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Autore: LiliumInterSpina    01/07/2009    4 recensioni
Ci sono volte in cui la tua anima è combattuta tra desiderio e volontà.
Ci sono momenti in cui il tuo cuore è diviso tra sentimento e ragione.
Ci sono istanti in cui la tua mente è in bilico tra illusione e razionalità.
E quando la notte si stende su di te e ti stringe nel suo oscuro abbraccio ti trovi a chiederti perché…
Perchè anime affini sono destinate al dolore di un’eterna separazione?
Perché… ciò che non puoi avere è l’unica cosa che vorresti con tutta te stessa?
E allora chiudi gli occhi e… sogni!
Sogni di essere tra le braccia del tuo angelo…
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esattamente com’è accaduto con la mia precedente one shot sui Nightwish, anche stavolta mi sono chiesta innumerevoli volte se fosse o meno il caso di pubblicare queste righe.
È solo un tentativo di esprimere qualcosa che per quanto reale dal mio punto di vista, altro non è che una mia fantasia.
Un tentativo… nulla di più!
In precedenza ho “vissuto” un’emozione attraverso gli occhi di Tuomas… mi è sembrato giusto provare a vivere la stessa emozione attraverso gli occhi di Tarja!
Questo è ciò che ne è uscito.
La canzone che accompagna queste righe è “Angel” di  Sarah McLaughlin… una canzone meravigliosa e perfetta (canzone che naturalmente non mi appartiene, così come non mi appartengono i personaggi di cui parlo) in ogni sua singola parola per esprimere ciò che volevo.
E mi permetto di darvi un consiglio… ascoltatela mentre leggete! Rende la storia diversa… migliore! (http://www.youtube.com/watch?v=ET0NP5NWlH4)
Troverete la traduzione alla fine della storia se dovesse servire.
Non resta altro da dire se non… grazie in anticipo a tutti voi che leggerete e che magari, deciderete di lasciarmi un parere!
Colgo anche l’occasione per ringraziare con tutto il cuore tutti coloro che hanno letto e recensito la mia precedente one shot!
Grazie davvero…





In the arms of an Angel





Lo scroscio degli applausi.
Le urla della gente.
Acclamazioni e consensi...
Un altro concerto da ricordare.
Un altro momento perfetto.
Un altro successo di cui gioire.
Ancora una speranza che tutto possa cambiare.

SPEND ALL YOUR TIME WAITING
FOR THAT SECOND CHANCE
FOR A BREAK THAT WOULD MAKE IT OKAY

E invece nulla.
Solo… vuoto.
Passato e presente che si fondono in un caleidoscopio di ricordi ormai lontani eppure vivi… ora più che mai.
Desiderio.
Malinconia.
Rancore e amore.

THERE’S ALWAYS ONE REASON
TO FEEL NOT GOOD ENOUGH
AND IT’S HARD AT THE END OF THE DAY


Al calar delle tenebre ecco i fantasmi del mio passato tornare a farmi visita.
Bussano alle porte della mia anima e mi sussurrano: “Non ti libererai di noi!”
Un’altra notte… e un altro sogno.
Il solito incubo.
Solo ricordi…  ed ombre.
Si…  ombre!

I NEED SOME DISTRACTION
OH BEAUTIFUL RELEASE
MEMORY SEEPS FROM MY VEINS



La brezza leggera che accompagna l’oscurità della notte penetra dalle finestre aperte e le sfiora la pelle accaldata.
Un tocco leggero.
Una carezza… desiderata.
Bramata.
I capelli le scivolano sulle spalle e una goccia di sudore scende lenta tra le scapole, provocandole un brivido.
Sente l’eccitazione crescere dentro di lei.
Brucia dentro come una fiamma indomabile che riacquista inaspettato vigore, alimentata dal silenzio e dall’immota quiete di quella notte senza luna, dal soffocante calore di una terra straniera, dalla malinconica solitudine della sua anima inquieta.
Quel calore intenso e viscoso le toglie il respiro, le comprime il petto, le appesantisce il cuore.
È così lontana dalle fredde notti della sua Finlandia.
Le manca la sua terra.
Allunga piano una mano accanto a sé, sfiorando appena le lenzuola bianche che ricoprono il suo giacilio…
Il loro giacilio.
Suo marito è accanto a lei.
Percepisce la sua rassicurante presenza, il calore del suo corpo, il suo leggero profumo, il sibilo del suo respiro.
Lo osserva dormire.
Ammira la sua figura, il colore dorato della sua pelle che crea un netto contrasto con il candore delle lenzuola, le ciocche dei suoi capelli neri sparsi sul cuscino.
Lo ama.
Lo ha sempre amato.
La sua mano scivola avanti fino a quasi a sfiorare il suo petto…
E si ferma.
Le dita si contraggono e si piegano su sé stesse.
E quella carezza mai donata soffoca in un pugno chiuso.
Ritrae rapida quella mano traditrice e la stringe al petto, incredula.

