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Autore: _Naira    25/01/2018    2 recensioni
Naira è una ragazza che cerca di andare avanti senza guardarsi indietro.. senza pensare a quel ragazzo di cui si è innamorata ma i ricordi ogni tanto le inondano la testa..
Enrico vive la sua vita giorno per giorno ma il suo cervello non smette di fargli vedere quei dannati occhi..
Il passato a volte entrata prepotente nel presente.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Enrico 
"Sta lontano da me! Esci dalla mi Vita!" Ringhio infuriato alla ragazza che ho di fronte.
"Perché? Ti sto solo chiedendo di essere amici!" Le lacrime le scorrono sul viso e una strana sensazione mi stringe lo stomaco.
"Non ti ho mai promesso niente e se mentre ti scopavo ti ho dato un segnale diverso, beh non è un mio problema!" Ok, questo era troppo anche per me.
"Tu mi hai mentito! É guardandomi negli occhi! Cazzo!" Urla fra le lacrime, poi mi tira uno schiaffo ed esce al locale.
...6 anni dopo...
Mi sveglio di soprassalto, si nuovo quel sogno, sono mesi che quelle parole mi tormentano! Mesi che gli occhi di quella ragazza mi rendono pazzo! Due anni dopo averle urlato in faccia il mio odio l'ho vista una sera.. quando mi ha guardato ho capito di aver dannatamente bisogno di lei e dei suoi dannatissimi occhi nella mia vita; quando ho passato il periodo più nero volevo lei ed i suoi dannatissimi occhi che mi leggono dentro.
Scalcio le coperte frustrato alzandomi sbuffando, mi vesto ed esco a lavorare.
Dopo un'ora di lavoro il mio telefono suona, guardo il display e rispondo.
"Hey amico! Stasera fanno la festa della birra! Andiamo!" Storgo il naso e confermo senza entusiasmo; non mi va di stare con lui perché LUI mi ha mentito per avere il numero di Naira e poi se l'è scopata senza dirmi un cazzo! Le ha pure detto che sono stato IO a dirgli che lei gliel'avrebbe data senza tante storie! E tutto questo me l'ha raccontato un amico che io e Naira abbiamo in comune. Stringo il telefono fin quasi a spaccarlo poi lo infilo in tasca e continuo il mio lavoro con la carogna addosso. Giuro che il primo che mi dice 'Buongiorno' lo disintegro. 
Verso le 7 finisco tutto, vado sotto la doccia e mi preparo; mezz'ora dopo Gabriele (lo stronzo) arriva sotto casa mia. 
"Hey Enry, dici che me la da anche stasera?! Credo proprio che le sia piaciuto come l'ho scopata." Lo stronzo accenna a Naira seduta in fondo alla sala. Ora basta. Ha superato ogni mio limite. 
"Sta zitto Stronzo!" Urlo dandogli uno spintone, sono ubriaco marcio ma voglio ucciderlo.
"Hey amico! Che cazzo ti è preso?!" Gabriele mi appoggia una mano sul braccio, gli do un pugno con tutta la forza che ho.
"Non sono tuo amico, pezzo di merda!" Urlo ancora di più.
"Non devi permetterti mai più di toccarla o pensarla o parlare di lei!" Gli do un altro pugni mentre vedo la rabbia incendiare i suoi occhi, mi si avvicina preparandosi a colpire e mi sferra un pugno in pieno stomaco; soffoco un conato e mi preparo a picchiarlo ma una mano delicata mi sfiora l'avambraccio bloccandomi, mi giro e la vedo li, con gli occhi impauriti. Rilasso i muscoli e sono costretto a correre fuori a vomitare.
"Enry?! Stai Bene?!" La sua voce dolce ed il suo tocco leggero mi calmano. 
"Si." Rispondo prima di continuare a svuotare lo stomaco. Quando ho finito non ho quasi la forza di stare in piedi, sento Naira che si passa il mio braccio intorno alle spalle per portarmi via con lei.
