Serie TV > Hélène e i suoi amici
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Autore: Lila_88    25/02/2018    0 recensioni
I ragazzi hanno lasciato i dormitori per vivere tutti insieme in una grande casa. Là continuano a vivere le loro avventure, a tempo di musica e con qualche sorpresa in vista, tipo il ritorno un vecchio amico. Un mio personale seguito dopo la fine di Hélène e i suoi amici.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 24


Jimmy e Laly si erano appena seduti al loro tavolo. Il ragazzo aveva atteso che fosse lei a parlare per prima, ma alla fine non resistette.

“Ok, Laly, ho cercato di essere molto paziente, ma adesso ho bisogno di sapere. Hai per caso cambiato idea riguardo all'Australia e non sai come dirmelo? E' per questo che mi hai evitato, ultimamente?”
“Ma di che parli? Non ti ho evitato, ho avuto soltanto da fare. E comunque non ho cambiato idea. O, almeno, non del tutto. Cioé, la verità è che non ho un'idea, ecco!”
“Che cosa vuol dire?”
“Io non so cosa voglio! Vorrei venire con te, ma questo significherebbe lasciare tutta la mia vita, i miei amici... Però non è che non voglio più stare con te, lo capisci?”
“Laly, ti avevo detto di prenderti del tempo per riflettere, invece di dirmi subito di sì.”
“E infatti, è quello che ho fatto! Ho riflettuto ed è per questo che non ho avuto tempo per te.”
“E non hai pensato che dirmelo sarebbe stata una buona idea, invece di lasciarmi in sospeso per giorni?”
“Jimmy, per favore, non farla tanto lunga... Siamo d'accordo tutti e due che mi serve del tempo. Adesso lo sai, quindi direi che siamo a posto, no?”

Jimmy la guardò perplesso. All'inizio il temperamento di Laly lo aveva molto colpito e l'aveva trovata interessante. Tuttavia, adesso che si trovava a dover fare i conti con il suo strano modo di ragionare, faceva un po' di fatica a pensare che fosse una cosa di lei positiva.

/***/

Benedicte era sola in casa, quando venne raggiunta da Cathy, che le aveva chiesto se potevano incontrarsi. Le due si accomodarono in salotto. A Benedicte non era sfuggito il blocco che l'altra ragazza teneva stretto al petto.

“Allora, di cosa volevi parlarmi?”
“Del futuro! Del nostro futuro, se lo vogliamo!”
“Ah, wow, che entusiasmo! Lascia che ti ricordi che sto già per sposare José, prima che ti faccia strane idee!”
“Ma dai! Non intendevo certo niente del genere, tranquilla! No, io parlo del nostro futuro lavorativo. Davanti a noi abbiamo un'opportunità che non dovremmo lasciarci sfuggire.”
“Hai mai pensato di fare la venditrice? Perché secondo me sei molto portata. Non mi hai ancora detto cosa hai in mente, eppure mi stai già convincendo!”
“Etienne mi ha detto che Alfredo sta cercando qualcuno che prenda in gestione il locale che chiude questo weekend.”

Cathy la guardava con un'espressione elettrizzata, ma Benedicte non capiva dove l'amica volesse andare a parare, quindi le fece cenno di continuare.

“Sai quando l'altro giorno ti ho detto che avevo bisogno di trovare qualcosa in cui buttarmi? Che non riuscivo più a stare a casa?”
“Si, certo.”
“Bene, perché ho pensato che questa potrà essere la mia occasione per crearmi un futuro!”

A quel punto, Benedicte collegò le due cose.

“Vuoi dire che vuoi prendere in gestione il locale di Alfredo?”
“Perché no? Certo, da sola sarebbe un impegno forse troppo grande per me, infatti sono alla ricerca di qualche socia! O socio!”

Cathy le fece l'occhiolino.

“Mi stai chiedendo di diventare tua socia in questa cosa? Cathy, ti rendi conto che noi due non abbiamo nessuna esperienza in questo campo?”
“Si, lo so. Ma so anche che possiamo farcela, se ci mettiamo tutto il nostro impegno. Il locale avrà sicuramente bisogno di una ristrutturata, ma non possiamo farci abbattere al primo ostacolo, no?”
“Beh, al primo no, ma io ne vedo davanti già molti...”
“Stai demolendo il mio entusiasmo...”
“Cathy, la tua è un'idea fantastica, dico solo che dobbiamo fare dei conti, delle valutazioni, prima di imbarcarci in questa avventura!”

