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Autore: aphs91    05/03/2018    2 recensioni
"Quella comunissima giornata era iniziata nel peggiore dei modi possibili ed Ella sapeva che poteva solamente andare peggio."
Drizella/Henry AU!Hogwarts
★ Iniziativa: Questa storia partecipa al “Playing with magic” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 1732
★ Prompt/Traccia: 37. Durante la lezione di Divinazione, A vede B nel proprio futuro.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Henry Mills, Ivy Belfrey/Drizella Tremaine
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata come tante per Drizella “Ella” Tremaine. Sesto anno, orgogliosa Serpeverde – non come quella sapientona di sua sorella Anastasia, smistata a Corvonero. Nonostante ciò, quella che si impegnava di più negli studi era Ella. Anastasia ci riusciva e basta, senza il minimo sforzo, come se le venisse naturale. Per Ella era diverso: impiegava ore ed ore sui libri, memorizzava ogni singola cosa, faceva molta pratica... Era difficile essere la numero uno, ma la sua ambizione era tale da permetterle di compiere tutti quegli sforzi.
Quella mattina comunque non era di certo diversa dalle altre, se non per il fatto che era quel dannato giorno della settimana in cui aveva lezione con i Grifondoro. Odiava dover dividere lo spazio, persino l'ossigeno, con loro. Specialmente con uno di loro. Henry Mills, il figlio di Regina Mills, la professoressa di Difesa contro le Arti Oscure. O meglio, quella era la madre adottiva. La sua vera madre era una certa Emma Swan, una degli Auror più coraggiosi che il Mondo Magico ricordasse. Se poi Ella avesse dovuto tracciare l'intero albero genealogico di Henry Mills le ci sarebbero volute delle ore. Bastava semplicemente dire che era un ragazzino spocchioso, Grifondoro e come se non bastasse era anche il suo compagno di banco durante l'ora di Divinazione. Perché? Per Ella era ancora un mistero perché fosse costretta a sopportare quell'elemento. O meglio, lo sapeva perché Madre Gothel, la “professoressa” glielo avesse affiancato: perché lei era bravissima, mentre lui era un totale disastro. Nonostante la sua bravura in Divinazione, c'era da dire che non era esattamente una persona fortunata. Era un tipo solitario, Ella. Nel corso di quegli anni a Hogwarts non era riuscita a stringere amicizia con nessuno. Sopportava a stento i suoi compagni di Casata, il resto degli studenti le era del tutto indifferente. Tranne appunto quel Mills che la scocciava sin dal primo giorno di scuola.
- Buongiorno Tremaine! - esclamò vivace raggiungendola presso la tavolata dei Serpeverde in Sala Grande, dove la ragazza si apprestava a consumare la sua colazione.
- Cosa vuoi Mills? Non ti bastano le tre ore di oggi pomeriggio per torturarmi? - lo salutò di rimando, senza neanche guardarlo. Il Grifondoro ridacchiò, sedendosi al suo fianco. Gli studenti di Serpeverde gli riservarono un'occhiataccia.
- A tal proposito... Sai cosa ci farà fare oggi Madre Gothel? Perché tra gli allenamenti di Quidditch, il Club dei Duellanti... - iniziò a dire il ragazzo passandosi una mano tra i capelli. Ella si girò di scatto, riservandogli uno sguardo che in confronto la maledizione Cruciatus era uno scherzo.
- Ah, sei stato così impegnato da non aver preparato la lezione di oggi!? Era sulla Caffeomanzia... - disse rapida la ragazza, spalmando del burro su una fetta biscottata. Henry sospirò, frustrato.
- Non mi coprirai, vero? - chiese consapevole della risposta che lo attendeva.
La fetta biscottata tra le mani della Serpeverde andò in frantumi sotto la presa per nulla delicata della ragazza.
- Ti è dato di volta il cervello, Mills!? Non coprirò la tua pigrizia, neanche sotto maledizione Imperius! - sbottò Ella, che aveva perso l'appetito per quella mattina. Henry la guardò cercando di farle gli occhi dolci.
- Ti prego! Ho paura di Madre Gothel. - la supplicò il Grifondoro. Ella sbuffò.
- Fuori dai piedi, Mills. Ci vediamo a lezione. - concluse la ragazza raccogliendo le sue cose ed alzandosi dalla panca. - E dimenticavo. - aggiunse prima di avviarsi fuori dalla Sala Grande. - Lo faccio solo perché ci tengo a mantenere il mio Eccellente. -
Henry saltò in piedi, sorridente. - Grazie, grazie! -
Certo, come se un normalissimo “grazie” fosse più che sufficiente. Quella comunissima giornata era iniziata nel peggiore dei modi possibili ed Ella sapeva che poteva solamente andare peggio.