NAIRA 
Mi sveglio di soprassalto con le guance rigate di lacrime, ancora quel sogno, ancora lui... nel mio sogno mi baciava sotto un albero di Natale gigante... Mi fermo un attimo in cucina appoggiandomi al lavello, sento ancora la sensazione delle sue braccia avvolte al mio corpo, la sua voce mi riempie le orecchie, i suoi occhi... i suoi occhi sono la mia croce... Oggi sono 6 anni esatti... 6 anni da quando l'ho conosciuto.. 6 cazzo di anni in cui combatto coi miei sentimenti.. Col mio dolore..  ma è possibile amare un fantasma?! Amare una persona egoista e meschina?! Amare un ragazzo conosciuto e vissuto per 3 giorni?! No non si può! Urla il mio cervello. Ma tu lo ami! Grida il mio cuore. Mi premo una mano sul petto, la sua assenza mi mozza il respiro.. Mi manca così tanto da far male. Il tempo guarisce le ferite. Parla di nuovo il cervello. Ma le tue ferite si sono solo alleviate un po'. Mormora il cuore. Scuoto la testa cercando di scacciare i pensieri e attacco lo stereo. Le note di 'far away' mi investono come un treno in corsa..: 'e mi manchi così lontano per troppo tempo. Sogno che tu sarai qui con me e non andrai via. Smetto di respirare se non ti rivedo ancora una volta...' caccio un urlo frustrato. Dannato giorno, dannato lui e dannatissima me! Spengo lo stereo e chiamo vale. Ho bisogno della mia migliore amica!
"Dai patata, ti farà bene uscire un po'." Vale mi tira di peso per uscire.
"Patata davvero non ne ho voglia." Mi impunto. 
"È perché ci sarà Joe con la sua nuova fiamma?" Domanda.
"Cosa?! No! Ormai mi è passata e poi anche se non fosse così lo vedrei comunque domani che viene a casa per vedere Aslan." Mi rilasso distratta e lei coglie l'occasione per tirarmi fuori dalla porta. Sbuffo poi la seguo fino al tendone dove si svolgerà la festa della birra. 
Stiamo parlando del più e del meno quando un urlo mi fa sobbalzare, cerco tra la folla a chi può appartenere la voce. Un'altra frase urlata, finalmente i miei occhi si posano sulla rissa che sta per iniziare; vedo Enrico che riceve un pugno in pieno stomaco, barcolla un po'; non ci penso due volte e corro verso di lui, gli appoggio una mano sul muscolo del braccio e lo sento rilassarsi. In un secondo corre fuori barcollando ed inizia a vomitare, mi avvicino, gli accarezzo le spalle parlandogli, sono preoccupata.
"Dai ragazzone, vieni che ti porto a casa." Mi passo il suo braccio intorno al collo e lo trascino fino a casa mia salendo due rampe di scale. Impresa non poco difficile. Lo butto sul letto a pancia in giù, gli metto due aspirine e  un bicchiere d'acqua sul comodino e finalmente vado a dormire. Sul divano.
ENRICO 
Mi sveglio intontito, mi guardo intorno... dove cazzo sono?! Mi giro e vedo le aspirine e l'acqua. La testa e lo stomaco pulsano da morire, ho un vago ricordo di Naira che mi bestemmia dietro tirandomi per delle scale... ma sarà stato un sogno, non può avermi aiutati dopo quella litigata di 6 anni fa, eppure il suo profumo mi riempie le narici. Mi alzo malamente, prendo le medicine ed inizio a vagare per la casa. Appena passo la cucina vedo Naira che dorme sul divano... ok, non era un sogni. Beh, visto che lei dorme mi preparo la colazione. Prendo le uova dal frigo, scaldo il latte, cerco due tazze ed i piatti.
"Ieri sera sembrava un'idea più intelligente." La sua voce mi spaventa. 
"Che cazzo!" Urlo facendo cadere la forchetta per terra. Lei mi fissa soffermandosi sugli addominali nudi.
"Si. Ieri sera sembrava decisamente un'idea più intelligente." Afferma sarcastica poi mi supera e si chiude in bagno.
