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Autore: Chiara_BarianForce    22/01/2018    0 recensioni
Ace è il fedele braccio destro di Darth Vader, sempre pronta a eseguire ogni suo ordine; potente nella forza e temuta persino dall'imperatore.
Anche lei ha una storia...una storia che non si è ancora conclusa.
Oc x Rex
Oc x Hux
Reylo
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Ben Solo/Kylo Ren, Capitano Rex, Generale Hux, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Lord Vader era molto agitato.
Gli altri non se ne erano accorti, forse i più svegli avevano intuito qualcosa quando il sith aveva crepato un vetro della nave.
Avevo avvertito un "risveglio nella forza" quando i ribelli avevano distrutto la morte nera
Ero riuscita a sopravvivere all'esplosione solo perchè stavo sparando ai ribelli a bordo di un caccia.
Idem Vader.
A proposito del sith, oggi ero rimasta al suo fianco tutta la giornata, una noia.
Finalmente avevamo finito con burocrazie e impegni quindi lo stavo accompagnando alla vasca di rigenerazione.
-Allora...cosa vi preoccupa, Lord?- domando quando finalmente rimaniamo soli davanti alla vasca di rigenerazione.
-Cosa ti fa pensare che io sia preoccupato?-
-Una serie di comportamenti.
So che riguarda il ragazzo che ha distrutto la morte nera.
È potente nella forza, l'ho avvertito, ma ciò non giustifica il tuo turbamento.
C'è da dire, che una forza così potente l'ho avvertita solo in Anakin Skywalker.- e alle ultime mie parole alzo lo sguardo verso quella maschera inespressiva.
Dietro di essa però avvertivo la sofferenza...ma anche una flebile speranza.
-Tu e le tue sorelle eravate potenti nella forza più di Anakin Skywalker...-
-le mie sorelle sono morte.
E io sono più che sicura di non avere figli.- affermo sicura, poi però aggiungo -Anakin...parla con me...- dissi a bassissima voce quel nome mentre appoggiavo una mano sulla sua spalla.
Sentì un sospiro più pronunciato degli altri attraverso la mascherà.
-Pensavo che...Padme fosse morta...e con lei mio figlio...-
-A quanto pare tuo figlio è vivo.-
Restiamo così per un pò di tempo poi lui si drizza, come riprendendosi da quel momento di debolezza e si avvicina alla vasca.
-Ora vai, non abbiamo altro da dirci- dice mentre si posiziona sotto le macchine che pian piano gli tolgono l'armatura iniziando dal casco.
Io lo guardo direttamente negli occhi.
-Ricordati che ci sarò sempre...per entrambi.- dico, poi mi volto verso la porta ed esco tornandomene nella mia stanza.

Tutto era precipitato nel giro di poco tempo.

Alex aveva seguito Maul.

Se ne era andata con lui affermando che la repubblica era debole e i jedi inutili.

Ancora non la capivo, ancora non comprendevo.

Avvertivo solo rabbia e risentimento in lei.

Ci aveva detto di seguirla ma io e Sam non lo avremmo mai fatto.

Io ero troppo presa dalla speranza di una pace, dal mio amore per Rex e dall'ideale Jedi di Pace per capirla.

Sam pure amava troppo i suoi fratelli per mettercisi contro, lei voleva costruire una patria nostra, sogno che era diventato anche mio.

Quando Alex se ne era andata, io e Sam l'avevamo pianta a lungo.

Avevamo sperato fino all'ultimo.

Rex, Anakin, Ashoka e i nostri fratelli furono sempre accanto a noi e ci rincuorarono un pò, il consiglio Jedi invece era sempre più preoccupato.

I jedi pian piano cominciarono a temerci, il tradimento di Alex aveva automaticamente messo in discussione la nostra fedeltà.

Fu l'inizio della fine.





Avevo trafitto mia sorella.

Avevo ucciso sangue del mio sangue.

