SIAMO AMANTI SOTTO LO STESSO CIELO
Che la famiglia Weasley nutrisse dell’astio
nei confronti della famiglia Malfoy, su questo non c’era alcun dubbio.
Esattamente come non c’era da stupirsi che Ron odiasse ancora, e dopo tanti
anni, Draco.
Ed anche se l’ex grifondoro aveva tentato di
tutto per trasmettere questo sentimento ad entrambi i suoi figli, Rose alla
fine aveva ceduto ed aveva interrotto quella che ormai era diventata la “tradizione
di famiglia”. Andando contro la volontà del padre stesso ma, a dire il vero,
tutto sommato non gliene importava molto.
Dopo anni ed anni passati ad odiare
incondizionatamente Scorpius, aveva ceduto proprio il loro penultimo anno di
scuola. Scoprendo una persona completamente diversa da quella che si era sempre
immaginata ed aveva giudicato per tanti anni.
In effetti, ripensando a tutte le volte che
aveva passato a nutrire astio nei suoi confronti senza neanche conoscerlo,
continuava a darsi della stupida per aver buttato tutto quel tempo in quella
maniera. Piuttosto che impiegarlo per passare le sue giornate in sua compagnia.
Compagnia che poi, aveva trovato a dir poco
piacevole.
“Allora? Hai visto
che non me lo sono dimenticato?”
Rose rivolse un sorriso in direzione del
biondo, alla sua destra, guardandolo in quei occhi glaciali che sapevano
incantarla meglio dell’amortentia.
Stesa sul liscio pavimento della torre di
astronomia, accanto a lui, Rose era stata praticamente trascinata via dal suo letto
quella sera perché, allo scoccare della mezzanotte, il biondo aveva deciso che
no. Lei non poteva assolutamente dormire quella sera. Non la sera del loro
anniversario, per lo meno.
Quel giorno era esattamente un anno che
stavano insieme e per regalo Scorpius aveva deciso di fare un qualcosa che
l’avrebbe lasciata a bocca aperta. E, in un certo senso, ci era riuscito solo
che la rossa non l’avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura.
Portandola fin sopra la torre più alta del
castello, dopo aver rigorosamente incantato il soffitto, si erano distesi per
terra ad osservare le stelle brillare alte nel cielo.
E la vista era da mozzare il fiato.
“Sei felice Rose?”
continuò lui, avvicinandosi per stringerla meglio a sé.
Rose sorrise per quel gesto semplice ma pur
sempre carico d’amore ed affetto.
“Abbastanza”
“Che vuol
dire abbastanza? Stai cercando di farmi penare, Weasley?” domandò
lui, ridacchiando sotto i baffi.
“La cosa ti urta
Malfoy?”
“Da morire.
Dovresti essere più dolce con il sottoscritto sai? Specie dopo averti fatto
questo regalo super romantico”
Rose rise di gusto a quell’affermazione.
“Sei sempre il
solito Scorp… arrogante e pieno di te fino ai limiti dell’esasperazione”
“Eh no dolcezza,
ti sbagli. Hai dimenticato il mio lieve accenno di delirio di
onnipotenza, come lo ha definito tuo padre”
“Ah, già,
dimenticavo. Sai hai talmente tanti difetti che delle volte non riesco a
ricordami dell’intero elenco tutto assieme”
Scorpius rise mentre continuava ad
avvicinarsi.
Stava per aggiungere qualcos'altro, giusto
per stuzzicarla ulteriormente, quando i suoi occhi si posarono sulle sue
labbra. Leggermente illuminate dalla flebile luce stellare, ebbero comunque il
potere di ipnotizzarlo ed ancorarlo ad esse.
Così delicate e dalla morbida consistenza,
leggermente socchiuse, era come se lo stessero invitando silenziosamente ad
agire.
E Scorpius non vedeva l’ora di assaggiarle
con le proprie.
La sua mano si poggiò prima sulla guancia
della ragazza per poi spostarsi verso una ciocca dei suoi capelli. Gli stessi
capelli che per anni si era divertito a torturare, tirandoglieli da dietro il
suo banco ad ogni lezione, e che ora accarezzava dolcemente prima di
sistemarglieli dietro l’orecchio. Era un gesto così semplice e naturale che,
ogni volta che ne aveva l’occasione, si ritrovava a ripetere di continuo. Quasi
meccanicamente. Ed ogni volta che lo faceva i gesti che seguivano dopo erano
sempre gli stessi.
Come il copione degli attori a teatro.
Solo che lui non stava recitando e tanto meno
stava fingendo.
Rose trattenne un sospiro di piacere per quel
flebile contatto mentre, inumidendosi le labbra, si affrettava anche lei a
posare lo sguardo su quelle del suo ragazzo.
Quel gesto fece impazzire Scorpius.
“Oh, Rose… mia
dolce Rose…” sussurrò lui a due centimetri dalle sue labbra. La voce bassa e
rauca dovuta all’agitazione perché sì, era un anno che stavano insieme, ma ogni
volta che la baciava era come la prima volta: emozionante e da togliergli il
fiato.
Senza attendere la risposta della ragazza, il
serpeverde si impossessò delle sue labbra bramandone il contatto quasi come un
drogato.
La baciò lì, poi passò all’angolo della
bocca. E poi fu il turno della guancia, della mascella, del collo e della
clavicola. Fin quando le sue labbra non la baciarono sul seno per poi risalire
sul mento.
Scie di fuoco incendiarono l’anima di Rose
così tanto da farle venire il fiatone.
A quel punto fu lei a prendere le redini del
gioco: con uno scatto improvviso, facendo ridacchiare Scorpius, si posizionò
sopra di lui. Le gambe poste all’altezza dei suoi fianchi mentre le sue mani
scivolarono sulle sue braccia fino a raggiungere quelle del ragazzo.
Rose si calò su di lui per impossessarsi
delle sue labbra, leccandone leggermente gli angoli prima di dare il via ad una
lotta di lingue con la propria.
“Baciami sempre
così Scorpius. Come se il mondo dovesse finire la notte e risorgere il giorno
dopo. Baciami come se non ci fosse un domani. E non lasciarmi mai”
“Mai Rose, hai la
mia parola”
Angolo
Autrice:
…….. Ehm… Salve!
Non avete idea con quale (e quanto) imbarazzo
posto questa one shot. Di solito non scrivo questo genere di cose e tanto meno
ho mai scritto prima d’ora una Rose-Scorpius ma l’idea mi è venuta così… di
punto in bianco, a pomeriggio, mentre stavo guidando e sentendo una canzone
alla radio... E nonostante abbia tentato di non buttarla giù, alla fine non ho
saputo resistere. E questo è il risultato.
Spero vi sia piaciuta - anche se è un po
cortina - e se avete voglia di farmi sapere cosa ne pensate, sono sempre ben
accetta a critiche costruttive J
Grazie per averla letta.
Baci
Vic ^^