Abbiamo appena finito di fare colazione, lei mi dice che esce coi cani e di non chiudere la porta quando vado via. Il suo sguardo è cambiato, ora sembra che non le interessi più leggermi dentro. Mi infilo sotto la doccia per togliermi l'odore dell'alcool. Sento la porta di casa aprirsi e la voce della bionda che chiama il gatto, mi rilasso sotto il getto dell'acqua bollente.
"Siediti mentre cerco Aslan." Ma con chi cazzo sta parlando?! Esco mettendomi un asciugamano in vita, sento la voce di un ragazzo che le risponde. Fantastico! Ci mancava pure il suo fidanzato! Apro la porta del bagno con nonchalance ma appena alzo lo sguardo mi ritrovo gli occhi di un ragazzo biondo puntati addosso. Ok Enry, fa come se niente fosse, vestiti ed esci di li. Mi sono appena messo i pantaloni quando Naira irrompe in camera trascinandomi fuori.
"Prego! Non c'è di che per averti aiutato!" Mi metta la maglietta in mano e mi sbatte la porta d'ingresso in faccia. Rimango li qualche secondo poi scendo le scale incazzato nero. Torno a casa come una furia.
"Enry, amico, è il mio compleanno... Non puoi darmi buca." Silvio mi supplica.
"Ci sarà anche Naira?" Chiedo.
"Credo di sì. L'ho invitata. Dai non può ancora bruciarti il fatto che ti ha sbattuto fuori casa... è passato quasi un mese!" Sospiro e gli dico che si, andrò alla sua fottuttissima festa. Mi preparo ed esco di casa.
Arrivo alla festa pochi minuti dopo, passo in rassegna gli invitati, trovo Naira a pochi metri da me, tiro dritto ed esco nel dehor. Saluto Silvio e ci mettiamo a parlottare, un'ombra all'interno del locale cattura la mia attenzione, mi giro giusto in tempo per vedere uno schiaffo che macchia la pelle di Naira, perdo la testa. Entro come una furia, prendo per la spalla il coglione che l'ha toccata e lo lancio contro la porta facendogliela aprire con la schiena.
"FUORI DI QUI! NON TOCCARLA MAI PIÙ O TI SPEZZO TUTTE LE OSSA!" Le mie urla sono simili ad un ringhio. Il tipo mi guarda un secondo poi scappa via.
"Non c'è di che! Figurati! Ma non disturbarti a sbattermi fuori sta volta! Me ne vado da solo!" Urlo contro Naira che si pietrifica, mi volto ed esco sbattendo la porta.
NAIRA 
Lo guardo andare via scioccata. Ok! Ammetto che sbatterlo così fuori casa sia stata un po' una bastardata, ma dopo come mi trattò 6 anni fa mi sembra il minimo. Mi sfioro la guancia che pulsa per lo schiaffo di Ricky. 
"Credo che dovresti parlargli." Silvio mi poggia una mano sulla spalla.
"Per dirgli cosa?!" Domando retorica.
"Beh, per prima cosa direi scusa, poi magari grazie, e poi vedi Tu!" Sorride.
Ricambio debolmente poi mi avvio a cercarlo.
'È a casa sua. Prego non ringraziarmi! ;)' leggo il messaggio del mio amico sorridendo, prendi le chiavi e giudo fino a casa sua. Lo trovo seduto fuori con le gambe appoggiare sul tavolo, parcheggio a pochi metri e scendo.
"So che sei arrabbiato.. E ti chiedo scusa, mi sono comportata male. E voglio anche dirti grazie. Per quello che hai fatto stasera." Sento la sua rabbia saturare l'aria.
"Va via." Il suo tono gelido, controllato mi sorprende.
"VA VIA HO DETTO!" Scatta in piedi urlando, faccio un passo indietro.
"Cosa cazzo vuoi da me?! Perché mi aiuti e poi mi respingi?! Cosa vuoi Naira?" 
"Vorrei che tu mi amassi! Ma è impossibile perché il grande Enrico non ama nessuno se non egli stesso! Quindi fammi un favore e stai lontano da Me! Perché ogni volta che entri nella mia vita io soffro. Soffro ogni volta che decidi di sparire! Quindi esci dalla mia vita! Non entrarci più se non hai intenzione di restare!" Gli punto un dito sul petto poi salgo in macchina e me ne vado lasciandolo li scioccato ed immobile.
