Anime & Manga > Card Captor Sakura
Segui la storia  |       
Autore: sakura182blast    29/06/2009    9 recensioni
Non avevo esattamente presente il vero significato dell'amore. Non avevo mai provato nulla del genere prima d'allora. Naturalmente la mia vita era sempre stata incentrata sulle persone a me care e sulla mia famiglia. Ma ecco che all'improvviso fece capolino nella mia esistenza un' altra persona, il suo nome era Shaoran Li. E fu allora che io cominciai ad esistere solo per lui, rinegando nome, paure, incertezze. Solo per lui, il mio angelo, il mio demone.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Forza, per di qua!”
Sakura era davvero strana; se fino a qualche istante prima tremava di terrore ad ogni singolo scricchiolio ora sembrava eccitatissima dall’idea di andare alla ricerca di un fantasma.
Correva almeno un paio di metri davanti a lui, ispezionando ogni angolo buio od ogni aula dentro alla quale il misterioso spiritello avrebbe potuto nascondersi.
“Shaoran, controlliamo nell’aula di musica?” propose la ragazza a Li all’improvviso, così all’improvviso che risvegliò il giovane dai suoi pensieri cogliendolo totalmente alla sprovvista.
“C-come?” balbettò confuso lui, lasciandosi cadere la torcia di mano.
Kinomoto si chinò e la raccolse per lui, prendendogli poi una mano per riposarvi dentro quell’oggetto. “In aula di musica. Ti va?”
Li realizzò che non si era trattato di un’illusione poco prima, il tocco di Sakura era davvero ghiacciato, molto più del suo. “Sì, andiamo…”
Percorsero quel corridoio in un completo silenzio di cui Shaoran approfittò per ragionare meglio sulla situazione.
Senza che nemmeno lui se ne rendesse conto arrivarono in un baleno davanti alla porta dell’aula di musica.
“Qui dentro, andiamo.” Disse atona la ragazza, aprendo la porta a scorrimento della classe.
Li vi fece capolino all’interno subito dopo di lei; con una rapida occhiata nei dintorni capì che nascosto lì non c’era nessuno spirito.
“Neanche qui c’è niente, Sakura. Non potremmo andare a sederci? Sono stanco di girare come un idiota per tutta la scuola!” sbuffò il ragazzo dirigendosi verso la porta, ma Sakura, lesta come una lepre, si parò tra lui e la soglia e richiuse con uno scatto l’uscio scorrevole.
“Ma che cosa stai facendo?” le chiese confuso il castano. “Sei strana da un po’… che cavolo ti è capitato in bagno?”
Kinomoto non rispose; un sorrisetto sornione si dipinse sul suo volto e cominciò ad avanzare lentamente verso Li.
Il ragazzo deglutì, nervoso. “Ma che stai combinando? Hai per caso bevuto?!”
Niente da fare. La castana continuò la sua avanzata finchè non ridusse il compagno spalle al muro, impossibilitato a scappare.
“C’è una cosa che vorrei fare…” disse finalmente lei, afferrando la felpa scura di Shaoran.
“E… sarebbe?” il giovane non ci capiva più nulla… che Sakura stesse per… ?
“Questo.” Alitò la ragazza poco prima di avvicinarsi al volto dell’amico e stampargli un passionale bacio sulle labbra.
 
 
 
