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Autore: Lilith_Holmes    14/03/2018    1 recensioni
“Beh, per come la vedo io, è un peso che ci passiamo l’un l’altro. Raccontarlo ci fa bene. Ci libera in qualche modo… ma non del tutto...”
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“Beh, per come la vedo io, è un peso che ci passiamo l’un l’altro. Raccontarlo ci fa bene. Ci libera in qualche modo… ma non del tutto”.


Sospiro, distolgo lo sguardo dallo schermo del computer su cui campeggiano queste parole.
Sospiro di nuovo, come se stessi cercando di buttare fuori qualcosa, qualcosa che non uscirà mai.
È solo una storia, mi dico. Una storia come ce ne sono tante. Una storia come quelle che fanno da sfondo alla nostra giornata, tragiche, ma che ci importano relativamente.
O almeno, questo è quello di cui vorrei convincermi.
Perché se fosse solo una storia, una storia come ce ne sono tante, non resterei a fissare il vuoto mentre la mia mente cerca di creare immagini che non vorrei mai vedere.
Cerca di immaginare due ragazzine, appena adolescenti, cerca di immaginare una strada buia, cerca di immaginare degli uomini troppo grandi e troppo forti per quelle due sfortunate amiche.
Cerca di sentire le urla, le preghiere inutili e magari le risate di quegli uomini, i gemiti simili ai versi di un animale.
E, peggio di tutti, cerca di provare quelle emozioni. Le emozioni di qualcuno che osserva impotente una persona amata che viene privata della sua libertà, che è costretta a piegarsi, a subire e soffrire.
Prova la paura, poi la vergogna.
Alla fine, la scena diventa chiara e cruda. Non c’è modo in cui io possa evitarla e sento un macigno che mi schiaccia il petto. So che non c’è più niente da fare. So che non posso tornare indietro, intervenire.
 
Un nodo mi stringe la gola e piango.
Un pianto patetico, inutile, fine a se stesso, che non aiuterà me e non aiuterà nessun altro.
 
Piango per una storia.
Una storia come ce ne sono tante, che ormai è solo una storia, ma è una storia tanto reale da poterla toccare e vivere.
 
 
*Angolo autrice*
Non ho intenzione di creare uno sproloquio inutile. Mi dispiace se è confusionaria, mi dispiace se non trasmette i sentimenti che provo, ma voglio essere chiara a riguardo: è uno sfogo. Questa storia mi è stata raccontata, riguarda uno stupro a cui una persona non vicina, ma nemmeno lontana da me, ha assistito. Non conosco questa persona, ma questa vicenda è avvenuta davvero vicino a me ed è passata completamente inosservata. Sono passati diversi anni da quel giorno. Ed io avevo bisogno di sfogarmi, di liberarmi anche solo per un po’ dal macigno sul petto che questa storia è per me.
   
 
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