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Autore: AryaDream    08/04/2018    5 recensioni
Ogni notte faceva lo stesso sogno: una donna dai lunghi capelli scuri gli sorrideva con sicurezza, anche se lui non l’aveva mai vista prima; ma quando si svegliava, sentiva un orribile vuoto dentro di sé, come se una parte di lui fosse stata strappata via.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garuda Aiacos, Violate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’Inferno non era esattamente il luogo perfetto in cui vivere, viste le anime da giudicare e l’odore di morte presente ogni giorno, ma tutti gli specter erano ormai abituati.
I tre giganti degli Inferi erano famosi per la loro forza e crudeltà, ma dei tre il meno attivo era il Giudice Aiacos di Garuda della stella del Cielo Intrepido, spossato da una situazione che si protraeva da tempo.
Ogni notte faceva lo stesso sogno: una donna dai lunghi capelli scuri gli sorrideva con sicurezza, anche se lui non l’aveva mai vista prima; ma quando si svegliava, sentiva un orribile vuoto dentro di sé, come se una parte di lui fosse stata strappata via.
-Cos’è quell’espressione da ebete Aiacos?- sogghignó Minos appena raggiuntolo.
-Non è nulla, Minos.-
-Pff, mi sembri Rhadamanthys quando guarda Pandora.-
-Davvero?- domandò disgustato dal paragone appena fatto dal Grifone.
-In realtà, Minos, c’è qualcosa che mi infastidisce, ma non riesco a capire.-
-Secondo me Aiacos, ti stai solamente arrugginendo a non fare nulla tutto il giorno.- il ghigno divertito si accentuó sul volto del Giudice.
-Smettila di dire idiozie e dimmi cosa sei venuto a fare.- ordinó serio il Garuda, le sopracciglia aggrottate.
-Il Sommo Hades vuole vederti per una missione.-
-Una missione?-
Immediatamente prese a camminare verso la Giudecca, confuso da ciò che aveva detto il suo parigrado.
-Sommo Hades, sono Aiacos di Garuda.- sussurró inginocchiandosi di fronte alla divinità.
-Ti aspettavo Aiacos - parló Hades, la voce neutra e gli occhi impassibili - Ti ho convocato qui per una missione speciale.-
-Che tipo di missione, mio Signore?-
-Nel mio esercito manca uno specter, voglio che tu lo cerchi.-
-Chi sarebbe questo specter?-
-La Stella Celeste della Solitudine, ovvero lo specter di Behemoth.-
Il giudice udì le parole del suo sovrano e gli occhi si spalancarono; un brivido gli percorse la schiena, era la stessa, strana sensazione dei sogni che aveva avuto nelle  notti precedenti.
-Dove volete che lo cerchi, mio Signore?-
-In Inghilterra, molto vicino alla capitale.-
La Garuda si voltò e vide la sacerdotessa camminare verso il trono dove si trovava Hades.
-Sommo Hades, Lady Pandora,  tornerò presto con il nuovo specter.-
 
 
                                                        *****
Nella periferia della città di Londra si intravedeva una grande costruzione con diverse cupole: l’ereditiera, dai lunghi capelli neri e dagli occhi cremisi, era seduta sul suo letto e leggeva un libro. Non usciva quasi mai dal suo palazzo per vergogna: l’80% del suo corpo era ricoperto da bende a causa di un incendio che  la vide vittima quando era una bambina e da cui si salvò per miracolo.
La Garuda intanto era arrivata nella capitale britannica. Era strano per lui andare in giro con abiti borghesi e non indossare la sua surplice.
Sorrise altezzosamente un’idea che avrebbe potuto funzionare per ritrovare lo specter dormiente gli era appena venuts in mente: se una piccola parte di quello specter si era risvegliata, non bastava che cercare i segni del cosmo.
Si focalizzò su un punto preciso e un cosmo potente, ma non ancora sviluppato proveniva da una grande villa fuori dalla citta di Londra.
-L’ho trovato.-
Sorrise soddisfatto e, dopo qualche ora di cammino, arrivò davanti ad un grande cancello;  senza troppi complimenti lo distrusse e continuò a seguire la scia del cosmo. Decise di nascondersi dietro un albero per osservare quello che sarebbe diventato lo specter del Behemoth; rimase senza parole quando vide che in realtà lo specter era una donna.
-È una donna! - esclamò sorpreso.
Fu allarmato nel vedere che si trattava di una giovane anche perché, abituato a Pandora,  sapeva che doveva agire con molta cautela, per evitare che la ragazza si impaurisse.
Sbuffò infastidito: avrebbe voluto un po' di azione e pericolo in quella missione, incontrare una donna lo metteva a disagio.
La mente della ragazza, invece, ripensava all’incidente, dopo il quale aveva subito risvegliato una strana energia, ma soprattutto una strana forza - e questo la turbava, perché non sapeva cosa stesse succedendo e non saperlo la mandava in bestia, visto che era abituata ad avere tutto sotto controllo.
-Fantastico, mi è preso un terribile mal di testa!- esclamó massaggiandosi le tempie.
Chiuse gli occhi cercando di prendere sonno, in modo da placare il dolore, ma dopo pochi secondi aprì gli occhi: aveva la sensazione di essere osservata; si alzò di scatto e guardò fuori dalla finestra.
-È lui…L’uomo del sogno!- mormorò con gli occhi sgranati e stupita.
-Maledizione mi ha visto.- esclamò invece il Giudice allarmato.
Stava per andarsene quando una voce femminile attirò la sua attenzione:
-Giudice Aiacos di Garuda.-
Aiacos si voltó di scatto, in guardia: chi poteva conoscerlo lí?
-Chi sei?-
-Sono un semplice Skeletor al servizio di Hades.-
-Perché sei qui?-
-La ragazza che abita questa villa è la specter di Behemoth e per ordine di Pandora mi devo prendere cura di lei finché la stella malefica non si sarà risvegliata del tutto.-
-Capisco.- Doveva immaginare che la sua sacerdotessa sapesse ogni cosa, ma ora si chiedeva il motivo per cui proprio lui fosse stato scelto per quella missione.
-Devo portarla dal Sommo Hades.-
-Bisogna aspettare che la Signorina Violate si svegli. Il Behemoth si deve destare vicino alla Garuda, è sempre stato cosí.-
 Con un’astuzia, lo skeletor fece vestire la Garuda come maggiordomo, cosí che potesse seguire Violate e far risvegliare il Behemoth.
Quando Violate, decisa a scoprire chi fosse quell’uomo che la spiava, uscì vide lo skeletor travestito da cameriere e questo la sorprese non poco, mentre Aiacos, che grazie alla sua sacerdotessa sapeva comportarsi con le donne, si inchinò e le baciò la mano, lasciandola, se possibile, ancor più perplessa.
Bastò quel contatto per creare il legame che per secoli aveva unito il Behemoth e la Garuda.
Una luce oscura avvolse la ragazza e la surplice comparve davanti a lei. Fu allora che la sua stella malefica si risvegliò e con un sorriso malefico la Garuda osservò la specter, finalmente tutto aveva un senso, finalmente sapeva cosa significava quel sogno:
-Tu da ora sarai la mia ala.-
-Come volete, sommo Aiacos.-


Note Autrice: Eccomi tornata e questa volta con una storia che parla di Aiacos e della sua ala Violate.
Ho voluto fantasticare sul loro primo incontro.
L'immagine è stata presa da google e la trovo perfetta.
Ringrazio Olivier_Rei per avermi incoraggiata a scrivere sulla Garuda.

 
  
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