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Autore: Lan Shuihua    17/03/2018    3 recensioni
I gold saints sono finalmente arrivati in albergo e, dopo aver litigato su come dividersi le due stanze da sei, sono arrivati alla soluzione. Dunque ora possono godersi la spiaggia come un qualsiasi gruppo vacanze, giusto?
Diretta continuazione di "Oh my Go(l)d, tutti in hotel..."
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gold Saints
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Oh my Go(l)d!'
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OH MY GO(L)D, UNA GIORNATA IN SPIAGGIA...

Athena era stata fin troppo gentile a dare loro una settimana di ferie, pensavano i dodici cavalieri. Un hotel che si reggeva in piedi ed era anche abbastanza lussuoso, la spiaggia proprio lì a due passi... insomma, avevano ricevuto molto ed era scontato che prima o poi avrebbero dovuto karmicamente pagarla. Ciononostante, i dorati avevano tutta l'intenzione di divertirsi, finché fosse stato loro possibile.


Dopo un paio di giorni passati sostanzialmente in hotel, sia per riprendersi dal viaggio di otto ore sia per escogitare il modo di eludere l'odioso addetto alla reception, i Gold Saints decisero di dirigersi alla spiaggia di Atene Marittima. Indossati i costumi e preparati materassini, palloni e attrezzature vare, i dodici partirono alla volta... dell'altro lato della strada e si misero comodi per godersi finalmente una giornata di puro relax.
A dire il vero, il relax non era esattamente nei piani di tutti. Deathmask infatti, come i granchi suoi simili, stava già sguazzando nell'acqua da qualche minuto e osservava interessato un certo castello di sabbia.
"Ehi, Dite, vuoi vedere cosa succede ad un castello quando c'è uno tsunami?" chiese beffardo al compagno.
Il cavaliere dei Pesci era pronto a rispondere per le rime sia a lui che al parigrado della Vergine, che continuava a girare lì vicino con occhio critico, ma fu battuto sul tempo dal Sagittario.
"Dai ragazzi, basta dar fastidio ad Aphrodite, su" disse infatti Aiolos, rivolto a Deathmask e a Shaka.
"Ecco, lasciatemi stare. Sto creando arte, io!" rincarò lo svedese, piccato, mentre continuava a costruire.
Nel frattempo, il cavaliere della Sesta Casa aveva smesso di circumnavigare il castello del compagno d'armi per iniziare a fare critiche costruttive.
"Secondo me quella torre pende a sinistra" osservò, "e il tutto non è perfettamente simmetrico, però è carino."
"Cosa vuoi saperne tu che hai sempre gli occhi chius- ...'carino', hai detto? Grazie!" trillò Aphrodite.
"Figurati" rispose Shaka, che ben sapeva che bastava un complimento a far tornare il buonumore al compagno. "Piuttosto, sai dov'è Dohko? Dovevamo fare le parole crociate insieme, ma non lo vedo più" gli chiese poi.
Trattenendosi a stento dal ridere, data l'evidente impossibilità dell'indiano a vedere qualcuno, il cavaliere dei Pesci replicò: "E' in mare, sta giocando a saltare le onde come un bambino... che imperdonabile mancanza di contegno! Neanche i lattanti ridono così sguaiatamente!"
"Potrei togliergli il senso del gusto, ma la spiaggia è pubblica... farò meglio a prenderlo per un orecchio e tirarlo fuori" fu il commento della Vergine, che andò a mettere in pratica quanto appena dichiarato.

Libero per una volta dai suoi doveri di padre adottivo/maestro, Mu si dimostrò meno serio di quanto a prima vista poteva sembrare. Con delle monete in mano e un'espressione sbarazzina, cercò il più fedele alla dea.
"Ehi, Aiolos, andiamo a prendere un gelato e a spaventare i gabbiani!" propose l'ariete dorato, iniziando a correre verso il chioschetto.
Prima ancora che il diretto interessato potesse rispondere, Aldebaran si lamentò: "Mu, aspettami! Io lo voglio, il gelato!"
"Andate, andate pure" disse loro Aiolos, aggiungendo: "Ho appena deciso di provare a fare sci d'acqua, sembra divertente."
Ricevuto il permesso del terzo più anziano del gruppo, i due... ehm, ruminanti andarono a riempire i propri stomaci.

