06/04/2018
2 recensioniFuoco e coraggio
I am standing in wake of the storm
I was raised by the Wolf and the Stallion
This sword was battleborne!
Osservi quel vostro rifugio di fortuna, mentre senti gli altri discutere sulla cena. Tu stai in disparte, come sempre, troppi pensieri per la testa, la maggior parte di essi riguardanti Erebor e la paura di non riuscire ad arrivare in tempo.
Esci a prendere una boccata d’aria, ne senti il bisogno. Osservi il cielo che si prepara ad accogliere i milioni di astri, mentre il buio della notte avanza lentamente, con le poche nuvole tinte di arancione, come tutto il resto. Chiudi gli occhi, cercando di scacciare un ricordo ancora troppo vivo dentro di te, richiamato dal colore intorno a te, ma è troppo forte e ti strappa da quella poca tranquillità.
Vedi le fiamme bruciare tutto, mentre il drago plana su Dale e la rade al suolo. Il fuoco del drago che divampa, distruggendo tutto ciò che trova. Gli alberi sul fianco della montagna, gli uomini e le donne della cittadina, i bambini che giocavano tranquillamente. Il lago non è più azzurro e calmo, sembra in tempesta, con sfumature arancio e rosse, come le fiamme tutto intorno.
Dopo quello niente è più stato lo stesso.
Riapri gli occhi e ti accorgi di star stringendo qualcosa nella mano destra. È Orcrist, la spada elfica che Gandalf ha trovato nella tana dei troll, che ti ha gentilmente donato. Il metallo forgiato risplende alle ultime luci del giorno, così da sembrare quasi dotato di vita propria. Sorridi senza accorgertene, mentre osservi i dettagli dell’arma.
Sembra quasi nuova, ma sai bene che non è così. Quella spada ha visto duelli, battaglie, ha sfidato le tempeste e i giorni più bui.
È un po’ come te.
Tu hai visto le battaglie più sanguinose, hai combattuto con l’orco pallido più di una volta, per vendicare le morti dei tuoi cari. Hai superato, non senza qualche difficoltà, l’esilio e le umiliazioni che ne sono derivate.
Ed ora eccoti qui, sulla strada di casa, ad osservare il cielo, con più di un dubbio su quell’impresa che hai deciso di compiere, supportato solo da dodici compagni che credono in te e che staranno con te fino alla fine. Non sanno se l’obbiettivo sarà raggiunto, o se sarà un viaggio a vuoto, loro ti seguono senza chiedere niente.
“Thorin, s-scusa se interrompo, ecco, i tuoi pensieri. Sono venuto a portarti la cena, pensiamo che tu, insomma, abbia bisogno di recuperare le forze, in qualche modo” una voce spezza i tuoi ragionamenti, quasi un sussurro. Ti volti ad osservare la piccola figura che si è avvicinata a te e trattieni un sorriso spontaneo.
Bilbo, lo scassinatore che si è aggiunto a voi, non senza qualche dubbio, in quella missione suicida. Lo hobbit che non aveva niente da spartire con voi, trascinato in quella avventura all’improvviso, strappato dalla sua vita tranquilla e dalla sua casa.
“Allora, t-ti lascio qui il piatto, insieme ad un po’ di latte. Sembra non ci sia la birra” ti fa sapere timidamente, aggiungendo una risata nervosa alla fine. Poi se ne va, silenzioso com’era arrivato.
Osservi ancora quella piccola figura, mentre raggiunge gli altri, per poi tornare a guardare il cielo, ora quasi completamente nero, fatta eccezione per le numerose stelle e per qualche macchia di arancione che sembra resistere alla venuta della notte.
Ora sai quello che devi fare.
Devi armarti di tutto il tuo coraggio disponibile, come stanno facendo quei residui di tramonto, o come ha fatto il piccolo hobbit quando ti ha salvato la vita, e continuare quel viaggio, per raggiungere quel sogno che sembrava così irraggiungibile. Rimetti Orcrist nel fodero e sorridi leggermente, pronto a combattere ancora, proprio come quella spada.
Angolo autrice:
Salve. Di nuovo in questo fandom, di nuovo a parlare di Thorin, ma che ci posso fare, lo amo troppo. Come al solito aspetto pareri sia positivi che negativi. Non sono sicurissima di questa shot (quello che più mi preoccupa è l’inserimento di Bilbo, non so se gli ho dato troppo spazio o troppo poco), ma ormai è qua
Giulia