Questa consapevolezza stava lentamente prendendo piede nella mia mente.

Stavo tremando.

C'era sangue ovunque in quella stanza buia, era anche sulle mie mani.

Sam era a terra morta per mano di Alex...e Alex...

Alzai lo sguardo dalle mie mani ferme sulle spade laser sguainate e lo portai negli occhi ormai vuoti di mia sorella, trafitta dalla mia spada.

Spensi la spada e strinsi il corpo di mia sorella singhiozzando e poggiandola poi a terra.

Le chiusi gli occhi tremando.

Sentì le porte della stanza aprirsi e alzai lo sguardo incrociando quello di Anakin.

Ci guardammo negli occhi per un lungo momento poi notai altri due maestri jedi al suo fianco, Yoda e Windu.

Non ascoltai ciò che dissero.

Ero troppo stordita dal dolore che sentivo dentro.

Mi ammanettarono e trascinarono fuori dal palazzo come il più pericoloso dei criminali in una macabra sfilata, davanti ai miei fratelli.

Alzai lo sguardo verso di loro.

Li vedevo osservarmi da dietro le loro maschere...anche Rex.

Non sapevo che espressioni avessero ma mi inquietava vederli li a fissarmi e basta, come una giuria infernale pronta a mandarmi nel peggiore dei gironi.

Mi sentivo dilaniata all'interno per la sorte delle mie sorelle, ancora oggi soffro a parlarne, e umiliata nel profondo.

Forse non starò mai così male come in quel momento.

Dovetti spiegare tutto l'accaduto e non so quanto i maestri credettero alle mie parole.

Venni lasciata tornare alla mia legione e durante il viaggio di ritorno alla nave qualche mio fratello cercò di tirarmi su il morale, senza molto successo.

Quella sera io e Rex ci incontrammo.

Mi ero rifugiata in una parte dell'incrociatore poco frequentata ad osservare le stelle.

Pensare alle mie sorelle...alla povera Sam che non aveva fatto nulla e ad Alex...

Non ero riuscita a salvarle e non me lo sarei mai perdonato.

Delle lacrime iniziarono a scivolarmi lungo il viso.

Non sapevo nemmeno di poter piangere, ai soldati non sarebbe dovuto servire.

-Ace...- mi sentì abbracciare da dietro ma non mi agitai riconoscendone la voce.

-Rex...non le ho salvate...ho perso le mie sorelle..- singhiozzai ancora voltandomi e nascondendo il viso contro il suo petto.

-Hai fatto quello che potevi. Non incolparti di colpe che non hai.- e detto questo mi strinse.

-Rex...-mi scostai un poco per guardarlo negli occhi.

-promettimi che almeno tu non te ne andrai.

Non so se avrei la forza per perdere anche te.- dissi carezzandogli la guancia.

-Ace...siamo in guerra...-socchiuse gli occhi sempre fissi nei miei.

Sospirai, lo sapevo bene.

-Però ti prometto che proverò a restare vivo a lungo, per te.- mi strinse di più a se portando una mano sulla mia schena.

-questa è una promessa, mio capitano...-avvicinai le labbra alle sue e dopo un attimo di esitazione lo baciai dapprima con un poco di timidezza poi lui rese il bacio più profondo.

Finemmo per amarci in una stanza inutilizzata da molto tempo e polverosa.

Non potevamo avere di meglio, eravamo solo due cloni con il solo e unico dovere di combattere.

Eppure io sentivo amore per quell'uomo che ad apparenza pareva uguale agli altri.

In apparenza appunto, io che ero sensibile alla forza, avvertivo qualcosa di diverso in lui, aveva un "aura" diversa.

Ogni clone era diverso dagli altri; avevamo il diritto di essere felici e di vivere la nostra gia ristretta vita in pace, come sosteneva Sam?

Il mio bel capitano mi distrasse da ogni pensiero per quella sera, ma la realtà presto tornò a gravarmi contro.
  
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