Non è lui che voglio ora.
Ora… voglio le ombre.

LET ME BE EMPTY
AND WEIGHTLESS AND MAYBE
I’LL FIND SOME PEACE TONIGHT

Distoglie lo sguardo dal sonno tranquillo del marito e vergognandosi di sé stessa striscia piano lontano da lui.
Abbandona il letto di quella camera d’albergo.
Troppo grande e troppo ampio per concederle un contatto fisico che agogna con tutta sé stessa.
Troppo piccolo e troppo stretto per contenere la sua brama e la sua follia.
Troppo… sconosciuto per alimentare lo sgorgare dell’agrodolce nettare dei suoi ricordi.
I suoi piedi volano sulla soffice moquette che ricopre il pavimento e la conducono fuori, sull’ampio terrazzo che si affaccia sulla notte calda e nera.
Inspira a fondo e reclina il capo di lato assaporando il silenzio e socchiudendo gli occhi…
Abbandonandosi ai ricordi di ciò che è stato e all’illusione di ciò che avrebbe potuto essere.

Vieni da me…
Torna da me!

IN THE ARMS OF AN ANGEL
FLY AWAY FROM HERE
FROM THIS DARK COLD HOTEL ROOM
AND THE ENDLESSNESS THAT YOU FEAR

Le sue braccia si sollevano.
Assapora la carezza dell’aria che le sfiora e le richiude intorno al suo corpo.
È un abbraccio solitario.
Un abbraccio che sa di dolore…
Un abbraccio che sa di lui.

Che io sia dannata…
È te che voglio ora… ombra indelebile del mio passato.

YOU ARE PULLD FROM THE WRECKAGE
OF YOUR SILENT REVERIE

È avvolta dalle tenebre.
Dal buio della notte e da quello che alberga nel suo cuore.
Ed è li che lui si cela.
Dai recessi più reconditi della sua anima, un’ombra solitaria prende vita.
Assume forme note…
Un corpo.
Un volto.
Occhi velati di oscurità.
Mani gentili che venerano il suo corpo.
Braccia amorevoli che la circondano.
Ed è così dolce quel rifugio…
Sicuro.

Sei qui.
Come allora…  
Mio… per sempre mio!

YOU ARE IN THE ARMS OF THE ANGEL
MAY YOU FIND SOME COMFORT THERE


Ti illudi.
Ti illudi che ciò che senti sia reale.
Sfiori la tua stessa pelle con dita leggere immaginando che quel tocco sia suo.
Una calda brezza soffia piano tra i tuoi capelli.
Il suo respiro.
Il lontano frinire delle cicale giunge alle tue orecchie come un mormorio sommesso.
Il suo.
La sua voce…

“Tarja…”
Suonava dolce come una carezza il mio nome sulle tue labbra.
Vorrei udirlo ancora…

SO TIRED OF THE STRAIGHT LINE
AND EVERYWHERE YOU TURN
THERE’S VULTURES AND THIEVES AT YOUR BACK
AND THE STORM KEEPS ON TWISTING

L’hai negato.
L’hai negato allora.
Hai continuato a negarlo con tutte le tue forze negli ultimi quattro anni.
E neghi ancora oggi…
Ancora e ancora e ancora.
Anche ora.
I tuoi occhi si spalancano all’improvviso nell’oscurità.
Umidi cristalli di giada che contro il tuo stesso volere reagiscono al dolore che sale dal tuo cuore.
Una lacrima appare.
Nasce, scende e muore.
E nonostante tutto vorresti continuare a negare di averlo amato.
Di amarlo.

No…
Tu sei solo un ombra!
Io non ho bisogno di te… oggi come allora!

