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Autore: ManuDiPinto    11/04/2018    1 recensioni
E se Cuba si fosse conclusa in modo diverso?
Se Erik avesse affrontato la propria paura di rimanere solo?
Se Charles non fosse stato colpito da quel proiettile?
Uno sviluppo alternativo di First Class,visto dagli occhi di una Cherik shipper sfegatata.
_Wolvie
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Dottor Henry 'Hank' McCoy/Bestia, Erik Lehnsherr/Magneto, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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《Erik,smettila!》Charles lo guardò indignato,mentre la sua mente era ancora ancorata a quella di Erik,che ripercorreva,in un loop continuo la caduta di Banshee,il giorno prima, dal cornicione della finestra.Sentiva la risata del tedesco non solo nelle sue orecchie,ma anche nella sua mente.Ed era strano,sentire quella mente sempre affogata dal dolore e dalla commiserazione,così tranquilla e felice.
《Non è bello ridere delle sventure altrui.》lo apostrofò,cercando di trattenere una risata,in quel momento incastrata nella sua gola.
《Ammetti che ha fatto ridere anche  te.》Erik,lo guardò,con quegli occhi spaventosamente azzurri e sorrise leggermente,mentre con la mano destra continuava a reggere la tazza di caffè che stava bevendo.
《Poteva rimanerci secco!》esclamò il professore,provando a mostrare un minimo di indignazione.《Non dire cazzate.》rimbeccò Lehnsherr.《Non avresti mai permesso a Sean di buttarsi giù da una finestra,se fossi stato sicuro che sarebbe morto.》
《Non sarà morto ma ha lividi ovunque.》lo corresse Charles.《Due lividi sono sopportabili.》e fu con quella frase che Xavier risentì le sofferenze di Erik,come se fossero pezzi di sè.Sentì la solutudine,l'angoscia,la paura,in maniera talmente nitida da sembrare sue.Percepiva la sete di vendetta,l'Odio per Shaw,ma anche quelle piccole emozioni serene che lo stavano accompagnando durante la sua permanenza a Villa Xavier.
Sono solo,ma forse non lo sarò per sempre.
Il pensiero di Erik,arrivò come un fulmine nella sua mente,facendolo sorridere inevitabilmente.《sei impazzito,sono particolarmente attraente stamattina o mi stai frugando nella mente?》l'ironia nella sua voce era più che palpabile,mentre Charles arrossì,in maniera quasi innaturale.Non si era neanche accorto di essersi bloccato a fissarlo,in maniera molto insistente.
Aveva osservato i suoi occhi,in quel momento assonnati,splendidamente azzurri quasi come se volessero ricordare la sua abilità nel manipolare i metalli.I suoi capelli rosso rame non sistemati come al solito,erano completamente scompigliati e indomati,talmente morbidi da fargli venire voglia di toccarli,mentre il viso era contornato da un filo di barba rossa,che lo rendeva maledettamente affascinante.Il corpo snello e marmoreo era coperto da un pantalone largo della tuta grigio e una tshirt bianca che aderiva perfettamente allo stomaco piatto.

Si sto frugando nella tua mente,ma ti trovo anche dannatamente attraente.