L'ora di Divinazione non tardò ad arrivare. Ella avrebbe preferito passarla lucidare la Stanza dei Trofei piuttosto che sedersi accanto ad Henry Mills e sostenerlo durante la lezione.
- Come vi avevo accennato la volta scorsa e come sicuramente saprete in base alla ricerca svolta per la lezione, l'argomento di oggi è la Caffeomanzia: l'arte di leggere il presente ed il futuro con il caffè. - iniziò la lezione Madre Gothel, con il suo tono piatto e privo di emozioni come sempre. Ella seguiva attentamente le parole della professoressa, seguendo il libro di testo con le parti importanti già evidenziate. Henry Mills non era ancora riuscito a recuperare il suo dalla borsa.
- Vuoi darti una mossa, prima che Madre Gothel se ne accorga? - bisbigliò a denti stretti la Serpeverde. Il ragazzo si rimise composto sulla poltrona con il tomo tra le mani.
- L'ho preso, l'ho preso. - disse sottovoce iniziando a sbirciare dal libro della compagna. Ella alzò gli occhi al cielo, sperando che almeno si sbrigasse.
Madre Gothel intanto raccontava delle origini della pianta di caffè, di come l'arte della Caffeomanzia fosse stata tramandata da generazione in generazione e la sua parte controversa: ovvero la capacità di leggerci sia il presente che il futuro. Non che Ella Tremaine credesse poi così tanto nella Divinazione, ma la media era importante, quindi si sforzava di essere all'altezza anche di una materia così nebulosa come quella. Anastasia invece aveva proprio il “dono”, com'era solita ricordarle Madre Gothel quando la ragazza si fermava dopo le lezioni per chiederle qualche precisazione. Era ovvio che la sua perfetta sorella fosse anche una divinatrice. Non ne era per niente sorpresa.
- Perché quella parte è importante? - domandò sottovoce il Grifondoro richiamando l'attenzione di Ella. La Serpeverde sobbalzò appena, osservando con la coda dell'occhio il punto indicato dal ragazzo.
- Perché... - iniziò a dire, ma Madre Gothel intercettò lo scambio di parole tra i due e con un colpo di tosse li richiamò.
- Signor Mills. Signorina Tremaine. - esordì la strega. Adesso l'intera aula guardava loro.
Fantastico, pensò Ella maledicendosi per aver acconsentito ad aiutare quello sfigato di un Grifondoro.
- C'è qualche problema? - incalzò ancora la professoressa.
- No, nessuno. - rispose rapidamente Ella, fingendo sicurezza. La donna incrinò le labbra in una specie di sorriso.
- Non hai le doti di tua sorella... O forse sì. - asserì la professoressa avvicinandosi.
- È colpa mia, Madre Gothel... - si intromise prontamente Henry.
- Lo so, Mills. È sempre colpa tua. - asserì la donna, compiaciuta. - Meno venti punti a Grifondoro e, considerata la situazione, adesso la signorina Tremaine ed il signor Mills ci faranno una lezione pratica su come leggere i fondi del caffè. - concluse la professoressa dirigendosi verso la credenza in fondo all'aula da cui prese il caffè e l'occorrente per interpretare il futuro. Henry deglutì vistosamente.
- Questa me la paghi, Mills. - disse a denti stretti Ella, infuriata. Henry non disse nulla, consapevole che fosse decisamente colpa sua quella situazione.
Madre Gothel tornò da loro con tutto il necessario e versò il caffè nella tazza. - Bevi. - ordinò. Henry fece per prendere la tazza, ma la donna lo fermò. - Non tu... Lei. - Ella afferrò rapida la tazza e ne bevve il contenuto senza agitarlo, come aveva letto nel manuale. Poi versò ciò che ne restava sul piatto. Passò la tazza ad Henry, certa che almeno lei avrebbe saputo cosa fare. Con precisione roteò più volte il piatto con i fondi di caffè finché qualcosa di chiaro iniziò ad apparire.
- Bene, almeno qualcuno ha studiato. - la fermò Madre Gothel. - Signor Mills, interpreti il futuro della signorina Tremaine. - il Grifondoro osservò titubante la tazza.
Ella sperava che fosse abbastanza furbo da inventarsi qualcosa di credibile, lo osservò crucciarsi e notò quella ruga di espressione che gli compariva sulla fronte ogni qualvolta era agitato.
- Sì, dunque... - farfugliò il ragazzo. - Vedo ambizione. - disse risoluto, ma Ella ritenne quella risposta fin troppo ovvia. Madre Gothel con un gesto della mano lo invitò a continuare. - Poi... Questo lo conosco, ne sono sicuro. Solitudine? - chiese. L'insegnante sorrise compiaciuta.
- Ha fortuna, come sempre, signor Mills. È corretta la sua interpretazione. - asserì, ma questo non sarebbe bastato a far recuperare i punti persi alla casata Grifondoro. E meno male!, pensò Ella, stizzita da tutta quella situazione. Intanto era infastidita dal fatto che un dannatissimo fondo di caffè in una tazza l'avesse messa a nudo davanti l'intera aula, in secondo luogo era altrettanto scocciata della situazione in cui il ragazzo la aveva cacciata.
- Tocca a lei, signorina Tremaine. - la invitò a procedere. Ella si concentrò ed osservò i vari simboli apparsi sul piatto. Vide rabbia, ne era sicura ed un'altra cosa... Il piatto le scivolò dalle mani, rompendosi.
Uno scintillio attraversò gli occhi di Madre Gothel.
- Va bene così, signorina Tremaine... Meno venti punti a Serpeverde. Ora dobbiamo riprendere la lezione. - concluse la donna soddisfatta.
Le mani di Ella tremavano. Non poteva crederci, eppure se Madre Gothel era così contenta sapeva di aver interpretato bene. Quella giornata era ufficialmente divenuta un incubo.

