Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: lolalov    08/03/2018    1 recensioni
Arriva quando fa più freddo, piano piano, con dolcezza.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
i sogni di una scrittrice Come Neve

Il sole entra attraverso uno spiraglio che sfugge alle tende e mi arriva dritto sugli occhi.
Che modo orribile di svegliarsi!
Ok, mi rendo conto che non dovrei reagire così, che il sole non ha fatto niente di male infondo, ma cavolo, non penso che qualcuno mi possa biasimare se  ho voglia di dormire alle...sei di mattina.
Che avrò mai fatto di male per meritarmi di essere svegliata ad un'ora così indecente.
Si, lo so che probabilmente meriterei di peggio per tutti gli errori che ho commesso, e si, so anche che c'è tanta brava gente che è costretta ad alzarsi a quest'ora tutti i giorni per dover poi affrontare una giornata lavorativa, ma ieri ho finito di scrivere alle due e davvero non ce la faccio a rimanere coerente con la realtà.
Ho sempre pensato alla realtà come alla punizione dei grandi, degli adulti.
La realtà è una prigione dove viene rinchiuso chi ha rinunciato a sognare.
Da questo punto di vista posso dire sinceramente che sono molto infantile, anche troppo, e ne sono completamente consapevole.
Non mi interessa cosa dicono gli altri su questo mio aspetto.
Sono  sempre stata una sognatrice, fin da adolescente.
Quando vedevo le mie coetanee iniziare a guardarsi intorno e a cercare di comportarsi da donne vissute provavo davvero tristezza, perché non sapevano che stavano rinunciando ad un tesoro di valore inestimabile: la fantasia.
Fin dalla notte dei tempi la fantasia, l'immaginazione, i sogni, sono sempre stati i più grandi compagni dei bambini.
Sfortunatamente lasciata l'infanzia alle spalle i bambini crescevano e dimenticavano.
Dimenticavano i mondi straordinari di cui erano avventurieri, dimenticavano i cieli immensi e stupefacenti dove volavano come uccelli, dimenticavano bestie straordinarie come draghi, compagni valorosi, maghi, guerrieri ma anche contadini, commercianti, viaggiatori.
Lasciavano che tutto questo gli scivolasse dalle mani senza nemmeno accorgersene.
Io sono di parte, lo ammetto, vivendo di ciò che la mia fantasia riesce a creare dovrebbe essere più che scontato che la pensi in questo modo.
Quello che invece è davvero scontato e che gli altri non capiscono è che anch'io ci sono passata.
Ho dovuto affrontare l'adolescenza come tutti gli altri e ho iniziato a vedere ciò che mi circondava, ad accorgermi del  mondo reale e di chi lo abitava.
Il punto è che a me non è mai piaciuta la realtà, mi è sempre sembrata così spoglia, anonima, priva di emozioni.
La gente "reale" vive in un mondo crudele, dove la cattiveria è fin troppo diffusa.
Loro si sono adattati a quel mondo e ciò li ha resi aridi e insensibili.
Credono che tutto quello che è diverso sia sbagliato, un errore.
Criticano le persone solo per la scelta di una maglietta o per un paio di jeans della stagione passata.
Deridono gli altri perché non lavorano in una grande azienda e non guadagnano come loro, senza sapere che le persone di cui si prendono gioco sono infinitamente più felici.
"La realtà cambia la gente".
E'stato questo il mio primo pensiero quando ho iniziato a "vedere" e non è passato che un secondo che ho desiderato di essere cieca di fronte a tutto quello.
Da quel momento ho vissuto in un mondo tutto mio, senza lasciare che la crudeltà del mondo mi scalfisse.
Per questo motivo ho passato molto tempo con, come unica compagnia, i miei amati libri.
I libri sono il nutrimento dell'anima e la mia era sempre affamata.
Gli unici momenti in cui mi sentivo in pace erano quelli in cui ero immersa in un libro che parlava di viaggi avvincenti, di avventurieri, anche di guerre.
Questo purtroppo mi ha tenuto lontana da persone della mia stessa età, mi ha resa introversa ed emarginata.
Sono stata vittima di scherzi stupidi, di prese in giro e derisioni.
Mi sono chiusa sempre più in me stessa, sbalordita che loro non notassero cose meravigliose come i racconti che leggevo.
Mi resi conto che io e loro eravamo diversi, conclusi che non potevamo in nessun modo trovare un punto d'incontro.
Fu a causa di quella convinzione che ancora oggi mi ritrovo a darmi della stupida per non essermi accorta che non tutti erano come loro.
Se ci ripenso provo ancora rabbia per non essermi accorta della persona meravigliosa che mi stava costantemente vicina.
Di quel ragazzo che mi difendeva sempre dalle loro angherie e mi chiedeva in quali sperduti luoghi solevo sperdermi, di quali persone meravigliose avevo conosciuto e di quante bestie maestose conoscessi i nomi.
Quel ragazzo non era come loro, e non era come me.
Lui era speciale, viveva in un mondo dove c'era un perfetto equilibrio tra realtà e fantasia.
Me ne resi conto solo molto tempo dopo e una volta aperti finalmente gli occhi non potei più staccarli da lui.
Ringrazio ancora il cielo di aver fatto in tempo, di essermene accorta, altrimenti a quest'ora non avrei quello stesso ragazzo, ora divenuto uomo, che dorme accanto a me così beatamente.
Lui fa parte dei mie sogni ed io ho sempre odiato rinunciarvi.
E' la più grande benedizione che la vita mi abbia donato.
E non sarò mai grata abbastanza a qualunque dio o divinità che mi ha permesso di incontrarlo e di legarmi a lui in modi che neanche io, che conosco mille e mille modi per esprimere un semplice concetto, riesco a spiegare.
Anche se ci provassi, non basterebbe una vita intera per riuscirci, ma se proprio c'è qualcosa che ci si avvicina, anche se di poco, allora direi che è come la neve.
Arriva quando fa più freddo, piano piano, con dolcezza.
Ci prende di sorpresa e ci incanta.
Osserviamo ogni singolo fiocco che si poggia dolcemente sulle nostre mani, sui vestiti, sul viso, nel cuore.
Attimo dopo attimo non smette di avvolgerci e non fa altro che aumentare la meraviglia che lentamente ci riempie.
Poi, in quello che ci sembra un battito di ciglia, ma che possono essere state ore, giorni, addirittura anni, alzando lo sguardo rimaniamo folgorati da una distesa di bianco.
Puro e candido e sconvolgente e semplice nella propria immensa magnificenza.
E non ci resta più scampo, siamo circondati, è ovunque su di noi e dentro di noi.
E fa ancora freddo ma non ci sembra niente in confronto allo spettacolo a cui stiamo assistendo, in confronto al calore che la gioia che stiamo provando ci dona.
E' qualcosa che non dimenticheremo mai, neanche quando tutto si sarà sciolto e non ci resteranno che le guancie inumidite da scie che quella stessa neve ha inciso sul nostro volto.
Quindi si, se dovessi provare a descriverlo, lo farei esattamente così, ma ancora mi sembrerebbe di non aver detto abbastanza, ma infondo non basterebbero tutte le parole nè tutte le lingue esistenti per trovare un modo soddisfacente di descrivere quello che è tutto il mio universo.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: lolalov