Charles si morse la lingua,per evitare di rispondere in maniera sconveniente.
Si era reso conto di provare qualcosa per Erik,poco dopo il rientro del loro viaggio alla ricerca di nuovi mutanti da arruolare.Aveva sentito fin troppo nitidamente le sue emozioni,i suoi sogni,i suoi ricordi,ma senza che la sua mente riuscisse a fermare quel flusso di coscienza continuo.Era come se la sua mente e quella del tedesco,fossero collegate da un filo invisibile.E lui ci si era perso in quella testa che era un pò come una calamita per il suo potere.Un potere che lui era sempre stato in grado di controllare,ma non in presenza di Erik.I suoi pensieri erano talmente forti da riuscire  sopraffare anche un telepate esperto come Charles,facendogli chiedere come un uomo potesse sopportare un apporto emotivo così grande e costante.
Lo sentiva così suo,nonostante non lo fosse.
Mio.
《Mi sono incantato.》rispose velocemente Charles,voltandosi e prendendo il bicchiere di latte freddo che si era versato pochi minuti prima,cercando di nascondere il rossore che si era impossessato del suo viso.
《Sei sicuro di star bene?》Erik,si spostò del bordo della cucina sul quale era appoggiato e ripose il giornale di lato,accanto alla tazza,mentre si avvicinò a Charles,che era in piedi,accanto alla tavola.Era seriamente preoccupato e il padrone di casa fu felice di costatarlo.
La mano di Erik,sfiorò leggermente la guancia di Charles,trovandola bollente.
《Sei bollente.》disse velocemente.《Non è che hai la febbre?》la premura nella sua voce quasi commosse Charles,che dopo essersi reso conto dei brividi che avevano invaso la sua spina dorsale,cercò di rispondere nel modo più tranquillo possibile.
《Non è niente.》lo tranquillizzò,allontandosi di un passo,come intimorito.Erano troppo vicini,fin troppo,per i gusti di Xavier che stava spingendo su tutto il suo autocontrollo per non fare qualche gesto di cui si sarebbe pentito dopo poco.
Scomparve dalla stanza in un secondo lasciando un Erik interdetto,al centro della cucina,con ancora la mano alzata a mezz'aria.
Fammi sapere come ti senti.
Erik penso quelle parole,sapendo che sarebbero immediatamente arrivate alla mente di Charles,nonostante si trovasse,probabilmente in camera sua.Non riusciva a capire cosa lo collegasse così tanto a quel telepate dagli ideali speranzosi e pacifisti,così diversi dai suoi.
Sentiva una forza proveniente da sè e dalla sua mente,che gli imponeva di rimanere lì con Charles e lui non voleva neanche opporsi a questa volontà della sua anima.
Lui era lì,ed era felice di essere lì.
Non da solo,ma con qualcuno su cui contare e su cui avrebbe sempre potuto contare.

