Severus si sentiva agitato. Conosceva quella bambina da pochi giorni, ma aveva spiato i suoi giochi così a lungo da pensare di conoscerla da sempre. Si sentiva sulle spine, la domanda – quella domanda – gli premeva sul cuore, e sapeva che a breve sarebbe uscita dalla sua bocca. Eppure, per qualche ragione, sentiva che sarebbe stata una domanda inopportuna. Che l’avrebbe offesa, forse.
«Lily…» disse in un soffio, quasi sperando che lei non lo sentisse.
«Sì?»
«Posso chiederti una cosa?»
«Certo!» rispose lei raggiante. Era la prima volta che quel bambino misterioso le porgeva una domanda.
«Ehm... sai… qualche volta, passando per caso davanti casa tua, mi è capitato di guardarci dentro… vedevo i tuoi genitori dalla finestra in cucina…»
«Sì…»
«Li ho visti fare una cosa…»
«Cosa, Sev?»
«Tua mamma appoggiava la bocca su quella di tuo papà e lui sorrideva. Che significa? È una cosa che fanno i Babbani?»
Lei scoppiò a ridere. Una risata cristallina, che lo fece sentire ancora più a disagio. «Si stavano baciando, sciocchino! I maghi non lo fanno?»
«Credo… credo di no. I miei non lo fanno».
«Ma tutti i genitori si baciano, Sev! Vuol dire che si vogliono bene!»
Lui si rabbuiò, e stavolta fu Lily a sentirsi a disagio. Cercò un modo per uscire da quel silenzio imbarazzante.
«Vuoi… vuoi provare?»
«Provare un bacio?»
«Sì… per vedere com’è! Tu mi vuoi bene come mio papà vuole bene alla mamma, vero?»
«Certo!»
«Allora dovremmo proprio baciarci!»
Si avvicinò al suo viso e gli scoccò un minuscolo bacio sulle labbra. Fu un attimo, un contatto lieve e innocuo. Ma Severus si sentì come se avesse preso la scossa. Si tirò indietro e la guardò. Sembrava disgustato, anzi spaventato. Lily si maledisse per quello che aveva appena fatto, mentre lo guardava voltarsi e correre a perdifiato verso casa. Si fermò solo quando ebbe attraversato la porta del misero appartamento di Spinner’s End.

«Tesoro, qualcosa non va?» la domanda di Eileen rimase senza risposta. Guardando a terra, Severus corse rapido in camera sua. Aveva il fiatone, si sentiva come se mille spilli lo avessero trafitto. Sulle labbra, ancora il lieve formicolio che quel contatto con Lily aveva lasciato. Si sentiva stupido, ma per la prima volta lui, che aveva incantato e sbalordito quella bambina con i suoi racconti sul Mondo Magico, aveva scoperto da lei qualcosa che non conosceva. Qualcosa che sembrava essere un mistero potentissimo – pericoloso, magari – ma che a lei appariva naturale e spontaneo. Rimase chiuso in camera sua per settimane, troppo imbarazzato per rivederla. Lei, d’altra parte, si pentiva amaramente di averlo spaventato. Temette di non rivederlo mai più e, per sicurezza, promise a sé stessa che non avrebbe mai più baciato nessuno.

Ma avevano ancora così tante cose da dirsi, da chiedersi, da raccontarsi, che stare lontani sembrava ad entrambi un dolore insopportabile. Così pian piano, Severus prese coraggio e tornò alla radura, lo sguardo basso e il cuore che gli martellava nel petto. Lei era lì, con l’aria triste di chi ha sbagliato qualcosa e non riesce a capire cosa. Quando sentì dei passi avvicinarsi, fu sicura che fossero di Sev. Alzò lo sguardo e sussurrò, la voce rotta dalle lacrime «Ti ho aspettato tutti i giorni».
Lui arrossì, si sedette accanto a lei e appoggiò la schiena a un grosso albero. Per tutto il pomeriggio rimasero lì in silenzio, raccontandosi con gli occhi il dolore di quella breve separazione. Giorno dopo giorno, un po’ alla volta, l’imbarazzo svanì e l’incidente del bacio fu accantonato. Ma dimenticato no, mai. 


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Ciao a tutti! Torno con una storia... vecchia! Si tratta infatti della mia primissima fanfiction, scritta su un taccuino in aereo quando avevo appena finito di leggere la saga per la prima volta, quindi circa due anni fa. Oggi ho ritrovato il taccuino e ho deciso di trascriverla e pubblicarla così com'era, senza modificare nulla per catturare proprio le prime emozioni che questa coppia (e il personaggio di Severus in particolare) hanno suscitato in me. Spero che apprezzerete e attendo i vostri commenti!