RING.

Quando mio marito non c’è per lavoro, la casa mi sembra vuota.

Per quanto mi piaccia il silenzio il suo rumore mi manca. E mi manca anche mettere in ordine tutte le sue cose, come i suoi capelli… Quando lo faccio mi sorride sempre.

Dicono che dopo il matrimonio le cose cambino, eppure noi viviamo ogni giorno come se fosse il primo: Io lo prendo in giro e lui mi urla contro con la sua voce fastidiosa esattamente come quando avevamo dodici anni. Con l’unica differenza che dopo aver litigato noi…

Ah, non lo so! A volte ci ritroviamo a rotolare fra le lenzuola senza neanche sapere come.

Il fatto è che quando lo vedo nudo i miei ormoni non sembrano più quelli di un trentacinquenne…

Basta pensarci, Sasuke! O dovrai di nuovo fare la doccia. E’ già la seconda di questa giornata…

Sto per rassegnarmi e alzarmi per recarmi in bagno quando la porta si spalanca.

“Sono tornato!” Lo vedo chiudere la porta e appendere la sua tunica alla parete. Non mi accorgo di avere una faccia un po’ ebete.

“Ancora in pigiama, Teme? Mi sorprendi!” Nel dirlo mi si avvicina e fa uno dei suoi sorrisi che hanno il potere di farmi impazzire.

Kami, Naruto. Come vorrei saltarti addosso.

Trattengo i miei istinti e riacquisto la mia solita aria composta.

“Non dirmi come comportarmi, Dobe.” Incrocio le braccia, insomma lo farei se le avessi entrambe, e mi volto dall’altra parte, offeso.

Lui ride e finalmente mi abbraccia. Il primo abbraccio dopo tre lunghissimi giorni.

Quanto mi sei mancato, Naruto.

“Vestiti, dai. Usciamo.” mi dice cingendomi la vita con le braccia e posandomi le sue mani calde sulla schiena.

“Usciamo?” Chiedo. “Ma non sei stanco?” Hai le occhiaie fino a terra, Naruto. Non avrai chiuso occhio in questi tre giorni, e neanche io l’ho fatto. Non ho voglia di uscire. Voglio restare a casa con te a guardare un film sul divano, poi magari andare a letto e… Dormire. Certo, dormire.

“Stanco? PFF. Potrei andare avanti per un’altra settimana!” Sei il solito sbruffone, Naruto.

Poi assume la sua espressione del se-mi-dici-di-no-me-la-paghi e sono costretto a dargliela vinta. Sospiro pesantemente.

“Vado a vestirmi… Ma torniamo presto!” Adesso sono io quello che non ammette contestazioni.

Salgo le scale, entro in camera da letto è comincio a vestirmi.

La sua voce mi raggiunge dal piano di sotto “Riesci ad essere stoico anche quando abbiamo da festeggiare!”

“Festeggiare”. Mi blocco mentre mi abbottono la camicia. Nah, avrò sentito male. Il nostro anniversario è stato due mesi fa e anche i nostri compleanni sono ben lontani. Nulla di cui preoccuparsi.
“oggi è un giorno importante, non dirmi che lo hai dimenticato.” gli sento dire.

...Okay, sono nella merda. Scatto verso il calendario che abbiamo appeso alla parete. Non c’è un segno, una scritta, una sigla, uno scarabocchio, NIENTE.

E’ impossibile. Io non dimentico mai nulla!

“Amore, sei pronto?” mi chiede abbracciandomi da dietro improvvisamente e posandomi le labbra sulla guancia.

“...Certo!” Dico forse con troppa convinzione. Niente panico, Sasuke, niente panico.

“Allora andiamo!”

Poco dopo ci troviamo seduti ad un tavolo, e non il tavolo del ristorante di Teuchi, un tavolo in un ristorante vero. Ci sono perfino i tovaglioli.

Chi sei tu, cosa ne hai fatto di mio marito?

Mi prende la mano e quasi sobbalzo per il contatto. “Mi sei mancato moltissimo...” Mi dice.

Non posso fare a meno di guardarlo negli occhi e sorridergli leggermente.

“Anche tu.” rispondo semplicemente.

A quel punto ci baciamo. La mia mano si posa sulla sua guancia, so quanto gli piaccia.

Lui mi morde leggermente il labbro inferiore e mi cinge ancora la vita.

Siamo sotto gli occhi di tutti, questa cosa di norma mi infastidirebbe parecchio. Ma adesso sono troppo preso per pensare agli occhi che potrebbero stare a guardarci… E poi ogni tanto fa bene ricordare al mondo che l’Hokage è mio, no?

Ci stacchiamo dopo molto tempo ma è da come mi guarda che capisco che sta per avventarsi di nuovo sulle mie labbra…

“Desiderate ordinare?” Maledico con lo sguardo il cameriere. Ma non vedi che siamo impegnati?!

Più tardi, finiamo di mangiare. Il cibo era buono, ma io cucino meglio e il Dobe non manca di farmelo notare. Peccato che sia io che lui sappiamo che mangerebbe anche le pietre, se avessero un buon sapore.

“Potrei entrare in cucina e far vedere allo chef come si prepara del cibo vero.” Dico, sfoggiando il mio solito ghigno provocatore.

Lui scoppia a ridere “Sei il solito disfattista!”

Che bello vederlo ridere così, soprattutto sapendo come siano stati duri gli ultimi giorni per lui.