ENRICO 
'Vorrei che tu mi amassi!' Quelle parole urlate fra le lacrime mi annientano. La amo?! Beh, non credo di poterlo dire, non mi sono mai innamorato, non ho mai amato, mai detto ti amo, Niente.  Eppure perché non riesco a rinunciare a lei? Prendo il telefono e la chiamo, non risponde. Chiamo Silvio e gli chiedo di vederci l'indomani. Gli spiego le mie emozioni che sono incastrate fra cuore e cervello, lui mi consiglia di dire a Naira quello che ho detto a lui. Parliamo ancora un po' poi torno a casa, decido che prima di parlare con Naira devo capire cosa provo davvero. 
I giorni passano veloci, le notti sono infinite, rimango sveglio fin quasi all'alba a pensare. Pensare a lei, al suo rifiuto di 4 anni prima quando le ho chiesto aiuto una sera; al suo sorriso spontaneo di 3 anni fa quando ho incrociato i suoi occhi ad una festa; a quella sfuriata che ha avuto quando il ragazzo (Joe) l'ha accusata di essere ancora innamorata di me; al suo messaggio dell'anno scorso quando ha visto i vigili del fuoco a casa mia. Penso che si.. Ha ragione quando dice che sono entrato ed uscito dalla sua vita senza mai darle una spiegazione.
Penso ai suoi occhi color del cielo ed il mio cuore accelera i battiti.
Domani è il giorno di capodanno, ho capito che la amo, l'ho capito giorno dopo giorno, anno dopo anno e finalmente ho avuto la spinta e la forza per ammetterlo, per abbandonarmi a questo sentimento nuovo per me. Ora devo solo dirglielo.
Spero di trovarla a casa, o comunque nel suo paese, mi vesto in fretta e alle 11 parto da casa. Ho meno di un'ora per riuscire a parlarle, vado a casa sua, non c'è; salgo in piazza ed inizio a cercarla fra le 3000 persone che ballano. Ho quasi fatto il giro una terza volta ma senza risultati... controllo l'ora: 23.40, cazzo! 20 minuti. Accelero il passi e punto lo sguardo sotto l'albero di Natale alto 10 metri ed eccola lì insieme a vale ed altri ragazzi, vedo anche Joe che la tira in disparte per parlarle, merda! 
Mi affianco a Vale salutandola, lei mi fissa in cagnesco mentre inizia a farmi il culo per il mio comportamento, non l'ascolto e appena vedo Naira voltarsi la raggiungo con un paio di falcate. 
"Ciao Biondina." Le sorrido avanzando ancora di un passo.
"Ciao. Ti ho chiesto di starmi lontano." Mormora indietreggiando.
"Hai ragione. Mi hai anche detto che se fossi tornato sarei dovuto rimanere ed è quello che voglio fare." Faccio un passo avanti.
"Perché?" Indietreggia.
"Perché Voglio amarti. Ma non intendo come stai pensando tu. Non ho usato voglio perché per me è un dovere... Ho usato voglio perché non so come si ama qualcuno, non so se quello che provo per te è amore, non lo conosco. Perciò Vogli o amarti significa che voglio potertelo dire, che voglio dirti: mi hai fatto conoscere l'amore. 6 anni fa quando ti conobbi mi sorpresi dell'effetto che mi facesti, i tuoi occhi mi lessero dentro, non riesco tutt'ora a togliermeli dalla testa! Non riesco a dimenticare come mi amasti quella notte, i brividi che provai per le tue carezze, quella sensazione che finalmente qualcuno riuscisse a leggermi negl'occhi. Ho provato a dimenticarti e ci sono quasi riuscito, ma ogni volta in cui pensavo di averlo fatto il panico mi attanagliava lo stomaco, volevo e voglio averti al mio fianco. Dopo 6 anni mi fai ancora lo stesso effetto, Perché?! Naira sono stato un coglione, so che ti ho fatto tanto, troppo male, ma so anche che tu mi hai amato nonostante questo, so anche che vedo ancora un briciolo di amare in fondo ai tuoi occhi e voglio restare al tuo fianco perché..."
