Capitolo
1
Federazione Cinese
*Città Proibita
– Palazzo
Imperiale*
E’ una calda
mattinata di fine estate quando l’imperatrice fantoccio della
Federazione Cinese Tianzi si risveglia nel suo letto, un giaciglio a
due piazze
agghindato da lenzuola in seta color porpora e cuscini dello stesso
colore con
sopra ricamate delle tigri color bianco.
Quando la bambina si alza e va a
sedersi sul bordo del letto, per poi iniziare
a fissare un grande orologio d’oro che si trova
all’interno della stanza, che
segna le ore 6:55AM.
“Tra
poco arriveranno loro…
devo alzarmi…” Sbadiglia.
Mancano 48 ore al suo matrimonio
con il Principe Odisseus e la cosa la
turba non poco, tuttavia non può sottrarsi a tale obbligo,
deve sposare
quell’uomo seppur significhi perdere ciò che resta
della sua libertà.
Ancora 5 minuti e dalla porta
della stanza entrano 5 serve, vestite con dei
Kimono color rosso chiaro, che hanno il compito di aiutare la piccola
imperatrice a prepararsi per la giornata, una giornata che si
preannuncia all’insegna
dello sconforto, dato che altro non dovrà fare se non
osservare gli Eunuchi che
decidono il suo destino.
Le serve impiegano circa 40 minuti
per lavare, vestire e pettinare la
giovane imperatrice, che nel frattempo rende impossibile alle donne il
compito
di truccarla, troppe lacrime di paura, lacrime che si placano solo
quando la
sovrana ode il passo di Shinku, suo unico e fedele alleato, che
arrivato dietro
la porta si ferma ad attendere che sia pronta, cosa che le fa credere
che
l’uomo sia li solo ed esclusivamente per lei e per starle
accanto in quei
momenti difficili.
Tianzi riesce a frenare le sue
lacrime e così le serve possono truccarla e
farla uscire dalla stanza. Quando la bambina apre la porta della sua
camera si
ritrova davanti Shinku, che presto si inginocchia ai suoi piedi,
osservando
l’amata piccola abbigliata con un Kimono color blu notte,
agghindato con
gioielli dorati.
-Venerabile Tinazi, perdonate la
mia insolenza nel venirvi a disturbare di
prima mattina, ma è molto importante!- Afferma, a testa
bassa.
-Non preoccuparti Shinku, mi
dispiace solo che tu abbia corso un rischio
così grande, se gli Eunuchi ti avessero visto entrare ti
avrebbero giustiziato…
comunque, cosa c’è di tanto importante?- Chiede,
con un velo di preoccupazione
negli occhi.
-I nostri archeologi ci hanno
contattato per comunicarci il ritrovamento di
un antico manufatto di oltre 20mila anni fa, hanno insistito per
parlarne solo
alla vostra presenza, non vogliono saperne di riferire agli Eunuchi-
Conclude,
per poi rimettersi in piedi.
-Domani potrei già
partire per Britannia… perché vogliono parlare
con me?-
Versa qualche lacrima.
-Venerabile Tianzi…
ascoltatemi attentamente…-
Si inginocchia accanto a lei, per
poi metterle le mani sulle spalle.
-Se domani non sarete intenzionata
a partire, vi prometto che farò tutto
ciò che è in mio potere per far sì che
lei resti qui- Le sorride.
-Dici davvero Shinku?- Gli chiede,
rispondendo a quel sorriso, commossa.
-Ovviamente! Ricordi la nostra
promessa vero?-
La piccola annuisce e pochi
istanti dopo chiede al Cinese di portarla a
parlare con gli archeologi che chiedevano di lei, ormai curiosa di
sapere di
cosa si tratti.
*30 minuti dopo – Sala del
trono*
Tianzi, accompagnata dal
fedele Shinku va a sedersi all’interno della sua
sala del trono, posta in cima al palazzo imperiale, per poi ordinare al
Cinese
di far entrare gli archeologi che attendevano quell’invito da
diverse ore.
