Videogiochi > Myst
Ricorda la storia  |      
Autore: crimsontriforce    29/06/2009    1 recensioni
Si sono letti come un libro aperto fin dal loro primo incontro. Meglio non parlare di destino a voce troppo alta, per il momento, ma una cosa è certa: il loro amore attraverserà le ere.
Cinquanta frammenti per Atrus e Catherine, da prima del loro primo incontro su Riven fino a Releeshahn.
Genere: Romantico, Malinconico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Atrus, Catherine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'e'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Da fan storica della community 50sentence, volevo compilare da tanto un set di 1frase sul mio 'unico & vero' OTP (che suonerà anche ridondante come definizione, ma di solito se ne ha più d'uno XD). Con calma, mentre finivo i giochi, è nata questa raccolta.
Il primo numero è l'ordine in cui le ho scritte, il secondo l'ordine del prompt in tabella; sono sistemate cronologicamente e suddivise nei sei periodi della loro vita insieme. Cinque dovrebbero esser noti, Chroma'agana magari no: è l'Era su cui hanno vissuto fra Myst (da cui sono scappati subito dopo Riven) e Tomahna (costruita dopo aver terminato Releeshahn), citata nel solo Book of D'ni. A proposito del quale, ci sono molti riferimenti ai libri, Book of Atrus in particolare. Se la frase si colloca in un punto specifico, ho messo una notica sotto a richiamarlo. Se no, è una scematina senza legami precisi o si rifà qualcosa di evidente (tipo “IL FINALE DI RIVEN, BUONGIORNO”).



Disclaimer: Gli avvenimenti narrati sono frutto di fantasia. Non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle persone descritte né offenderle in alcun modo. Se possibile, anzi, il tutto è da intendersi come tributo di affettuosa stima.




Baci sul naso: una testimonianza di libertà







Riven, atto primo





26, 47: Muro
A pochi metri dalla stanza in cui Atrus dormiva, protette dalla discrezione degli spessi muri di K'veer, due donne parlavano di lui: “La sua gentilezza trabocca dai ricordi che mi confidi”, diceva la più giovane socchiudendo gli occhi in un sorriso, “e arriva a toccarmi.”
i

9, 13: Acqua
S'innamorò un poco dell'alternarsi sul suo volto di puro incanto e ammirazione scientifica nell'osservare l'acqua di Riven risalire scompostamente per la superficie vetrosa del pentolino e assestarsi infine, sconfitta, a bollire sul fondo.

43, 25: Tentativo
Katran era nata fra estranei e cresciuta in compagnia di se stessa: nel tendersi a cercare un contatto con quel giovane strano, fuori luogo e dolce si rese conto che non sapeva da dove iniziare, ma anche che questo non sarebbe bastato a fermarla.


3, 19: Fratello
Lo immaginò suo fratello su un mondo qualunque, uno in cui la sua dolcezza non era gravata dalle colpe di Gehn, uno in cui lei non era aliena e schiava nell'indifferenza; in quel mondo, qualunque esso fosse, a qualunque spirito o Libro rispondesse, i loro bisogni non combaciavano, ma il loro spirito continuava a farlo e Catherine ne fu soddisfatta.


21, 26: Amanti
Seduta sulla spiaggia di Myst come lui l'aveva lasciata, Catherine accarezzò il diario con una dolcezza che, al di fuori dei suoi sogni, non si sarebbe permessa di mostrare a chi gliel'aveva affidato – non ancora.




Su Myst il tempo è eterno o finisce troppo in fretta





2, 29: Stupidità
Dopo la fuga alla Fessura, Catherine dovette chiedergli espressamente di smetterla di scusarsi ogni santa mattina per aver dubitato di lei: confidava che quella stupidità fosse stata temporanea, ma l'ostinazione, oh, quella rischiava di diventare contagiosa.

1, 5: Ritornello
“Vedo la maggior gioia di infiniti mondi”, si diceva ancora, di tanto in tanto, in risposta all'eco di una domanda amata.
v

4, 33: Collo
Nessun bacio avrebbe mai guarito quel marchio orrendo, ma ciò non gli impediva di provarci, speranzoso.

