Caro Tarzan,
in questa notte settembrina senza nuvole né stelle, ti scrivo l’ennesima lettera che non riceverai, perché mi manchi. Mi mancano i tuoi occhi profondi, che sembravano potermi attraversare, le tue braccia possenti attorno ai miei fianchi.
Mi manchi terribilmente. Ogni giorno, ogni ora, ogni secondo lontano da te sono schegge di vetro che penetrano il mio cuore, straziandolo.
Sono passati ormai dieci anni dal mio viaggio in Africa, la tua terra. I miei occhi si bagnano se ripenso a quei giorni felici passati con te, mi hai insegnato a meravigliarmi del mondo e a fidarmi del cuore. Peccato che io lo abbia appreso solo adesso, a dieci anni di distanza, solo ora ho capito che la ragione spesso ti porta a fare delle scelte stupide perché causeranno sempre in te dolore.
Mio padre è morto quattro anni dopo il nostro rientro in patria ed io, già addolorata a causa della nostra lontananza, ho ricevuto l’ennesimo colpo al cuore. Non ho mai desiderato così tanto cambiare il mio passato, accanto a te sarebbe stato tutto diverso.
Non so perché quel giorno ho deciso di lasciarti. Ricordo il tuo viso in lontananza che implorava senza parole che io rimanessi. Se solo ti avessi dato ascolto, se solo non fossi stata così cieca da non capire che il mio posto è sempre stato in Africa, al tuo fianco.
Come ho potuto anche solo pensare di tornare alla mia vecchia vita, quando tu me ne avevi fatta conoscere una del tutto nuova, del tutto diversa, spontanea e senza limiti? Come ho potuto permettere alla ragione di coprire completamente ciò che il cuore, teneramente, mi consigliava? Che stupida sono stata.
Ricordo perfettamente i pensieri che passavano nella mia testa mentre salivo sulla scaletta della nave che ci era venuta a riprendere. Credevo che prima o poi ti avrei dimenticato, che il mio posto non era lì, ma a Londra, a casa mia.
Casa mia. Come posso chiamare casa un luogo che non mi appartiene ormai, a cui io non appartengo? L’Africa è rimasta come un fantasma nei miei sogni e nel mio cuore, non dimenticherò mai quel luogo incontaminato e bellissimo, esattamente come non mi dimenticherò mai di te.
Non so nemmeno se ti ricordi di me, se mi pensi ogni tanto, se sei vivo. Sai, ho pensato più di una volta di tornare da te dopo la morte di mio padre, ma non ne ho avuto il coraggio. Avevo paura che tu non ci fossi più per me ed io non lo avrei sopportato. Non avrei sopportato il tuo sguardo indifferente, così ho rinunciato, facendo per l’ennesima volta un errore.
Ho sbagliato tutte le scelte che ho preso nella mia vita, solo di una sono stata felice, la scelta di venire in Africa tanti anni fa. Preferisco averti conosciuto e soffrire che non averti mai visto. Grazie per l’amore e l’affetto che mi hai dimostrato ed insegnato.
Ti amo e ti amerò sempre.
Per sempre tua,
Jane