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Autore: Mary CM 93    22/03/2018    3 recensioni
Non so chi sono e cerco di capirmi.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono dettagli, 

Quelli dell’universo

Che i tuoi occhi

Impazienti

Si spingono

Ad osservare,

rapiti.

Stupiti,

Di un bambino

Inesperto,

Impertinenti

Di un giovane arrogante.

Di un vecchio,

sopito,

Sulla sua poltrona anziana.

Sono la cartolina 

Di un lontano conoscente 

Abbandonata

Tra le cianfrusaglie

Di un cassetto.

Sono la china sbavata

Nei temi in classe

Di cinquant’anni fa.

Sono il refuso.

La dimenticanza,

L’errore imperdonabile

Di chi sbaglia.

Ancora.

Sono la sigaretta

Che si è spenta

Tra le chiacchiere 

Da bar.

Sono l’inchiostro 

Impiastricciato

Sulle mani 

Di un mancino.

Sono il pallone nuovo,

Caduto inequivocabilmente

Nel giardino del vicino.

Sono il bottone saltato,

Che non hai premura di cucire.

Sono la toppa dei tuoi pantaloni.

La pezza della tua vita.

La tappa un po’ più lunga del previsto

Nel tuo cammino.

Sono il film già cominciato

Da cinque minuti e 

Quello di cui il finale è deludente.

Incompleto.

Incompreso.

Sono il cane alla catena

Ed i cavalli indomabili

Di un’automobile

Un istante prima

Dell’incidente fatale.

Sono la canzone di cui sbagli le parole,

Perché è bella così,

Squarciata.

La gola.

Sono il collo della bottiglia

Passata tra gli amici assetati.

Di donne.

E sono tuo marito,

Che torna a notte fonda

Che non sai se oberato di lavoro

Od inebriato dal profumo di un’altra.

Che non sei tu.

Sono la moglie devota.

Il prete del paese.

Il tuo confessionale.

Segreto inconfessabile.

Luogo comune sulle labbra dei passanti,

La dedica all’inizio del libro.

L’orecchia frettolosa alla pagina,

Perché tutti dimentichiamo il segnalibro.

L’appuntamento mancato,

La fermata prenotata.

Il dito mosso

Davanti ad una bella fotografia.

Ma lo puoi tagliare via.

Sono prurito incessante,

Ma lo puoi grattare via.

Solo un po’ più giù.

Poco più in là.

Ed il biglietto d’auguri 

che, mi raccomando,

leggi, prima di scartare.

Sono il bacio di Klimt

E quello di Hayez.

Sono l’urlo di Munch

E poi Guernica.

Un Picasso improvviso,

Scomposto.

Eppure coerente.

Sono la tua notte stellata

Ed i girasoli Di Van Gogh

Nella sua stanza.

Sono nelle poesie d’amore

Di Pessoa

E negli amanti appassionati

Che si baciano in piedi

Di Prévert.

Sono nuda sotto i tuoi piedi.

Spoglia accanto a te.

Sono foglia che giace.

Rossa di vergogna,

Impietosa e pudica.

Nei miei dettagli

Di vita.

Vorrei essere

Sazia

Di queste 

parole.

  
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