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Autore: SimbaCourage96    24/01/2018    3 recensioni
“Storia partecipante al I CONTEST FANFICTION OBSESSION GALLAVICH: WILL YOU MARRY ME?”
Dal testo:
Lip sorrise. Fece un tiro e poi espirò il fumo, tornò a guardare Mickey e per poco gli scappò una risata.
“Sai, pensavo sarebbe stato mio fratello a renderti un uomo onesto.”
“Vaffanculo!”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autore
Allora, premetto che è la prima volta che posto sui Gallavich, quindi lascio dire a voi se ho centrato almeno in parte i personaggi (diciamoci la verità, non è facile mettersi nei panni di altre persone, soprattutto nei panni di Mickey Milkovich u.u)
Detto questo, cosa mi ha ispirata? Bè penso il tema, è interessante poter pensare al matrimonio per questi due, sinceramente non ci avevo mai pensato, ma visto che dovevo scrivere una possibile proposta di matrimonio ci ho provato, anche perché ADORO far sposare le mie OTP *W*
E’ ambientata dopo la quinta stagione con un piccolo cambiamento nella trama, so che forse può sembrare un po' buttata lì come soluzione all’arresto di Mickey (anche perché sappiamo che Chuckie verrà rilasciato nella sesta stagione) ma a me sembrava adatta, lascio a voi il giudizio.
Devo dire che forse c’è anche poco Gallavich, non so perché, ma rileggendolo mi sa un po' poverello e non ho scritto nulla di Smut o Lemon ( un passo alla volta xD)
Mi sono fatta aiutare da una Beta, Millyray, perchè scrivo molto, ma essendo disgrafica e disortografica faccio ancora più errori XP
Bo, ho finito di annoiarvi.
Buona Lettura!


 
Erano passati un paio di mesi da quando Mickey aveva provato a vendicarsi di Sammy  per il fatto che aveva detto ai militari dove si trovasse Ian.

Lo arrestarono, ma Fiona, benché lo avesse insultato pesantemente - alla ragazza Mickey non era mai andato molto a genio e non le sarebbe mai piaciuto doverlo aiutare – cedette, andando a trattare con la sorellastra, solo perché Debbie l’aveva implorata perché Mickey era l’unico che riuscisse veramente a gestire Ian.

Riuscirono quindi a far uscire di prigione il figlio di Sammy  che, in cambio, ritirò le accuse verso il Milkovich.
Ma lui e Ian non si videro, né ebbero contatti di alcun genere per tutta la prima settimana, anche se Mickey continuava a chiedere della sua condizione ai fratelli Gallagher.

Finché un giorno non fu proprio Ian a presentarsi a casa Milkovich.

“Scusa Mick…” aveva detto non appena venne aperta la porta.

“Vaffanculo, Gallagher” rispose lui. Ian sorrise ed entrambi si buttarono uno sull’altro, baciandosi con molta passione.

Ora stavano entrambi bene. Ian aveva ricominciato a prendere i Sali di Litio e spesso dormiva a casa Milkovich, era tornato tutto come prima, Ian, Mickey, Svetlana e Yevgeny.

Ma Mickey era intenzionato a portare la loro relazione a un nuovo livello.

“Ehi, Svetlana?”

Quella mattina in casa c’erano solo lui e Svetlana. Ian era con Yev, Fiona e Liam al parco, ora tutti si fidavano del fatto che il rosso non avrebbe più portato via il bambino, ma Svetlana pensava che fosse meglio prevenire che curare e Mickey era sicuro che per quanto lei adorasse il suo ragazzo, se avesse fatto di nuovo una simile sciocchezza lo avrebbe ucciso. Era una donna di parola ed era meglio non metterla alla prova.

“Si?” rispose la russa, chiudendo il rubinetto dell’acqua, finendo di lavare i piatti della colazione.

“Dovrei chiederti una cosa…” disse lui un po' impacciato, non sapeva come avrebbe reagito, in realtà aveva sempre avuto un po' paura di lei.

“No, tu e ragazzo arancione non avrete casa tutta per voi per fare sesso. Nika se ne è andata, dove andare io e bambino, tuo figlio?”

“Ehi frena, frena! Chi ti ha detto che te ne devi andare? E se ti piace origliare sono fatti tuoi.”

Svetlana fece un sorrisetto.

“Tu fare suoni molto belli con pel di carota” constatò poi e Mickey arrossì e si sfiorò velocemente il naso.

“Cosa tu chiedere me, allora?”

“Ecco… vorrei che noi divorziassimo, così che possa chiedere a Ian d-di sposarmi e… e in fondo non credo che tu fossi così impaziente di sposarmi, quindi…quindi…”

“Ok, quando divorziare?”

