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Autore: Tefnuth    20/03/2018    0 recensioni
All'alba dei tempi, quando gli uomini e la Terra avevano da poco iniziato il loro ciclo vitale, la Morte generò un figlio. Egli divenne così malvagio da dimostrarsi la peggiore piaga esistente. Il principe degli Spettri lo affrontò, e lo sconfisse, tuttavia invece di ucciderlo lo imprigionò in un lungo letargo. A due anni di distanza dalla sconfitta di Weiss, e con tanti cambiamenti bel Bureau, Georg e compagni devono fronteggiare questo temibile mostro. Tirarsi indietro, impossibile, ma ci sarà bisogno di un pericoloso alleato.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Al loro risveglio non erano più nel baratro oscuro dei sotterranei di San Pietro, ma in quella che sembrava una radura aperta con molti sassi. Erano praticamente ai piedi di un grande tempio, costruito con pietre scure finemente lavorate, e non molto distanti da una grande porta in andesite. Questa stava in piedi, da sola, sfidando la forza di gravità come un alieno sulla terra, sembrando essa stessa qualcosa che non faceva parte del mondo degli uomini. Pareva quasi emanare una propria aura, come se nascondesse qualcosa di invisibile dietro di sé.
Non c’era vento, e anche l’ossigeno entrava a fatica nei loro polmoni. I loro corpi erano pesanti, e i muscoli stridevano nelle loro orecchie.

“Dove siamo?” domandò Georg, con le orecchie che gli fischiavano tanto da impedirgli di sentire la sua stessa voce.

“Ho paura di dirti la risposta” fece Chris, cercando il resto del gruppo a tentoni. C’erano tutti, ma Mystic e Andy erano stati legati a dei pali in legno conficcati nel terreno, ed erano tenuti in scacco dalla luce bianca emanata dagli Arcani.

“Non dovresti essere in grado di batterlo? – Lamentò il mezzo spettro al principe. – Come hai fatto l’ultima volta?”.

“L’altra volta, non aveva degli Arcani ad aiutarlo! – Ribattè Mystic, torcendo il collo nel tentativo di sottrarre almeno il viso alla luce. – L’altra volta, ci ho messo giorni, e ne sono uscito con una mano sfigurata”.

“Di sicuro puoi far meglio di me, perciò spremiti le meningi”.

“Se solo potessi togliermi da questa maledetta luce” commentò il principe.

Thantalos era davanti a un altare, fatto apparire da chissà dove. Stava parlando col proprio genitore, attraverso un piccolissimo buco nel tessuto spaziale, che attirava a sé il vento e lo inghiottiva. Il demone tentacolare teneva le braccia in alto, come gli altri suoi arti, e borbottava parole che si perdevano nel fischio del vento.

“Dobbiamo assolutamente liberarli” ordinò Gustav che, contrastando tutti i dolori che gli stavano lanciando i nervi si alzò e scagliò un fulmine nello spazio che separava gli Arcani dai loro prigionieri.

Disturbati dal loro attuale compito, due dei morti viventi si avvicinarono al gruppo e li investirono con la loro luce. Pur non avendo lo stesso effetto che aveva sugli spettri, il bagliore li immobilizzò e li obbligò a chiudere gli occhi.

“Non crediate di potervi muovere da dove siete. – Affermò Thantalos, mantenendo la visuale sul portale. – Assisterete alla fine del mondo, da lì” si scostò appena, permettendo a loro di intravedere (per quello che potevano) l’Arcano sdraiato sull’altare; e la reliquia che aleggiava nell’aria.

Aveva iniziato il rituale mentre loro erano incoscienti, e il piccolo buco era solo il presagio della voragine che si sarebbe creata di lì a poco.

“Grande padre, cibati di questo Guardiano. – Pronunciò il demone, e il portale si allargò un poco alla volta. – Oltrepassa la soglia, e vieni a comandare in questo mondo”.
L’Ogdru-jahad forzò il velo che lo separava dal piano degli umani, e i suoi tentacoli per primi oltrepassarono la soglia. Solo la loro ombra oscurava il cielo, e ancora la testa non era riuscita ad oltrepassare la soglia.