Cathy, a quel punto, posò il blocco sul tavolo davanti a loro, aprendolo.

“Tadààà! Come vedi, non sono una completa sprovveduta!”
“Di sicuro sei molto determinata!”

Benedicte sfogliò stupita le pagine del blocco, in cui Cathy aveva appuntato le idee, i progetti e i calcoli che aveva fatto fino a quel momento.

/***/

“E' stato pazzesco! Non mi ero mai sentito così in tutta la mia vita!”

Nicolas sorrise di fronte all'euforia di Christian. Erano sulla strada per andare al loro corso di fotografia e Christian non aveva mai smesso di parlare della mattinata passata a casa di Johanna.

“Non credevo che sarei mai stato capace di prendermi cura di un bambino, invece mi è piaciuto tantissimo e non penso che potrei ancora vivere senza quelle sensazioni che ho provato oggi. Oh, Nicolas, lascia che ti dica una cosa. Ho sempre pensato che fosse un'esagerazione, ma è proprio vero che un figlio ti cambia una vita!”
“Beh, sono sicuro che fra qualche mese la penserò esattamente come te!”
“Ci puoi scommettere, amico!”

/***/

Hélène e Johanna erano a casa di quest'ultima. Jonathan stava facendo il riposino pomeridiano, così il tono della loro conversazione era basso.

“Com'è andata con Christian? Stamani era tutto agitato, prima di uscire di casa. Agitato in senso positivo, sia chiaro!”
“Oh, capisco perfettamente cosa intendi. Nel percorso da casa vostra a qui non gli è passata l'agitazione... Però devo ammettere che se l'è cavata molto bene con Jonathan. Certo, all'atto pratico di prendersi cura di lui è ancora impacciato, ma mi ha molto sorpreso. Si sta impegnando tanto.”
“Già, non fa altro che parlare di lui e passa molto tempo a guardare le foto che ha di lui sul cellulare. Vuole costruire un rapporto con il piccolo e credo che voglia recuperare il tempo perduto.”
“Già, certo se avessi saputo che avrebbe reagito così, non avrei aspettato tutto questo tempo per dirglielo.”

Hélène mise una mano sulla spalla di Joahnna, per tirarla su.

“Johanna, è normale che tu abbia avuto paura... Dato il modo improvviso e burrascoso in cui le cose fra voi sono finite, chiunque avrebbe agito come hai fatto tu, te lo assicuro! Devi pensare al presente e al futuro. Jonathan non ricorderà del tempo in cui suo padre non era presente, ma avrà un futuro con lui.”
“Già, questa è sicuramente la cosa più importante.”

Hélène conosceva troppo bene Johanna, per non capire che c'era dell'altro nella sua testa.

“Johanna... C'è qualcos'altro di cui vuoi parlare?”
“Beh, a dire la verità... Sì. Il fatto è che io sono ovviamente felice per questa situazione. Ancora non riesco a credere che Christian, oltre a sapere di Jonathan, voglia essere parte della sua vita.”
“Ma... Perché mi sembra ovvio che ci sia un ma nell'aria.”
“Ho passato gli ultimi due anni e mezzo a cercare di dimenticare Christian. Non è stato per niente facile. Mi sono dovuta ripetere più volte che non meritavo un uomo del genere accanto a me. Ho pensato e ripensato senza sosta a quanto mi ha fatto soffrire, a tutto quello che mi ha fatto passare. Non è stato facile, ma pensavo di avercela fatta. Il problema è che, adesso, mi sembra che, a mano a mano, le mie difese stiano crollando. Averlo sempre intorno, vederlo insieme a Jonathan... Non pensavo che fosse cambiato veramente, ma adesso mi sto ricredendo. E... questo vuol dire che i miei sentimenti per lui stanno riemergendo e non sono pronta per questo.”
“Oh, Johanna... Sono sicura che Christian non cercherà in nessun modo di forzare le cose fra voi, anche se è ovvio che ti ama ancora. Prenditi tutto il tempo che ti serve per capire quello che vuoi, ma sappi che una storia d'amore come quella fra te e Christian difficilmente ha una parola fine in fondo.”
“Quanto mi sei mancata, Hélène, con la tua saggezza!”

Le due amiche non riuscirono a trattenere una risata.


  
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