Mickey si fermò a fissarla, non pensava sarebbe stato così facile.

“Oh, bè, ho preso ieri i fogli, dobbiamo solo firmarli.”

Mickey prese i fogli e glieli porse e Svetlana li firmò subito.

“Io ancora posso vivere con voi? E bambino?” chiese poi, era un po' preoccupata dal tono della sua voce.

“Certo, non ti manderemo per strada, hai la camera di Mandy… e Ian ama Yevgeny, non permetterebbe a nessuno di portarglielo via e… è sempre mio figlio, gli voglio bene.” Ammise per la prima volta a voce alta.

Svetlana sorrise.

**************************

Ok, le pratiche del divorzio erano pronte. Ci sarebbe voluto un po' perché fosse ufficiale, ma era già qualcosa. Ora mancava solo l’anello.
Non voleva andarci da solo, lui non se ne intendeva. Ma a chi poteva chiedere, a  Lip, Carl, Fiona o Debbie? 
Decise per la giovane Debbie. Era stata anche sua complice nella vendetta contro Sammy, avevano praticamente legato.
E come poteva la più giovane delle sorelle Gallagher rifiutare una simile occasione?

Andarono nell’unico negozio di gioielli del loro quartiere.

“Guarda quanti gioielli!! Un giorno avrò anch’io qualcuno che me li comprerà” disse Debbie, con aria sognante.

Mickey sospirò all’eccessivo entusiasmo della ragazzina, in fondo doveva solo aiutarlo a scegliere un cazzo di anello!

“Debbie, concentrati, siamo qui per Ian, ricordi?”

“Si, si, certo!” rispose lei, gesticolando con la mano.

Girarono attorno ad alcune vetrine, finché Mickey non notò una semplice fedina color oro.

“Penso di averlo trovato, Debs!”

Debbie si voltò - era già andata oltre - e raggiunse subito il futuro cognato.

“Oh, è molto semplice, ma penso che a Ian piacerà”

“Dici?”

“Sì, certo! E poi, sarai tu a darglielo, quindi sarà ancora più felice”

“E perché?”

“Dai, Ian è pazzo di te! A volte la sera fantasticavamo sui nostri matrimoni e lui diceva sempre che non sarebbe stato male sposare te. Poi tu ti sei sposato con Svet…”

“Già…” disse lui a testa bassa. Ricordare quel periodo non era mai piacevole, ma erano riusciti a superare tutto e tutti.

“Ma ehi, tra poco il suo sogno di diventare il sign. Milkovich diventerà realtà” e cominciò a canticchiare come Cenerentola.

“Debs, basta!” Mickey si sentiva  in imbarazzo, tutti li stavano praticamente fissando.

Decise di prendere l’anello e andarsene immediatamente, così attirò l’attenzione della commessa e le indicò cosa voleva prendere.

“Vuole incidere qualcosa?” Chiese gentilmente lei.

“Emh… si”

Una volta pagato, uscirono dal negozio.

“Scommetto che è la prima volta che paghi qualcosa” disse Debbie e sorrise ampiamente quando Mickey alzò il dito medio; ormai tutti i Gallagher sapevano come era fatto Mickey Milkovich.

*********************

Quando tornò a casa, la prima cosa che vide furono Ian e Yevgeny, in braccio al ragazzo, che gli venivano incontro.

“Ehi, dove sei stato?” gli chiese il rosso, baciandolo sulla guancia senza schiacciare il bambino.

“Ehm… commissioni”

“Non mi dirai che hai pestato qualcuno? Lo sai che anche se ti hanno lasciato andare ti tengono d’occhio…”

“Non ho pestato nessuno, tranquillo.”

“Oh, okay, comunque bisogna comprare i pannolini per Yev, li ha quasi finiti.”

“Ok, però ora lascialo un attimo e dammi un bacio come si deve”, disse Mickey prendendo suo figlio e sistemandolo sul seggiolone.

Poi attirò a sé Ian e si baciarono come se non si vedessero da mesi, mentre si erano salutati solo un’ora prima.

“Qualcuno è felice di vedermi  o sbaglio?”  disse Ian con tono malizioso e lasciando che la sua mano vagasse sul corpo del suo uomo.

“Bè, dipende da cosa hai intenzione di fare, Tough Guy.”

“Non voglio lasciare Yev da solo e Svet sta facendo il bagno, quin…” non finì in tempo la frase che Mickey era già davanti alla porta del bagno.

“Ehi, il bambino deve stare con qualcuno” disse entrando senza neanche bussare, nessuno riusciva a rispettare la privacy altrui in quella casa.

Ma Svetlana, che aveva già sentito tutto, era uscita dalla vasca e si stava mettendo l’asciugamano attorno al corpo ancora gocciolante.

