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Autore: Midam    15/02/2018    0 recensioni
[Spoiler della 13x12]
"-Prima che mi spaccasse il cranio…-
Il suo sguardo correva un po' ovunque, non aveva il coraggio di puntarlo su quello di Sam.
-…Lucifero mi ha mostrato il suo volto.-
Ammise, sorridendo amareggiata.
-Il suo vero volto.-
Lo sguardo puntato nel nulla, nel vuoto, nella sua mente reminiscenze di un passato neanche poi così lontano."
Fanfiction basata su una della scene che più mi hanno colpito della 13esima stagione, fanfic in cui cerco di esprimere quello che ho provato e quello che ho pensato, o almeno ci provo!
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucifero, Rowena, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più stagioni
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-Okay, certo. Supponiamo che tu riprenda il libro. Non cambierà le cose. Continuerai... a sentirti debole. Quello che ti ha fatto Lucifero...-
Il parlare di Sam venne prontamente interrotto da Rowena, prima che l’altro si azzardasse a parlare oltre, a parlare a vanvera di cose che neanche poteva capire, o immaginare.
-Ti ho detto che non...-
Rowena interruppe anche se stessa.
Era combattuta: da una parte voleva sfogarsi, anche con Sam, con chiunque, per potersi scrollare di dosso quell’ENORME peso, che nel profondo sapeva che non sarebbe di certo svanito, neanche aprendosi con Sam. D’altra parte, invece, pensava che anche se si fosse aperta con Sam… lui non avrebbe capito, non avrebbe potuto mai capire. Quello che aveva visto… era… era...
Senza rendersene neanche conto, la strega riprese a parlare.
-Prima che mi spaccasse il cranio…-
Il suo sguardo correva un po' ovunque, non aveva il coraggio di puntarlo su quello di Sam.
-…Lucifero mi ha mostrato il suo volto.-
Ammise, sorridendo amareggiata.
-Il suo vero volto.-
Lo sguardo puntato nel nulla, nel vuoto, nella sua mente reminiscenze di un passato neanche poi così lontano.


Settimane e settimane prima.
Rowena stava facendo i bagagli, era oramai giunto il momento di lasciare quell’hotel, di lasciare la città e di spostarsi in un altro luogo. Si spostava spesso, essendo la strega più potente del mondo era solita essere braccata da molti nemici.
Mancavano solo le ultime cose e poi avrebbe finalmente concluso, poi sarebbe partita.
Quando sentì bussare alla porta della sua stanza rispose senza neanche pensarci:
-Chi è?-
La sua lunga, lunga esperienza le aveva insegnato di chiedere prima chi fosse, controllare, giusto in caso, e solo POI aprire la porta, in caso qualcuno bussasse.
Poteva benissimo essere qualcuno dell’hotel, una donna delle pulizie, come anche… qualcun altro. O qualcos’altro. Una delle cose che aveva imparato nella sua lunga vita era che la prudenza non era mai troppa.
Tuttavia quando, in risposta al bussare, chiese chi fosse non ricevette alcuna risposta. Cosa che la portò a fermarsi all’improvviso, smise di fare i bagagli e realizzò che fosse alquanto strano.
Si avvicinò cauta alla porta e chiese di nuovo, a gran voce, chi fosse stato a bussare.
Ma ancora una volta nessuno rispose.
Indietreggiò.
Oooh no, non era così stupida da andare comunque ad aprire. Se qualcosa voleva entrare per combatterla, lei era pronta.
Quando si voltò però scoprì di non essere più sola nella sua stanza.
In piedi in mezzo ad essa stava un uomo dai capelli biondi, corti, il giubbotto rosso scuro ed un sorriso sornione e crudele.
-Ciao rossa.-
La salutò semplicemente, con un buffo gesto della mano.
Prima che Rowena potesse fare qualsiasi cosa si ritrovò immobilizzata per magia, il suo corpo non rispondeva più ai suoi comandi e quando provò a parlare Lucifero si portò un dito al naso, sussurrando uno “ssshh” e la sua voce svanì completamente.
-Aspetto differente dall’ultima volta che ci siam visti, ma sono sempre io. Avanti, so che mi riconosci!-
Esclamò divertito, avvicinandosi poi a lei a piccoli passi.
-Se non ricordo male, e non ho mai ricordato male qualcosa in tutta la mia lunga, lunga vita, l'ultima volta che ci siam visti mi hai spedito per magia nel fondo dell'oceano, invitandomi a cercare un tramite lì. Inoltre hai accelerato il processo d'invecchiamento del mio tramite. Sai... mi piaceva Vince, mi stava comodo. E guarda cosa gli hai fatto.-
Oramai il diavolo si trovava a pochi centimetri da lei, gli occhi di entrambi puntanti su quelli dell'altro.
-Tu, rossa, sei proprio una malefica puttana, lasciatelo dire.-
Subito dopo la colpì con un pugno, scaraventando il suo esile corpo contro la parete. L'impatto non fù indifferente per Rowena, che volò e cadde a terra come un pupazzo di stoffa sotto ai colpi devastanti dell'arcangelo. Era nel panico più totale, non poteva fare nulla, il suo corpo era come di pietra e la sua voce svanita, oramai si stava rassegnando al fatto che la sua fine sarebbe giunta.
