07/02/2018
5 recensioniOgni tanto torno qui per pubblicare ciò che nel frattempo, tra un impegno ed un altro, sono riuscita a mettere nero su bianco… e cosa c’è di più originale di una fanfiction su Gowasu? (Di nuovo, lo so… sono così incorreggibile, eheheh! :P)
Avvertimenti: i soliti. Spoiler! Saga di “Mirai” Trunks. Perciò, a tutte quelle (ormai poche) persone che si sono perse la visione di questa splendida saga su Italia 1… consiglio di non procedere con la lettura.
Detto questo, non ho molto da dire. Chi ha seguito le vicende legate ai personaggi di Gowasu e Zamasu - e, soprattutto, quei poveretti che hanno avuto la pazienza di leggere le mie storie (e continuo a ringraziarli per questo) - sa già che il finale di saga non è stato uno dei più piacevoli per l’anziano Kaiōshin. Soprattutto l’ultima scena dell’Episodio 67 dove compare…
E, per rincarare la dose di tristezza e malinconia che questo finale ha lasciato, ci pensano i nostri colleghi giapponesi… una in particolare. Per scrivere il breve testo che state per leggere, mi sono ispirata a questa mini-storia di sole due pagine che mi ha colpita molto. Premetto che, allo stato attuale dei fatti, non so quasi nulla di Giapponese, ma per curiosità ho provato a tradurre le frasi che vi sono all’interno (con il mitico Google Translate, what else? XD)… e, così, nel frattempo è nata questa storia.
Non aggiungo altro: vi lascio alla lettura, sperando che sia di vostro gradimento!
Nota: Un grazie speciale alla solita stellaskia per l'immagine che accompagna il titolo!
There is no way to be forgotten.
「Nessun rimpianto.」
Devo imparare ad andare avanti.
Ci è stato sempre insegnato che noi divinità non dobbiamo mostrare sentimenti. Il nostro popolo deve restare impassibile, non creare dei legami molto forti con gli altri, deve saper restare al proprio posto e guardare dall’alto tutto ciò che accade senza intervenire.
Senza mai provare gioia, né dolore.
È la nostra regola fondamentale, quella per la quale siamo venuti al mondo.
Per questa ragione, io… ho fallito e ne sto pagando le gravi conseguenze, come è giusto che sia.
「Non c’è posto per il compianto, per una persona che è giunta a compiere azioni indegne di una divinità.」
Se solo avessi il coraggio di lasciarmi il passato alle spalle e dimenticarti…
Se solo fossi come tutti gli altri e iniziassi ad odiarti…
… forse, a quest’ora, arriverei a superare questo lacerante dolore che mi affligge.
「Ma solo in questo luogo… non sarà così. Non sarà possibile dimenticare te.」
Però non posso farlo.
Non qui, nel luogo più nascosto di questo Universo. In questo spazio dove nessuno potrà udire la mia voce, i miei pensieri.
Qui, nel profondo della mia anima…
… non ti dimenticherò.
Reggo tra le mani questa tazza di tè caldo.
Sai, da quel giorno sono tornato a preparare la mia… la nostra bevanda preferita. Tuttavia, chissà per quale motivo continuo a sbagliare il dosaggio durante la preparazione.
Come risultato, ogni volta riesco a riempire due tazze. Una è la mia; invece l’altra… la porto sempre qui, perché è quella che io non bevo.
Ed è quella che dovrebbe spettare a te, di diritto.
Di certo non potrai più assaporare il suo gusto così dolce, ma una cosa è certa. Il suo aroma, che ti piaceva così tanto, ti seguirà per tutto questo Universo.
Ovunque tu andrai, in ogni posto tu sarai.
E pregherò affinché sia così. Anche se fisicamente non saremo più l’uno accanto all’altro, almeno in questo modo potrai ancora ricordarti di me…
… se qualche frammento della tua anima sarà ancora presente nell’aria.
「Che questo profumo… possa raggiungerti, ovunque tu sia.」
A/N [Ovvero: angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]
Come avete avuto modo di vedere, anche in questa storia ho voluto far trasparire il modo in cui ho visto l’anziano Kaiōshin del Decimo Universo tra questa saga e quella ancora inedita in Italia (del Torneo del Potere). Tra le due suddette saghe ho voluto immaginarlo così: ancora afflitto per il suo passato, ma senza escludere la possibilità di voltare pagina e provare ad andare avanti, senza però dimenticare quanto accaduto - e, suo malgrado, i “protagonisti” di quelle oscure vicende.
Allo stesso tempo, spero di raccontare di lui in modo più “positivo”... prima o poi. Riuscirò a scrivere anche una storia completamente allegra su di lui, vedrete! XD
Scherzi a parte, ringrazio tutti coloro che sono giunti fino a qui, e alla prossima!
--- Moriko