“Tranquillo, tu e ragazzo arancione potete andare a scopare, mio turno con bambino.”

Mickey la ringraziò e corse nel soggiorno. Prese Ian per mano e lo portò in camera sua.

“Sai, credo di piacere a Lana ora”, disse Ian mentre Mickey si toglieva alla velocità della luce tutti i vestiti e anche quelli di Ian.

“Perché non dovresti piacerle? L’aiuti anche con il bambino, e ora smettila di parlare e datti una mossa o finirò per fare tutto da solo.”

Ian non se lo fece ripetere due volte. Finì di spogliarsi e buttò Mickey sul letto.

*******

Continuava  a fare avanti e indietro. Era troppo agitato. E se Ian gli avesse detto di no? Cioè Debbie gli aveva detto che era il suo sogno, ma se avesse cambiato idea? Se non gli fosse piaciuto l’anello?

Lip lo distolse dai suoi pensieri.

“Ehi, amico, tutto bene?” Chiese, offrendogli una sigaretta e accendendone una per sé.

“Diciamo che starò meglio quando tutto questo sarà finito.”

Lip sorrise. Fece un tiro e poi espirò il fumo, tornò a guardare Mickey e per poco gli scappò una risata.

“Sai, pensavo sarebbe stato mio fratello a renderti un uomo onesto.”

“Vaffanculo!”

“Sì, non capirò mai i gusti di Ian, ma ehi, c’e una sorpresa anche per te…”

“Cioè?”  disse poi spegnendo velocemente la sigaretta in un posacenere.

In quel momento suonò il campanello e Lip andò ad aprire.

“Ciao, fratellone…”

“Mandy?”

La ragazza si fiondò sul fratello e l’abbracciò forte.

“Che cazzo ci fai qui?!” Chiese lui, beccandosi un colpo sulla testa da parte della mano di Mandy.

“E’ così che saluti tua sorella dopo tanto tempo?”

Mickey sorrise contento che non fosse cambiata, a parte i vestiti eleganti e…

“Cazzo hai fatto ai capelli?!”

“Non ti piacciono?” Chiese lei, passandosi una mano tra i capelli, ancora più biondi.

“Io li adoro” Disse Lip, ma Mandy lo ignorò. Sì, l’aveva chiamata, ma era lì solo per suo fratello e  Ian, il suo migliore amico.

*****

“Ehi, Ian!”

Ian era appena arrivato a casa Milkovich quando la vide.

“Mandy!”

Non appena furono abbastanza vicini si strinsero forte l’uno all’altra.

“Che ci fai qui?”

Mandy non sapeva come rispondere, così lo colpì , piano, con il pugno, sulla spalla.

“Facciamoci un giro” propose poi.

Ian accettò, magari gli avrebbe dato la risposta strada facendo.

Arrivarono fino al campo da baseball.

“Non mi hai più detto come mai sei tornata.”

“Non posso venire semplicemente a trovare il mio migliore amico?”

“Saresti venuta prima.”

A Mandy si spense il sorriso per un attimo, si sentì in colpa per non essere stata vicina a Ian quando ne aveva più bisogno, Mickey le aveva raccontato
tutto.

“L’ha chiamata Lip”

Ian si voltò e vide Mickey. Era vestito in modo particolarmente curato. Non aveva più nulla in comune con il ragazzo che aveva conosciuto. Non lo amava di meno, anzi, si dava tutto il merito per questo suo cambiamento.

“Ehi, Mick…”

“Gallagher, stai zitto un secondo”, disse e si vedeva quanto fosse nervoso. “Sai che esternare i miei sentimenti non fa per me, c-ci sto lavorando, lo sai, quindi cercherò di essere veloce e diretto…”

Ian era un po' confuso, ma il cuore aveva cominciato a battergli forte.

“Ian, tu mi hai salvato la vita. Mi hai fatto capire che non c’è vergogna in ciò che sono e che bisogna lottare per chi si ama. So che ti ho abbandonato quando avevi bisogno di me e tutto era confuso, ma non sapevo cosa fare e…avevo una fottuta paura, come ne ho adesso…”

Si inginocchiò e aprì la scatolina. Ian e Mandy avevano le lacrime agli occhi.

“Ian Clayton Gallagher, vuoi…”

“Certo che si!”

Mickey sorrise, sollevato da tutte le paure che si portava dentro. Si rialzò per mettergli l’anello al dito e si baciarono appassionatamente.

Quella sera a casa Gallagher si festeggiò fino alle prime ore del mattino.

****

“Vuole incidere qualcosa?” Chiese gentilmente lei.

“Emh… si, scriva: cazzo, ti amerò per sempre”.

La commessa  lo guardò confusa e lo incise come richiesto.
 


Fine
   
 
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