《Se vuoi ti do una mano.》
《Erik!》Charles urlò mentre un secondo dopo l'urlo di Sean,lo portò in alto,permettendogli di planare.
Il professore guardò male il signore dei metalli,mentre sentiva la risata di un Sean,ancora in volo.
《Che c'è!?》
Il diretto interessato alzò le spalle《Tanto lo so che avevi pensato di farlo anche tu.》con quel sorriso con cui avrebbe voluto prenderlo a sberle e baciarlo,neanche un secondo dopo.
《Charles,devi ammettere che a volte la brutalità di Erik è indispensabile.》a parlare fu Hank,appoggiato alla ringhiera,della cima di quella enorme parabola, poco più indietro di loro.
Il ghigno soddisfatto che gli dedicò Erik,gli fece tremare persino le ossa,mentre sentiva lo sguardo di Hank,perforargli il cranio,peggio di una pallottola.
Che succede,Charles?
Nel momento in cui Banshee atterrò,Charles sentì la voce di Hank,rimbombare nella propria psiche,che cercava di farlo entrare nella propria mente.Cercò di ignorarla,ma in quelle settimane il ragazzo si era rivelato piú testardo del previsto.
Non penso sia un discorso da fare nella testa di qualcuno.
La risposta del Professore fu repentina,mentre cercava di capire un modo veloce e indolore per far capire ad Hank cosa stesse succedendo nella sua mente e nel suo cuore.
Quindi,te lo farò sentire.
Chiuse gli occhi leggermente,entrando nella psiche del giovane.Sorrise nel vedere primo pensiero che incontrò era rivolto a Raven.
Mi senti?
Si voltò leggermente verso il ragazzo che camminava pochi metri più dietro,accanto a Erik.Stavano parlando,non riusciva a capire di cosa,dato che il suo potere era totalmente incentrato su McCoy.Il ragazzo annuì leggermente alla sua domanda,mentre vide Lehnsherr,accanto a lui,accendersi una sigaretta.
Da quando l'aveva conosciuto l'aveva visto fumare soltanto durante il loro viaggio e la maggior parte delle volte o era per nervosismo o per noia.
Nonostante non appoggiasse quel vizio,sentii un moto di eccitazione attanagliargli lo stomaco.Come si portava la sigaretta alle labbra,l'eleganza con cui aspirava il fumo e il suo modo di espirare con le labbra lucide e la bocca leggermente schiusa,gli fecero mordere l'interno guancia in modo così forte da farlo sanguinare.
Charles?Ci sei?
Si riconcentrò su Hank,cercando di non pensare al ragazzo poco dietro di lui.Fece defluire ogni sensazione,ogni sentimento,verso la psiche di Hank,cercando di mantenersi il più ancorato possibile alla realtà.Si voltò leggermente,osservando McCoy che guardava avanti come se stesse avendo una visione davanti ai suoi occhi.
Al ragazzo sembrò di ricevere troppe informazioni tutte insieme.Sentiva le sensazioni di Charles sulla propria pelle.Percepiva i brividi lungo la schiena,la voglia di girarsi e di baciare l'uomo che in quel momento camminava accanto a lui,ignaro di cosa stesse succedendo nelle menti dello scenziato e del professore.Sentì rispetto,affetto,gelosia,desiderio....amore.
Fu tutto improvviso.
Sentì i pensieri di Charles,defluire in uno scatto improvviso dalla sua mente,come se fosse stato un elastico.Ritornarono indietro con un impatto troppo violento che fece crollare Charles sulle ginocchia,in mezzo al cortile della casa.Cercò di appendersi a una delle strutture in pietra accanto al vialetto,ma non ce ne fu bisogno,dato che delle braccia lo afferrarono al volo,prima che svenisse.
《Charles!》aveva esclamato Erik,nell'istante in cui aveva visto l'amico cadere.Abbandonò la sigaretta,ormai finita e si spinse in avanti riuscendo ad afferrare Charles per la vita,prima che cadesse rovinosamente per terra,svenuto.Si inginocchiò con l'amico tra le braccia,mentre Hank,dietro di loro,inciampò sulle sue stesse gambe a causa delle forze che gli aveva sottratto il trattamento.
Erik,sentì il cuore battere a livelli innaturali mentre teneva il corpo sfinito di Charles tra le sue braccia.Lo alzò leggermente in modo da portare la testa di Xavier contro il suo braccio piegato e intento a reggergli le spalle.
Tutti i metalli nel raggio di mezzo chilometro cominciarono a vibrare come impazziti,mentre Hank,si rialzò,avvicinandosi a Erik.《Cosa ha?》urlò quasi,voltandosi verso lo scenziato,in piedi accanto a lui.《Cosa ha,Hank!》
《Ha avuto un collegamento telepatico con me.》spiegò McCoy.《Pochi minuti fa.》continuò,cercando di calmare un Erik,che sembrava letteralmente impazzito.《E molto profondo,quindi ha dispensato molta energia.》gli occhi colmi di disperazione e dolore del ragazzo dai capelli rossi,davanti a lui,gli strinsero il cuore mentre continuava a parlare nonostante la stanchezza e la fatica.《Deve solo riposare.》sospirò e si appoggiò con la schiena contro il muro in pietra.《vuoi una mano a portarlo a letto?》
《Non ti reggi in piedi.》esclamò Erik,alzandosi lentamente e prendendo in braccio Charles,facendo passare un braccio sotto le sue gambe e uno dietro al collo.《vai a letto.》esclamò guardando negli occhi Hank.《ora.》Il ragazzo si sorprese con quanta velocità annuì,eseguendo gli ordini di Erik.Solitamente prendeva ordini solo dal professore,ma dopo aver sentito l'infinito rispetto e stima che lui provava per il tedesco,cercò di adeguarsi,convinto che lasciarlo nelle mani di Erik,fosse la cosa giusta da fare.