YOU KEEP ON BUILDING THE LIE
THAT YOU MAKE UP FOR ALL THAT YOU LACK
IT DON’T MAKE NO DIFFERENCE
ESCAPING ONE LAST TIME

Ma è in quell’abbraccio solitario, in quella lacrima silenziosa, in quel corpo tremante di desiderio represso che ammetti la tua sconfitta.
Vorresti poter tornare indietro e ricominciare.
Avere ciò che mai hai avuto.
Vivere ciò che hai potuto solo immaginare.
Ti chiedi perché…
Perché qualcosa di tanto perfetto come voi due… insieme, non ha potuto essere?
I tuoi occhi si chiudono di nuovo.
Allontani quella realtà che sei ancora sufficientemente cosciente da riconoscere e lasci  che il tuo silenzioso fantasticare prenda il sopravvento.

O forse si.
Ho bisogno di te…
Ora più di allora!

IT’S SO EASIER TO BELIEVE IN THIS SWEET MADNESS OH
THIS GLORIOUS SADNESS THAT BRINGS ME TO MY KNEES

IN THE ARMS OF AN ANGEL
FLY AWAY FROM HERE…

Le tue mani ti accarezzano.
Le tue braccia ti stringono.
La tua mente si abbandona all’illusione.
Sei tra le sue braccia ora.
Tra le braccia del tuo angelo.
E nemmeno il paradiso potrebbe essere più bello…


“Che cosa fai qui fuori? Perché non dormi? Non ti senti bene?”
Appare silenzioso alle tue spalle, la fronte corrugata, il volto teso… è preoccupato per te.
Si avvicina e le sue mani ti sfiorano gentili.
Le posa con delicatezza sulla tua vita sottile e sonda il tuo sguardo ancora velato di lacrime non versate.
“Tutto bene?” ripete scrutando il tuo volto nel buio della notte.
“Si… avevo caldo! Va tutto bene… torna a dormire! Solo un altro minuto e vengo da te!”
Sorridi.
Un sorriso rassicurante.
Un sorriso dolce, perfetto.
Un sorriso che copre l’amarezza, il dolore e la malinconia.
“Ti aspetto di là amore…” sussurra posando un bacio leggero sulla tua spalla e allontanandosi più tranquillo.
E tu che in silenzio lo guardi andarsene, sei scossa da un brivido.
Non è più desiderio… solo paura.
Paura di te stessa.
Paura di ciò che il tuo cuore ama, di ciò che il tuo corpo desidera…
Paura di un angelo fatto di ombre che popola le tue notti insonni.

Torna a dormire amore mio…
Tra breve riavrai la tua compagna, la tua donna, la tua sposa.
All’alba riavrai la tua Tarja!
Ma non ora…
Va via ora!
La notte appartiene a noi… appartiene alle ombre.
Ora… sono tra le braccia del mio angelo.
Sono sua.
Solo sua.

YOU ARE IN THE ARMS OF AN ANGEL
MAY YOU FIND SOME COMFORT HERE…






Angelo
 
Passi tutto il tuo tempo aspettando
per quella seconda opportunità,
per un’interruzione
che metterebbe tutto a posto.
 
C'è sempre una ragione
per non sentirsi abbastanza bene
ed è difficile alla fine della giornata.
Io ho bisogno di qualche distrazione,
oh, di una bella liberazione.
 
I ricordi colano dalle mie vene,
mi permettono di essere vuota
e senza peso e forse
troverò un po’ di pace stasera.
 
Nelle braccia di un angelo
vola via da qui,
da questa camera di albergo fredda e scura
e dall’infinito che tu temi.
Sei stato estratto dal rottame
della tua fantasticheria silenziosa.
Sei nelle braccia dell'angelo,
Possa tu trovare
un po’ di conforto là.
 
Così stanco della linea diritta
e dovunque ti giri
ci sono avvoltoi e ladri alle tue spalle
ed il temporale continua ad infuriare.
Tu continui a costruire le bugie
che inventi per tutto ciò che ti manca.
Non c’è nessuna differenza,
è l’ultima volta che scappi.
 
È più facile credere
in questa dolce pazzia,
oh, in questa gloriosa tristezza
che mi fa piegare sulle ginocchia.
 
Nelle braccia di un angelo
vola via da qui,
da questa camera di albergo fredda e scura
e dall’infinito che tu temi.
 
Sei stato estratto dal rottame
della tua fantasticheria silenziosa.
Sei nelle braccia dell'angelo,
Possa tu trovare
un po’ di conforto qui.
 
Sei nelle braccia dell'angelo,
Possa tu trovare
un po’ di conforto qui.
  
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