Perché ai Pocky piace fare da tramite tra due cuori 

Nikky’s Corner:
Salve  a tutti, scrivo qui perché sto pubblicando dal telefono.
Allora, come già detto nell’introduzione questa è una cosa partorita così senza nessuna pretesa a partire da una fanart bellissima che però non riesco a postare *soffre* e quindi mi ritrovo a darvi questa ennesima stramberia del mio cervello che è portato solo al fluff e alla demenzialità ultimamente xD (motivo per il quale tutte le mie storie super angst in fase di scrittura sono ferme da mesi *sigh*)
Per ultimo, ma non meno importante, è d’obbligo un ringraziamento alla dolcissima Alice che ha letto in anteprima e fatto un po’ di betaggio mentre io mi preparavo all’interrogaione di storia ♥️♥️ Grazie grazie grazie! 


Naruto era passato dal supermercato con l’intenzione di fare una spesa veloce, giusto per il weekend, dato che entrambi sarebbero partiti il lunedì mattina per un viaggio di lavoro.
Dopo aver preso tutto quello che Sasuke gli aveva scritto nella lista decise di fare un salto veloce al reparto dolciumi, nonostante le minacce del suo fidanzato con dettagliate descrizioni delle torture che avrebbe subito nel caso in cui fosse tornato sovraccarico di inutili prodotti zuccherosi.
Era indeciso tra gli Óreo e lo sciroppo d’acero da mettere sopra i pancake che gli avrebbe preparato l’indomani.
Mentre rifletteva sui pro e contro l’occhio gli cadde su una scatola di Pocky abbandonata in fondo allo scaffale e si ricordò di quando la sua amica Hinata gli aveva raccontato del giochino che aveva scoperto le coppie facevano spesso con quei bastoncini al cioccolato.
“Cos’è che mi aveva detto?” Tentò di ricordare mentre afferrava divertito e malizioso le due scatoline di cartone e le infilata nel carrellino.
Se ne ricordò mentre era alla cassa.
Tornato a casa trovò il suo fidanzato intento a lavorare al computer comodamente disteso sul divano mentre il gatto Susanoo dormiva placidamente accanto a lui.
Kurama invece, il loro Husky siberiano dal morbido bello rossiccio, gli andò incontro facendogli le feste e sentendo distintamente l’odore dei suoi croccantini preferiti provenire dalla busta che il suo padrone teneva in mano.
“Dai calmo bello, adesso te li do” gli disse alzando la busta sopra la propria testa.
“Non ci provare nemmeno – sentì gracchiare dal salone – il veterinario ci ha detto molto chiaramente di limitargli i croccantini fuori pasto”
“Si mamma” rispose con voce ironica il biondo.

Dopo cena si misero sul divano per guardare un po’ di televisione, mentre gli animali stavano ai loro piedi cercando di evitare di azzuffarsi, cosa che ormai avevano capito non andare molto a genio ai loro padroni.

“Ho preso una cosa – disse improvvisamente Naruto, facendo spostare di malavoglia Sasuke dal suo petto – stai qui e chiudi gli occhi” si alzò per andare in cucina, prima che il suo fidanzato potesse fargli il terzo grado.

“Sei passato dal reparto dolciumi e schifezze, vero?” fu tutto quello che riuscì a rispondere esasperato Sasuke.
Naruto sorrise colpevole mentre tirava fuori dalla credenza i due pacchi di Pocky ancora sigillati.
“Hai gli occhi chiusi?!” Fu tutta la risposta che ricevette il moro.
“Si” gridò in risposta, sbuffando. E li chiuse per davvero, sapeva che era infantile, ma si era scelto un ragazzo infantile, perciò..
Sentì dei passi avvicinarsi a lui e poi il fiato caldo del suo fidanzato sul collo dove, subito dopo, vi sentì poggiare quelle labbra calde che tanto amava.
Naruto si mise a cavalcioni su di lui senza staccare le labbra dalla sua clavicola, nel frattempo spacchettò i Pocky.
Mise una mano sugli occhi del fidanzato e poi si staccò da lui, avvicinandogli un bastoncino alla bocca.
Sasuke si ritrasse a quella presenza inaspettata, poi avvicinò piano la bocca per capire cosa fosse.
Addentò lentamente per essere sicuro di aver capito bene e dopo pochi morsi incontrò le labbra del suo fidanzato, il quale lo baciò con la lingua, facendogli sentire il sapore del cioccolato.

La mattina dopo, quando Sasuke aprì gli occhi, si sentì solo in quel letto troppo grande e freddo senza il suo ragazzo, sentì anche l’odore di caffè caldo e di cannella, che Naruto aggiungeva sempre all’impasto dei pancake del sabato mattina.
Decide di aspettare la sua colazione a letto beandosi ancora un po’ tra i cuscini impregnati dei loro odori e di stiracchiarsi a dovere, in modo che quando si fosse alzato le sue ossa non avrebbero scricchiolato in maniera insolente, dando così modo a Naruto di dargli del vecchio – per l’ennesima volta.
Sentì il rumore di piedi nudi che salivano le scale e poco dopo comparve sulla soglia della stanza un Naruto che poteva competere con Davide di Michelangelo in quanto a corpo scultoreo. Le molte ore giornaliere in palestra e le loro notti acrobatiche davano i loro frutti.
“Buongiorno” disse il biondo, poggiando il vassoio sul letto.
“Buongiorno” rispose l’altro, sporgendosi per ricevere il suo bacio.
Quando le loro labbra si incontrarono Sasuke riconobbe immediatamente il sapore di caffè caldo e cannella, segno che aveva assaggiato l’impasto dei pancake.
Guardò voglioso il vassoio che il compagno gli aveva portato e notò che c’erano anche alcuni dei bastoncini che il giorno prima lui aveva usato per stuzzicarlo.
“Non capirò mai perché questi bastoncini si debbano mangiare in coppia” disse afferrandone uno.
“Perché ai Pocky piace fare da tramite tra due cuori” gli rispose Naruto, così serio che sembrò rendere quel espressione ridicola una massima filosofica.
Sasuke aveva qualche sospetto su chi gli avesse detto una simile romanticheria.