13, 32: Velocità
Era spiazzante, ma certo non spiacevole, veder passare solo qualche decina d'ore dal momento in cui Catherine condivideva con lui l'idea per una nuova Era a quello in cui la visitavano insieme, mano nella mano.

5, 7: Pietra
Anche nella roccia (soprattutto lì, si potrebbe dire, ma sarebbe un ragionare freddamente quantitativo), trovavano ugual bellezza da opposti inizi.


32, 23: Garanzia
Poteva essere una chiazza di fiori costieri a ridosso degli scogli o l'ombra ricurva sotto cui riposare, i colori del fondale tinti dall'acqua o il vento in circolo in una cava: di fatto Catherine era certa che in ogni Era avrebbe ritrovato il cuore di chi l'aveva scritta e ne osservava ogni aspetto, grata per tutti.


48, 21: Essere
Ogni tentativo di costringere su carta l'essenza del loro legame era destinato al fallimento: erano forse alcune delle pagine più belle che avesse mai vergato, ma a confronto della realtà restavano goffi ammassi di parole, così Atrus si era arreso a descriverne le sole manifestazioni, sperando che un giorno la somma delle parti arrivasse ad avvicinarsi all'insieme.


42, 34: Meraviglia
Atrus conosceva i 'suoi' fiori blu come il palmo della sua mano, sapeva cosa richiedevano e come fornirglielo; era la frequenza con cui comparivano nelle Ere di Catherine che lo riempiva di una meraviglia fin troppo compiaciuta.

14, 1: Sonno
La sera tarda, quando il torpore delle coperte congiurava con la stanchezza per sottrarlo al lume della ragione, gli sembrava finalmente di sfiorare l'il-logica dei suoi pensieri più alti, ma Atrus voleva capire sua moglie, non intuirla, e così riapriva sempre il discorso al mattino.


30, 18: Rana
“ Ytram”, esordì un giorno Atrus giocherellando con gli occhiali, “Si chiamano ytram, vero?” e Catherine lo strinse a sé, trattenendo le lacrime, perché dopo tanti anni di esilio ricordava ancora la sua Riven e aveva la forza di parlarne al presente.

28, 37: Stranezza
“ Non puoi sperare di trovare altro se non riesci a vedere altro da te”, gli aveva suggerito, ma dopo tre giorni passati a parlamentare con un'avanzata e puntigliosissima razza di gasteropodi Atrus concluse che forse – forse – si stava meglio meglio quando le sue Ere non erano sufficientemente fantasiose da contenere altro che scontati, banali uomini.


17, 10: Sentimento
Poter leggere e rileggere i suoi diari e sapere che in mezzo a quell'amore grande per tutti i mondi e tutte le cose c'era una parte tenuta in serbo solo per lei.


16, 36: Eclissi
Catherine non sapeva che dire di quelle orbite allineate: era indecisa se considerare la notte-giorno perenne dell'Era un picco impareggiabile di romanticismo, un esercizio stilistico o, come sospettò al terzo incespicone causato dalla penombra, una latente mancanza di senso pratico in suo marito.


15, 38: Orrore
Lasciò cadere il Libro che si era portato via la sua Anna e maledisse lo spirito inquisitore che l'aveva spinto a studiarlo: l'errore c'era.
x

20, 30: Schiaffo
Nella penombra del suo studio, Atrus si massaggiò la guancia arrossata: non era ancora certo di essere pronto a tornare là fuori e affrontare un'isola senza Anna, ma il suo primogenito si era dimostrato convincente, se non proprio raffinato, e l'accusa con cui aveva fatto irruzione nella stanza - “Smettila di far piangere la mamma” - bruciava quanto il ceffone che l'aveva seguita.


46, 15: Premio
Chi semina vento raccoglie tempesta, ma non credevano di aver insegnato altro che amore ai loro figli.





