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Autore: gamberosolitario    24/03/2018    0 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/Vandal_Hearts_II]
Nel Sacro Anno 986, Lagore, il Re di Natra, fu assassinato da sua moglie, la Regina Agatha, e dall’amante della Regina stessa, il Cardinale Ladorak.
Dopo aver reso l'infante Principe Franz il nuovo Re, la Regina nominò il Cardinale come Premier. Insieme, loro assunsero il potere con il pugno di ferro, uccidendo tutti i loro oppositori.
L’aggressivo ruolo di Ladorak fu rinforzato da un truppa di Cavalieri d’elite. Usando torture, inganni ed informatori, questi Cavalieri distrussero spietatamente tutti i loro avversari. Questi Cavalieri erano soprannominati "Cavalieri Neri".
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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1° Capitolo: Giorni di Sole

Nel Sacro Anno 986, Lagore, il Re di Natra, fu assassinato da sua moglie, la Regina Agatha, e dall’amante della Regina stessa, il Cardinale Ladorak.

Dopo aver reso il neonato Principe Franz il nuovo Re, la Regina nominò il Cardinale come Premier. Insieme, loro assunsero il potere con il pugno di ferro, uccidendo tutti i loro oppositori.

L’aggressivo ruolo di Ladorak fu rinforzato da un truppa di Cavalieri d’elite. Usando torture, inganni ed informatori, questi Cavalieri distrussero spietatamente tutti i loro avversari.

 

Una cittadina era stata attaccata dai Cavalieri di Ladorak, che erano conosciuti più comunemente come Cavalieri Neri, per il fatto che tutti portavano armature nere. La cittadina era in fiamme. Quasi tutti erano stati già uccisi, compresi vecchi e bambini. C’erano cadaveri dappertutto, alcuni avevano riempito anche il fiume. Tutte le femmine erano state violentate.

Un Luogotenente dei Cavalieri Neri, stava dando ordini agli altri Cavalieri. Rispetto ai normali Cavalieri Neri, non portava l’elmo ed aveva delle possenti braccia scoperte. Costui non aveva la barba, mentre i suoi capelli erano corti.

“Continuate così! Non ne deve rimanere nessuno vivo!!”

Su un edificio, c’era il Comandante di tutti i Cavalieri, si chiamava Jacob. Aveva dei lunghi capelli biondi. Ed i suoi occhi erano tremendi. Alle sue spalle, aveva due Cavalieri. Ai suoi piedi, c’era un uomo del villaggio. Lo avevano pestato a sangue.

“Vi prego… fermatevi!! Vi ho detto tutto quello che sapevo!!”

Il Comandante Jacob colpì l’uomo con la sua spada, infliggendogli una grave ferita, ma senza ucciderlo. Quest’ultimo si muoveva ancora.

Jacob: “Questa cittadina deve servire come esempio… hanno ospitato un ricercato… per questo, devono pagare tutti…”

“Sei il Diavolo… Dio si è dimenticato di noi.”

Jacob diede il colpo di grazia all’uomo – “Pazzo!”

 

Nel Regno di Natra, a nord della Capitale, c’era l’isolato villaggio di Polata. Io crebbi lì, in quel periodo impietoso.

Come bambino, credevo che i giorni della mia infanzia non sarebbero mai finiti. Troppo piccolo per immaginare la Grande Guerra che, da lì a poco, ci avrebbe sommerso tutti.

Forse, se non avessi incontrato quella persona, il mio destino non sarebbe mai cambiato…

 

 

Un ragazzino, bruno, con una bandana bianca ed una giacchetta verde, era intento a prendere una farfalla sul tetto di una casa. A guardarlo c’erano altri tre ragazzini della sua età.

Clive era il più robusto ed portava una vecchia corazza viola, dato che si scontrava spesso con i mostriciattoli fuori dal villaggio. Era biondo e suo padre era il fabbro del villaggio.

Yuri era il più piccolo ed esile, ma anche il più intelligente. Aveva i capelli chiari e portava una tunica marrone da frate. Suo padre era il Sacerdote e si stava preparando per intraprendere, anche lui, la carriera ecclesiastica.

Adele era una ragazzina dai capelli biondi. Era la figlia del Signore del posto, ma giocava spesso con i bambini del villaggio, suoi coetanei.

Yuri: “Vai, ci sei quasi!”

Adele: “Cid, ti prego… scendi da lì sopra! Ti farai male!!”