Proprio lì, in quella stupida camera di quello stupido hotel. Beh, non che si fosse prefissata esattamente un posto in cui le sarebbe piaciuto morire.
-E come tale meriti di essere punita come si deve.-
Continuò Lucifero, riprendendo ad avvicinarsi a lei.
-Sai, sarò papà a breve, mio figlio nascerà a momenti, dovrà pur aver bisogno di un padre. Senza... chissà che potrebbe mai combinare quel monello! Dovrò guidarlo ed insegnargli passo dopo passo a diventare il principe dell'Inferno. E una delle persone che potrebbe mai rovinare i miei piani sei tu, rossa.-
Lucifero le si era avvicinato di più, ora le era dinnanzi. Afferrò per la gola Rowena, ancora inginocchiata a terra, dolorante e sanguinante, e la rimise in piedi senza sforzo.
-Non ti lascerò mai rimettermi in quella Gabbia.-
Strinse la presa attorno alla sua gola più forte e la strega annaspò in cerca d'aria.
-Mio figlio nascerà a breve, non ho tutto il tempo del mondo, ma... perché non ci prendiamo un pò di tempo per noi, ti và?-
Sorrise, diabolico.
I suoi occhi si illuminarono di rosso fuoco ed il suo corpo prese a brillare intensamente, seguito da un acuto fischio. Dietro di lui l'ombra delle sue enormi ali si stagliò sul muro con imponente magnificenza.
-Lascia che ti mostri una cosa, una cosa che solo a pochi è concesso vedere. Ritienilo un'onore, sarà l'ultima cosa che vedrai con i tuoi occhi meravigliosi occhi verdi.-
Allentò la presa sulla sua gola, permettendo a Rowena di riprendere fiato.
-Lascia che ti mostri... il vero me.-
Fù un attimo.
In un battito di ciglio tutto cambiò.
Ogni cosa attorno a loro era sparita nel nulla. Nell'attimo seguente la stanza dell'hotel non esisteva più, si ritrovarono in uno spazio sterminato privo di qualsivoglia cosa., grigio e cupo.
Dinnanzi a lei il tramite di Lucifero ancora la stringeva per la gola, con un ghigno malvagio stampato in faccia, ma non fù su di lui che la strega si soffermò con lo sguardo.
No.
I suoi occhi si posarono sulla... cosa che si trovava dietro di lui.
Acquattato come una tigre nella boscaglia stava un essere, un essere enorme, gigantesco.
La sua forma era indescrivibile.
Il suo volto poi... non c'erano parole.
Rowena, in tutta la sua lunga vita, ne aveva visti di mostri orribili e spaventosi, ma quello... quello superava ogni cosa.
Attorno a loro regnava un silenzio inquietante, rotto soltanto dal profondo respiro di quell'essere, quell'entità indefinibile che puzzava d'inferno.
Come fosse gelo, una sensazione di agghiacciante e schiacciante terrore si insinuò in Rowena, paralizzandole il corpo, insinuandosi nella sua mente ed instillando in essa una paura che mai, mai nella sua vita aveva provato prima. La sua mascella tremava violentemente ed il suo viso era paralizzato in un espressione di terrore e sgomento.
Quella cosa... non poteva essere reale.
La fissava con quelli che dovevano essere i suoi occhi, grandi occhi rossi come il fuoco, dallo sguardo crudele e malevolo.
E quello... era un sorriso per caso?
Quella visione durò in realtà solo una manciata di attimi, ma alla strega parve un eternità, parve tutto rallentato, parve di fissare quell'entità mostruosa, quell'abominio, per un tempo interminabile.
Successivamente i suoi occhi presero a burciare e la strega ad urlare di dolore. Quella era la triste conseguenza del guardare in faccia il vero volto di un angelo.
Durante quel processo Lucifero mollò la presa alla gola, lasciando cadere Rowena a terra ad agitarsi furiosamente in preda a lancinanti sofferenze mentre i suoi occhi erano avvolti da fiamme. Quando esse si spensero la strega continuò ad agitarsi ancora per un pò sul pavimento, in preda a deboli convulsioni.
Lucifero ridacchiò.
-Oh, scusa, prima mi sono sbagliato, quando ho detto di non aver dimenticato mai nulla in vita mia: ho dimenticato che non puoi vedermi in faccia senza... subirne i terribili effetti.-
Ghignò di nuovo.
-Voi umani siete così... fragili e limitati. Patetici.-
Si chinò poi, per osservare più da vicino la rossa.
-Ohw, fa male? Mi dispiace davvero tanto...-
Disse, con falso dispiacere nella voce. Poi si rialzò.
-Non preoccuparti, lascia che ci pensi io. Presto il dolore svanirà, porrò fine alle tue sofferenze, molto presto, ma non prima di aver giocato un altro pò con te.-
Detto ciò le sferrò un calcio al viso e si beò delle sue urla di dolore.
