Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Haura    01/07/2009    3 recensioni
Come nasce questa storia? Nasce da una notte insonne. È una storia d’amore. Ma non una comune. È la storia di una ragazza che come un bagliore di fulmine irrompe nella vita della protagonista. Non sono esperta di storie omosessuali, ma l’idea era buona. E ho scritto di getto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima lezione nella mia nuova scuola andò bene; per me non era propriamente una scuola nuova, ma solo un nuovo edificio scolastico. I ragazzi del biennio frequentavano in una sede distaccata, fino a quando non arrivavano al terzo anno.
La sede principale era molto più grande dell’altra, con le pareti esterne rivestite da blocchi di pietre intagliate che le conferivano un’aria aristocratica.
Avevo passato una bella estate con Peppe: il mio migliore amico da tempi immemori, la maggior parte del tempo lo passammo a casa sua, sfidandoci alla Play, ascoltando musica, giocando a scacchi o a carte. A luglio andammo anche una settimana al mare, in campeggio, accompagnati dai nostri genitori.
Nelle settimane precedenti al ritorno a scuola ero curiosa e allo stesso tempo preoccupata dell’atmosfera che vi avrei trovato. Coi miei vecchi compagni non mi trovato bene, troppe femmine ochette e maschi sbruffoni, ma essendo di natura ottimista speravo finalmente in una classe migliore della precedente.
La paura che ciò potesse non verificarsi mi sfiorò spesso durante l’arco delle calde giornate estive, ma cercavo di scacciarne il pensiero, proprio come scacciavo le zanzare notturne.
La prima impressione dei miei nuovi compagni era ottima: potevo sperare che i successivi tre anni di superiori fossero migliori dei precedenti due. Al suono dell’ultima campanella mi affrettai a raggiungere Peppe, spensierata.

Il suo sguardo mi trafisse il cuore come un pugnale spezzato.
Incrociai i suoi sorprendenti occhi scuri per un secondo.
Che bastò a imprimere il suo viso nella mia anima.

Un’anima persa.

Non sapevo chi fosse, non l’avevo mai vista prima.
In un attimo, come era comparsa, sparì.

Rimasi imbambolata sul portone, intralciando gli altri studenti desiderosi di tornate a casa.
Dalla sua aula mi raggiunse Peppe, ci incamminammo a casa senza che io pronunciassi parola.

Me l’ero sognata? Era stata solo un’apparizione; o forse uno spirito mandato a distruggermi. Mi sentivo annientata dall’idea che fosse solo un’illusione, dall’idea di non poterla più vedere e dalla paura poterla dimenticare. Non volevo che il suo ricordo sbiadisse nel tempo.
Di notte non dormii…
Mi aggrappavo al suo ricordo come fosse aria. Affogavo.

La mattina fu la speranza a farmi alzare dal letto.
A scuola scrutai i corridoi, sperando intensamente che la mia visione fosse reale.
Non la vidi.
Per tutta la durata delle lezioni non seguii nient’altro che il mio desiderio.

Un miraggio, ecco cosa era stata.
Stanca e abbattuta uscii dall’aula.

Un lampo e la vidi. Vidi i suoi lunghi capelli mossi, del color del grano. La sue pelle rosea sul viso da bambola.
Rideva di una risata simile alla pioggia che cade in uno specchio d'acqua.

Era lei, la mia esistenza, la mia fine.
Mi prese il panico: come potevo averla? Come, come?
Dentro di me credevo che non fosse possibile una relazione.

Come uno zombie mi avviai verso l’uscita, all’aperto mi sorprese la pioggia.
La sentii cadere sugli zigomi, ma questa era diversa: calda. Corsi senza guardarmi indietro. Piangendo.

Nei giorni successivi il mio amore aumentò scavando un solco sempre più profondo.
Sentivo la sua presenza nei corridoi della scuola, e ogni volta che avevo il coraggio di controllare lei era effettivamente dove l’avevo avvertita. Eravamo in contatto come i poli speculari di una calamita, un'energia che ci univa e ci divideva allo stesso tempo. Lei non sembrava vincolata a me come io a lei, ma sapevo che percepiva il mio richiamo.

Un ventoso giorno di ottobre mentre chiacchieravo in cortile con alcuni compagni, Lei si avvicinò a una sua amica per chiederle lo svolgimento di un quesito di matematica. Era così vicina; profumava di lavanda.
Salutando sorrise e si allontanò.

Complice il fatto che la sua amica fosse nella mia classe, la vidi sempre più spesso. Una volta intervenne in un'accesa discussione su quel folle del prof di italiano, quando mi chiese un parere rimasi fulminata e per cinque secondi non respirai.
Finalmente riuscii a risponderle. Erano state solo due frasi, ma ero felice.

Peppe sapeva di questa mia passione, mi capiva, non mi giudicava. Cercava spesso di coinvolgerla nelle uscite serali del nostro gruppo di amicizie, e alla fine superata la mia introversione diventammo buone conoscenti. Dentro di me ero felice di averla così vicina, più vicina di quanto avessi mai sperato, ma soffrivo perché non era Mia. Non poteva esserlo.
Vivevo nel riflesso di quegli attimi in cui le stavo accanto.

Inaspettato come un tuono che squarcia un albero Lei mi invitò al suo compleanno. Durante la sua compagnia, circondata dai nostri amici, le avevo parlato pochissimo, non riuscendo a superare del tutto la mia timidezza.
Sapevamo di avere intesa ma non mi aspettavo che mi reputasse amica.
Avevo paura. Paura che con una conoscenza più profonda non le potessi piacere, paura di un suo rifiuto. Fino a quel momento mi ero accontenta di guardarla con la coda dell’occhio quando faceva quei piccoli gesti che avevo imparato a amare: come rimettersi apposto una ciocca di capelli o spostarsi l'anello da un dito all'altro.
E ora avevo l’opportunità di entrare nella sua vita.

Note dell’autrice: questa è la mia prima Fan Fiction. Suggerimenti? Opinioni? Come ho già detto non so nulla di amori omosessuali, credo però che le stesse cose che provano gli etero le provino anche chi ha un amore diverso da quello che impone la nostra società.
Spero di aver descritto bene i sentimenti. Fatemi sapere se potreste essere interessati a un seguito.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Haura