"Buon primo giorno di scuola Rose"
"Grazie zio, ci vediamo dopo alla clinica" dico mentre scendo dalla macchina. 
Dopo un lungo respiro mi avvio verso l'entrata di scuola. 
"Dopo un'estate passata senza vedermi non mi aspetti neanche? Non me lo sarei mai aspettata da te, Rose!" dice sarcasticamente la mia migliore amica.
"Lydia! Scusami non ti avevo vista" dico abbracciandola.
Esteticamente siamo molto diverse: lei ha i capelli rossi tendenti al biondo, occhi verdi, pelle candida, io ho i capelli e gli occhi neri e la pelle scura. 
"Allora, com'è andata questa vacanza dai parenti?"
Quest'estate sono andata in Sudafrica a trovare i miei parenti paterni.
Per la nostra tradizione adesso che ho sedici anni sono considerata leonessa mannaro a tutti gli effetti.
Esatto leonessa mannaro, lo sono dalla nascita anche se essendo un'ibrida devo convivere anche con un'altra me sovrannaturale...
"Tutto bene" dico mentre ci avviamo verso l'entrata.
"...è la cosa più assurda che sia mai capitata in città dopo la nascita di Lydia Martin! Ciao Lydia sembri una...una che mi ignora" dice Stiles, è un mio compagno di inglese che è innamorato di Lydia.
"Rose!"
"Ciao Scott" saluto prima di entrare a scuola.
"Tu conosci quello?" mi chiede Lydia
"Sì, lavora nella clinica di mio zio"
"Ti devo trovare un ragazzo della squadra di Lacrosse" dice prima di andare verso la sua aula.
"Ne abbiamo già parlato" mi lamento mentre poso i libri che non mi servono.
"Ma non abbiamo mai risolto"
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"Come tutti sapete hanno trovato nel bosco un cadavere la scorsa notte" Laura Hale.
La sua famiglia era molto legata a quella di mio padre prima che i cacciatori appiccassero un incendio alla loro casa "e sono certo che le vostre fervide e giovani menti stanno immaginando una serie di macabri scenari riguardo a questo. Ma io sono qui per dirvi che la polizia ha fermato un sospettato il che significa che potete rivolgere tutta la vostra attenzione all'opuscolo sul vostro banco che illustra questo semestre" mi distraggo vedendo Scott, seduto vicino a me, comportarsi in modo strano e dopo poco guardare fuori dalla finestra: c'è una ragazza seduta su una panchina che sta telefonando, anche se posso non voglio ascoltare la sua conversazione; viene subito interrotta da un professore che l'accompagna dentro la scuola.
"Vi presento la nostra nuova studentessa: Allison Argent. Cercate di farla sentire a casa" dice il prof che era fuori entrando con quella ragazza, a primo impatto sembra simpatica.
Dopo essersi seduta la lezione riprende normalmente.
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"Allora Lydia com'è andata la prima lezione?" dico alla rossa incontrandola nei corridoi.
"Niente di che, è tutto uguale all'anno scorso" dice continuando a camminare senza una meta precisa visto che sia io che lei adesso abbiamo un'ora buca.
"Oddio guarda quella ragazza! È nuova?"
"Sì, si chiama Allison, è nel mio corso di inglese" dico mentre ci avviciniamo alla ragazza in questione.
"Questa giacca è davvero bellissima, dove l'hai presa?" dice Lydia una volta arrivata da Allison.
"Mia madre lavorava in un negozio di abbigliamento a San Francisco"
"Allora tu sei una mia nuova amica" dice Lydia ridendo ma vedendo prima di indicarmi dicendo "Lei è Rose la mia migliore amica. Oh. Ehi Jackson" saluta il ragazzo che la abbraccia da dietro.
"Allison questo fine settimana c'è una festa" le dico vedendo che si sentiva un po' in disparte.
"Sì venerdì sera, non puoi mancare" continua Lydia.
"Non posso, devo stare con la mia famiglia ma grazie lo stesso"
"Sei sicura? Ci sarà tutta la squadra" insiste Jackson. 
"Intendi di football?"
"Qui non ce ne frega niente del football-"
"Qui giochiamo a Lacrosse, tra poco inizia l'allenamento se non hai niente da fare..." dico interrompendo per tempo Jackson prima che inizi a darsi troppe arie.
L'ho sempre odiato e non so cosa ci trovi Lydia di speciale in lui.
"Stavo andando a-"
"Perfetto, vieni" la interrompe Lydia prendendola per un polso.
"Rose dove vai?" continua vedendo che io sto andando verso la parte opposta.
"Ehm tranquilla, arrivo subito"
dico cercando di sembrare il più tranquilla possibile.
"Okay fai presto" dice prima di allontanarsi insieme ad Allison e Jackson.
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Quest'anno voglio entrare nella squadra di Lacrosse. Anche se non c'è nessuna femmina in squadra non significa che non possano entrare e voglio anche sfruttare le mie abilità sovrannaturali in qualcosa.
Guardo l'orologio appeso nello spogliatoio femminile. Mancano cinque minuti prima dell'allenamento.
Faccio un sospiro ed entro in campo.
Ci sono già tutti i ragazzi che si stanno riscaldando prima dell'allenamento.
"Stai scherzando vero, Deaton? Tu credo davvero che una ragazza riesca ad entrare nella prima squadra? Non finirai mai di stupirmi" dice Jackson piazzandosi davanti a me.
"Non sto scherzando e ti stupirai ancora di più quando entrerò nella squadra" dico a tono.
"Non ci sperare tanto" dice ridendo.
"Vedremo Whittemore" affermò per poi avviarmi verso la squadra.
"Andiamo! Coraggio tutti in fila, provate a segnare qualche punto su!" ci incita coach.
Mentre mi avvicino vedo tutti i ragazzi fissarmi sorpresi e pensando già in partenza che non ho nessuna possibilità.
In porta c'è Scott che il primo tiro lo prende in testa ma anche se sembrava avesse preso una bella botta riesce a prendere perfettamente la palla del secondo tiro lasciando tutti sorpresi per poi parare anche tutte le altre palle senza un minimo sforzo.
Quando finalmente arriva il mio turno si mette davanti a me Jackson.
"Tocca a me" dico cercando di spostarlo per prendere la palla che l'arbitro aveva lanciato verso la nostra direzione.
Il suo tiro sembrava impossibile da prendere ma, come ha fatto in precedenza, Scott riesce a prendere anche la sua palla facendo così scatenare un applauso generale.
Dopo un attimo di clamore generale l'arbitro mi lancia la palla ed a quel punto cerco di concentrarmi. Respiro profondamente: se riuscissi a fare punto farei capire a quell'ammasso di muscoli dietro di me che posso giocare a Lacrosse anche senza essere un ragazzo.
Incomincio a correre verso la porta mentre mi preparo al lancio.
Dopo aver lasciato la palla chiudo gli occhi per la fatica e per la paura che ho in quel momento.
Non sentendo nessun rumore li apro lentamente vedendo che Scott non è riuscito a prendere la palla. 
"Ce l'ho fatta" sussurro tra me me mentre sorrido come un ebete.
"Grande Deaton! Ragazzi vi voglio vedere con la stessa determinazione d'ora in avanti" dice il coach battendo le mani e facendo fare lo stesso alle persone sedute sugli spalti.
"Grande Rose!" grida Lydia mentre vado in fondo alla fila.