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Autore: Chiara___1995    06/03/2018    2 recensioni
Ronald era felice mentre tornava verso casa. Sapeva che ad aspettarlo, vestita di tutto punto, avrebbe trovato Hermione, la sua compagna ormai da qualche anno.
Ma andrà tutto secondo i piani?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ronald era felice mentre tornava verso casa. Sapeva che ad aspettarlo, vestita di tutto punto, avrebbe trovato Hermione, la sua compagna ormai da qualche anno. Aveva comprato un vestito qualche settimana prima, tornando a casa con la busta in mano e il viso imbronciato. Era un po' troppo azzardato secondo lei, Ginny l'aveva convinta che sarebbe stata benissimo e Ron, concordando in pieno, l'aveva convinta a indossarlo per la cena di Capodanno.

Era una cosa che mandava fuori di testa Ron, andare in un posto affollato e poter guardare Hermione, magari sfiorandole la schiena o accarezzandole la parte alta della gamba. Era la tattica giusta per far si che, finita la festa, lei le saltasse addosso una volta soli. Si batté mentalmente il cinque, girò su se stesso e si smaterializzò sull'uscio di casa; tre giri di chiave, perché la prudenza non è mai troppa, e fu dentro.

< Hermione, sono a casa! > chiamò.

Il salotto era semplice ma di buon gusto, aveva concesso che fosse lei a scegliere l'arredamento. All'improvviso, dal divano rosso posto al centro del salotto, sentì un rumore. La mano corse subito alla bacchetta, in un riflesso quasi involontario. Si avvicinò piano, a passi leggeri, ma quello che vide non lo spaventò affatto, anzi. Un sorriso dolce gli si aprì sul viso alla vista di Hermione completamente rannicchiata sul divano, coperta fino al collo.

< Non credo di sentirmi molto bene. > Disse, guardandolo con gli occhi lucidi dalla febbre.

Ron allungò una mano per toccarle la fronte.

< Hermione tu scotti! Hai già preso una pozione? >

< Non prenderò una pozione per un semplice raffreddore! Sto bene dopotutto. Lasciami qualche minuto e sarò pronta per andare. >

Si guardarono per un po', Ron con un sopracciglio alzato e Hermione con lo sguardo colpevole. Così il ragazzo, capendo in che direzione sarebbe andata la discussione, prese in mano piuma e pergamena e scrisse una lettera di scuse alla madre, spiegandole che non sarebbero potuti essere lì quella sera. Si tolse le scarpe, lasciandole fuori dal tappeto come Hermione gli diceva sempre, e si corico sul divano insieme a lei. Alzò la coperta sotto la quale si trovava Hermione e vide che indossava uno dei maglioni che Molly gli aveva regalato, uno color melanzana con una grande R ricamata sopra, così grande per lei da arrivarle alle ginocchia. Il divano era troppo piccolo per contenerli entrambi e la ragazza, che era sempre stata mingherlina, dovette coricarsi praticamente sopra Ron, con la testa sul suo petto. I suoi capelli erano raccolti in un grande chignon spettinato, le sue guance erano arrossate oltre la soglia della normalità e le maniche del maglione, troppo lunghe per la ragazza, erano arrotolate.

< Sai, tornando a casa pensavo che ti avrei trovata con quel bel vestito che hai comprato da poco, i capelli magicamente allisciati e quel rossetto che ti sta così bene sulle labbra. Pensavo che saremmo andati alla Tana e avevo in mente di stuzzicarti un po', così avremmo.. be, fatto l'amore al nostro ritorno.>

< Mi dispiace aver rovinato i tuoi piani Ron. > Disse con voce triste.

< Non ho finito! Sto per dire una cosa alla quale non crederai e mi darai dell'idiota per averlo pensato. È bello tornare a casa e trovarti con il mio maglione indosso, forse non ti dona come quel vestito ma a me piace comunque. E sei bellissima.. > disse, accarezzandole piano il viso < me ne rendo conto sopratutto in questi momenti. È più facile essere belle con un bel vestito e un bel rossetto, tu sei bellissima con un vecchio maglione, i capelli spettinati e il viso tutto rosso. >

Hermione fece un grosso sorriso, posò le sue labbra su quelle del ragazzo, baciandole dolcemente.

< Farò finta di crederti solo perché la febbre mi annebbia la mente Ronald. >

Ma lo era davvero, bellissima, e non l'avrebbe mai capito.

La mezzanotte li trovò addormentati, stretti l'uno all'altra.

 

***

 

Erano passati tre giorni dall'ultimo dell'anno, Hermione non si era ancora del tutto ripresa anche se Ron sperava di trovarla in condizioni migliori rispetto al giorno precedente. Si smaterlizzò, come da abitudine, sull'uscio della porta di casa loro. Girò la chiave nella toppa per tre volte, come al solito, ed entrò.

< Hermione, sono a casa! >

Si affacciò nel soggiorno e fu contento di non vedere il divano occupato.

Poi, all'improvviso, la vide.

Uscì dalla loro camera, come in una visione. Aveva indossato quel bel vestito comprato con Ginny, di un blu acceso e leggermente scollato, le arrivava sopra le ginocchia, lasciando scoperte le gambe. Ma Ron sapeva che la parte migliore del vestito non era quella. Aveva i piedi scalzi e si avvicinava a lui con un espressione a metà fra l'innocenza e l'imbarazzo. Aveva tenuto i capelli ricci, proprio come Ron li preferiva, e messo su quel rossetto che lo faceva impazzire. Si avvicinò a lui, posandogli le mani sul petto e alzandosi sulle punte, e lo baciò. Non un bacio come quelli di sempre, teneri e veloci. Assolutamente. Un bacio di quelli che fanno diventare le orecchie di Ron rosse in un secondo. Così lui la strinse a sé, godendo finalmente della parte migliore del vestito. La schiena, infatti, era quasi completamente scoperta, e Merlino solo sa quanto è bella la schiena di Hermione.

< Allora, quale Hermione preferisci? Questa o quella che indossa maglioni enormi? >

< Sei bellissima Hermione, adesso come quella sera. Importa poco quello che indossi, sei tu ad essere bella. >

Lo disse con una semplicità che sconcertò Hermione.

< Ronald a volte sei così dolce e non te ne rendi neanche conto. >

< Ma se proprio devo scegliere la mia Hermione preferita, credo di avere una risposta! >

La baciò, mentre con le mani arrivava alla zip del vestito e l'apriva; fece scivolare le spalline giù dalle braccia e il vestito giù dai fianchi. Aprì gli occhi e la guardò con il viso in fiamme, noto che anche lei era imbarazzata così smise di guardarla e la prese in braccio, portandola in camera da letto.

Fecero l'amore più volte, beandosi l'uno nel respiro dell'altra, amandosi fino a crollare addormentati, abbracciati nella loro nuova casa, stretti nella loro nuova vita.

   
 
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