Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Aomori_Aika    15/03/2018    1 recensioni
Per il compleanno di Hao Sakura, la mia migliore amica.
..................
Erano due migliori amiche, e forse lo sono ancora. Non sorelle di sangue, ma sorelle per scelta. Erano due cuori che si parlavano senza il bisogno di aprire bocca, e un semplice sguardo avrebbe donato il calore che solo l’amicizia di una vita sapeva regalare. Erano ragazze, erano adolescenti, si completavano a vicenda. Erano una coppia inseparabile.
Genere: Angst, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I’ll Never Leave You, Sakura-san.











NOTA: Sakura non è un personaggio mio, ma della mia migliore amica, Hao Sakura. tutti i diritti sono riservati a lei, che ringrazio immensamente per avermi permesso di scriverci sopra.

 
Ah… E vi consiglio di leggere ascoltando la colonna sonora di Hotarubi No Mori E, ‘’Natsu Wo Mieteita’’, a cui mi sono ispirata… Ne vale la pena.
 
‘’OOOOI! SAKURA-SAAN!’’ Aika scrutava la folla di alunni, alla ricerca di una chioma rosa confetto. ‘’Davanti a te, cretina…’’ Sakura ridacchiò. Aveva un’amica proprio scema. Aika abbassò lo sguardo e smise di saltellare come una matta. ‘’A-ah… pensavo dovessi ancora uscire.’’ Arrossì. I suoi occhi azzurri divennero profondi ed imbarazzati, ma subito cambiarono espressione. ‘’Auguri, confettina! Sei invecchiata ancora!’’ Ridacchiò e sorrise. Guardò i suoi occhi vellutati, e l’abbracciò. Non sarebbe mai riuscita a scordarsi i suoi abbracci. Le donavano così tanto calore… E il suo profumo era inconfondibile. Solo suo. A volte, nel vento, riusciva a cogliere una leggera scia di profumo, la carezza fra i capelli mori-blu che le donava. La sua dolcezza era unica. ‘’Aika-san… Grazie di esserci sempre.’’ La mora non rispose. Sapeva che in quel momento era inutile dire ‘’anche io ti ringrazio’’… erano due cuori che si parlavano senza il bisogno di aprire bocca, e un semplice sguardo avrebbe donato il calore che solo l’amicizia di una vita sapeva regalare. Erano ragazze, erano adolescenti, si completavano a vicenda. Erano una coppia inseparabile.
‘’Aika-san. Ti devo parlare.’’ Sakura prese per mano la sua migliore amica, e insieme si sedettero sul prato, a guardare le stelle brillare nel cielo. ‘’Non te l’ho mai detto, prima. Penso sia arrivata l’ora…’’ Sussurrava con voce dolce. Sapeva dello shock che ne sarebbe derivato. Guardò gli occhi azzurri dell’amica, pieni di sensibilità. ‘’Io… presto non ci sarò più. E questo presto… non so quando sia. Mi dissolverò quando il dolore distruggerà il mio cuore… mi trasformerò in una miriade di lucciole.’’ Con la mano ne sfiorò una, che mandava fiochi bagliori di luce, spegnendosi, accendendosi, e spegnendosi di nuovo. ‘’Cosa… Cosa vuoi dire?’’ La sua voce era poco più di un sussurro, ed ebbe un leggero tremito alla fine della frase. ‘’Un giorno il dolore mi porterà via da te… Dal mondo. Un dolore troppo forte, che non riuscirò a controllare. Che mi spezzerà il cuore. Che mi distruggerà.’’ Sospirò, piano. ‘’Ero molto piccola, quando un incidente mi lacerò il cuore. Eravamo in un bosco, io, mio padre e mia madre, e non trovavamo una via d’uscita. Alla fine a mio padre prese un forte attacco d’isteria, e ci schiantammo. Saremmo morti tutti e tre, ma… delle persone mi trovarono, e mi salvarono. Quelle persone erano gli Youkai. Sai, quelle apparizioni delle foreste, che tutti pensano siano solo una leggenda. Mi salvarono con un incantesimo. Sono tenuta insieme solo da questo… Forse sono solo un’anima che vaga in questo mondo, senza saperlo.’’ La voce le si strozzò in gola. Sbatté le palpebre più volte, per scacciare le lacrime, stringendo ancora la mano di Aika. ‘’ Quello che ti volevo chiedere… È di non lasciarmi mai. Il dolore che ne deriverebbe… Mi distruggerebbe. Promettimelo.’’ Aika ascoltò quelle parole, sussurrate velocemente, quasi per paura di non avere più il coraggio. Una lacrima cadde, con un tonfo, leggero leggero. Poi un’altra. E un’altra ancora. Le lacrime scesero giù, lentamente, silenziosamente. Non ci fu un singhiozzo, ne un respiro tremolante. Solo lacrime, calde, salate. E Aika non le fermò, né le trattenne. Un sussurro, uscito con tanto coraggio, prese forma. ‘’Te lo prometto.’’ Guardò le stelle. Neanche loro brillavano più.
…………

