ha mentito per secoli sulla tua vera natura.
- Ti era stata data la possibilità di fare ammenda...-
-  Oh, davvero! Devo essermelo perso. È stato prima o dopo che avevate deciso di mettermi in prigione per l’eternità?-
Un altro colpo più deciso dato dalla stessa guardia con il manico della lancia ti fa sussultare e ti spezza il fiato, mentre un dolore sordo e acuto ti si irradia in tutto il costato. Pensi con sarcasmo alla mira precisa con cui è andato a colpire proprio le due costole incrinatesi durante la tua cattura. Fissi lo sguardo su quella guardia che pare odiarti in modo veramente intenso, su quell’uomo dalla fluente chioma rossa, infondendovi tutto il disprezzo che riesci a racimolare. Ma la verità è che sei stanco, profondamente stanco e tutto ciò a cui riesci a pensare è che per l’ennesima volta i tuoi piani perfetti sono miseramente falliti.
- Dio degli inganni, l’insolenza non ti sarà d’aiuto-
Sorridi a quel nome: è solo questo che sei per loro. Un mistificatore, un mago infimo, un bugiardo...un mostruoso gigante dei ghiacci, nonostante il tuo sarcasmo, la tua intelligenza e il tuo bell aspetto, nessuno degli Aesiri ha mai provato per te altro sentimento che non fosse disprezzo. Ti chiedi come tu abbia fatto a dimenticarlo.
- Abbiamo discusso a lungo su quale fosse la punizione più giusta per te...e non ti nascondo che in molti vorrebbero vederti morto-
- Quale straordinaria novità-
Sorridi sarcastico, mentre vedi la sua pazienza assottigliarsi
- Padre vi prego-
Volti lo sguardo verso l’unica persona che ti sei rifiutato di guardare fino a questo momento: ecco il tuo forte e aitante fratello. Non riesci più a staccargli gli occhi di dosso mentre si lancia in una filippica su come in te c’è del bene, su come sia anche colpa della loro malcomprensione... tentando in tutti i modi di convincere tutti che puoi essere salvato. Patetico. Sapete entrambi benissimo che non c’è nulla di salvabile in te. Eppure lo stomaco ti si stringe a vedere con quanto ardore stia cercando di difenderti.
Thor. I tuoi sentimenti nei suoi confronti sono tanto forti e contrastanti da lasciarti attonito. Odi con ogni fibra del tuo essere quel fratello amato, riverito, rispettato, sempre migliore di te in tutto (o quasi). E nonostante il tuo orgoglio ti impedisca di farlo, lo odi soprattutto perché non riesci a fare a meno di amarlo con la stessa intensità. Hai cercato così a lungo di estirpare questi sentimenti malsani dal tuo cuore, ferendolo in ogni modo possibile, tentando di farti odiare distruggendo quei deboli midgardiani che, per una ragione a te sconosciuta, lui ha tanto a cuore.
Eppure lì, in quel preciso istante, guardandolo mentre ti difende con una passione sconvolgente nonostante le ragionevoli e assolutamente logiche recriminazioni del padre degli dei, non puoi fare altro che ammettere a te stesso di amarlo.
Ma tutto si rompe, lo guardi spegnersi pian piano. Alla fine anche lui ha dovuto cedere, non puoi essere salvato. Odino si alza e incombe su di te.
- Per i crimini da te commessi Loki, dio degli inganni, ti condanno al silenzio eterno. Che ti siano cucite le labbra affinché mai più nessuna bugia possa uscirne. Thor sarai tu a farlo-
Sussulti terrorizzato e ti volti a fissare il biondo dio. È cinereo e spaventato quanto te.
- Non puoi farlo! Non puoi togliermi anche il seidhr-
Urli con tutto il fiato, non potresti mai vivere senza l’unica cosa che è solo tua, che ti fa sentire vivo...il tuo seidhr; ma il padre degli dei è inflessibile. Thor nega col capo, ma non ha altra scelta. Sa che se non accetterà di farlo ti uccideranno.