Ma dove si era cacciato Shaoran?
Quando lo avrebbe ripescato, ovunque lui fosse finito, lo avrebbe riempito di botte per averla abbandonata sola ed al buio in quel freddo e desolato corridoio.
Stava scrutando in ogni singola aula di tutto il piano ma del vampiro ancora nemmeno l’ombra.
Procedendo a velocità spedita, più per la paura che per altro, si immise in uno dei corridoi laterali e cominciò a controllare anche le aule di quella sezione.
E se, malcapitatamente, avesse incontrato il famigerato fantasma? Che cosa avrebbe potuto fare?
“Gli dici ciao e gli scatti una foto, almeno così possiamo tornarcene a casa.” Sarebbe sicuramente stata la risposta di Shaoran.
Appunto, Li! Non doveva perdere d’occhio il vero motivo per il quale stava scrutando in ogni singola stanza.
Guardò sopra la porta della prossima classe che si accingeva ad esplorare. Aula di musica, c’era scritto.
Con una violenta spinta aprì la porta scorrevole realizzando che, finalmente, aveva trovato Shaoran.
… Eccome se lo aveva trovato!
“SHAORAN!” esclamò lei scandalizzata.
Li sbarrò gli occhi ed alzò il capo, scioccato.
“Sa-Sakura?!” balbettò confuso facendo correre lo sguardo dalla ragazza che aveva fra le braccia a quella che stava sulla soglia dell’aula.
“Sì, esattamente!” abbaiò la castana avanzando verso di lui. “Sono la cretina che hai abbandonato nel corridoio al buio! Tutto per venire qui a pomiciare con…”
La giovane avvinghiata a Li voltò all’improvviso la testa, sorridendo canzonatrice a Kinomoto.
“… con ME?!” terminò la giovane scioccata, puntando un dito verso la sua sosia.
Li allontanò l’alter ego della sua migliore amica da sé e fisso interdetto entrambe.
“Volete dirmi che cosa sta succedendo?!” domandò confuso il ragazzo rivolgendosi alla Sakura appena arrivata, quella che gli sembrava più sana di mente.
L’altra ragazza scoppiò a ridere di gusto, trattenendosi la pancia per le risate. “Siete davvero spassosissimi, entrambi!” esclamò divertita.
Kinomoto, scocciata, le si avvicinò afferrandola per un braccio, mossa da un’inaspettata scarica di adrenalina. “Si può sapere chi diavolo sei? Sei il fantasma che gira per la scuola?!”
La ragazza smise di ridere sonoramente, ma il sorriso furbetto non si decideva a sparire dal suo volto. “In un certo senso sì, anche se non sono un fantasma.”
“Rispondi alla domanda!” sbottò Li, seccato per essere stato preso in giro a quel modo. “Chi sei?”
La giovane fece un altro sorriso, rivolgendosi, stavolta, semplicemente alla vera Sakura.
“È tanto che non ci si vede, Sakura-sama… ! Ti sei un po’ scordata di noi, di recente, e la cosa non ci ha fatto molto piacere, così sono uscita dal mazzo a nome di tutte le mie sorelle per farti uno scherzo e ricordarti che esistiamo ancora!” dichiarò la ragazza misteriosamente.
“Uscita dal mazzo?” domandò Kinomoto interdetta.
Al segno di assenso dell’altra si fece pensosa fino a quando tutto, finalmente, non le fu chiaro come il sole. “Sei una Sakura Card!”
La giovane, smascherata, simulò un ironico applauso. “Brava, l’hai capito.”
“Perché sei uscita ed hai fatto questa…” la card captor arrossì, ripensando al modo in cui aveva scoperto Shaoran e la carta con le sue fattezze. “… cosa?”
“Ci hai trascurate ultimamente. E, come ti ho già detto, la cosa non ci ha fatto molto piacere.” Asserì convinta l’altra.
Li faceva scorrere lo sguardo da una all’altra ragazza, non riuscendo però a trovare il cappio della situazione… e come avrebbe potuto, senza una spiegazione adeguata?
“Si può sapere che caspita succede?” domandò seccato alla Sakura vera, dato che ormai non capiva più assolutamente nulla di quello che stava accadendo.
“Ti avevo parlato, no, delle Clow Card?” gli domandò di rimando lei, cercando di dargli una siegazione breve e sensata. “Ebbene, dopo che io le catturai loro rinacquero sotto il mio nome, Sakura Card, per l’appunto. Questa è una di quelle carte… dovresti essere o Illusion o Mirror.”
La carta, sentitasi nuovamente chiamata in causa, precisò l’affermazione della padrona. “Sono Mirror, Sakura-sama.”
“Ecco, Mirror…” tentò di iniziare Kinomoto, ma di nuovo la carta la interruppe.
“Perché non ci hai più nemmeno sfogliate Sakura-sama? Il fatto che adesso non provochiamo più incidenti non significa che non esistiamo… ci sentiamo sole nel libro di Clow, desideriamo solo che la nostra padrona ci dedichi un po’ di attenzioni.”
Sakura abbassò il capo colpevole; si era resa conto, infatti, che da quando aveva catturato e trasformato tutte le carte non le aveva più prese in considerazione.
Mestamente, sorrise a Mirror e le posò una mano su di una spalla. “Avete completamente ragione, mie adorate carte. Vi prometto che d’ora in avanti vi dedicherò maggiore attenzione. Non vi trascurerò mai più.”
“Dici sul serio?” domandò diffidente la carta inarcando un sopracciglio.
“Certo!” esclamò Kinomoto con volto radioso. “Non dovete temere, vi do la mia parola!”
Mirror si abbandonò ad un sospiro di sollievo. “Quand’è così sono contenta. Anzi, siamo tutte molto contente. Ora, Sakura-sama, in onore dei vecchi tempi, che ne dici di riportarmi alla mia vera forma?”
La ragazza fu davvero molto contenta di sentirselo chiedere; con un sorriso si tolse la collana che portava al collo, quella che nascondeva la chiave della stella, e recitò la vecchia formula magica per tramutare la chiave nel solito scettro.
“Chiave che possiedi il potere della stella, mostrami il tuo vero aspetto! È Sakura che te lo ordina, rescissione del sigillo! RELEASE!”
Il piccolo ciondolo si tramutò in un maestoso scettro rosa, con una brillante stella gialla sulla sua sommità; la ragazza puntò questo verso Mirror, che la fissava sorridente.
“Sei riuscita a richiamarlo al primo tentativo dopo tutti questi anni, sei stata brava Sakura-sama!” esclamò la carta soddisfatta. “E mi raccomando, ricordati di non venir meno alla promessa che ci hai fatto.”
“Non preoccupatevi!” esclamato questo, Sakura ritramutò Mirror in una carta, afferrandola al volo una volta riportato lo scettro della stella al suo aspetto originale.
La ragazza osservò molto attentamente la sua povera carta, che era uscita dal mazzo solo per ricordarle che tutte le sue carte le erano ancora molto affezionate e che, per questo, non avrebbe mai più dovuto dimenticarsi di loro.
“E così è questo ciò che facevi a Tokyo?” le domandò all’improvviso Shaoran, ridestandola dai suoi pensieri.
“S-sì.” Balbettò Kinomoto confusa. Il suo passato di Tokyo ed il suo presente a Tomoeda quella notte si erano drasticamente fusi assieme. “Quella che hai appena visto era una delle carte che mi sono preoccupata di sigillare sotto il mio nome.”
“Dev’essere stato un compitino molto interessante!” disse Li stringendosi nelle spalle e dirigendosi verso la porta dell’aula.
“Sha-Shaoran… aspetta!”  esclamò Kinomoto che, ora più che altro, voleva una spiegazione su ciò che aveva visto. “Che stavi facendo prima con Mirror? Aveva le mie sembianze, sì ma… vi stavate baciando o sbaglio… ?” dire questo per lei non poteva essere senza conseguenze: arrossì terribilmente, impossibilitata ad evitarlo.
Ogni singolo muscolo del corpo del castano si congelò all’istante, immobilizzandolo davanti alla stessa porta che stava per aprire.
“I-io.. ecco…” iniziò lui balbettando confuso mentre si voltava, colpevole, verso Kinomoto. “B-beh… tu, cioè Mirror… ha preso l’iniziativa ed io…”
“… E tu l’hai corrisposta?” domandò interdetta la giovane.
“Ma io pensavo che fossi tu!” esclamò Li cercando di giustificarsi, ma non si rese conto che, invece, ottenne esattamente l’effetto contrario.
I due si guardarono negli occhi per un interminabile lasso di tempo.
“Pensavi che fossi io…” mormorò Sakura, soggiogata dal caldo sguardo di Shaoran. “… e mi hai ricambiata…”
La giovane notò un inizio di cedimento nella maschera del castano, i suoi occhi imbarazzati non mentivano.
La scena era illuminata solamente dal fioco chiarore della luna, rafforzata dal tenue baluginare della luce della torcia elettrica, che ora c’era, ora no.
Forse era grazie a quel criptico gioco di luce che, per la prima volta in vita sua, la ragazza dovette ammettere che lo sguado di Li aveva un qualcosa di molto attraente, quasi sensuale.
Peggio del richiamo di una sirena, quegli occhi la stavano invitando ad avvicinarsi, anche solo di poco, allo statuario viso di lui, anche con l’intento del solo sfiorarlo.
Quell’armonia idillica venuta a crearsi tra i due venne improvvisamente interrotta dal cedimento effettivo delle batterie della torcia, che in quell’esatto istante di debolezza si era sentita in dovere di spegnersi.
Era il buio ora a tingere tutto, tenebre debolmente rischiarate da qualche accennato raggio di luna, ed in quel momento l’uno dell’altra riusciva solo a percepire la sagoma che si stagliava tra l’oscurità.
“Penso sia ora di tornare all’ingresso…” mormorò Shaoran impercettibilmente; la sua voce era bassa e roca.
“S-sì…” rispose Sakura che, solo allora, si rese conto di ansimare, boccheggiando alla ricerca di aria.
 