Saga comprendeva il desiderio dell'amico di recuperare parte di quella gioventù che proprio lui gli aveva tolto, ma non aveva assolutamente idea del perchè volesse sempre fare pazzie. Questo lo faceva irritare e, normalmente, in quei momenti era meglio lasciarlo stare, ma caso volle che quel giorno lì vicono ci fosse un innocente pallone da spiaggia.
"Aiolia, facciamo due tiri?" chiese al Leone, dopo aver calciato il suddetto pallone verso di lui, quando ormai era impossibile che riuscisse a calciarlo indietro. Quando lo mancò, come previsto, Arles affiorò dalla mente del gemello: "Ah, ah, ah, che stupido! Certo che anche un micetto ha riflessi migliori dei tuoi!"
Tanto per la cronaca, Aiolia era impegnato a godersi le evoluzioni del fratello, per cui non stava prestando attenzione a Saga e il pallone che il compagno aveva tirato gli era finito nello stomaco. Furente, reclamava vendetta ma, non potendo darle di santa ragione al cavaliere bipolare (che evidentemente era nel bel mezzo di una delle sue crisi), si sfogò sul pallone.
"Santa Athena, quanto ti odio Gemin!!" urlò, prima di colpire il pallone con tutta la forza che aveva. Peccato che finì per far male a qualcuno pure lui, più precisamente a Camus che, seduto poco distante sulla sabbia, stava facendo degli esperimenti.
Centrato in testa da Aiolia, il francese progettò una vendetta spettacolare e complicata. Così complicata che dovette andare a prendere un bastoncino a disegnare tutto sulla sabbia, per non scordarsi qualcosa.
"Quando ti prendo, gattaccio... sacre bleu, ti congelo fino all'ultimo neurone! Ammesso che tu ne abbia..." borbottò l'Acquario, mentre disegnava in modo stilizzato il Leone e se sesso nella posa dell'Aurora Execution, pronto a farlo assiderare. "Tu cosa dici, Milo, ti piace l'idea?" chiese poi al compagno, che era sdraiato su un lettino lì vicino.
Impegnato com'era ad abbronzarsi, dal momento che faceva figo, lo Scorpione non aveva ascoltato bene ciò che gli aveva chiesto Camus e così aveva risposto a per o.
"No che non mi piace, fa troppo caldo qui, però guarda che sventole..." disse, riferendosi alla folla di ragazze che aveva intorno e che evidentemente non avevano resistito al suo fascino.
Ragazze che l'Acquario avrebbe volentieri congelato, se non si fossero levate dai piedi. Per loro fortuna, poco distante c'era Shura, che stava facendo anche lui una sessione di abbronzatura perchè lo considerava un buon utilizzo del tempo in spiaggia. Si diressero quindi dal Capricorno, ma fu questione di minuti prima che lui e tutti gli altri cavalieri scattassero sull'attenti.
Aiolos aveva infatti ricevuto una chiamata dalla dea che, desolata, aveva dovuto accorciare il loro periodo di ferie a causa di un'importantissima missione che solo loro potevano compiere.
Consci che fosse il modo in cui dovevano scontare la (all'incirca) lussuosa vacanza, i dodici rifecero le valigie e tornarono ad Atene, pronti ad affrontare la nuova minaccia.






ANGOLO ORCHIDEA
Vi aspettavate una normale giornata in spiaggia come fanno tutti i comuni mortali? Certo che no, i nostri goldini dove arrivano fanno guai! XD
Per maggiori riferimenti ai loro danni, guardatevi questa foto:



Quale sarà secondo voi la terribile minaccia che aspetta i goldini ad Atene? Su su, le scommesse sono aperte!
Al prossimo aggiornamento, che vedrà il caro Milo aprire un blog personale per dare consigli... non vi anticipo su cosa, se volete venite a scoprirlo!
                                                                                                                                          Lan Shuihua
  
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