Il primo capitolo è solo un
esperimento e per questo è molto corto. Voglio capire se una storia come questa
può funzionare o se è destinata a ritornare e a restare nel mio cervello da
dove è venuta. Fatemi sapere, per me è mooooooooooolto
importante, anzi è fondamentale!!! ^_^
Capitolo 1
Come conquistare una donna?
Amico, ti sei rivolto alla persona giusta. Ronald Weasley, per aiutarti. Cosa? Come
posso aiutarti? Per cominciare potrei darti qualche dritta per conquistare la
donna dei tuoi sogni e sta pur certo che con i miei
consigli, arriverai molto, molto lontano. Che dici? Perché ne sono così sicuro? Perché dopo aver conquistato il
cuore della ragazza più bella della scuola, mi sento in grado di dare consigli:
è l’esperienza, mio caro che fa del ragazzo impacciato di ieri il consulente acchiappa
donne di oggi. Mettiti comodo, ascolta la mia
avventura, prendi appunti e vedrai che qualsiasi donna cadrà ai tuoi piedi.
Primo Passo:
La
presentazione
Una donna in questo momento deve
sentire la tua sicurezza e la tua audacia. Cavoli! Le
stai appena dicendo il tuo nome, quello che hanno scelto per te i tuoi
genitori, quello che è appartenuto alla tua famiglia da generazioni e
generazioni, quello che in futuro lei pronuncerà seguito o preceduto da un
appellativo tipo “cucciolotto – orsotto
potto – pucci pucci – tesoro o amore mio”. Devi darti da fare, devi trasmetterle il tuo cosmo, la tua
energia…
Come l’ho detto io?
Hem…hem..ecco
io gliel’ho detto in un modo un po’ particolare, ma si sa, l’inesperienza gioca
brutti scherzi.
Ebbene a me è successo in un
vagone del treno che mi avrebbe condotto per la prima volta a Hogwarts, la prestigiosa scuola di
magia e stregoneria. Avevo appena conosciuto il famoso Harry
Potter, il bambino sopravvissuto, il mitico, famoso Harry Potter, il mio migliore
amico. Lo trovai subito un ragazzo simpatico e gentile, tanto gentile che dopo aver visto la sottospecie di merenda che
mia madre mi aveva confezionato, comprò tutto il carrello dei dolci. Non avevo
mai visto tante caramelle, cioccolatini, gelatine tutte in una volta. Mi ci
gettai subito a capofitto e iniziai a divorare avidamente tutto quel ben di
Dio. E fu allora che lei, la mia donna, il mio angelo,
la mia amata aprì la porta.
Fu un colpo di fulmine:
rimasi incantato a guardare i suoi occhi, i capelli e poi…..ooohh aveva un profumo così inebriante. Credo di essere
diventato più rosso dei miei capelli, ma quella non era la cosa più
imbarazzante: la bocca piena zeppa di gelatine, la mano sinistra ricoperta di
cioccolata, la maglietta sporca di crema e la mano destra con
in mano un topo. Non dovevo essere molto attraente eppure lei continuava
a fissarmi e continuava a farlo quasi come se volesse
tuffarsi nei miei occhi. Il
suo sguardo era così intenso che sarei potuto rimanere in quella
posizione per molto, molto tempo.
Ad un tratto il mio sguardo venne attirato dalla bocca che stava iniziando a muoversi,
segno che di lì a poco avrebbe parlato. Finalmente avrei sentito la sua voce.
Mi avrebbe sicuramente detto che ero molto carino e
che ha percorso il treno solo per trovare un tipo fascinoso come me con una
mano inzuppata di cioccolato e con la bocca stracolma di dolci zuccherini e
colorati. Sul mio volto si dipinse un sorrisetto
compiaciuto e lei, guardandomi mi chiese con la sua voce soave:
“Avete visto un rospo? Un
ragazzo di nome Neville l’ha perso”
SDANG! Sulla mia testa erano
appena caduti 20 quintali di piombo. Colto dall’imbarazzo finsi però di non
interessarmi al suo comportamento.
“Per tutte le cavallette, ma
tu sei Harry Potter!” –
urlò gioiosa – “Io sono Hermione Granger”
– e gli tese la mano entusiasta e festosa. Poi si girò verso di me e nel
muovere la testa di scatto, i capelli si mossero come si infrangono
le onde contro le rocce. Il sorriso che aveva mentre
guardava Harry, scomparve per lasciare spazio ad una
espressione di disgusto
“E
tu sei…?” – mi chiese molto cautamente. Naturalmente la sua era tutta una
tecnica per non farmi capire che oramai era cotta di me.
“Ronald
Wealsey!” – bofonchiai con la bocca ancora piena di
caramelle.
“Piacere” – esclamò
freddamente. Tutta tattica, caro mio, tutta tattica
per non farmi intendere che oramai era completamente pazza di me.
Poi si alzò continuandomi a
guardare con quel aria disgustata e nauseata ed uscì
dal vagone. Ma poi si fermò e si girò verso di me:
“Hai dello
sporco, lo sai? Proprio qui” – disse toccandosi il
naso prima di scomparire nel corridoio.
Era questa la conferma che
volevo, era questa la conferma che aspettavo. Oramai
era conquistata, rapita, carpita dal mio fascino. Era
innamorata pazzamente, follemente di me. Ero già nei suoi pensieri e nei
suoi sogni.
Ancora non credi che sia un
esperto? Ancora credi che io non capisca le donne? Aspetta a
giudicare finchè non saprai il continuo della
mia vicenda. Vedrai che ti farò cambiare idea…
Com’è?
Com’è? Com’è?
Lo
so che è piccino picciò, ma se vi è piaciuto,
fatemelo sapere e vi prometto che il prossimo sarà più lungo! Grazie mille!!! ^____^