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Autore: victoria electra black    14/03/2018    2 recensioni
Dal testo:
La sua mano si poggiò prima sulla guancia della ragazza per poi spostarsi verso una ciocca dei suoi capelli. Gli stessi capelli che per anni si era divertito a torturare, tirandoglieli da dietro il suo banco ad ogni lezione, e che ora accarezzava dolcemente prima di sistemarglieli dietro l’orecchio. Era un gesto così semplice e naturale che, ogni volta che ne aveva l’occasione, si ritrovava a ripetere di continuo. Quasi meccanicamente. Ed ogni volta che lo faceva i gesti che seguivano dopo erano sempre gli stessi.
Come il copione degli attori a teatro.
Solo che lui non stava recitando e tanto meno stava fingendo.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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SIAMO AMANTI SOTTO LO STESSO CIELO

 

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Che la famiglia Weasley nutrisse dell’astio nei confronti della famiglia Malfoy, su questo non c’era alcun dubbio. Esattamente come non c’era da stupirsi che Ron odiasse ancora, e dopo tanti anni, Draco.

Ed anche se l’ex grifondoro aveva tentato di tutto per trasmettere questo sentimento ad entrambi i suoi figli, Rose alla fine aveva ceduto ed aveva interrotto quella che ormai era diventata la “tradizione di famiglia”. Andando contro la volontà del padre stesso ma, a dire il vero, tutto sommato non gliene importava molto.

Dopo anni ed anni passati ad odiare incondizionatamente Scorpius, aveva ceduto proprio il loro penultimo anno di scuola. Scoprendo una persona completamente diversa da quella che si era sempre immaginata ed aveva giudicato per tanti anni.

In effetti, ripensando a tutte le volte che aveva passato a nutrire astio nei suoi confronti senza neanche conoscerlo, continuava a darsi della stupida per aver buttato tutto quel tempo in quella maniera. Piuttosto che impiegarlo per passare le sue giornate in sua compagnia.

Compagnia che poi, aveva trovato a dir poco piacevole.

 

Allora? Hai visto che non me lo sono dimenticato?”

 

Rose rivolse un sorriso in direzione del biondo, alla sua destra, guardandolo in quei occhi glaciali che sapevano incantarla meglio dell’amortentia.

Stesa sul liscio pavimento della torre di astronomia, accanto a lui, Rose era stata praticamente trascinata via dal suo letto quella sera perché, allo scoccare della mezzanotte, il biondo aveva deciso che no. Lei non poteva assolutamente dormire quella sera. Non la sera del loro anniversario, per lo meno.

Quel giorno era esattamente un anno che stavano insieme e per regalo Scorpius aveva deciso di fare un qualcosa che l’avrebbe lasciata a bocca aperta. E, in un certo senso, ci era riuscito solo che la rossa non l’avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura.

Portandola fin sopra la torre più alta del castello, dopo aver rigorosamente incantato il soffitto, si erano distesi per terra ad osservare le stelle brillare alte nel cielo.

E la vista era da mozzare il fiato.

Sei felice Rose?” continuò lui, avvicinandosi per stringerla meglio a sé.

Rose sorrise per quel gesto semplice ma pur sempre carico d’amore ed affetto.

Abbastanza”

Che vuol dire abbastanza? Stai cercando di farmi penare, Weasley?” domandò lui, ridacchiando sotto i baffi.

La cosa ti urta Malfoy?”

Da morire. Dovresti essere più dolce con il sottoscritto sai? Specie dopo averti fatto questo regalo super romantico”

Rose rise di gusto a quell’affermazione.

Sei sempre il solito Scorp… arrogante e pieno di te fino ai limiti dell’esasperazione”

Eh no dolcezza, ti sbagli. Hai dimenticato il mio lieve accenno di delirio di onnipotenza, come lo ha definito tuo padre”

Ah, già, dimenticavo. Sai hai talmente tanti difetti che delle volte non riesco a ricordami dell’intero elenco tutto assieme”

Scorpius rise mentre continuava ad avvicinarsi.

Stava per aggiungere qualcos'altro, giusto per stuzzicarla ulteriormente, quando i suoi occhi si posarono sulle sue labbra. Leggermente illuminate dalla flebile luce stellare, ebbero comunque il potere di ipnotizzarlo ed ancorarlo ad esse.

Così delicate e dalla morbida consistenza, leggermente socchiuse, era come se lo stessero invitando silenziosamente ad agire.

 

E Scorpius non vedeva l’ora di assaggiarle con le proprie.

 

La sua mano si poggiò prima sulla guancia della ragazza per poi spostarsi verso una ciocca dei suoi capelli. Gli stessi capelli che per anni si era divertito a torturare, tirandoglieli da dietro il suo banco ad ogni lezione, e che ora accarezzava dolcemente prima di sistemarglieli dietro l’orecchio. Era un gesto così semplice e naturale che, ogni volta che ne aveva l’occasione, si ritrovava a ripetere di continuo. Quasi meccanicamente. Ed ogni volta che lo faceva i gesti che seguivano dopo erano sempre gli stessi.

Come il copione degli attori a teatro.

Solo che lui non stava recitando e tanto meno stava fingendo.

 

Rose trattenne un sospiro di piacere per quel flebile contatto mentre, inumidendosi le labbra, si affrettava anche lei a posare lo sguardo su quelle del suo ragazzo.

Quel gesto fece impazzire Scorpius.

Oh, Rose… mia dolce Rose…” sussurrò lui a due centimetri dalle sue labbra. La voce bassa e rauca dovuta all’agitazione perché sì, era un anno che stavano insieme, ma ogni volta che la baciava era come la prima volta: emozionante e da togliergli il fiato.

Senza attendere la risposta della ragazza, il serpeverde si impossessò delle sue labbra bramandone il contatto quasi come un drogato.

La baciò lì, poi passò all’angolo della bocca. E poi fu il turno della guancia, della mascella, del collo e della clavicola. Fin quando le sue labbra non la baciarono sul seno per poi risalire sul mento.

Scie di fuoco incendiarono l’anima di Rose così tanto da farle venire il fiatone.

A quel punto fu lei a prendere le redini del gioco: con uno scatto improvviso, facendo ridacchiare Scorpius, si posizionò sopra di lui. Le gambe poste all’altezza dei suoi fianchi mentre le sue mani scivolarono sulle sue braccia fino a raggiungere quelle del ragazzo.

Rose si calò su di lui per impossessarsi delle sue labbra, leccandone leggermente gli angoli prima di dare il via ad una lotta di lingue con la propria.

Baciami sempre così Scorpius. Come se il mondo dovesse finire la notte e risorgere il giorno dopo. Baciami come se non ci fosse un domani. E non lasciarmi mai”

Mai Rose, hai la mia parola”

 

 

 

Angolo Autrice:

…….. Ehm… Salve!

Non avete idea con quale (e quanto) imbarazzo posto questa one shot. Di solito non scrivo questo genere di cose e tanto meno ho mai scritto prima d’ora una Rose-Scorpius ma l’idea mi è venuta così… di punto in bianco, a pomeriggio, mentre stavo guidando e sentendo una canzone alla radio... E nonostante abbia tentato di non buttarla giù, alla fine non ho saputo resistere. E questo è il risultato.

Spero vi sia piaciuta - anche se è un po cortina - e se avete voglia di farmi sapere cosa ne pensate, sono sempre ben accetta a critiche costruttive J

Grazie per averla letta.

Baci

Vic ^^

 

  
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