Il ragazzino con la bandana camminava lentamente. Fino a quando non raggiunse la farfallo. Si calò e riuscì ad afferrarla. Nel momento in cui alzò la mano, per mostrarla, in segno di trionfo, ai suoi amici, cadde dal tetto. E finì a terra.

I suoi tre amici andarono subito a soccorrerlo.

Ma Cid si rialzò subito.

Yuri: “Per San Nirvath… forse, non ha battuto la testa!”

Adele: “Sei sempre così stupido!!”

Cid: “Ma tu chi sei?!”

Adele: “Coosa?! Non ti ricordi di me?!”

Cid: “Mi fa male la testa…” – il ragazzino andò in ginocchio ed iniziò ad urlare.

Adele: “Oh, mio dio… vado a chiamare il dottore…” – prese la strada dell’infermeria. Nello stesso momento, le urla si trasformarono in risa.

Cid: “ahahahah… ci caschi sempre, Adele!!”

Adele: “Maledetto stupido…” – si offese e corse via.

Yuri: “Hai esagerato, Cid!”

Cid: “Falla finita, Yuri… stavo scherzando…” – si girò dall’altra parte, e tirò fuori la farfalla.

Clive: “Come hai fatto a non ucciderla??!”

Cid: “… l’avevo presa per lei… deve fare sempre la permalosa…” – dopo aver detto ciò, lasciò andare la farfalla, che volò via quasi subito.

Nello stesso momento, i nostri sentirono la voce di una bambina del villaggio.

“Fratellone!!”

Arrivò Rosaly, che era la sorella piccola di Cid. Era mora e magrissima. Aveva una gonna nera ed un fioco rosso sulla gonna.

Rosaly: “C’è uno straniero… è stato attaccato da quei mostri gelatinosi… potrebbero ucciderlo.”

Cid: “Allora, andremo noi ad occuparcene… rimani qui, Rosaly!”

 

Lo straniero avevi i capelli corti e scuri. Era sbarbato ed aveva un mantello marrone. Tra le mani, aveva una spada a due mani. Una spada più grande di quella normale. Era circondato da questi mostri gelatinosi.

Ogni mostro, era alto circa un metro e cinquanta, ma erano molto esili. Uccidevano le loro prede lentamente, succhiandole a poco a poco. Lo straniero ne aveva fatti a pezzi alcuni, ma dai pezzi tagliati via erano nati altri piccoli mostri gelatinosi. Questi mostri non rappresentavano un pericolo per il villaggio perché erano in pochi e, poi, perché avevano un punto debole, conosciuto da tutti i paesani: il sale.

Clive: “Signore, siamo venuti ad aiutarla… quei mostri non si possono uccidere con semplici lame.”

“Coosa?!”

Cid: “Il punto debole di quelle cose è il sale… tutti i paesani hanno dei bastoni di sale, per eliminare facilmente questi mostri… anche noi.”

I tre ragazzini tirarono fuori i loro bastoni di sale ed andarono all’attacco dei mostri gelatinosi. Un semplice colpo di bastone di sale era sufficiente per far scappare via questi mostri. Così, dopo poco, i mostri gelatinosi erano tutti andati via.

Nello stesso momento, sentirono l’urlo di Rosaly, e corsero nella sua direzione.

Un Verme-Uovo si era avvicinato a Rosaly. Si trattava di un potente mostro, alto due metri, che si vedeva molto raramente in quelle zone.

Clive: “Come diavolo è arrivato qui?!”

Yuri: “Un tale mostro può arrivare ad uccidere anche dieci persone… dobbiamo chiamare rinforzi."

Cid rimase bloccato. Se fosse andato a chiamare i rinforzi, nello stesso momento, Rosaly sarebbe finita uccisa dal mostro. Ma, dall’altra parte, se lo avesse attaccato lui, sarebbe morto.

Lo straniero andò nella direzione del mostro.

“Sembra che potrò ricambiare subito il piacere che mi avete fatto.”

Il mostro si girò verso di lui. Lo straniero, con un colpo di spada, lo tagliò in due. Con grande sorpresa di tutti.

Cid: “E’ fortissimo!”

Yuri: “Non è un semplice uomo… deve essere un abile spadaccino.”

Lo straniero cadde a terra, privo di sensi. I tre andarono a soccorrerlo.

Clive: “Il mostro non l’ha proprio toccato… cos’è successo?”

Yuri: “Quest’uomo sta perdendo sangue… si portava già dietro delle ferite.”

Rosaly: “Vado a chiamare subito il dottor Bonnar.”

   
 
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