Quando la lezione terminò, a loro due venne assegnato un rotolo di pergamena extra da consegnare la prossima settimana sulle varie arti divinatorie con cibi e bevande. Ovviamente.
Ella si apprestò ad uscire dall'aula, senza degnare di uno sguardo Henry. Il ragazzo, però, le corse dietro.
- Ehi, aspetta! - esclamò raggiungendola per le scale che scendevano lungo la Torre di Divinazione.
- Cosa vuoi ancora? - sbottò la ragazza, arrestando il suo passo. Henry si portò una mano alla nuca, imbarazzato.
- Volevo scusarmi... - esordì. Ella ne rimase sorpresa: quel Grifondoro si stava pure scusando! - …e chiederti cosa hai visto. Perché hai lasciato cadere il piatto? Lo sai che la Divinazione non è una magia affidabile, no? - ecco, adesso si stava ricredendo.
La Serpeverde sbuffò e riprese a scendere le scale. Ma Henry non demordette.
- Dai, non vorrai dirmi che c'era il gramo! - esclamò quello, allegro. Ella si fermò nuovamente, girandosi di scatto e parandosi davanti a lui.
- Avrei preferito che ci fosse il gramo! - ringhiò quasi in faccia al ragazzo. - Ora lasciami in pace. - concluse sperando che il messaggio fosse arrivato. Henry non la seguì più, infatti.
Una parte di lei restò delusa dall'atteggiamento del Grifondoro, che la lasciò andare; ma d'altro canto il futuro si era espresso più che chiaramente: Ella si sarebbe innamorata di Henry. O almeno questo le avevano predetto degli stupidissimi fondi di caffè!

 

angolo autrice:
Dall'oltretomba, ritorno, con una nuova OTP.
Necessari dei chiarimenti. Allora io sto seguendo, ben consapevole che la serie è stata definitivamente cancellata, la settima stagione di OUAT e non sopporto Cinderella. Ma adoro Drizella (come si fa a non amare Adelaide Kane, come!). E quindi mi è partita l'OTP senza alcuna possibilità di fermarla, in alcune puntate, ed eccomi qui. Inoltre questa one-shot partecipa al contest indetto dal Fanwriter.it, Playing with magic”.
Per i dettagli sulla Caffeomanzia, ho letto la spiegazione su Potterpedia.it.
Spero vi piaccia e che ci sia qualche altra anima folle come me da shippare questi due.
pace&amore.

   
 
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