Erik era rimasto lì su quella vecchia poltrona accanto al letto di Charles,finchè il telepate non aveva cominciato a muovere.《Erik..》biascicò,voltandosi e dandogli le spalle.《pensa un pò più piano.》mormorò.《sento la tua preoccupazione e mi sta facendo solo aumentare il mal di testa.》
Il diretto interessato alzò il viso in quel momento affondato tra le mani e guardò Charles,che si era tranquillamente messo a sedere con le spalle contro la tastiera del letto.
Tirò,un appena udibile,sospiro di sollievo.
Mi hai fatto morire.
Fu quello che pensò Erik.Charles spalancò gli occhi,sentendosi colpito da quella affermazione.
Era solo un capogiro...
Continuò quella conversazione mentale tra loro,sperando che il tedesco non aprisse bocca.
Preferiva far sentire più che spiegare.
Ma le sue aspettative furono totalmente distrutte appena Erik cominciò a parlare.《Mi hai fatto prendere un colpo.》esclamò alzando il tono e alzandosi dalla poltrona.
Ho avuto paura di perderti,idiota.
Diceva la sua mente e il cuore di Charles  accellerò.
《La prossima volta che decidi di collegarti così intimamente con Hank,fammi un fischio.》disse invece la sua bocca,facendo trattenere una risata al telepate.
Gelosia.
La sensazione arrivò alle viscere di Charles,facendolo contorcere leggermente sul letto.Ogni posizione,sembrava scomoda e fuoriluogo.
Erik era geloso di lui e...Hank?
《Almeno evito che sveniate come due imbecilli.》
《Hank è svenuto?》un trattamento del genere era molto più pericoloso per chi lo subiva che per chi lo praticava.L'ansia nella voce del professore,irritò ancora di più Lehnsherr.《No,ma l'ho mandato a letto.》continuò abbastanza irritato.《Ho bussato alla sua camera meno di mezz'ora fa e c'era Raven,puoi stare tranquillo..》esclamò ironico alla fine.
《Puoi spiegarmi l'astio improvviso verso Hank?》Xavier mormorò quasi quelle parole,stringendo le coperte con una mano.《pensavo ti piacesse.》disse con innocenza,come se non avesse già frugato nella mente di Erik e capito ciò che il signore dei metalli,non aveva il coraggio di confessargli.Sentì gli occhi inumidirsi nel momento in cui percepì ì sentimenti così puri,così forti e potenti che l'amico provava per lui.

Sarei morto,nell'eventualità in cui ti fosse successo qualcosa.

Non ho la forza di andarmene.Dipendo da te e tu non te ne rendi conto.

Ti voglio così tanto.

Mi sento così solo e perso senza di te,Charles.

meine einzige rettung.*

《Come se non mi avessi già frugato nella mente.》commentò Erik,un sorriso amaro e nostalgico sulle labbra,mentre osservava gli occhi di Charles,riempirsi sempre di più di lacrime.

Dimmelo.

Trasmise quel pensiero a Erik,sperando che lui parlasse.Il tedesco,intanto lo guardava negli occhi,come se volesse sondargli l'anima.
Capire se una minima parte di lui,ricambiasse quel sentimento.

Non possiamo,Charles.
Qualsiasi sia la tua risposta,non possiamo.
Tra due giorni il mondo cambierà e noi non sapremo che piega prenderà quella giornata.

Sentì i pensieri di Erik,incentrarsi di nuovo su un unico obiettivo finale 
"Uccidere Shaw."

Erik,cerca di mantenere la calma.

Sentí la rabbia di  Lehnsherr montare nel petto,in una maniera talmente violenta da fargli quasi mancare l'aria.