Riven, atto secondo e sipario





29, 50: Particolare
Le lenzuola restarono sfatte com'erano state lasciate quel giorno, tassello nascosto dell'enigma di un'isola vuota.


49, 46: Specchio
Lo specchio le restituì l'immagine di una donna stanca, vestita del tradizionale rosso Rivenese, abituata ad essere sola nei pensieri come nei piccoli gesti, senza più nessuno che la aiutasse ad intrecciare fili colorati nei capelli e sigillasse l'opera con un riverente bacio: era tornata ad essere Katran.

8, 44: Cristallo
Scrivendo nell'Era la sostanza cristallina, Catherine provò una fitta di consolazione al pensiero che la salvezza della gente di Riven sarebbe stata frutto di un suo sogno antico, trasformato dalla conoscenza di Atrus: Tay, così, avrebbe sempre serbato un ricordo tangibile di lui, quando anche le avesse tolto ogni speranza d'altro.

34, 45: Incubo
Erano sdraiati in mezzo a un campo incolto ricoperto di un'erba fresca, alta e bianca; i capelli scomposti di Catherine gli coprivano una spalla e lui li accarezzava, così che il vento non li portasse via, ma se chiudeva gli occhi era prigioniero in una stanza sottoterra, costretto a scrivere in mezzo a un'opprimente solitudine; oppure era il contrario e la sua lucidità non avrebbe retto ancora a lungo, e Riven con lei.


35, 43: Richiesta
“Non narratemi di lui”, chiese turbata Catherine a Nelah, perché le preoccupazioni, la fatica e il suo male iniziavano ad erodere i ricordi del loro tempo insieme e preferiva un onesto nulla a un ritratto dipinto da altri, che non voleva amare.


44, 24: Proiettile
Atrus aveva trovato il coraggio di rischiare la vita pur di liberarla (appena fosse riuscito a stabilizzare l'Era, almeno); Catherine da tempo era scesa a patti con l'idea di non rivederlo più, se questo avesse significato proteggerlo dalla traiettoria ineluttabile di una pallottola di Gehn: come spesso accadeva, gli eventi finirono per sorprenderli entrambi e dare un po' più di ragione a lei.


47, 22: Ritmo
La Fessura era aperta e gli ultimi respiri sconquassati dell'Era si alternavano ai passi di Catherine in un crescendo angosciante sotto il cielo nero che terminò al sentire, oltre l'ultima svolta, il suo nome pronunciato dall'unica voce che avesse il diritto di storpiarlo a quel modo.


7, 20: Profumo
In quell'abbraccio alla fine del mondo lui sapeva di carta, polvere e inchiostro, come sempre – e buio e lacrime.





Chroma'agana, dieci anni di quieti insuccessi





25, 3: Fermata
Di nuovo arenati su un'isola deserta, ma potevano sentire la Storia ricominciare a scriversi sotto i loro piedi e, mano nella mano, fecero tesoro dei brevi anni di pausa.

24, 11: Strappo
Mancavano pagine ai diari dei loro mesi di prigionia; quando si sentirono pronti, camminando sulla battigia in un pomeriggio di sole, se le raccontarono.

18, 16: Regno
Una mente e un cuore scesero in D'ni sapendo di essere le condizioni necessarie affinché la Caverna tornasse a vivere; ne uscirono con la morte addosso, scoprendosi tanto lontani dall'essere sufficienti.

12, 17: Delirio
Sedette come sempre al suo fianco in quelle ore in cui la febbre era al culmine, le rinfrescò la fronte e la confortò carezzandola e sperò che non ci fosse verità di visioni nelle sue parole sconnesse, ma erano tutte tristi, tutte tristi.


45, 27: Segnale
Per Catherine, svegliarsi avvolta dal profumo di dolci appena sfornati significava tre cose: primo, che la cucina era tornata agibile; secondo, che contrariamente ai patti la cucina non era stata agibile fino a qualche minuto prima, approfittando del suo sonno pesante; terzo, che qualcuno aveva modificato con cura certosina le correnti d'aria in modo che il profumo tentatore del forno arrivasse fino in camera, evento tutt'altro che naturale, quindi quel qualcuno aveva anche qualcos'altro da farsi perdonare e Catherine si alzava, risoluta e divertita, pronta a scoprire cosa entro colazione.


