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Autore: Nagicchan    26/02/2018    0 recensioni
Finalmente mi decido a mettere qualche altro pg nelle mie storie
Capite che io provo solo odio verso Kariya, perdonatemi ma è un fatto psicologico (?)
Dal testo:
”Shindou guardò il fidanzato con aria pensierosa, a quel punto era chiaro che se non saltavano allo scoperto prima o poi Kariya avrebbe tentato forzatamente di baciarlo.”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non l’hai ancora capito?
 
Aula di musica: quel posto in cui pochi entravano, quel posto dove loro due potevano starsene da soli per quel poco di tempo che avevano. Soprattutto dopo che Kariya continuava a torturarli tutto il giorno, cercando il più possibile di avvicinarsi a Kirino. 
“Ma che caspita vuole quello? Mi dà sui nervi, giuro!” - esclamò Shindou aprendo la porta dell’aula, tirando un mezzo sospiro di sollievo essendosi liberato - temporaneamente - di quella palla al piede.
”E che ne so, cerca sempre di attaccarsi a me. Se sapesse... mi immagino la reazione!” - fece il rosa ridendo, e riuscendo a contagiare con la sua risata anche l’altro, che poi posò la cartella e si sedette al pianoforte.
Kirino gli fece cenno di poter iniziare e, come ogni volta che si trovavano lì, il ragazzo iniziò a suonare. E mentre Shindou suonava, il suo ragazzo arrossiva sempre di più, lasciandosi trasportare dalla melodia. Ma quando i due credevano di essere finalmente lasciati in pace da quel demonio, un rumore di qualcuno che correva si sentì rimbombare nell’aula. O meglio, solo Shindou inizialmente lo sentì, dato che Kirino aveva la testa fra le nuvole come ogni volta che il castano suonava. E così l’atmosfera si interruppe, con un suono ingarbugliato di tasti confusi e con il ragazzo che smise di suonare. 
”Cosa? Perchè?” - si lamentò il rosa tornando in sè. 
”Non l’hai sentito vero? Credo che qualcuno stia venendo qui dent-“ 
Neanche riuscì a finire la frase che Kariya spalancò la porta col suo solito ghigno felice di vedere Kirino.
”Che diamine vuoi ora? Non ti sembra di averci torturato un po’ troppo oggi?” - Shindou ne aveva abbastanza di quel ragazzo, e aveva capito che anche lui aveva un debole per Kirino. Per il suo Kirino
“Insomma, neanche posso salutarvi?” - fece il blu puntando subito sul rosa, lasciando il castano in uno stato di confusione, imbarazzo, gelosia e rabbia tutti insieme. 
“Kariya. Smettila e non avvicinarti. Mi dai fastidio.” - fece secco Kirino, che aveva compreso anche lui che c’era qualcosa di strano in quella situazione.
”È che volevo solo dirti una cosa...” - Kariya assunse un’espressione che nessuno dei due aveva mai visto, e il sangue iniziava a ribollire nelle vene di Shindou, che immaginava già il peggio dalla conclusione di quella frase.
“Te l’ho tenuto nascosto ma...” - Kirino si sentì scoppiare il cuore quando la frase finì - “...te lo devo dire, se no mi rimane il peso. Tu mi piaci” 
Fu a quel punto che, contro la sua volontà, Shindou iniziò ad urlare contro il ragazzo, soprattutto perchè non accettava minimamente ciò che provava nei confronti del suo ragazzo.
”E-e ti pare il modo di dirglielo?” - l’imbarazzo lo mise al punto di balbettare, avrebbe voluto risolvere la situazione dicendo che lui lo amava di più, ma Kariya spesso e volentieri spifferava i segreti altrui, e di certo sapere che loro due erano fidanzati poteva diventare lo scoop dell’anno. 
”Cos’è, sei omofobo?” - ribattè l’altro crucciando il volto.
”Ma che... lasciamo stare, va. S-sei sulla s-strada sbagliata comunque” - ormai quello sarebbe stato l’inizio di una guerra. Per Kirino poi, che se ne stava zitto senza parole, perchè ovviamente amava alla follia Shindou, ma non voleva neanche offendere Kariya rifiutandolo. Anche se avrebbe voluto tanto urlarglielo in faccia che non gli piaceva.