 
E la prova si concluse così; nessun vincitore in quanto nessuna coppia poteva affermare né di avere una prova tangibile dell’esistenza del fantasma, né di aver anche solo visto lo spirito in questione.
Tornata a casa, Sakura salì subito nella sua stanza e si sdraiò sul letto, esausta.
Kero-chan, avendola sentita rientrare, uscì improvvisamente dal suo cassetto e le svolazzò accanto, chiedendole come fosse andata la prova di coraggio.
“Bene.” disse solo lei, omettendo tutto ciò che era successo con Shaoran. “Alla fine il fantasma era una Sakura Card.”
“Come?” domandò sbigottito il guardiano. “Una Sakura Card? Ma cosa… ?”
“Mirror è uscita dal mazzo, anche a nome di tutte le altre carte, solo per dirmi che si sentivano un poco trascurate da me.” Rispose in fretta lei, interrompendo la domanda della bestia del sigillo.
“Sakura, tu sei un vero casino!” la accusò il peluche indicandola con una zampetta. “Non ti eri nemmeno accorta che Mirror fosse scomparsa dal mazzo! Sei una card captor assurda…”
Ma Sakura fermò lì l’ascolto della ramanzina del guardiano, in quel momento aveva altro a cui pensare.
Si portò un braccio sugli occhi e riflesse a lungo su ciò che era accaduto quella notte.
Quando aveva intravisto Shaoran baciarsi con un’altra ragazza si era sentita… gelosa?
 