23, 28: Bandiera
A Catherine era venuto in mano uno scampolo adatto, ma in tutta onestà nemmeno lei, cresciuta fra i simboli, avrebbe saputo cosa ricamarci: issare una bandiera è dimostrare orgoglio e loro cos'avevano, oltre a se stessi?


22, 8: Rugiada
La strumentazione era stata riposta con cura sul piano di lavoro, ma a uno guardo attento non era sfuggita la patina di condensa che la ricopriva: Un'altra notte all'addiaccio e non ne ha più l'età, pensò sconsolata, non ne ha più l'età.





Tomahna è casa vicino a casa





27, 40: Luce
Catherine accettò, sentendo che poteva abituarsi alla luce impietosa del deserto; Atrus era raggiante.


31, 6: Cambiare
Di fianco alla culla di Yeesha, accarezzando con un dito la guancia della loro bambina, si giurarono che al contrario di quarant'anni prima l'avrebbero tenuta per mano seguendola come l'unico Zero dei loro mondi, che sarebbero stati il primo pubblico delle sue storie, avrebbero sorretto la sua penna se fosse stata pesante e la sua testa quando avesse pianto; che, come quarant'anni prima, avrebbero creduto in lei fino all'ultimo istante.


38, 48: Linea
Una gioia quotidiana era osservare Yeesha crescere lungo la linea sottile che divideva i loro modi di essere, diventare entrambi e, allo stesso tempo, fieramente se stessa.


40, 9: Vento
Catherine sentiva il profumo della pioggia portato da lontano, così che ogni volta potevano prepararsi ad accoglierla.


36, 4: Ora
Restarono un'ora con gli occhi fissi sul riverbero del deserto, un'altra seduti sulle rocce per pensare in silenzio al passato, nella terza diedero voce ai loro ricordi e li completarono quanto potevano, ma la loro bambina non sarebbe tornata e, appoggiandosi l'uno alla spalla ricurva dell'altra, rientrarono in un nido vuoto.


41, 49: Impressione
Nel tornare a Tomahna, ora immobile e silenziosa, sentirono entrambi di essere di fronte a un nuovo inizio, pronti a svelare altre meravigliose opportunità; era solo un'impressione sciocca, ma risero a lungo come ragazzini.


11, 35: Bambini
Atrus aveva amato dolcemente Chroma'agana, eppure si accorse un giorno che quell'Era non aveva mai potuto dare loro la gioia di Tomahna – o, per quel che valeva a quel punto, di Myst.


39, 42: Illuminare
La pelle olivastra di Catherine sembrava intagliata nel legno dalle ombre gettate dalla lampada in veranda: Atrus le puntò un dito sul naso e le ricordò le notti sulla spiaggia di Whiterock, illuminati da una sola torcia, a guardare la schiusa dei ting, lei rispose col mosaico di finestre di Chroma'agana vista dalla laguna e lui ancora col tramonto su Osmoian: la loro sera s'illuminò di ricordi di luce.


19, 2: Treno
La strinse forte a sé mentre guardavano l'orizzonte e descrisse quello che agli occhi di lei era ormai solo una nebbia indistinta: c'era un uccello del deserto su un treno bianco e anche lui correva lontano da loro.




Verso Releeshahn: quale storia laggiù attende la fine?





37, 41: Fine
Quando Catherine morì, Atrus seppe di aver raggiunto una fine: il suo contributo alle Ere era stato tanto sentito quanto miope e fallimentare, ma senza la luce di lei aveva perso la direzione per tentare – ancora – di riparare i torti e sarebbe rimasto un semplice osservatore stanco in attesa di un ritorno che, sapeva, non sarebbe giunto.


33, 39: Miseria
Così se ne erano andate tutte in silenzio, una dopo l'altra, lontano dalla sua vita lungo la stessa strada battuta da Anna tanti anni prima; per ripararsi dal dolore dell'ultimo addio gli rimasero solo i diari di ogni giorno passato insieme.