Non posso dirlo Charles,non posso dirtelo...Se ti succedesse qualcosa e noi fossimo in qualche modo...legati o distanti,non lo potrei sopportare.Non voglio sapere niente.

《Neanche-》Charles parlò ma fu fermato dal movimento repentino di Erik che si avvicinò a lui,poggiando le labbra sulla sua fronte.《Niente,mein schatz**》
Fu l'ultima cosa che disse prima di alzarsi dal bordo del letto di Charles e varcare la porta dicendo.《Domani proverò a spostare quella parabola,se ti sentirai abbastanza in forze.》

Villa Xavier,due giorni dopo,poche ore dopo la crisi di Cuba.

《Brutto coglione!》Charles colpì con un cazzotto la spalla di Erik,mentre il secondo era seduto sul bordo della vasca del bagno della sua camera e il minore medicava le ferite che il signore dei metalli si era procurato,durante quella che il professore definì come la giornata più brutta della sua vita.
Sentiva ancora la sensazione della moneta,con cui il tedesco aveva ucciso Shaw,che gli perforava il cranio,a causa del collegamento psichico che aveva avuto con quel pazzo.Ma sentiva ancora più forte quel vuoto nel cuore di Erik.
È come se la mia vita ora non avesse più senso di esistere.
Era stato il primo pensiero di Lehnsherr nel momento in cui erano saliti sul Jet,dopo che Charles aveva fatto di tutto pur di fargli capire che "disintegrare gli umani,la razza inferiore" non era la cosa giusta da fare.
《Non abbandonarti al dolore,Erik.》aveva urlato mentre l'uomo che amava lo guardava dall'alto levitando a mezz'aria.《NON SEI SOLO,ERIK!》aveva urlato con tutta la forza che aveva nei polmoni.《Hai Raven,hai Hank,hai...》Charles prese un grande respiro sentendo improvvisamente la gola bruciare per le lacrime.《Du hast mich, Erik***》rispolverò quel poco di tedesco che aveva avuto modo di imparare leggendo decine di libri di genetica in Lingua e pronunciò quelle parole.
E Erik era capitolato,facendo defluire quel fiume di rabbia che aveva nella sua anima.

Quale sarà ora il mio obiettivo?

Dare una mano a persone come me e te.Al quale è stato tolto tutto.In certi casi,persino la speranza.

