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Autore: HermioneJeanGranger97    15/01/2018    1 recensioni
"Vi starete chiedendo chi io sia, bene è la stessa domanda che mi pongo io da quando sono qui."
Questa è la storia di come l'amore possa distruggerti e salvarti.
Di come l'amicizia non sia solo un legame di conoscenza.
Di come le persone migliori possono diventare le peggiori e viceversa.
L'importante è non mollare mai, perché nella vita Never Say Never (mai dire mai).
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prologo


Corro. Corro e non capisco dove sto andando.
Davanti a me, dietro e ai lati, solo il buio.
Sotto ai piedi riesco a vedere delle mattonelle di un pavimento e l’unica cosa che la mia testa mi dice è di correre.
-Corri senza fermarti!- mi dice anche l’istinto.
Ed è quello che faccio, corro.
Ho il respiro bloccato e per quanto voglia urlare non riesco.
E come se fossi immobilizzata.
Non vedo, non sento e non riesco a parlare.
Mi sento soffocare, ma che diavolo sta succedendo?
Ad un certo punto inciampo, ma non so su cosa. Cerco di rialzarmi, ma quello che sembra un macigno pesante mi blocca la schiena e io ho tanta paura.
Adesso mi sento strattonare e cerco di ritirarmi, ma proprio non riesco a muovermi.
Rose, Rose… Qualcuno mi sta chiamando.
Cerco di urlare per farmi sentire, per dire ehi sono qui, aiutatemi!

***

Mi fa male pensare che lei per quanto percepisca il legame forte che ci unisce, alla fine di noi e di quello che siamo non si ricorda niente di niente.
Non ha ricordo alcuno a cui aggrapparsi, a differenza mia che ne ho fin troppi.
Ecco perché mi rifugio qui dentro, sdraiato sul divano bordeaux ad occhi chiusi, con il caminetto accesso, le cui flebili fiamme non possono che farmi tornare in mente come esse danzassero così bene sul suo viso, di come la illuminassero.
Non posso fare a meno di ricordare di come ci siamo baciati per la prima vera volta, di come sentire le sue labbra sulle mie mi facesse sentire così bene.
Non posso non ricordare di come i suoi occhi si accesero poco prima che buttasse all’aria la paura che le trasmettevo e mi si lanciasse addosso, con impeto e voglia di me, la stessa che avevo io.
La volta in cui l’abbracciai così forte e decisi che ci sarei rimasto così per sempre, avvolto nel profumo della sua pelle e la forza delle sue braccia.
Ed è stato proprio in quell’abbraccio che capii quanto cazzo ne fossi innamorato. Per davvero. Di quanto quella focosa attrazione che provavo per lei, si fosse trasformata in qualcosa di più profondo e viscerale.
E la volta in cui facemmo l’amore? Si, perché con lei non ho mai pensato di fare solo del semplice sesso, di una semplice unione carnale. No, con lei ho fatto l’amore quello vero.
Quello che speri non finisca mai, dove ti prendi ogni secondo per assaporare ogni centimetro di pelle, dove i baci sembrano sempre troppo pochi, dove le mani non riescono a fare altro che stringersi sempre più forte, dove il cuore batte talmente tanto veloce che pensi di morirci lì, tra le sue braccia. Il cervello non sembra neanche funzionare più, perché in quei momenti fai parlare solo il cuore e lo stomaco, l’impulso e la voglia, fai parlare solo l’amore. E nel momento in cui il mio corpo si unì al suo, ho creduto davvero di trovarmi in paradiso.
Ma, nonostante quello che provassi io, in quel momento non riuscii a fare altro che a preoccuparmi di come si sentisse lei, se le facesse male, se le piacesse stare con me, volevo solo che la sua prima volta fosse speciale ed unica.
Questo penso sia l’amore, mettere prima il bene dell’altro. E in quel momento, per quanto volessi solo sentirla mia più velocemente possibile e sempre più nel profondo, non riuscivo a fare altro che pensare a lei e a quello che aveva deciso di donare solo a me.
E speravo con tutto me stesso, che per tutta la vita, lo volesse fare solo ed esclusivamente con me.
Sì, sono giovane, avete ragione, ma non esisterà al mondo nessuna come lei, non esisterà al mondo qualcuna che riuscirà a farmi sentire semplicemente Scorpius.

-Volevo solo che sapessi quanto ti amo-

Le dissi con fare semplice, senza smettere di guardarla negli occhi. Volevo che lei non lo sentisse solo con le orecchie, ma che me lo leggesse in faccia.

-Perché piangi?- le chiesi poi, quando l’unica risposta che ottenni furono lacrime che scendevano dai suoi occhi.

-Perché ti amo anche io Scorpius Hyperion Malfoy, con tutta me stessa-

E fu in quel momento che mi sentii l’uomo più fortunato al mondo. Glielo leggevo in faccia, nella stessa maniera in cui lei poteva farlo con me. Eravamo l’uno lo specchio dell’altro.

Grazie per essere arrivate/i fino a qui!

Come storia l'avevo già pubblicata, scrivendola in maniera diversa. Come stava venendo non era nei miei gusti, perciò avevo deciso di bloccarla e riscriverla tutta. Adesso sono convinta di come stia venendo fuori e sono molto più contenta e soddisfatta.
Fatemi sapere anche voi cosa ne pensate!! 

Ci vediamo al primo capitolo vero e proprio della storia,
Un bacio Herm :*

   
 
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