“Cazzo. – Imprecò Tom sottovoce. – Siamo proprio nella merda”.

Data la tragica situazione, Chris ebbe un’idea che forse avrebbe permesso loro di liberarsi e tentare di fermare il nemico.

“Attenti a non bruciarvi” sussurrò, col fumo violaceo che gli usciva dalla bocca riversandosi sul terreno. A dispetto delle nube grigia, questa si diffuse come un’onda arrivando ai piedi degli Arcani. Risalì su, bruciando e liquefacendo cellule e tessuti.

“Aah” lamentarono i Guardiani, costretti a terra per la mancanza di un sostegno.

La luce si spense e il gruppo, libero da ogni vincolo, si rialzò.

Gustav si lanciò verso i Guardiani che stavano tenendo in stallo Andrew e Mystic, e li attaccò con una potente elettrosfera che li fece stramazzare a terra.
“Finalmente. - Esultò il principe che, liberatosi dai vincoli, strappò l’energia motrice dei suoi carcerieri e se la mangiò. – Stavo morendo di fame”.

“Sta arrivando l’Apocalisse, e tu pensi al tuo stomaco?” domandò Andrew allibito.

“Quanto rumore, per nulla”.

Mentre i due spettri venivano liberati, il signore dei ghiacci era scattato e aveva preso la reliquia, direttamente davanti agli occhi di Thantalos, prima che l’Ogdru-jahad oltrepassasse del tutto il portale. Il varco si era richiuso immediatamente, e parte del corpo del demone venne amputata e ricadde a terra.

“PADRE! – Gridò Thantalos, rivolgendo poi la propria attenzione a Bill. – Maledetto ghiacciolo” avanzò, mentre il criocineta in posizione d’attacco gli ringhiava contro mostrando i denti e con la coda puntata in avanti. Nella mano destra, stretta al petto, la piccola piramide.

“EHI! – Esclamò Tom, scagliando una pirosfera alla schiena del nemico. – Veditela con me”.

Thantalos di girò, strisciando verso il pirocineta, ma fu costretto da un’ondata di energia di Mystic.

“Dove guardi? – Lo canzonò il principe. – Il tuo avversario sono io”.

“Fin dall’alba dei tempi. – Commentò il demone. – Presto giungerà la tua fine”.

“Dovrai aspettare ancora un po’” si intromise Chris che, dopo essere saltato addosso al nemico, usò la sua forza e la nube acida per strappargli le grandi ali.
“Roaaarh. -  Thantalos si contorse per il dolore, con tanta foga che lo stregone perse la presa e cadde a terra. – Datemi la reliquia!” ruggì, continuando a cercare il criocineta con lo sguardo.

“Tenetelo lontano dall’occhio!” ordinò Georg, assaltando il demone con un argenteo fascio di energia psichica.

Adirato per tutto quel trambusto, il portatore di morte aprì i suoi tentacoli di colpo, e riversò contemporaneamente la sua aura, investendo tutti gli avversari. Dopodiché, strisciò verso Bill con tutti gli arti alzati.

“Dammela!” ripetè.

Il criocineta prese la forma demoniaca, inglobando la reliquia nella sua armatura per avere entrambe le mani libere, e innalzò un muro difensivo per aumentare le distanze. Ma Thantalos non era tipo da farsi fermare da un semplice ostacolo, e distrusse la barriera con la sua nebbia acida.

“Hai finito di giocare? – Domandò, sbattendo i tentacoli ai lati del ragazzo bloccandogli la fuga. – Sono stufo di aspettare”.

 E poi, prima che potesse allungare le mani sul signore dei ghiacci, qualcosa lo colpì, facendolo rimbalzare contro le rovine. Era stato un attacco invisibile, di cui si era percepita solo l’oscura presenza in volo e il suo mandante era una strana figura apparsa dove prima c’erano Andrew e il principe.

Un demone bianco, che al centro dell’addome aveva un buco in cui vi bruciava un fuoco blu. Braccia che si sdoppiavano all’altezza del gomito, corna e protuberanze ossee che partivano dalle scapole. A identificarlo, una mano mancante di alcune dita

Erano di fronte alla reale forma di Mystic.
  
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