Quando Shinku li invita a entrare
si rivelano alla sovrana, sono un uomo
dai capelli castano chiaro di lunghezza media, con spessi occhiali,
abbigliato
con un abito formale color nero e una donna dai capelli biondi a
caschetto,
occhi azzurri che indossa un tajer composto da pantaloni e giacca color
blu
scuro.
I due si avvicinano al trono della
Tianzi, che è posto su di un baldacchino
rialzato di circa un metro e mezzo, per poi inginocchiarsi e prendere
la
parola.
-Mia signora, io sono Daniel
Jackson e lei è Samantha Carter, siamo
archeologi assoldati dai grandi Eunuchi, o per meglio dire io sono un
archeologo e la mia collega è un astrofisica, siamo qui per
riferirle di una
nostra recente scoperta- Afferma, intimidito, chinando il capo sempre
più.
-Parlate pure- Li sprona lei.
-Mia imperatrice, durante uno
scavo non molto lontano da qui abbiamo
rinvenuto un oggetto degno della vostra attenzione, si tratta di un
enorme
anello circolare che siamo riusciti a datare intorno ai 20mila anni
d’età,
fatto con un materiale che non si trova sulla terra, per questo abbiamo
pensato
di riferire direttamente a voi, almeno all’inizio- Le spiega
Carter, anch’essa
intimidita dalla presenza dell’imperatrice.
La Tianzi è stranita da
quelle parole, ha sì studiato storia e culture
antiche, ma non riesce a comprendere l’importanza delle
affermazioni dei due studiosi,
tuttavia in quel momento è Shinku a prendere la parola,
salvandola da una magra
figura.
-Mi state dicendo che avete
rinvenuto un oggetto vecchio di 20 mila anni?
20 mila anni fa la specie umana non si era ancora evoluta al punto da
lavorare
metalli e anche se fosse… se il materiale non si trova sulla
terra come è
possibile che… si insomma…- Si blocca, restando
senza parole dopo quella
riflessione.
-In realtà
l’uomo non sarebbe mai stato in grado di costruire un oggetto
simile, anzi! Un congegno simile! Come lei ha fatto notare la nostra
storia è
relativamente più recente rispetto alla datazione
dell’oggetto, inoltre lo
scavo ha portato alla luce anche delle tavole in pietra scritte in
Cinese,
Egizio e addirittura Cuneiforme, che descrivono quella che potrebbe
essere la
sua funzione- Afferma Jackson, sicuro di se.
-Vuole dire che già
sapete di cosa si tratta?- A porre la domanda è
l’imperatrice.
-Forse si, vostra altezza- A
rispondere è Carter.
-Vorrei vederlo…- Le
risponde la piccola.
-Il congegno è
già nella città proibita, tuttavia a breve gli
Eunuchi si
accorgeranno della sua presenza vostra altezza, dobbiamo sbrigarci- A
parlare è
Daniel, intimorito per un eventuale reazione avversa
dell’imperatrice.
A quel punto la piccola scende dal
suo trono e si avvicina ai due, per poi
tornare a rivolgersi a loro.
-Se avete paura di una punizione
da parte degli Eunuchi per avergli
nascosto tutto questo sappiate che la vostra paura è
infondata, ora vi prego,
mostratemi questa cosa- Sorride dolcemente ai due.
Arcipelago artificiale di
Orai – Sede temporanea dell’ordine dei Cavalieri
Neri
*Stanza di CC e Lelouch* -
*Ore 8:50AM*
I due sono a letto, hanno
trascorso la notte l’uno tra le braccia
dell’altra. Ormai il loro rapporto si è fatto
più intenso dopo quel saluto
sull’isola di Kamine, culminato con un bacio appassionato che
la verde diede al
ragazzo prima di salutarlo.
CC è in preda a spasmi
di paura, sta avendo un incubo terribile che non le
dà pace. Ciò che vede è
l’inferno in terra, la distruzione del mondo, la fine
di ogni cosa. Quel che sembra essere il male, portatore di malattie e
morte è
un immensa fiamma color oro che consuma tutto ciò che
incontra.