Charles continuava a prendere a pugni la spalla non ferita di Erik,senza avere reazione da parte sua.
《Idiota!》lo colpì.《Idiota!》continuò a colpirlo mentre Erik,rimaneva fermo a guardarlo,con uno sguardo spento.Charles non si rese neanche conto di star piangendo.I pugni divennero sempre più deboli,e delicati,finchè il telepate non arrivò a stringere tra le mani la tshirt  che indossava Erik.
《Sei》singhiozzò.《così.》continuò mentre un altro singhiozzo gli scuoteva le spalle.《stupido.》
Il metallocineta lo guardò negli occhi,alzando poi una mano per raggiungere la sua guancia.《Non toccarmi.》sibilò.《perchè hai messo quel casco?》indicò il casco protettivo che indossava Shaw,che era stato abbandonato accanto al letto.Doveva essere portato ad Hank,ma soprattutto doveva essere distrutto il prima possibile.《non volevo affrontarti..》sussurrò l'uomo dai capelli rossi.
《Non ho più un obiettivo nella vita,Charles.》mormorò.《Il mio obiettivo per anni è stato eliminare l'uomo che aveva distrutto la mia famiglia,l'uomo che aveva creato il mostro che sono.》
《Non sei un mostro.》rimbeccò il telepate,stringendo le spalle del giovane davanti a lui.《Senza quell'obiettivo non sono nessuno.》mormorò.《Averlo ucciso non ha cambiato niente in me,non sento gloria,soddisfazione,sento solo vuoto.》sospirò.《E convinzione del fatto che mia madre non avrebbe mai voluto che suo figlio diventasse un mostro.》
《Shaw,meritava di morire.》
Erik rimase sorpreso da quell'affermazione di Charles.
《Cosa?》
《Meritava di morire.》esclamò sia a voce che nella mente stanca e distrutta del ragazzo di fronte a lui.《Ha quasi causato la terza guerra mondiale,e ha distrutto la vita di un bambino.》mormorò.《l'ha prosciugato di tutta la sua gioia di vivere.》afferrò il viso dell'amico,facendo in modo che lui lo guardasse negli occhi.《Ma che ha ancora la forza di sperare.》
《Non c'è più forza dentro di me,Charles.》
《C'è Erik,la sento.》continuò.《Vuole uscire,sta aspettando solo il momento in cui tu ti darai una scossa,ti ancorerai a qualcosa,per cui valga sul serio la pena vivere.》
《Sei un fottuto filosofo.》commentò Erik,in un mezzo ghigno mentre alzò nuovamente il viso osservando Charles da sotto le ciglia dal basso della sua posizione seduta,sul bordo della vasca alle sue spalle,piena d'acqua.Gli sembrava ancora più bello del solito con i capelli bagnati dalla doccia che aveva fatto da poco e gli occhi sempre più chiari, sempre più nitidi,sempre più veri.
《Un fottuto pacifista.》continuò,agguantando Xavier per la maglia grigia che indossava.《un fottuto damerino del cazzo.》
Il ragazzo davanti a lui,alzò un sopracciglio parzialmente offeso.
Non sapeva perchè,ma in quel momento non riusciva a sentire i pensieri del giovane che lo guardava con quegli occhi spaventosamente blu.
Era già fin troppo sopraffatto dai propri che correvano talmente veloci da fargli venire mal di testa.
Si liberò dalla presa di Erik esclamando un《e tu sei un fottutissimo str-》il suo insulto fu ingoiato da un bacio.
Un bacio dato con forza,mentre Erik,lo tirava per la maglia e assaliva la sua bocca come se ne valesse la propria vita.
Ma in fondo ne valeva la sua vita.
Una vita costruita su odio e vendetta che ora,con Charles,poteva prendere una svolta diversa.
Sempre se il diretto interessato non l'avesse preso a calci prima.
Il gemito che uscì dalle labbra di Xavier gli diede la sicurezza che no,non l'avrebbe preso a calci nel prossimo futuro.
Anzi spinse un pó di più il corpo verso il suo che perse l'equilibrio,rischiando di finire nella vasca.Si staccarono soltanto quando l'aria cominciò seriamente a mancare e l'opzione di morire per asfissia,nonostante le gradevolissime circostanze,era da scartare.
《Ti avevo detto che ne avremmo riparlato.》mormorò Erik,poggiando le mani suoi fianchi di Charles e la testa contro il suo petto.《Tendermi un agguato del genere non era una delle opzioni contemplabili.》un leggero sorriso si dipinse sul volto di Xavier,mentre prese il volto di Erik tra le mani,avvicinandosi e lasciando sfiorare il profilo perfetto del tedesco con il suo.《Dillo Erik.》sussurrò a un centimetro dalle sue labbra.《Dillo.》
《Ti amo Charles.》rispose il rosso,le mani che strinsero in una morsa quasi letale il giovane per la paura che scappasse via.《e penso di aver trovato un nuovo obiettivo per cui andare avanti.》sfiorò il viso del moro con la punta delle dita e avvertì i suoi brividi a contatto con la sua pelle.
《Ti amo anche io,Erik.》mormorò Charles.《da morire.》sussurrò,prima di riappropriarsi delle labbra di  Lehnsherr . I loro pesi li portarono a sbilanciarsi e a cadere all'indietro nella vasca.Erik era totalmente sommerso dall'acqua,mentre Charles era ancora per metà seduto sul bordo.Fu afferrato repentinamente dall'altro e tirato in acqua.《Ti ho preso.》mormorò Erik stringendolo tra le braccia e causando una leggera risata di Charles,prima di sovrastarlo con la sua figura e baciarlo in un modo talmente profondo da far dimenticare al moro persino il proprio nome.Il più piccolo infilò le mani fredde sotto la maglia del maggiore che,a causa dell'acqua,era diventata come una seconda pelle.
Erik gemette,in un modo talmente osceno da fargli venire i brividi.Le mani poggiate sul bordo della vasca a reggere il suo peso,i capelli rosso rame fradici che ricadevano davanti agli occhi,la maglia che aderiva perfettamente all'addome scolpito e piatto e le labbra schiuse,che coprì immediatamente con le proprie.
Gli sfilò la maglia,mentre Erik,con un veloce movimento della mano sinistra chiuse a chiave,la porta della sua stanza e quella del bagno interno.
Du bist die einzige große Liebe meines Lebens.****》e Charles si trattenne dallo svenire nell'istante in cui lesse nella mente di Erik,ciò che quella frase significava.