- Padre vi imploro! Possiamo imprigionarlo...possiamo...-
- Scapperebbe di nuovo! Devi farlo o ti considererò un traditore come lui. Comportati come conviene ad un futuro sovrano-
- Padre..-
- Thor! Basta così, non ascolterò una sola parola in più-
Odino è furioso. Vedi Thor che sta crollando, sai già che non si perdonerà mai per averti fatto del male. Odino gli passa un ago rovente con un filo rosso, mentre lui lo prende con le mani tremanti.
Sono necessari cinque guerrieri per tenerti fermo, mentre l’uomo che ami è costretto a cucirti le labbra con le lacrime agli occhi. E intanto pensi a quello che c’è stato e a quello che non è stato. Pensi a quell’unico bacio che vi siete scambianti quando ancora non vi eravate fatti del male a vicenda, quando ancora non c’era tutto quell’odio ad avvelenarmi. E pensi che in un’altra vita sareste potuti essere felici insieme. E intanto piangi: piangi per il dolore dell’ago che ti trapassa le carni, per quelle mani che ti tengono fermo e lasciano lividi sulla tua pelle delicata, piangi per il tuo sentirti sempre fuori posto, piangi per quello cha avrebbe potuto essere ma non sarà mai. Quando Thor ha finito è sconvolto, mentre di te non resta che un ammasso di dolore e rabbia.
Poi con tuo sommo orrore pensi che si non potrai mai più dire bugie...ma Thor non potrà mai conoscere la verità che non gli hai mai rivelato.
 
 
NOTE
AESIRI: era il nome con cui venivano designati gli dei della mitologia nordica, erano i discendenti della stirpe Buri e Ymir, uno nato dalla roccia su cui la vacca Audhumla si cibava leccandovi il sale, l’altro il gigante dei ghiacci nato dall’incontro tra la fredda brina del sud e la ribollente aria del nord. D’altronde Asgard, in cui è ambientato l’universo di Thor, significa letteralmente "recinto degli Aesir"
MIDGARDIANI: è il termine con cui la mitologia designa gli abitanti della terra, chiamata Midgard, letteralmente la Terra di Mezzo, non per una qualche analogia col Signore degli anelli, ma perché tra i nove mondi di Yggdrasil (l’albero su cui si regge l’universo) è quello che sta “al centro”
CUCITURA DELLE LABBRA: nel mito nordico a Loki furono realmente cucite le labbra dal nano Brokkr. Loki aveva scommesso che lui e suo fratello non fossero in grado di forgiare oggetti altrettanto preziosi di quelli che gli Ívaldasynir avevano creato per lui; il nano accettò la sfida e nonostante un tafano (probabilmente lo stesso Loki) gli ronzasse nelle orecchie durante il suo lavoro infastidendolo, Brokkr riuscì a forgiare Mjǫllnir, quella che come ben sappiamo sarà poi l’arma di Thor. Come pagamento chiese la testa di Loki, ma il dio con astuzia riuscì a salvarsi la vita dicendo che aveva scommesso sulla sua testa, non sul suo collo; così per vendicarsi Brokkr gli cucì le labbra
SEIDHR: è una magia di tipo sciamanico della mitologia nordica e germanica; secondo il mito Freya la insegnò ad Odino. Inoltre lo stesso Loki la praticava (e per questo fu anche molto criticato, dato che era un arte più “femminile”). Per maggiori informazioni:
 https://it.wikipedia.org/wiki/Sei%C3%B0r
FILO ROSSO: qui entra in gioco la mitologia giapponese (di cui io sono una grande appassionata). Secondo questo mito noi nasciamo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che ci collega alla nostra anima gemella. Il fatto che Thor cucia le labbra di Loki con un filo rosso è ancora più drammatico se si pensa che questo filo è un simbolo d’amore eterno (ovviamente rapportato al fatto che nella mia storia sono innamorati)
CINQUE: e per concludere, giusto per dimostrare il mio livello di pazzia e pignoleria, il numero cinque non è casuale, in quanto in alcune culture rappresenta la forza vitale e il ponte tra Dio e l’uomo. Inoltre il cinque paradossalmente è anche il simbolo dell’amore per la libertà, mentre nella mia storia sono cinque guerrieri a imprigionare Loki
  
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