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Autore: Aryan Devatara    28/03/2018    0 recensioni
Scrittura creativa: writing prompt challenge, in cui scelgo a caso 3 parole e mi concedo 30 minuti di tempo per scrivere una storia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ghiaccio –
Caramella – Modello



I suoi occhi color ghiaccio non la lasciavano un attimo, incuriositi
dallo scartoccìo udito, dal movimento e dall’odore
nuovo che sentiva nell’aria: no, non era certo questo il
momento per il pisolino mattutino.

Non si era nemmeno scomposto più di tanto, arcuandosi in un
lungo stiracchiamento per poi riprendere l’esatta posizione
acciambellata che aveva avuto poco prima…ovviamente, si era
accuratamente girato su se stesso almeno due volte, per essere sicuro
che fosse la posizione migliore! Così , non si era perso
niente di ciò che stava accadendo.

Ma cosa stava facendo? Che cos’era questo odore acre e forte?

-Mi stai fissando? Guardi che faccio? Pensa che io sto per fissare
te…-

Una giovane donna, dalla pelle chiarissima, leggermente puntinata da
lentiggini e dai corti capelli rossi, parlava al gatto che la scrutava
imperterrito dal divano; armeggiava con un informe blocco di creta,
cercando con avanzi di legno e un coltello seghettato, rubato a un
vecchio servizio di posate, di dare una prima rudimentale forma alla
materia grigiastra.

-Con un po’ di pazienza e temo, anche immaginazione, dovresti
diventare tu. – gli disse, distogliendo gli occhi
dall’opera nascente solo per un istante.

Il gatto annusò l’aria, percependo un nuovo odore.

-È liquirizia. È la caramella che ho in bocca. Tu
non puoi mangiarla. – gli spiegò.

Il lavoro proseguí in un religioso silenzio di
concentrazione…troppo silenzioso e troppo noioso!

In breve tempo, con un lungo sospiro, il gatto si
riaddormentò.

-Bhe, sicuramente sei un modello eccezionale…come si dice,
non muovi un pelo. –

La finestra aperta, regalava frescura alla calura estiva di un giugno
anomalo; la folata di vento, spostò leggera i peli bianchi e
albicocca dell’animale, che piacevolmente deliziato
mugugnò, allungandosi tutto per poi girarsi, mostrando la
pancia per ricevere più fresco.

La giovane donna lo guardò e sorrise.

-Gatti. – commentò, riprendendo subito a modellare
la creta, rimirando il suo modello d’eccezione.



   
 
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