‘’NO! HO DETTO DI NO! NON LA INCONTRERAI ANCORA!’’ Il padre di Aika urlava, facendo tremare le mura. ‘’Lo vuoi capire che è per il tuo bene? Capisci il dolore che potresti avere?’’ Aika continuava a piangere, stavolta meno silenziosamente. La mamma stava in un angolo, ma capiva che dava ragione al padre. E forse, in fondo, ci stava credendo anche lei.
………..

‘’Sakura. Mi spiace. È finita.’’ ‘’C-cosa… Mi avevi promesso…’’ Aika la guardava, inespressiva. ‘’Oramai non importa più niente. Non più. Non possiamo. Addio.’’ ‘’No…’’ Sakura riuscì solo a sussurrare.
……....

Aika si sentiva sempre più vuota. È per il tuo bene. Quelle parole continuavano a risuonarle in testa… Ma qual era il vero bene?
Non c’era nulla di più giusto nell’amare. Un sorriso era la cosa giusta. Una risata. Le lacrime versate insieme. La dolcezza, la freschezza di un abbraccio. E Aika scelse il bene.
Corse a perdifiato per i prati, scalza… l’erba che le solleticava i piedi, l’umidità fresca che iniziava ad avvolgerla… Le stelle che brillavano ancora. Il cielo blu, con l’orizzonte ancora azzurro. Di un azzurro intenso. Di un blu profondo. E ricominciò a sorridere.
‘’SAKURAA! SAKURA! DOVE SEI?’’ Aika la cercava disperatamente, e non la trovava. Presto sarebbe diventata della stessa essenza delle lucciole. Ma poi… la sentì. Quella carezza, dolce. Il profumo leggero che aveva colto nella brezza, che la ricopriva di morbidi riccioli. Chiuse gli occhi. E non pensò più a nulla… seguì solo la scia di profumo, di limone e cedro.

‘’Quale profumo? Io non metto il profumo.’’ Sakura rise, con la risata cristallina, simile a mille perle che rotolano giù dalle scale. ‘’Ma tu profumi, ne sono certa! Lo sento, Lo ricordo sempre… È il mio profumo preferito…’’ ‘’È il mio shampoo… ne uso tanto!’’ Rise ancora.

Aika affrettò il passo.

‘’Dai! Non mi dire! Davvero?’’ Aika non credeva alle parole della sua amica. ‘’Davvero sei fidanzata con uno che abita… Praticamente dall’altra parte del mondo?’’ Ridacchiò. ‘’Non hai paura che ti tradisca?’’ Sakura la guardò, con occhi penetranti. ‘’È che io penso che l’amore a distanza sia il più forte. Non come le solite coppiette. Amarsi nonostante tutto, nonostante la distanza, nonostante il non vedersi. Nonostante il non essersi mai abbracciati. È questa la cosa più bella. Fidarci, amarci, e sorridere guardando le stelle, nel sapere che sono le stesse che guarda lui.’’

Aika iniziò a correre.

La mora non la finiva più di ridere. ‘’Signora, questa è per lei!’’ Sakura fece un inchino reverenziale, continuando a scherzare, e le porse la mimosa che aveva preso dal carro di carnevale. ‘’La signora ha ben accettato il mio dono!’’ Entrambe scoppiarono a ridere, con i crampi allo stomaco, le guance che iniziavano a dolere, e la splendida sensazione che si può provare solo con il tuo migliore amico. Corsero per le strade, con i coriandoli che volavano, le cascate di colori, satolle di risate e felicità.

