"Luca dobbiamo... parlare" La voce di Chiara sembrava aver annullato tutti i suoni presenti nella casa. 

Seduto davanti al computer, El si girò verso di lei, sapeva cosa sarebbe successo e non lo desiderava affatto, decise di godersi il silenzio, ma la ragazza divenne impaziente. 

"Ok" Dette finalmente risposta il ragazzo e si alzò.

I due si spostarono dallo studio alla cucina e si sedettero l'uno davanti all'altra al piccolo tavolo quadrato situato al centro della stanza.

Chiara abbassò lo sguardo e iniziò ansiosamente a giocare con le dita, Luca la guardava impassibile e con postura rigida attaccato allo schienale della sedia. 

"Luca, ci abbiamo provato" 

Fece una pausa e lo guardò aspettandosi una reazione, ma niente sembrava poter scalpirlo, persino i suoi occhi sembravano vuoti e privi di emozioni. 

Kiria sospirò perdendo la pazienza e continuò:

"Ma non possiamo fingere per sempre, sappiamo bene che non siamo fatti per stare iniseme" 

Cominciò a morsicchiarsi le unghie della mano portandosi via il colore dello smalto, non aveva il coraggio di continuare, ma prese respiro e si fece coraggio.

"Tra noi non c'è più amore" 

La ragazza finì qui il discorso e aspettò che El prendesse parola.

Il ragazzo si comportava in maniera strana, come se fosse nascosto da un muro, come se non volesse far vedere le sue emozioni. 

Si sentiva malissimo, gli sarebbe piaciuto un sacco non lasciarla, fermare le sue parole, sapeva che avrebbe sofferto lasciandola, ma sapeva anche che lei non sarebbe mai stata veramente felice con lui.

Conoscendola non voleva far trasparire nessuna emozione, sarebbe rimasta con lui continuando a fingere e non voleva che questo succedesse. 

"Hai finito?" Decise infine di chiederle. 

Kiria si stupì per quella domanda, non credeva che avrebbe reagito così, stavolta era davvero finita.

Rispose con un cenno della testa. 

"Bene" Disse il ragazzo e si alzò per poi uscire dalla stanza. 

Chiara era sconvolta, tremando tirò fuori il telefono dalla tasca e digitò un numero che le rispose immediatamente.

"Pronto babbo..."