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Autore: Lightning Plasma    11/03/2018    7 recensioni
L’unica cosa che si ascoltava erano i passi della fanciulla che si stava avvinando all’enorme vetrata difronte a lei. Il vestito lungo bianco che indossava volteggiava a ogni suo movimento.
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Endymion/Serenity
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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L’unica cosa che si ascoltava erano i passi della fanciulla che si stava avvinando all’enorme vetrata difronte a lei. Il vestito lungo bianco che indossava volteggiava a ogni suo movimento.
Il paesaggio che si mostrava davanti ai suoi occhi era da mozzare il fiato, una distesa enorme dell’universo a perdita d’occhio e davanti a lei la terra dallo spazio, con un quarto del sole ad illuminarla in tutta la sua bellezza.
La fanciulla sollevava la sua mano e nell’aprirla ne appoggiava il palmo sul vetro, avvertendone lievemente il freddo che esso emanava. Il suo sguardo era fisso verso il pianeta terra, quel pianeta che il Silver Millennium ne stava custodendo la pace da secoli e che nessun extraterrestre poteva scendere su di esso.
Volse lo sguardo alla sua destra, verso la luna, schiudendone leggermente le labbra e lo sguardo mostrava un velo di tristezza.
Era consapevole della sua missione, proteggere quei luoghi e la principessa che lo abitava, e niente e nessuno avrebbe interferito su questo.
Improvvisamente una luce attraversa le sue iridi verdi, riportandone l’attenzione sulla terra, il pianeta azzurro.
Guarda con occhi meravigliati quella luce andandosi a posare su un punto del pianeta e ne sembrava esserne attratta.
Appoggiava entrambe le mani al vetro per vedere dove si sarebbe fermata. Ecco il punto.
Delle nuvole di stavano ammassando cariche di pioggia, avendo appena fatto in tempo a vederne la posizione.
Voltandosi con il corpo, sciogliendo i suoi capelli lunghi capelli lisci, guarda all’interno del suo palazzo pensando che qualcun altro avesse compreso le sue intenzioni, ma in quel luogo, oltre a lei, non cera nessuno.
Solo la stella gemella poteva osservarla, ma la sua guardiana non era stata ancora scelta e così, sentendosi libera di agire, stava per infrangere quel tabù.

Se la Regina Selene l’avesse scoperta sarebbe immediata la pena di morte.

Stacco’ la mani dal vetro facendo fuoriuscire dal suo corpo una luce azzurra.
I vestiti che indossava s’innalzano leggermente, compresi i suoi capelli, socchiudeva gli occhi per concentrare la sua energia su se stessa.
Essa era calda e avvolgente.
Uno scettro comparve difronte a lei afferrandolo con la mano destra ella scomparve nel nulla.
Al suo posto c’erano una scia di polvere di stelle che adagiandosi al pavimento di marmo scomparirono.

Il silenzio assoluto adesso avvolgeva quei luoghi già di perse’ silenziosi.

La fanciulla compare nuovamente, ma non si trovava più nel suo luogo sacro.
Lentamente apriva i suoi occhi sollevandone lo sguardo e sentii il fruscio degli alberi che le si presentavano davanti e uno storno di uccelli presero il volo, innalzandosi al cielo, avvertendo che presto sarebbe arrivata la pioggia.
Era meravigliata da un simile spettacolo, sulla terra esistevano animali bellissimi che mai prima aveva visto con i suoi occhi. Alla sua sinistra vide due gatti saltare il muretto di cinta.
Davanti a lei un viale e dei bambini correre per prendersi, ridendo allegri.
Alcune donne erano a sfaccendare e uomini distinti a chiacchierare sul marciapiede.
L’atmosfera intorno a lei le sembrava serena e accennò un leggero sorriso nel vedere tutto ciò.
Fece scomparire il suo scettro e inizio’ a fare i primi passi sul quel pianeta così bello e così proibito.
Le nuvole all’orizzonte, le stesse che aveva visto nel suo piccolo palazzo, si stavano avvicinando a velocità sostenuta e ne sentiva i tuoni in lontananza.
Non poté far altro che camminare in quei luoghi senza preoccuparsi del tempo, anche perché non conosceva la pioggia. Il suo cuore era in subbuglio, voleva ritrovare quella luce ad ogni costo.
Possano un’ora e ancora niente e, nel frattempo, le nuvole ricoprirono il cielo azzurro e facevano scendere la pioggia.
Sii bagno’ completamente, ma ciò non le impedii di continuare la sua ricerca!

All’improvviso si sentii afferrare ad un braccio, voltandosi di scatto vide che erano due uomini che le sorridevano ma non avevano niente di rassicurante.
L’odore che emanavano era nauseabondo e tenevano entrambi in mano una bottiglia quasi vuota.

Che cosa volevano da lei? Non era di quel mondo e non potevano di certo conoscerla.

Comprese subito che non avevano buone intenzioni, ma anche se si poteva difendere non poteva far del loro male.
L’altro uomo le afferro’ la ciocca di capelli castani e cercò di svincolarsi da loro, di non lasciarsi toccare! Ma niente, non riuscii nel suo intento di allontanarli e i due uomini la afferrarono, uno per la vita è l’altro alle braccia.

Era questa la sua punizione per essere scesa sulla terra? Gli esseri umani sono così malvagi?

Chiudeva gli occhi, non voleva più vedere quei tipi, ma ad un certo punto non avverte più la stretta di quei due che la tenevano ferma e aprendo gli occhi li vedeva cadere a terra tramortiti. Non comprendeva cosa era appena successo.
Alzò lo sguardo dirigendolo davanti a lei e le sue iridi verdi rifletterono l’immagine di un ragazzo abbastanza malconcio, come se fosse appena tornato da una battaglia.
Il suo corpo era pieno di ferite e dal suo pugno che teneva all’altezza del suo busto emetteva scariche elettriche.
Difficile non comprendere che era stato lui a far svenire i due uomini ubriachi.
Il ragazzo adagia il suo braccio al suo fianco destro e alza il suo volto guardandola con le sue iridi celesti incontrando quelle verdi della ragazza.

Entrambi compresero senza direi una parola che non appartenevano alla terra, non erano terrestri.

Il ragazzo riabbasso’ lo sguardo guardando il terreno fino a quando non li chiuse e barcollando cadde a terra svenuto.
Nel vederlo cadere a terra, la fanciulla scavalca i due assalitori per raggiungere colui che l’ha salvata.
La pioggia continuava a scendere e non se la sentiva di lasciarlo lì.
Si guardò intorno un po’ indecisa sul da farsi.
Avverte un calore sopra la sua testa e alzando lo sguardo verso l’alto vede una piccola luce, la stessa che aveva visto prima di scendere sulla terra.
Essa si avvicina pian piano e si insidiava nel corpo del ragazzo.
Ne rimane per un po’ sbigottita e si chiede se è lui ciò di cui è stata attratta dalla sua stella protettrice.
Sapeva che doveva far ritorno su Mizar e così decise di far ritorno insieme al ragazzo.
Con l’aiuto del suo scettro riesce a teletrasportare entrambi.

Il silenzio s’impadronì nuovamente della fanciulla, la sua stella protettrice era un luogo silenzioso e sacro. Mai aveva ospitato altre creature all’infuori di lei, il secondo tabù fu violato.




 
   
 
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