17/01/2018
2 recensioniBINARIO 9¾
¤ VEGETA ¤
Un ragazzo dall'espressione tesa e corrucciata si muoveva scaltramente tra la folla, scansando le varie persone — troppo occupate ad osservare il loro cellulare o un libro che tenevano saldamente tra le mani con un'attenzione esemplare, poco mostrata invece per la strada che percorrevano senza pensarci troppo, forse spinti dalla stancante routine — con una spiccata dose di maestria, trainando al seguito un carello quattro volte più grande di lui.
Non aveva mostrato minimamente di aver cercato di prendere in considerazione l'esemplare idea di attendere i famigliari, rimasti indietro a consolare quel pezzente di suo fratello minore, troppo 'triste' per non poter ancora andare a sua volta nella scuola di Maghi e Streghe più conosciuta dell'Inghilterra e, se vogliamo, dell'intero globo.
«Dannazione a voi, stupidi babbani!», ringhiò tra i denti, oramai stufo di dover in continuazione deviare la propria strada per via della loro disattenzione. Se solo fossero stati tramortiti da un qualsiasi malvivente della zona o buttati davanti ad un treno in corsa non solo ci avrebbe gioito ogni cellula del suo corpo, ma avrebbe inoltre volentieri donato le più grandi richezze ad un simile genio.
Il binario nove ed il dieci erano ancora decisamente troppo lontani da lui; due metri circa... che a causa dell'ammasso di pecore — perché non potevano di certo essere chiamate persone — avevano trasformato quella misera distanza in centinaia di metri, e la situazione non poteva non fargli perdere rapidamente le staffe.
Per colpa di suo fratello Tarble, poi, non solo erano arrivati con dieci minuti pieni di ritardo — che a lui sarebbero serviti per accappararsi la cabina migliore —, rischiando seriamente di fagli perdere l'Hogwarts Express.
«Vegetaaa!» lo richiamò il fratello minore ad una tonalità sin troppo acuta per i suoi nervi tesi come una corda di violino, frecciando come una scheggia tra i passanti, riuscendo a farne inciampare più di uno in meno di cinque secondi. Il chiamato in causa girò seccato il capo, fermandosi sul posto e inarcando un sopracciglio con fare irato.
Quando la piccola volpe giunse dinanzi al suo fratello maggiore, esso sorrise estasiato prima di buttarsi tra le braccia di un Vegeta colto di sprovvista, stupito da simile gesto.
«Mamma e papà mi hanno detto di darti queste», disse dopo essersi staccato dalle braccia fraterne che non l'avevano accolto con gioia, porgendogli due lettere. «Una la devi dare al controllore e l'altra la devi tenere per te» spiegò rapido il bambino, sorridendo fiero della sua buona memoria.
«E perché non ti hanno seguito?» chiese allora il maggiore, socchiudendo le palpebre sino a formare due fessure scure.
L'altro scrollò le spalle, arricciando le labbra in una smorfia. «Papà è stato chiamato dal Ministero: a quanto ho sentito, affari importanti e dalla massima priorità! Mamma, invece, ha dovuto fare una rapida visita al bagno» concluse trattenendo una risata.
Vegeta sospirò, allontanandosi di qualche passo dal seccante fratello minore, felice di non vederlo sino alla prossima estate.
Ah, peccato che Hogwarts non tiene le porte aperte tutto l'anno!
«Be', addio.», disse sereno Vegeta, aumentando il passo. Non prese neanche in considerazione l'ultima frase detta da suo fratello minore Tarble, preso dal pensiero di allontanarsi finalmente da quella insopportabile pulce.
Così, con passo sempre più rapido e meno attento, si avvicinò al muro che indicava il binario nove e il binario dieci; prese poi una rapida rincorsa, correndo come un matto sino a che non arrivò alla sua meta: il binario 9¾.
Note Autrice: Ahhh, primo capitolo terminato!
Un po' corto, lo so, lo so, ma sarà così sino a quando non avrò presentato i personaggi "principali" di questa storia; nel prossimo, infatti, vedrete la bellezza di due personaggi uniti in un solo capitolo (sempre diretti al binario 9¾).
Premessa: qui come avete potuto ben constatare Vegeta è piccolo, ha la veneranda età di 11 anni, perciò (dato che come avete letto ci sarà anche Trunks e Gohan) e lecito informarvi che sia Trunks che Gohan non saranno rappresentati come rispettivi figli di Vegeta e Goku, ma come coetanei.