-Ci vediamo all'Inferno, rossa. Verrò personalmente a trovarti dopo che avrò finito con questo pianeta.-
Le sferrò un altro calcio al viso.
E poi ancora.
E ancora.
E ancora...
Non smise fino a che non sentì il suo crano frantumarsi, poi le diede fuoco e non ci furono più urla, quelle cessarono dopo il decimo calcio.
Il sangue era sparso ovunque.


Presente.
-Sono terrorizzata, Sam! Continuamente!-
Ammise, con grande difficoltà, la voce rotta dalla disperazione, finalmente liberatasi da questo peso enorme, in parte. Dopotutto lui non poteva capire, nessuno poteva capire...
Quella... cosa, il suo volto... non sarebbe mai più sparito dalla sua mente, mai. Era come marchiato a fuoco, impresso per sempre, dolorosamente nella sua memoria.
-L'ho visto anche io.-
Rispose Sam, poi.
Rowena sollevò lo sguardo per incontrare quello del castano, incredula.
Oh, ma allora lui poteva capire, sapeva... come ci si sentiva. Quel peso opprimente, schiacciante tormentava anche lui.
Non ne aveva idea che...
-Com'è realmente dentro... a qualsiasi tramite. Si, mi tiene ancora sveglio la notte.-
A quel punto la strega si azzardò a chiedere un parere, che le costava, dopotutto?
-Come fai a gestirlo?-
Domandò, abbassando nuovamente lo sguardo.
-Credo che... non lo stia gestendo, non realmente, cioé... l'ho represso, ma il mondo stava ancora per finire così... ho continuato a reprimerlo e... non lo so, non...
In realtà non ne parlo, neanche con Dean. Insomma potrei, mi ascolterebbe, ma... è qualcosa che, davvero... non sò come condividere.-
Ed allora Rowena capì, capì quanto si fosse sbagliata in realtà su di lui. Sam poteva capire eccome, provava esattamente ciò che provava lei.
Anche lui l'aveva visto.
Anche lui aveva tremato di terrore dinnanzi alla sua vera forma.
Anche lui aveva odorato quell'immondo tanfo che quell'essere emanava.
Anche lui aveva udito il suo inquietante, profondo respiro.
Anche lui aveva marchiato a fuoco, per sempre, nella sua memoria quella... cosa, che mai più sarebbe svanita.
Chissà da quanto tempo, poi, si teneva dentro quella cosa.
Si era decisamente sbagliata, lui era più esperto di lei, lui ci conviveva da più tempo con quel peso, con quel ricordo, quell'orribile, orribile immagine.
Sam... lui poteva senz'altro capirla.

Note d'autore:
Non potevo trattenermi, dovevo TROPPO scriverla.
E' che questa scena mi ha colpito in un modo... che non saprei neanche come spiegare. In più se la cosa si unisce al mio fetish per gli arcangeli... beh... vengon fuori cose come queste.
Allora, parlando della scena... wow. Ovviamente ora sono CURIOSISSIMO di sapere come diavolo sia il volto di Lucifero, il suo vero volto, talmente orribile e spaventoso da traumatizzare la gente a vita. O il volto di un qualsiasi altro angelo. Il problema è che gli autori di Supernatural hanno fatto trapelare davvero troppe poche informazioni sulla vera forma degli angeli. O dei demoni, volendo. Sappiamo troppe poche cose, e sinceramente a me non bastano, voglio sapere MOLTO di più!
Per ora si sà che sono alti come un grattacielo, che posseggono più di un volto, solitamente sono volti di animali, e che hanno una o più paia di ali a seconda del grado dell'angelo.
Se solo chi ha avuto l'idea delle vere forme potesse farci un disegno, anche di merda, per farci capire meglio cosa avesse immaginato nella sua mente sarebbe meglio, ma va beh.
Forse non lo sapremo mai o forse, chissà!
L'importante è che non lo mostrino nella serie. Supernatural non è un film, il budget che hanno non permette ai produttori di potersi permettere effetti speciali così belli da creare una creatura gigantesca decente. Già ci hanno provato, creando quella sorta di King Kong nell'universo alternativo coi mostri, e non è che sia venuto proprio benissimo. E si, Supernatural in 13 stagioni ha mostrato effetti speciali con i controcoglioni... ma non credo che se provassero a mostrare la vera forma di un angelo verrebbe fuori una bella roba.
Certo, sarei curioso di vederla, CURIOSISSIMO, ma se per farlo devono creare una porcheria allora... nope, grazie.
Preferisco che mi spieghino come schifo è fatto e basta. L'immaginazione poi crea cose! Non mostrandolo, i fan potranno così inventarsi di tutto e di più, si stà pur sempre parlando di un essere astratto ed ognuno è liberissimo di disegnarlo come più gli aggrada. Ho visto delle fanart in giro per il web davvero MERAVIGLIOSE, e per ora immagino la vera forma degli angeli come quei disegni che ho visto.
Ed ho voluto riportare la stessa cosa nella fanfic, ossia cercare di non descrivere nel dettaglio la vera forma di Lucifero in modo che il lettore o la lettrice possa immaginarlo come più preferisca.
E... nada, detto tutto! ^-^
   
 
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