 
  
 
 
 
 
 
Ahem…  ù___ù  GOOD NIGHT!  ^___^
Guardate, seriamente non so quale strana cosa stia accadendo qui ma, udite udite, ho deciso di tornare ad aggiornare questa FanFiction…  *___*  stavolta con la speranza di finirla, logico!
Certo che sono cambiate molte cose da quando ho scritto l’ultima volta questa… cosa  =ç=
Se prima semplicemente veneravo Twilight, da qualche mese mi sono accorta che i libri di Anne Rice sono ottanta volte meglio; all’epoca attraversavo un periodo profondamente romantico della mia vita, mentre adesso aborro tutto ciò che sprizza cuoricini e frasi dolci… oh kami, sono diventata un ghiacciolo! XD [tipo Sasuke, attenzione  O__O]
Ho anche perso quel mio grande amore che nutrivo per CCS, purtroppo, e che è andato a riversarsi tutto su Naruto & company! [ù////ù  adesso mi struggo per i biondi, non per i castani]
In ogni caso, come si suol dire, sono tornata all’ovile XD  [anche se mi tengo attiva scrivendo nel fandom del mio nuovo grande amore *^*]
Ora vi chiedo per l’ennesima volta di avere pazienza con me… non aprivo questa FanFiction da tantissimo tempo ed ho bisogno di tempo per riabituarmi a questi personaggi, perciò gli aggiornamenti saranno molto lenti e saltuari. Mi dispiace molto.
By the way, sono davvero contenta di essere tornata qui  ^__^
Alla prossima!
Ja ne’ttebayò!
 
PS: so che ci sono errori e cose assurde, ma dovete perdonare quel periodo di bimbaminkismo che stavo attraversando allora!   T_____T
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Card Captor Sakura / Vai alla pagina dell'autore: sakura182blast