Questa Fanfiction partecipa all'iniziativa indetta dall'One Piece Shipping

            Will you be my Valentine?



 

Il prestigioso istituto Gold Roger, che doveva il suo nome al suo mitico fondatore, era ben conosciuto in tutto il paese perché nel giro di tre anni formava in maniera egregia ottimi aspiranti capi d'azienda, medici, avvocati e addirittura anche qualche futuro politico.
Il regolamento della scuola era molto severo e non erano ammessi capelli tinti, trucco eccessivo ed accessori troppo colorati. Tutto il corpo insegnanti guardava con occhio critico i pochi teppisti che si aggiravano per la scuola e facevano di tutto per allontanarli se erano casi disperati o fare in modo che uscissero dagli ambienti degradati dal quale spesso provenivano. Era solo qualche elemento ma loro li tenevano sotto controllo, o almeno ci provavano, per evitare che portassero sulla cattiva strada altri promettenti studenti.
Uno di questi elementi era uno studente dell'ultimo anno conosciuto come Eustass Kidd. Capelli vistosamente tinti di rosso, trucco immancabile, orecchini che per i maschi erano vietati dal regolamento, sigaretta sempre tra le labbra, atteggiamento irrispettoso verso chiunque e linguaggio volgare e poco adatto all'ambiente scolastico.
Se non lo avevano ancora espulso era solo perché era il figlio del sindaco della città, ovvero Akainu, che era il suo esatto opposto e non si capiva se fosse veramente suo figlio quello squilibrato che andava a scuola a bordo della sua moto dal motore rombante e chiaramente modificato.
I suoi insegnanti, tutti esasperati, avevano provato a fargli recuperare le insufficienze ma era stato tutto inutile. Gli esami di fine trimestre si avvicinavano ma lui continuava a non essere preparato in nessuna materia.
Per evitare che suo padre facesse chiudere la scuola nel caso in cui lo avessero bocciato, affidarono la sua preparazione ad uno dei più promettenti studenti sempre dell'ultimo anno e che era nella stessa classe dell'individuo bomba, come lo chiamavano gli insegnanti, e tale ragazzo era Trafalgar Law. Anche lui andava in giro con ben due paia di orecchini e con numerosi tatuaggi che non si preoccupava affatti do nascondere, ma i suoi voti alti e la simpatia che le insegnanti donne provavano per lui facevano in modo che tutto gli fosse concesso a prescindere che fosse contro il regolamento o no.
Avevano scelto di combattere il fuoco con il fuoco visto che la loro ultima speranza aveva un carattere cocciuto, arrogante e difficile tanto quanto Kidd.
E come facevano i professori a sapere che i due non avevano certo un bel rapporto e che non facevano che stuzzicarsi ogni volta che potevano? Non si odiavano ma era difficile per loro non cercare di uccidersi ogni volta che si vedevano. Così come era difficile allo stesso modo per loro non strapparsi di dosso i vestiti ed appartarsi nei cubicoli dei bagni, magari quelli degli insegnanti.
Anche se quelli altri non erano che pensieri proibiti delle loro menti e mai avrebbero ammesso di desiderare in quel modo una persona che dicevano di non sopportare.
Kidd non era stato felice di sapere che proprio lui doveva dargli le maledette lezioni di recupero, e avrebbe volentieri evitato di aver da che fare oltre il consueto orario delle lezioni con quello che considerava come un ragazzo viziato e cocco degli insegnanti.
Per Law era indifferente doversi trattenere oltre visto che lo faceva praticamente ogni giorno, e se dare lezioni ad un suo compagno gli poteva portare dei crediti extra, buon per lui.
Certo, se solo il suo compagno avesse prestato ascolto alle lezioni invece di continuare a masticare quei maledetti bastoncini ricoperti di cioccolato sarebbe andato tutto decisamente meglio.
-Eustass-ya stai ascoltando quello che sto dicendo o parlo al vuoto come al solito?-
-Ah? Ce l'hai con me? Si, si certo che ti ascolto.- disse il rosso che continuava a sgranocchiare e contemporaneamente faceva un aeroplanino di carta con una pagina del quaderno che avrebbe dovuto invece usare per gli appunti.
Law sospirò sconsolato. Avere a che fare con Kidd era come parlare con un bambino e lui di pazienza per spiegare ad un poppante non ne aveva. Oltretutto non era mica ad avere le insufficienze da recuperare ma i professori gli avevano detto chiaramente che doveva far superare a Kidd gli esami di marzo o non avrebbe avuto i crediti extra perciò in un modo o nell'altro avrebbe fatto entrare quelle nozioni nella testaccia di quel bambinone. Era il 14 di Febbraio e avevano ancora un po' di tempo.
Mentre il rosso sgranocchiava l'ennesimo bastoncino Law gli si avvicinò e ne mangiò la punta come se fosse suo. Kidd lo fissò con gli occhi sgranati.
Cosa diavolo stava facendo quel pazzo ora?
Law, soddisfatto di avere attirato per una volta l'attenzione di Kidd, morse nuovamente il bastoncino mandandone già un altro pezzo ma senza mai spostarsi.
Nei suoi occhi grigi era palese la sfida che stava lanciando all'altro ragazzo, come se gli stesse dicendo "Mandami via se ti riesce."
Ma Kidd non era uno che rinunciava alle sfide e mandò giù anche lui un pezzetto di bastoncino. Più si avvicinano e meno avevano intenzione di fermarsi.
Avere i loro visi separati solo da qualche centimetro di distanza e da quel maledetto bastoncino faceva crescere in loro quel desiderrio che mantenevano sopito per non ammettere quel che volevano fare in realtà.
Law mangiò tutto quello che restava e, dopo averlo masticato con voracità, e annullò la distanza che c'era tra le loro labbra avventandosi su quelle truccate di Eustass Kidd come un assetato fa con un bicchiere di acqua.
Il rosso ne fu sorpreso ma in maniera piacevole e con le dita accarezzò le ciocche corvine dell'altro. Mentre rispondeva al bacio con enfasi stava già facendo scendere l'altra verso la cravatta di Law per allentarla ma l'altro gli fermò la mano.
-Scordatelo. O studi o niente.- disse serio.
-Stai scherzando o cosa?- disse il rosso come se non potesse credere alle sue parole. Veramente quel demente preferiva lo studio a del sano sesso?
-Mai stato più serio Eustass-ya.-
-Vaffanculo.- masticò l'altro tra i denti mentre si decideva ad aprire il suo libro di testo.
Tutto sommato alla fine la sua tattica aveva funzionato e Law si complimentò con se stesso.
-Ah, buon San Valentino Eustass-ya.- gli disse tirando fuori dalla sua cartella un pacco di cioccolatini che aveva ricevuto in regalo quella mattina da chissà quale ragazza di cui non ricordava neppure il viso.
-Beh...grazie allora.- disse prendendone uno prima di immergersi nello studio. Tutto sommato quel Trafalgar Law non faceva così schifo come credeva.  
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Angolo Autrice:
Ok ecco qua la prima storia di San Valentino che pubblicherò oggi e che ho mai scritto in generala e si vede... So che non è un granché ma abbiate pietà che non sono riuscita  a sfornare nulla di meglio T_T 
Spero che non vi disgusti troppo e con imemnsa vergogna vado a nascondermi.
A tra poco con l'altra