Nel sogno CC cerca di salvare un
gruppo composto da Lelouch, Kallen, Ohgi,
Todoh e Tamaki, ma questi vengono consumati da quella fiamma dorata
senza
nemmeno rendersene conto. Resta solo lei, che osserva la scena
impietrita, fino
a quando la fiamma non inizia a trasmettere delle parole direttamente
all’interno della sua mente.
“Coloro
che rifiutano il
sentiero sono indegni del dono della vita! Noi siamo
gli…”
Non può concludere quel
sogno, non può finire di percepire quelle parole,
Lelouch, che si era svegliato pochi istanti prima a causa delle urla di
terrore
che la verde aveva iniziato a emettere, la sveglia bruscamente
strattonandola
più volte.
-Ehi strega, che ti prende?-
Chiede, preoccupato.
-Ho avuto un altro
incubo… Inizio ad avere paura Lelouch…- Afferma,
abbracciandosi al ragazzo.
-E’ il terzo
consecutivo, oltre a essere il più violento- Sospira.
-Sono solo dei sogni
ma… dimmi Lelouch, tu per caso ricordi l’origine
della
parola Orai?-
-Se non sbaglio nelle culture
più arcaiche significa creatore, o
creazione.. perché me lo chiedi?-
-Non lo so nemmeno io Lelouch, mi
è appena venuta in mente…-
-Non scherzare strega! Ci troviamo
sull’arcipelago artificiale di Orai,
probabilmente avrai già sentito la parola nel corso della
tua vita secolare, al
tuo posto non ci penserei troppo, anzi mi rilasserei! Domani mio
fratello
Odisseus sposerà la Tianzi e dobbiamo farci trovare pronti a
impedire che ciò
accada!- Conclude, serio, stringendo la mano della compagna.
-Hai ragione e poi non
è da me farmi intimorire per così poco,
su…
alziamoci, dobbiamo fare i preparativi per domani…-
Conclude, per poi alzarsi
di scatto e dirigersi in bagno.
Città Proibita –
Sotterranei del Palazzo Imperiale
*Ore 9:40AM*
Nemmeno un’ora
dopo l’annuncio della scoperta da parte degli archeologi la
Tianzi viene scortata da Shinku all’interno dei sotterranei
del palazzo
imperiale, dove i due studiosi avevano già fatto riporre il
misterioso
manufatto, che si trova ora all’interno del livello
più basso, nella stanza più
grande di quelle segrete. L’imperatrice viene fatta entrare
in silenzio assieme
a Shinku, quest’ultimo timoroso di ciò che sta per
vedere.
Quando i due entrano si ritrovano
davanti un anello argenteo di circa 5
metri di diametro, ornato da 7 cristalli color rosso simili a zaffiri
posti sui
bordi, quelle pietre costeggiano anche un cerchio interno con dei
simboli
simili a caratteri cuneiformi.
-E così sarebbe questo
l’oggetto di cui ci avete parlato?- A porre la
domanda è Tianzi.
-Si mia signora- Le risponde
Samantha.
-E… e riguardo alle
tavole in pietra?- Li interroga Shinku.
-Si trovano ai piedi
dell’oggetto, seguitemi vi prego, vedrò di
tradurre al
volo le iscrizioni, sa… non abbiamo ancora avuto il tempo di
fare trascrizioni
eheh- Afferma Jackson, emozionato, per poi invitare i due a seguirlo.
Quando i quattro si avvicinano,
Daniel afferra una lastra di sottile pietra
posta ai piedi dell’anello, per poi portarla ai piedi di
Tianzi.
-Mia signora, questa è
una tavola con le iscrizioni in lingua Cinese, per
ragioni pratiche leggerò proprio questa, in modo che in caso
non mi crediate
potrete verificare di persona-
La sovrana annuisce, seguita da
Shinku e così lo studioso inizia a leggere.
-Questa è la porta
degli dei, la porta delle stelle, l’ingresso da cui i
sacri servi degli Orai, dei del cielo e della terra arrivarono per la
prima
volta in questo mondo. Questa è la porta sacra con cui gli
Orai poterono viaggiare
per arrivare sino a noi…-
La lettura si interrompe, Daniel
tossisce per schiarirsi la voce, poi
riprende a leggere.
