Saint Seiya, 'Ultimi Istanti' di AryaDream su EFP Fanfiction

Oh miei occhi stanchi quanto cari, ditemi che quel che ho visto non era reale.

Perché avete osservato? Lha voluto il Cielo?

Questa mente stanca e affannata non rimembra pių per il dubbio... quel che ho veduto era realtā, la stessa, di queste ferite profonde che pian piano l'anima mi fanno spegnere?

Il destino mi scelse come tutore di colei che di Athena, Dea della Giustizia, era la reincarnazione. Quel destino che per entrambi lasciō solo una via, la morte.

Vorrei che la realtā non fosse cosė amara: perché proprio tu alzasti quel pugnale contro questa bimba innocente...? So la risposta a questa domanda, nulla puō esservi aggiunto, solo tristezza e pena per un lodevole uomo come te, il cui atteggiamento tuttavia il mio pensiero non comprende. Che il cielo mi condanni e che io paghi pegno divino se il tuo nome non dichiaro, poiché credo nella speranza della tua redenzione e pentimento per la tua azione cosė pazza, degna d'infamia. Come traditore, la fuga era lunica via, piuttosto che cercare scontro da te e dai compagni, poiché nel cuor mio non vi sentivo nemici.

Forze... Non cedete proprio ora. Corpo, vincolo che contiene la mia anima, con fatica avanzi: continua a darmi ossigeno.

Sacre vesti di Sagitter che dentro lo scrigno riposate, donatemi l'energia di cui un cavaliere ha bisogno, affinché il vostro peso sulle spalle mie non senta.

Sangue che da queste ferite scendi come lacrime addolorate, accompagna il mio cammino cosė lento e misero.

Gambe mie perché avete ceduto proprio ora? Non posso biasimarvi il mio cammino č concluso.

Braccia vi supplico, non smettete di stringere questa creatura, continuate a proteggerla. Occhi miei, cosė affaticati dal buio e dalla luce, combattete.

Cuore mio che soffri fra il dolore ed i pensieri... questa non č ancora la mia fine.

Oh compagni, perdonatemi se non vi ho detto la veritā di cui ero a conoscenza... Perdonami Aiolia, fratellino mio, per aver tenuto menzogna e veritā tra le mie labbra, per non averti dato un ultimo saluto, per lasciarti solo da adesso. Le lacrime vorrebbero uscire ma non posso permetterlo, mi servono le ultime forze per tentare l'impossibile.

Che il mio udito come la mia vita stia svanendo?

Odo dei passi di un uomo, fate che non sia la mia mente ormai annebbiata dalla stanchezza che mi avvolge ad illudermi; fate che sia reale ciō che sento e che i miei occhi cosė pesanti osservano. Un uomo si avvicina, il cielo mi sta volgendo aiuto ed alimentando l'ultimo barlume di speranza posso affidare la piccola nelle mani di lui. Uomo dal cuor lucente vi affido questa neonata, il Grande Tempio di Grecia č stato profanato... un uomo con il volto mascherato ha cercato di uccidere la piccola... solo a prezzo della mia vita ho potuto salvare questa bambina. I Cavalieri che erano nel Grande Tempio con me furono soggiogati alla vista di quell'uomo, nessuno di loro ha saputo reagire... ed alcuni di loro l'hanno persino aiutato. Mi rimane ancora poco da vivere.

Affido a lei questa creatura. Ne abbia cura, la prego. Dalla vita di questa bambina dipendono molte altre vite, dalla sua salvezza dipende la dell'umanitā. Č l'incarnazione di Atena, dea della Giustizia, che appare ogni volta che nel mondo compaiono uomini avidi di potere. L'unica speranza č che alcuni giovani Cavalieri si riuniscano attorno ad ella e lottino contro il male. In quello scrigno d'oro č custodita la Sacra Armatura... la Sacra Armatura di Sagitter che spetterā al pių valoroso dei Cavalieri che...

Note Autrice: Questa storia sugli ultimi istanti di vita del cavaliere del sagittario č dedicata ad una persona a cui tengo moltissima e che apprezza moltissimo i Gold Saint del sagittario. L'immagine č stata presa da internet