”Che hai contro scusa? Fai tanto il protettivo...  nascondi qualcosa, Takuto?” 
E mentre Kariya sghignazzava, Shindou si mise in testa di dover finire quel dibattito e dirglielo. In qualche modo. Forse. 
”Hai problemi? È il mio migliore amico, non lo accetto!” - ovviamente Kirino aveva capito che migliore amico era una bugia per nascondere la loro relazione, mica era scemo lui. 
“Uh che carini, i migliori amichetti! Capisci che nella vita c’è anche l’amore? Avete tredici anni, cavolo.” 
Shindou non resistette più e fece per tirare un cazzotto in faccia a quell’imbecille, quando, straziato dalle urla, fu Kirino ad intervenire, sebbene con poca voglia di intromettersi.
”Basta! Ma vi rendete conto della scena! E se vi sente qualcuno?” 
“Insomma rispondimi! Ti ho detto che mi piaci, almeno dimmi se ricambi! Cavolo!” 
Shindou guardò il fidanzato con aria pensierosa, a quel punto era chiaro che se non saltavano allo scoperto prima o poi Kariya avrebbe tentato forzatamente di baciarlo.
”Vuoi che te lo dico? Enne. O. NO. Non ricambio affatto. E se tanto ti interessa, sono già impegnato.” - le parole gli uscirono spontanee, con una sicurezza interiore che aveva pochissime volte. Ma il blu ci voleva andare in fondo, a quella faccenda.
”Con chi, sentiamo? Chi è che si permette di stare insieme a Kirino Ranmaru?” - fece con tono aggressivo.
Il ragazzo lanciò un’occhiata sicura a Shindou, aveva già la risposta pronta, l’avrebbe paralizzato per bene. Se lo meritava.
”Non l’hai ancora capito eh? Che ingenuo...” - disse con sguardo vendicativo, avvicinandosi a Shindou per baciarlo, velocemente, tanto per soddisfare Kariya che in quel momento non aveva parole nè respiro. Ma quell’espressione contrariata gli era rimasta, vai a capire che pensava che il bacio era una cosetta da due centesimi e che stava mimando. Beh, questo pensava, e questo aveva afferrato Kirino. Se voleva delle prove, gliele avrebbe date, sebbene avrebbe dovuto chiedere presto scusa al suo ragazzo. A quel punto glielo fece proprio vedere, si girò di lato per fargli notare che le loro due lingue si stavano toccando. Kirino sapeva che a Shindou non andava, gli dava fastidio farlo, ma era necessario per scacciare quella peste di torno. Kariya, poveretto, se ne andò via mormorando delle frasi incomprensibili trà sè e sè, ma prima di sbattere la porta in faccia ai due, con tono deluso, promise che non l’aveebbe detto a nessuno. C’era da fidarsi? Nessuno dei due lo sapeva per certo.
Kirino staccò lentamente le sue labbra da quelle di Shindou, finalmente quello strazio (Kariya, non il bacio) era finito.
“Se n’è andato. Non ce la facevo più!” - sospirò soddisfatto
Il castano arrossì, e non poco - “Kiri... la tua lingua...”
L’altro se n’era completamente scordato, e cercò di scusarsi in qualche modo - “Oddio, scusa! È che volevo fargli capire che amo te più di ogni altra c-“
La frase fu interrotta dalla mano di Shindou che gli tappava la bocca.
“Guarda che non stavo per dire quello che pensi. Anzi, beh...” - il ragazzo assunse la sua solita espressione dolce che a Kirino piaceva tanto. Troppo. - “...sappi che mi è piaciuto.”
Il rosa era sorpreso. Abbastanza. Finalmente aveva ricevuto una delle sue “grandi soddisfazioni” dal suo ragazzo. E poi di nuovo, un altro bacio, tanto per soddisfare la sua voglia. ♥

NAGI’S CORNER:
Ziauuuuu *rotola* a parte questi finali orrendi, finalmente Shindou si è deciso a difendere Kirino ;D
Che ne pensate di questa nuova storia a tre? Fatemi sapere con una recensione ♡
Ps: in arrivo ci sarà una storia pre-white day, una sul white day e una raccolta di song fic, tutte sulla TakuRan.
Lo so, sono fissata con loro.
Bye Bye ♥
   
 
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