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Autore: Mary P_Stark    21/02/2018    3 recensioni
Cosa succede ad Alphonse, durante il suo periodo oltre il Portale della Verità? Quali sono i suoi pensieri, le sue speranze, le sue paure? Ho cercato di dare una risposta a tutte queste domande.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alphonse Elric
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oltre il portale


 
 
Il bianco di quel luogo – ma era davvero un luogo, poi? – era totale, uniforme, privo di ombre, se non si contava il suo portale e la propria, di ombra.

Era la luce dell’universo, del Creatore o della Verità? Al non lo sapeva.

Ciò di cui era sicuro era che, se anche fosse stato immerso nel buio più totale, non sarebbe cambiato comunque molto.

La sensazione di smarrimento sarebbe rimasta identica.

Non era del tutto certo del tempo passato lì dentro – giorni, mesi, anni? – ma, a giudicare dalla sua eccessiva magrezza e dalla lunghezza dei suoi capelli, non doveva essere poco.

Con un mezzo sorriso, Al si disse che, a quel punto, avrebbe potuto portare i capelli stretti in una coda di cavallo come suo padre, Van Hohenheim.

Non sapeva mai con esattezza cosa provare, quando pensava a lui.

In buona sostanza, era stato Edward a fargli da padre e, quando anche la mamma li aveva lasciati, il fratello aveva badato a lui.

Certo, Pinako e Winry erano state al loro fianco ma, se c’era qualcuno che doveva ringraziare per essere sopravvissuto all’infanzia, era suo fratello.

E ora si trovava lì, rinchiuso in quella gabbia di luce, lontano – o vicino? – neppure lui sapeva quanto dalla sua unica famiglia.

Non se la sentiva davvero di incolpare Ed per ciò che era successo, dopo la morte di mamma.

Aveva partecipato alla trasmutazione umana ben sapendo di stare facendo una cosa proibita. Aveva studiato anche lui sui libri del padre.

Sapeva, quando aveva accettato di tagliarsi il dito per fondere il suo sangue – e quello di Ed – al miscuglio di polveri e liquidi che avevano raccolto per riportare indietro la mamma.

Ovviamente, mai nella vita avrebbe potuto pensare di dover pagare un simile prezzo, fallendo tra l’altro nell’impresa.

L’attimo in cui aveva intravisto Edward, ferito e terrorizzato mentre guardava quella creatura che, nelle loro speranze, avrebbe dovuto essere la madre, Al aveva desiderato gridare.

Gridare per la rabbia di non essere riuscito a salvare la mamma, di paura per essere rimasto intrappolato in quel nulla senza fine, di dispiacere per aver lasciato solo Edward.

Ma poi, dopo essere stato trascinato via a forza da quel corpo morente e deforme, il fratello aveva donato un’altra parte di sé, per riaverlo.

Forse, non aspettandosi il prezzo scelto dalla Verità per lui.

Non il corpo; soltanto l’anima era stata restituita.

La sua carne, il suo sangue, le sue ossa, stavano indebolendosi sempre più dinanzi al suo portale mentre quello di Edward, serrato e tenuto d’occhio dalla Verità stessa, era dietro di lui.

Come due formazioni così imponenti e monolitiche riuscissero a galleggiare in quel nulla senza forma – mentre lui se ne stava accucciato a terra – era un mistero, per Al.

D’altra parte, tutto quel luogo era misterioso e privo di logica, così come la Verità stessa.

Era silente, quasi sempre immobile e sogghignante.

Il braccio destro e la gamba sinistra di Edward spiccavano sul suo corpo bianco latte e privo di sostanza.

Chissà se Pinako lo aveva curato? E come stava, ora, suo fratello?

L’unica cosa di cui era praticamente certo, era che Ed era vivo. Diversamente, non si spiegava perché egli stesso lo fosse.

In qualche modo, durante quella trasmutazione finita nel peggiore dei modi, le loro anime – o i loro corpi – si erano legati in qualche modo, permettendogli di vivere in quel luogo fuori dal tempo.

Senza cibo, acqua o altro sostentamento, sarebbe morto in pochissimo tempo, invece, era ancora lì.

Debole, infiacchito e stanco… ma vivo.

Non sapeva bene ancora per quanto, ma avrebbe resistito per Edward, per il suo fratellone.

Avrebbe creduto in lui. Come sempre.



Note: mi sono sempre chiesta a cosa stia pensando Al, mentre si trova oltre il Portale della Verità, nell'attesa di vedere giungere Edward, così ho pensato di buttare giù qualche idea. 



N.d.A.: I personaggi di questa fan-fiction non mi appartengono ma sono di proprietà dell'autore Hiromu Arakawa. Questa storia è stata scritta senza fini di lucro.
 
  
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