anni dopo.
《Dovresti tagliarti i capelli.》
《E tu dovresti farti la barba,come la vogliamo mettere?》Charles abbracciò la schiena di Erik,nell'istante in cui entrò nel bagno e si posizionò dietro di lui.《anzi,dovresti anche farti la barba.》riflettè poi ad alta voce il signore dei metalli,guadagnandosi solo un morso scherzoso sulla spalla.
《Ammetti che mi trovi dannatamente sexy così.》
《E tu ammetti che ami il mio aver in parte abbandonato i dolcevita per tshirt e camicia a quadri.》rimbeccò poi Erik,voltandosi e guardandolo con un sopracciglio alzato.
Ed era vero.
Adorava il nuovo Erik.
Quello senza paura,senza sensi di colpa e dal cuore più appagante del mondo.
Come adorava il modo in cui quella maglia,quella camicia,quel jeans, quella barba non rasata da un paio di giorni e i capelli scompigliati,lo rendessero più sexy,di quanto non lo fosse già di natura.
Lo afferrò per i lembi della camicia e se lo tirò addosso,nel momento in cui si poggiò con le spalle contro la parete.《Sei sexy,Erik.》mormorò poi.《Sexy da morire.》Fu l'ultima cosa che disse prima di essere sommerso da un bacio di quello che da ormai da cinque anni era il suo complice,amico,collega,compagno.
《Ed io ti amo,ti amo come il primo giorno,in cui i nostri occhi si incontrarono,in mezzo a quell'Oceano di dolore.》sospirò contro le sue labbra.
meine Liebe, ich liebe dich so sehr.
E fu in quel momento che Charles maledisse mentalmente chiunque avesse deciso che il tedesco non era una lingua sensuale.Sicuramente non aveva sentito parlare Erik Lensherr.
ich auch, meine Liebe*****》

* la mia unica salvezza
** Mio tesoro
***Hai me,Erik
****Tu sei l'unico grande amore della      mia vita.
***** 《amore mio,ti amo così tanto.》
《Anche io,amore mio.》

Salve mondo!
Sono così emozionata.Leggo su Efp da almeno due anni,ma non ho mai avuto il coraggio di iniziare a scrivere.Scrivo su wattpad,dal 2013,e penso che sia arrivata l'ora di passare su una piattaforma un pò più...professionale?
Da appassionata di film Marvel e Fumetti,la quale sono potevo cominciare solo con una delle mie ship preferite e più complicate,sia dal punto di vista emotivo che psicologico.Amavo già l'Erik e il Charles dei fumetti e po dopo quelli di Ian McKellen e Patrick Stewart,ma devo dire che la loro versione "giovane" di Michael Fassbender e James McAvoy mi ha dato il colpo di grazia.Vi lascio questa OneShot da leggere e recensire.
Love Wins,

_Wolvie 

 

   
 
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