"10, 9, 8!" Il countdown mi interrompe, mi avvicino e poso entrambe le mani sulle sue portandomele al cuore.
"Naira voglio amarti perché questo effetto che mi fai voglio sentirlo tutta la vita, ti prego... amami di nuovo come 6 anni fa, permettimi di riaccendere quell'amore forte ed unico che mi hai dato." 
"5, 4, 3!" 
"Voglio iniziare questo e molti altri anni con te." Sussurro sulle sue labbra.
"2, 1, Buon Anno!" La folla esplode ed io annullo quel soffio che mi separava da lei baciandola. La bacio davvero, la bacio mettendoci il cuore. Dopo qualche secondo la sento rilassarsi fra le mie braccia iniziando a ricambiare il mio bacio, le nostre lingue si sfiorano, si accarezzano ed è come se iniziassi a vivere.
Ci stacchiamo per riprende fiato, appoggio la mia fronte contro la sua stringendo la presa delle nostre mani.
"Naira... voglio averti al mio fianco giorno dopo giorno. Voglio i tuoi occhi puntati addosso con lo sguardo che avevi 6 anni fa. Voglio vedere i tuoi occhi brillare come fanno in questo momento. Ho bisogno di te nella mia vita." Cerco altre frasi sensate fra le mille che mi riempiono la testa.
"Enrico. Io.. Non posso..Se ora mi lasciassi andare un'altra volta e poi tu andassi via... Non riuscirei ad alzarmi di nuovo.." Sento la sua paura come fosse la mia e questo mi paralizza. L'abbraccio nascondendo la testa nell'incavo del suo collo respirando il profumo dei suoi capelli.
"Non scappare da me. Ti insegnerò a fidarti di me. Non sono lo stesso ragazzo di 6 anni fa, ma sono lo stesso di cui ti sei innamorata quella notte, quello seppellito sotto quintali di sfacciataggine e finta sicurezza." Alzo gli occhi nei suoi e vedo una scintilla attraversarli. 
"Patata! Giochiamo ad obbligo e verità, vieni?" Vale ci interrompe. Naira scuote la testa guardandomi poi prende la mia mano e mi tira con lei.
"Ok, mh... Enrico!" Giulia, un'amica di Naira mi guarda.
"Verità." Rispondi senza esitare.
"Quando ti sei innamorato di lei?" Mi prendo qualche secondo per riflettere.
"Credo sia stato 5/6 anni fa. Venne a casa mia con Angelo perché lui le disse che il suo cavallo preferito da bambina era li. Quando la vidi sorridere sullo stallone, che per noi era innavicinabile, i suoi occhi presero vita, era stupenda. Mi guardò con quegl'occhi intrisi di felicità e mi sorrise, quel sorriso illuminò il mondo e ne rimasi accecato. Me ne innamorai nell'istante in cui i suoi occhi mi lessero dentro. Solo che non lo capii se non molto tempo dopo." Rimangono tutti zitti, Naira si fa sfuggire una lacrima ed un sorriso.
"Naira! Verità?!" Joe pinta i suoi occhi carichi di sfida in quelli della bionda che acconsente.
"Tu invece quando hai capito di amarlo?" 
"Penso nell'istante in cui l'ho visto. I suoi occhi bruciavano, era selvaggio, pazzo, pieno di vita e dannatamente splendido. Mi ha illuso e mentito guardandomi negli occhi. Provai ad odiarlo con tutta me stessa. Poi una sera di 4 anni fa ero seduta su una panchina, era la transumanza. Arrivò e mi chiese di andare a fare un giro a cavallo. I suoi occhi erano spenti, tristi, non avevano più quella scintilla di vita. Il suo tono una muta supplica. Questo mi annientò. Tuttavia rifiutai, rifiutai la possibilità di farlo tornare nella mia vita tanto quanto serviva a ferirmi. Poi ho conosciuti te e ti ho amato. Ti ho amato da morire, ma lui, lui era sempre incastrato in un angolo del mio cuore chiuso a doppia mandata. Penso anche di aver capito di amarlo ancora due mesi fa, quando mi sono svegliata e l'ho trovato a torso nudo che preparava la colazione. Ho pensato che quella scena avrei voluto vederla ogni giorno della mia vita." Il mio cuore inizia a correre impazzito, Naira si gira a guardarmi sorridendo, le metto una mano fra i capelli e la tiro a me baciandola.