“Non potevo farti cucinare anche in un giorno così importante.” Oh-oh. Eccolo di nuovo…

Mi guardo intorno ipotizzando di scappare dalla finestra. E’ solo vetro, potrei romperlo con un solo pugno. Oppure potrei nascondermi sotto il tavolo… Kamisama, mi sento ridicolo!

“...Vado un attimo in bagno.” Riesco solo a dire. E senza dargli il tempo di capire, corro e mi chiudo la porta alle spalle.

Passo cinque minuti a guardarmi allo specchio e, per quanto vorrei, non posso restare qui per sempre. Potrei semplicemente dirgli la verità ma… Ho paura di deluderlo. Lui si è impegnato tanto ed io… Io non so nemmeno il perché di tutto questo. Mi faccio schifo.

Una volta uscito, lo vedo al tavolo ad aspettarmi con due calici in mano.

“Brindiamo?” mi sorride porgendomi il bicchiere.

“L’hai in-ingoiato…!” Vedo nascere sul suo volto un’espressione allarmata.

“Mh?” Chiedo senza capire.

“Qu-quello nel bicchiere, l’anello!”

“L’ANELLO?!”

Naruto prende le nostre giacche, lascia dei soldi sul tavolo e si avvia velocemente verso l’uscita.

“Andiamo immediatamente all’ospedale.” mi dice. Ma davvero? Ed io che avevo voglia di un gelato.

Camminiamo con fretta, gli chiedo insistentemente spiegazioni.

“Volevo solo farti un regalo, Teme! E volevo dartelo in maniera carina. Chi cazzo se lo immaginava che te lo saresti ingoiato?!”

“Secondo me tu guardi troppi film, Dobe! Perchè ogni volta che fai qualcosa finisce sempre male?!”
sto quasi urlando. Non voglio arrabbiarmi con lui… Ma la situazione mi ha scosso parecchio.

Gli vedo abbassare il capo.

Entriamo in ospedale. Naruto si guarda intorno in cerca d’aiuto.

“Naruto, Sasuke? Cosa ci fate qui..?” Mi giro e la vedo, riconoscerei quei capelli rosa fra mille.

“Sakura, devi aiutarci!”

“Naruto, calmati e non urlare. Siamo in un ospedale… Cosa è successo?” Sakura mi guarda, sperando di ricevere una risposta sensata.

“Ho ingoiato un anello.” Okay, okay, sono calmo.

“Hai… Cosa?” Non sa se ridere o essere preoccupata. Da bravo medico però, capisce che quello non è il momento adatto per le domande e ci fa accomodare in una stanza.

“Spogliati e non muoverti troppo, io arrivo subito.” sentenza e se ne va.

Naruto non dice una parola. Tiene ancora lo sguardo basso, si sente in colpa.

“Mi aiuti..?” Gli chiedo, guardandomi la camicia e lui inizia a sbottonarla.

Odio vederlo così…

“Mh… Avrei preferito che tu me la levassi in altre circostanze.”

Ed ecco che finalmente lo sento ridere. “Anche io.” mi risponde.

Riapro gli occhi, ho la vista annebbiata…

Mi ci vogliono alcuni secondi per ricordarmi dove sono. Naruto è accanto a me, dorme su una sedia e con la testa sul materasso del mio letto mentre mi tiene la mano. Chissà come sta scomodo.

Gli accarezzo i capelli e lui riapre subito gli occhi.

“Sasuke…!” Si alza e poi mi stringe fra le sue braccia. “Come stai?”

“Sto bene...” Ho solo un buco nello stomaco.

“Sakura ha detto che possiamo andare a casa, sai?” mi fa posare la testa sul suo petto e mi accarezza dolcemente i capelli. “Mi occuperò io di te.”
“...Posso scegliere di restare qui?”

“Sasuke!” Ride, e rido anche io.

Finalmente siamo a casa nostra, seduti sul nostro divano a vedere un film. Ha insistito affinché mi coprissi bene ma non ho protestato, anche perché adesso mi sta abbracciando.

“Mi dispiace, avremmo dovuto festeggiare per bene ma ho rovinato tutto...” Dice rompendo il silenzio.

“Non è colpa tua.” Gli do un bacio sulla guancia.

La convalescenza mi sta rendendo più dolce.

“Senti… Devo dirti una cosa.”

Ed anche più stupido.

Sospiro. “Io… Credo di non sapere...”

“Che cosa stessimo festeggiando? Lo immaginavo.” Mi anticipa ed io sono sbalordito.

“Vedi, amore… nella giornata di ieri, esattamente venti anni fa tu sei tornato a casa dopo essere stato rilasciato.” Mi sorride. “Per me è stata una vittoria enorme dato che avevo fatto davvero di tutto per farti tornare da me. Lo ricordo come se fosse ieri… Non riuscivo ad accettare il fatto che tu fossi in una prigione dopo aver salvato il mondo.”

Mi prende la mano.

“Hai bussato alla mia porta e ci siamo abbracciati. I-Io non potevo crederci. Eri a casa.”

Sento gli occhi bruciare.

“N-Non lo avrei mai immaginato…” Sto piangendo. Sto piangendo?!

Le lacrime mi rigano il volto e non posso fare a meno che abbracciare forte quell’idiota di mio marito.

“S-sono a casa...” E lo dico mentre ammiro il mio nuovo anello.

Angolino dell'autrice: La mia prima SasuNaru. Era da un po' che volevo scriverne una! 
Mi piacerebbe ricevere delle recensioni perchè vorrei migliorare. mi aiutate? Grazie per aver letto! <3