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Autore: Elsa Maria    04/04/2018    3 recensioni
Un Malfoy non abbassa mai la testa, aveva insegnato a Draco.
Io non abbasserò mai la testa davanti a qualcuno che non sia tu, aveva promesso alla moglie.
Li guardò entrambi, non riuscendo a leggere nulla nei loro volti. Alla fine Potter li aveva protetti, e non lui. Strinse le labbra, poi le schiuse.
“Perdonami.”
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Lucius Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Dal giorno in cui aveva pronunciato il suo voto, spezzando un silenzio pieno d’aspettative con il suo , aveva fatto una promessa a se stesso ancor prima che a sua moglie: l’avrebbe protetta da tutto. Sarebbe stata la sua meravigliosa bambola di porcellana, quella che sua madre non gli aveva mai permesso di toccare, riposta delicatamente in una teca di vetro, nello scaffale più alto, da ammirare e non sfiorare neanche con il respiro. Ricordava bene: solo alla più anziana delle domestiche era permesso ripulirla dai pochi granelli di polvere che ogni settimana si posavano sulla sua pregiata pelle di porcellana, a lui era appena concesso di guardarla al di fuori della grande sala.
Tendi a rovinare qualunque cosa tocchi, Lucius.” Gli aveva detto una volta la madre, dopo avergli schiaffeggiato la mano senza forza, arresa a quello che prevedeva essere il disastroso destino di suo figlio. 
Ora Lucius, cresciuto, maturo, possedeva una bambola, la più pregiata che il mondo avesse mai visto, ed era stata affidata alle sue mani grezze, seppur curate, fragili, seppur appartenenti ad un corpo robusto. Lui, però, non l’avrebbe rovinata, nessuno l’avrebbe fatto. 
La prima notte di nozze fu delicato, a tal punto che Narcissa lo accusò di essere troppo morbido nei modi, si aspettava più vigore dall’erede dell’imponente casata Malfoy, ma non voleva insultarlo, non l’avrebbe altrimenti baciato amorevolmente ringraziandolo di quelle cure, e lui non la prese come una ferita all’orgoglio, perché non avrebbe permesso neanche al suo spinoso carattere di ferire a sua volta il suo oggetto più prezioso. 
 
“Lucius, vieni qui, avrei un compito per te.”  Lasciò la mano della moglie per inginocchiarsi come un cane di fronte ai piedi scalzi dell’Oscuro Signore che ora, puntandogli la bacchetta sul collo, gli impartiva l’ennesimo ordine, facendo bruciare il marchio sul suo polso. “Voglio che recuperi una cosa per me, al ministero…”
“Ma, mio Signore,…”
“Non mi piacciono i ma, Lucius.” Fu uno sguardo, gli bastò incontrare quegli occhi rossi sangue per comprendere che la bacchetta non puntava più verso di lui, ma verso Narcissa che, ignara, aveva a sua volta lo sguardo puntato sulla sua schiena ricurva, una schiena rivolta a lei. Per lei Lucius era un traditore. Aveva tradito lei e suo figlio, aveva tradito qualunque voto fatto durante il matrimonio, durante tutta la loro vita, decidendo di volgere il capo chino a Voldemort e la schiena a lei, e ciò che era peggio era il dover tacere, il non poter urlare quanto ciò non le andasse bene, come qualunque altra moglie invece avrebbe potuto. 
 
“Ha un compito per te, Draco.”
“Ma, padre…”
“Non mi piacciono i ma, Draco.” Ringhiò il padre al figlio, stringendo la testa di serpente del proprio bastone. “Eseguirai, senza mostrare insicurezze. Sei un Malfoy, è ora che ne prendi tutte le conseguenze.” Sperava l’odiasse, sperava che lo sguardo tempesta di suo figlio, un colore così simile al suo, ma uno sguardo così simile alla madre, iniziasse a disprezzarlo, a provare un odio tale da allontarlo da ciò che era la sua figura, da qualunque fossero le sue scelte. Nei propri occhi si celava una muta preghiera: “Sii diverso, Draco. Non essere me.” E Narcissa silenziosa osservava. Sì, era proprio quello lo sguardo che un giorno sperava di vedere negli occhi di Draco. 
 
Le sue mani si sorreggevano a Narcissa, cercando una certezza, la sua unica forza rimasta. Lei teneva Draco, stretto a sé, proteggendolo dalla risata gelida che copriva la flebile voce di un ragazzo coraggioso. Fremeva e Lucius non capiva perché, sembrava attendere qualcosa, un battito, un momento e lo sguardo che rivolgeva al corpo morto di Potter non lo tranquillizzava. 
“Cissa…?” Incontrò il suo sguardo, che dopo tanto tempo rivide amorevole, sollevato. 
“Perdonami.” Sussurrò mentre Potter si risvegliava dalle braccia del gigante e Draco sgusciava dalle braccia della madre per lanciare ad Harry la bacchetta, urlando uno speranzoso: “Potter!” e così anche lei, come il figlio, aveva rimesso le proprie speranze nelle mani del Prescelto. Non nelle sue, ma in quelle di uno sporco mezzosangue sopravvissuto per amore di una madre. 
Fu quando tutti i Mangiamorte si dissolvevano nell’aria, abbandonando l’Oscuro Signore al proprio destino, che capì che la sua bambola, prima ancora che sua, era madre di quel ragazzo che era sfuggito a lei, di quel ragazzo che era suo figlio, e che lui, Lucius Malfoy, aveva fatto di tutto per allontanare pur di salvarlo da se stesso… E fu proprio quello l’istante in cui si accorse di aver condannato la sua famiglia, rinchiudendoli in un’impolverata teca di vetro. 
“Vieni qui, nipote traditore!” La voce gracchiante di Bellatrix puntò verso la sorella e il nipote. 
“Tradire l’Oscuro Signore,… Crucio!”
“Protego.” Il viso della cognata si piegò in una smorfia di vomitevole e stucchevole disgusto. 
“Lucius.”
“Andate.”
 
“L’imputato Lucius Malfoy verrà rinchiuso ad Azkaban fino al giorno in cui sarà condannato al bacio.” 
A testa china accettò la resa dei conti. 
Un Malfoy non abbassa mai la testa, aveva insegnato a Draco.
Io non abbasserò mai la testa davanti a qualcuno che non sia tu, aveva promesso alla moglie. 
Li guardò entrambi, non riuscendo a leggere nulla nei loro volti. Alla fine Potter li aveva protetti, e non lui. Strinse le labbra, poi le schiuse. 
 

“Perdonami.”
 

N.D.A.
Non so dare una motivazione logica a questa shot, so solo che io amo Lucius e, no, non riesco a vederlo come il brutto lupo cattivo disegnato dalla cara vecchia Rowling. E quindi eccomi qui a dare un po' di mia interpretazione al mio terzo biondo preferito... Narcissa ha il podio a mani basse, Draco subito poi, ma Lucuius si accontenta di un terzo posto meritatissimo. Forse ho una specie di dipendenza dalla famiglia Malfoy, ma non è questo il giorno di disintossicarsi! 
Detto ciò non ho molto da disquisire, spero abbia detto tutto la mia fic <3 

Grazie di aver letto e RECENSITE lo apprezzerei davvero tanto iui <3
Here we Go~

   
 
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