Alle 4 andiamo a dormire, dopo mezz'ora non ho ancora chiuso occhio, sveglio la bionda abbracciata a me e la trascino fuori casa, selliamo due cavalli e la guido fino alle sue montagne. Stendo un sacco a pelo sulla neve.
"Quello laggiù è il mare guarda." Indica guardando l'orizzonte schiarirsi piano piano. Mimo un si mentre recupero il telefono dalla tasca, le scatterò una foto quando il suo sguardo verrà invaso dell'alba.
Il sole spunta timido sul mare, la sua bocca si spalanca sorpresa. Scatto la foto catturando alla perfezione le emozioni ch e le riempiono il viso illuminati dal fuoco dell'alba.
La tiro a me baciandola lei si stacca appena sorridendo. Scattiamo un'altra foto mentre la bacio con neve, mare ed alba a farci da sfondo. Rimaniamo li un paio d'ore poi torniamo dagli altri. Vale ci prende in giro sul fatto che siamo 'mattinieri', mangiamo tutti insieme poi gli altri tornano a casa ed io e Naira andiamo a dormire.
Sono passati quasi due mesi, i mesi migliori che ricordo, ogni sera scappo da lei per poter dormire insieme.
Stasera è San Valentino ed ho intenzione di renderlo indimenticabile.
Entro in casa sua dandole un bacio ed un mazzo di rose. Lei sorride prendendomi per mano e portandomi in cucina dove ci aspetta un sacco di cibo meraviglioso ed un paio di bottiglie di vino rosso a dir poco buonissimo. Mangiamo tutti ridendo e parlando. Naira si alza dandomi un bacio poi un altro, la prendo in braccio e la porto in camera. Le do un bacio sul collo mettendola a terra. Le avvolgo la pancia con le braccia mettendomi dietro di lei.
Le sfilo la maglia, non abbiamo ancora fatto l'amore, si lo so, è assurdo! Ma le ho detto che sta volta voglio fare le cose bene e che avrebbe dovuto fidarsi di me prima di farlo. Naira si volta nel mio abbraccio lasciandomi un leggero bacio a stampo.
"Mi fido di te." Mormora guardandomi negli occhi. 
Inizio a baciarla ovunque, ci spogliamo e facciamo l'amore. Questa notte è unica, è la prima volta, la prima volta in cui ho capito perché la gente parli di far l'amore. La prima volta in cui ho Donato il mio cuore e l'anima alla ragazza che dorme sul mio petto. La prima volta in cui mi sono sentito amato.
"Enry?" Biascica  svegliandosi.
"Dimmi." Sussurro dandole un bacio sulla tempia.
"Grazie." 
"Ti amo amore mio." Mormoro dandole un altro bacio.
"Anch'io ti amo Enry-Enry." Sorride sarcastica, le pizzico un
 fianco facendola ridere.
"Ok, ok... riformulo. Anch'io ti amo amore! Wow! Pensavo che non l'avrei mai detto: 'amore' ad alta voce parlando con te." Ride baciandomi. 
"Buonanotte sorriso." Sussurro sulla sua bocca.
"Buonanotte vita mia." 






Spazio autrice 
Buona sera a tutti :) 
Inizio dicendo che ho scritto questa one shot di getto quindi spero che perdonerete gli eventuali errori ^.^ 
Vorrei dirvi anche che sto continuando la storia principale ed appena avrò scritto qualcosa in più metterò un altro capitolo..
Sono curiosissima di sapere cosa ne pensate.
Un bacione la vostra _Naira.
  
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