Aika iniziò a gridare dalla disperazione.

Aika fissava accigliata lo schermo del cellulare, mentre mangiava il gelato. ‘’Ti ci stai concentrando, eh?’’ Sakura ridacchiava, mentre la riprendeva a video. ‘’Cos- NOOO, NON VUOI PUBBLICARLO!’’ ‘’E invece è quello che farò! Ahahah’’ Sakura le fece una linguaccia. ‘’NO. NO. Dimmi che non hai il numero Pero!’’ Pero era il soprannome che la ragazza aveva dato al ragazzo che amava, che la faceva andare di matto ogni volta. ‘’Naah, tranquilla! IHIH!’’ ‘’Aiutatemi con questa…’’ E risero ancora una volta insieme.

Aika iniziò a piangere. ‘’SAKURAA!’’ Si guardò intorno, con le lacrime calde che scivolavano sulle guance, le dita fredde, sudate. Poi… La vide. Che brillava… si tramutava in uno sciame di lucciole. ‘’SAKURA! SCUSA! È TUTTA COLPA MIA! PERDONAMI!’’ Corse verso di lei. Sakura la guardò, con le lacrime agli occhi, e sorrideva. ‘’Ehi… non mi hai abbandonata.’’ Una lacrima le scivolò giù. Non la incolpava. E non la guardava con condiscendenza. Era semplicemente… triste. Eppure… Anche in quel momento gli occhi non smettevano di brillare. Aika corse ad abbracciarla, con le lacrime che scendevano disperatamente, singhiozzando. Sakura la avvolse nelle sue braccia ancora calde, nella luce che emanava, ad intermittenza. ‘’NON MI ABBANDONARE! TI PREGO! SEI TUTTO PER ME! COME FARÒ SENZA DI TE!’’ Sentiva il suo profumo travolgerla, quel profumo che non si sarebbe mai scordata. Si sentiva finalmente a casa. ‘’Ogni volta che guardi le stelle… Pensa a me, d’accordo?’’ Sorrise, un sorriso intenso. ‘’Sì! Adesso però torna da me!’’ ‘’Starò sempre con te… Non ti lascerò mai. Un giorno, forse, mi vedrai in una lucciola che brilla lentamente…’’ La strinse per l’ultima volta, poi scomparve. Aika piangeva ancora, solo un po’. ‘’Te lo prometto, Confettina-chan.’’
……….

Aika si trovava nel prato di qualche mese fa, come ogni sera, sotto un albero di limone. E pensava a Sakura. Non le capitò mai di pensare a lei così intensamente… Era così viva, la vedeva quasi davanti ai suoi occhi. D’un tratto… Le braccia calde e luminose, il profumo inconfondibile di Sakura la avvolsero. ‘’Sa-sakura! Sei tu?’’ Aika non ci credeva. Non era vero. ‘’Sono la lucciola che brilla per te… lentamente… Sono venuta per portarti con me.’’ Aika in quel momento vide solo luce, vide solo le stelle, vide il mondo, vide l’universo intero intorno a sé. Sentiva tutto più leggero, si vide brillare. Di una luce fioca, di una luce… intensa. E mano nella mano con Sakura, iniziò una danza lenta, che la portò sempre più in alto. Leggere, brillanti. Una cosa sola.
 
ANGOLO AUTRICE.

Sakura-san. Questo racconto l’ho dedicato a te… non solo per ricordare tutto quanto, non solo per prometterti che sarai sempre la mia migliore amica… Ma per ringraziarti. Ringraziarti di brillare per me, per farmi brillare con te. Per ispirarmi in tutto. Per i sorrisi che mi doni. Per tutto quello che abbiamo passato insieme.
So che non sarà mai abbastanza, tu sei molto di più. Ma con questa storia volevo esprimerti qualcosa… che di solito non so esprimere. Ma io… te lo dico così. Ti voglio bene. Auguri, Sakura-san… Onee-chan. Non sorella di sangue, ma sorella per scelta.

E volerò sempre con te, e non ti lascerò mai…

La tua Cozzetta-chan.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Aomori_Aika