Spero che la storia vi intrighi, come del resto il capitolo!
Un bacio e alla prossima,
Misaki-
Non aveva mostrato minimamente di aver cercato di prendere in considerazione l'esemplare idea di attendere i famigliari, rimasti indietro a consolare quel pezzente di suo fratello minore, troppo 'triste' per non poter ancora andare a sua volta nella scuola di Maghi e Streghe più conosciuta dell'Inghilterra e, se vogliamo, dell'intero globo.
«Dannazione a voi, stupidi babbani!», ringhiò tra i denti, oramai stufo di dover in continuazione deviare la propria strada per via della loro disattenzione. Se solo fossero stati tramortiti da un qualsiasi malvivente della zona o buttati davanti ad un treno in corsa non solo ci avrebbe gioito ogni cellula del suo corpo, ma avrebbe inoltre volentieri donato le più grandi richezze ad un simile genio.
Il binario nove ed il dieci erano ancora decisamente troppo lontani da lui; due metri circa... che a causa dell'ammasso di pecore — perché non potevano di certo essere chiamate persone — avevano trasformato quella misera distanza in centinaia di metri, e la situazione non poteva non fargli perdere rapidamente le staffe.
Per colpa di suo fratello Tarble, poi, non solo erano arrivati con dieci minuti pieni di ritardo — che a lui sarebbero serviti per accappararsi la cabina migliore —, rischiando seriamente di fagli perdere l'Hogwarts Express.
«Vegetaaa!» lo richiamò il fratello minore ad una tonalità sin troppo acuta per i suoi nervi tesi come una corda di violino, frecciando come una scheggia tra i passanti, riuscendo a farne inciampare più di uno in meno di cinque secondi. Il chiamato in causa girò seccato il capo, fermandosi sul posto e inarcando un sopracciglio con fare irato.
Quando la piccola volpe giunse dinanzi al suo fratello maggiore, esso sorrise estasiato prima di buttarsi tra le braccia di un Vegeta colto di sprovvista, stupito da simile gesto.
«Mamma e papà mi hanno detto di darti queste», disse dopo essersi staccato dalle braccia fraterne che non l'avevano accolto con gioia, porgendogli due lettere. «Una la devi dare al controllore e l'altra la devi tenere per te» spiegò rapido il bambino, sorridendo fiero della sua buona memoria.
«E perché non ti hanno seguito?» chiese allora il maggiore, socchiudendo le palpebre sino a formare due fessure scure.
L'altro scrollò le spalle, arricciando le labbra in una smorfia. «Papà è stato chiamato dal Ministero: a quanto ho sentito, affari importanti e dalla massima priorità! Mamma, invece, ha dovuto fare una rapida visita al bagno» concluse trattenendo una risata.
Vegeta sospirò, allontanandosi di qualche passo dal seccante fratello minore, felice di non vederlo sino alla prossima estate.
Ah, peccato che Hogwarts non tiene le porte aperte tutto l'anno!
«Be', addio.», disse sereno Vegeta, aumentando il passo. Non prese neanche in considerazione l'ultima frase detta da suo fratello minore Tarble, preso dal pensiero di allontanarsi finalmente da quella insopportabile pulce.
Così, con passo sempre più rapido e meno attento, si avvicinò al muro che indicava il binario nove e il binario dieci; prese poi una rapida rincorsa, correndo come un matto sino a che non arrivò alla sua meta: il binario 9¾.
Note Autrice: Ahhh, primo capitolo terminato!
Un po' corto, lo so, lo so, ma sarà così sino a quando non avrò presentato i personaggi "principali" di questa storia; nel prossimo, infatti, vedrete la bellezza di due personaggi uniti in un solo capitolo (sempre diretti al binario 9¾).
Premessa: qui come avete potuto ben constatare Vegeta è piccolo, ha la veneranda età di 11 anni, perciò (dato che come avete letto ci sarà anche Trunks e Gohan) e lecito informarvi che sia Trunks che Gohan non saranno rappresentati come rispettivi figli di Vegeta e Goku, ma come coetanei.
Spero che la storia vi intrighi, come del resto il capitolo!
Un bacio e alla prossima,
Misaki-