-Gli Orai portavano grandi
ricchezze attraverso la porta magica, ma un
giorno la malvagità umana li costrinse a tornare sulle
stelle dalle quali
avevano origine. Promisero di tornare in caso l’uomo avesse
avuto estrema
necessita del loro aiuto- Conclude quella lettura, per poi alzarsi.
-Impressionante…
Ora… stelle… ma… erano degli alieni?-
-Si, esatto signor Shinku! Inoltre
pensiamo che sia proprio questo il loro
mezzo di trasporto, anche dal fatto che emette energia, seppur in
misura minima,
inoltre durante il trasporto l’anello ha emesso delle
scariche che indicano
l’operatività del dispositivo. A parlare
è Samantha, sicura.
Nel frattempo Tianzi è
intenta a osservare l’anello, assorta dalla sua
misteriosa bellezza.
-Che sia posto nei giardini della
città proibita mio Shinku-
-Che cosa?
Cioè… mia signora.. non sappiamo se è
pericoloso oppure no, la
prego rifletta- Afferma, inginocchiandosi per l’imbarazzo
d’aver mancato di
rispetto all’imperatrice.
-E’ tutto a posto mio
leale Shinku sta tranquillo, e poi se davvero degli
dei dovranno arrivare da questa porta sarebbe bello poterli accogliere
con i
dovuti riguardi, tu non credi?-
-Venerabile Tianzi, con tutto il
rispetto, il dispositivo potrebbe essere
davvero molto pericoloso, non sappiamo se la cultura citata nelle
tavole sia l’unica
ad averlo utilizzato e poi le tavole potrebbero averle scritte gli
alieni
stessi al fine di confonderci- A parlare è Samantha.
-Scusate! Non ci avevo pensato
signori! Ma se l’oggetto ha circa 20mila
anni… come è possibile che delle tavole siano
state scritte in Cinese? La
nostra cultura non è così antica!-
-Probabilmente le tavole sono
state scritte dopo, più o meno ai tempi di Yu
il Grande, uno dei primi imperatori della Cina che verosimilmente si
dice
nacque dalla bocca di un drago e come ben saprà
l’operato dell’imperatore Yu
portò grande cultura, pace, prosperità e nuove
tecnologie. In sostanza il suo
prestigio influenzò positivamente tutta la cultura Cinese di
quei tempi, si
dice anche che questi fosse in grado di placare le alluvioni
controllando le
acque, cosa che… viste queste iscrizioni potrebbe essere
attribuibile a un
alieno camuffato da umano- A illustrare la cosa è Daniel.
-Yu nacque dalla bocca di un
drago… controllava le acque… potrebbe essere
stato uno di questi Orai?-Chiede il cinese.
A rispondergli è Carter.
-E possibile, magari quando ha
cercato di farci avanzare tecnologicamente e
culturalmente si è reso conto di non poterlo ancora fare a
causa della nostra
natura primitiva e così ha abbandonato il pianeta lasciando
l’anello sepolto in
attesa del ritorno di qualche membro della sua specie che finisse il
lavoro da
lui iniziato-
-In questo caso direi che se gli
Orai sono discendenti del grande Yu non
abbiamo di che preoccuparci, ti prego Shinku, vorrei che
quest’oggetto
splendido venisse portato davanti alla chiesa in cui domani
io… si… io… mi
sposerò- Deglutisce.
“Piccola
Tianzi… Speri che
gli dei ti aiutino in qualche modo? Non è forse
così?”
-E sia! Porteremo li
quest’oggetto prima che gli Eunuchi possano accorgersi
della sua presenza. Dottor Jackson, coordini gli spostamenti e installi
il
monumento di fronte alla chiesa, a tenere lontani gli Eunuchi
penserò io-
-E io ti darò una mano
Shinku- Gli sorride l’imperatrice, ricambiata dal
suo fedele servitore.
A quel punto i due Cinesi vanno
via, mentre il dottor Jackson e la sua
collega chiamano una squadra di uomini al fine di spostare il prezioso
manufatto,
che viene trasportato e installato davanti alla chiesa che sarebbe
stata la
sede del matrimonio della Tianzi solo 9 ore dopo.