10, 31: Accendere
In un giorno in cui la nostalgia era forte, Atrus si decise infine a provare quell'apparecchio tutto bianco con una mela incisa, ricevuto in dono dal suo nuovo amico, lo avviò e si abbandonò a un ricordo fatto di pixel di ciò che era (quasi) stato in un passato ormai troppo lontano: “Catherine, I've left for you a message of utmost importance in our fore-chamber beside the dock...”

50, 12: Desiderio
Quando alla fine dei suoi giorni Yeesha tornò da lui, stanca, invecchiata e magnifica, padre e figlia desiderarono solo poter allargare l'abbraccio a comprendere anche Catherine – che apprezzò il pensiero e sorrise.


6, 14: Favola
Una donna raccontò ai suoi nipoti la storia segreta dello scrittore e della sognatrice, di come si conobbero, come si salvarono, come portarono speranza in ogni inizio per costruire una fine migliore di ognuna di quelle che si erano sgretolate alle loro spalle; negli anni che seguirono, quando la sua voce si era ormai spenta, altri la ripresero rifrangendola in un'eco infinita.















Note prima del pie' di pagina:
@ titolo: i baci sul naso sono, assieme ai fiori blu, il leit motiv della loro storia, Book of Atrus docet.
@ “quale storia laggiù attende la fine?”: originariamente è il titolo di una parte di Se una notte d'inverno un viaggiatore, di Calvino.





i BoA: Catherine è amica di Anna da prima di conoscere Atrus.
ii BoA: I due si conoscono su Riven, la cui acqua reagisce in modi buffi al caldo.
iii BoA: Atrus sostanzialmente si dichiara cacciandole in mano un diario e parte per Riven a fare il cavaliere in armatura scintillante (e fallisce cinque minuti dopo, manco a dirlo).
iv BoA: Catherine aveva finto di voler sposare Gehn e quell'altro pollo c'era cascato in pieno.
v BoA: Anna l'ha tirato su a suon di “Atrus, what do you see?”
vi BoA: Gehn segna i suoi servitori con un numero sul collo.
vii Riven+BoA: Catherine Scrive in trance.
viiiCleft + BoA: i fiori blu sono una cara memoria per Atrus e, in seguito, un simbolo del loro rapporto
ixRiven: 'na rana, dotto'? Ytram è il nome della dannata ranocchia Rivenese. Sì, quella.
x Revelation: Anna è morta in un'Era di Catherine e Catherine s'è sommersa di sensi di colpa... semplice casualità?
xi Riven: Sul dualismo fra Catherine e Katran mi sono già espressa.
xii Riven: Catherine riscrive su Tay il cristallo visore di Rime (quello che usano anche in Revelation...) per poter attivare l'Era anche senza gli strumenti di Gehn; si prepara poi a tagliare tutti i ponti con Riven, anteponendo la salvezza della sua gente alla sua felicità con Atrus. *sniff*
xiiiBook of D'ni+RealMyst: Atrus aveva sempre avuto intenzione di cercare eventuali altri sopravvissuti alla Caduta, ma il terrore per Gehn l'aveva bloccato nei trent'anni su Myst. Ora che Gehn non c'è più, può iniziare il capitolo più significativo (e fallimentare) della sua vita.
xv Words, 2:34 The kingdom of D’ni is not made of rock and stone, but heart and mind.
Yeesha, varie: Atrus e Catherine si completano come aspetto razionale e irrazionale, ma restaurare D'ni non è compito loro.
xvi Cultura generale: il roadrunner è l'”uccello del deserto” che simboleggia Yeesha ed è anche il simbolo delle ferrovie del New Mexico.
xvii EoA: ...non guardatemi così, nel '93 Atrus era ancora sulla Terra... Il nuovo amico è Watson, che così ricambia per la consulenza per la realizzazione del primo Myst.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Myst / Vai alla pagina dell'autore: crimsontriforce